tradimenti
L'Amico
di Ladycassandra
06.01.2014 |
14.894 |
20
"Ci incontrammo di nuovo qualche sera dopo in occasione di una riunione, pioveva tantissimo e al momento di andare via, mi si avvicina con la scusa di..."
Eravamo amici da tantissimi anni, entrambi sposati, ci frequentavamo spesso ed insieme collaboravamo in opere di volontariato.Quel giorno stavamo addobbando una strada in occasione del passaggio di una processione, eravamo parecchio indaffarati, e faceva anche piuttosto caldo;
“Vieni saliamo un attimo a casa mia” mi disse, “ti offro da bere, abbiamo lavorato troppo e con questo caldo una bibita fresca è quello che ci vuole”.
Accettai molto volentieri, terminai quello che stavo facendo e lo seguii a casa sua; mi fece accomodare in cucina e versò per entrambi un’aranciata fresca; ci sedemmo al tavolo, e bevemmo tranquilli fra una chiacchiera e l’altra.
“E’ ora di andare a finire il lavoro” dissi mentre mi alzavo dalla sedia, lui prontamente mi seguì, mentre stavamo per uscire di casa, mi afferra la mano, mi volto a guardarlo stupita e un insolito brivido mi percorre la schiena; cosa stava accadendo, e perché?
Lo guardo sbalordita, una luce nuova attraversava i suoi occhi: ” mi piaci sai” mi sussurra, gli faccio un sorriso, imbarazzata senza rispondere, esco subito dalla porta e scendo di fretta le scale.
Durante tutto il pomeriggio non abbiamo scambiato più una parola, solo un incrocio di sguardi ogni tanto, ma nella mia testa un terremoto di domande: “siamo troppo amici come posso? non ho mai pensato a lui sotto quest’aspetto, sono sposata, è sposato….” ma una cosa la sapevo, una certezza l’avevo…. dovevo rivederlo.
Ci incontrammo di nuovo qualche sera dopo in occasione di una riunione, pioveva tantissimo e al momento di andare via, mi si avvicina con la scusa di offrirmi un passaggio con l’ombrello fino alla macchina; accetto immediatamente, dovevo parlargli, dovevo rimanere sola con lui.
“Dove vai adesso” mi chiede, “dove mi porti tu” gli rispondo senza pensarci su, “allora seguimi con la macchina”; salgo in macchina, metto in moto e inizio a seguirlo. Mi porta in un complesso di case estive dove lui lavora, parcheggio scendo dalla macchina, e lo seguo senza proferire parola, neanche lui parlava, un silenzio imbarazzante.
Arrivati all’altezza di un appartamento, estrae un mazzo di chiavi, apre la porta e mi fa entrare, ho il cuore che batte tanto forte da poterlo sentire con le orecchie in quel silenzio assordante; chiude la porta e mi tira tra le sue braccia, “ti voglio” mi sussurra, mi abbandono a lui le gambe molli, inizia a baciarmi, prima dolcemente poi con passione, l’ambiente inizia a scaldarsi, gli sbottono i jeans e infilo le mani a cercare il suo membro già duro, si stacca da me e mi guarda sorpreso, gli rispondo con un sorriso malizioso e di colpo sono già in ginocchio davanti a lui, afferro quell’asta meravigliosa e inizio a baciargliela, poi a leccarla e infine affondo con la mia bocca fino a farlo arrivare in gola, lo sento sussultare, “sei una troia” sussurra, mentre io continuo a succhiare vogliosa quella verga dritta, lo voglio sempre di più, sono eccitatissima, tutto un calore nel basso ventre, lo voglio!
Mi stacco da lui mi alzo e gli sono di fronte, lui con molta fretta inizia a spogliarmi, mi libera subito dei vestiti, mi getta sul letto; “divarica le gambe troia” mi ordina; io senza protestare allargo le mie gambe e senza che lui dica nulla comincio a toccarmi, guardo i suoi occhi fiammeggianti di desiderio mentre mi accarezzo il clitoride, “ lo vuoi?” gli chiedo, e lui senza pensarci troppo affonda la sua lingua in quel nettare che copioso sgorga dalla mia fica, “sai di buono” mi dice mentre continua a leccare e succhiare le mie grazie.
Stordita dal piacere lo imploro di scoparmi, lui afferra le mie gambe se le porta all’altezza delle spalle e mi penetra con un colpo secco e deciso, sono in estasi!
ad ogni suo affondo il desiderio aumenta, di colpo si ferma, si avvicina col suo pene al mio viso e mi ordina di prenderlo in bocca, sento il suo sapore misto al mio, mi piace! succhio vogliosa lo sento gemere, “sei una bomba” mi dice guidando con le mani i movimenti della mia testa verso il suo pene.
Dopo un po si stende, “vieni sopra” mi ordina, sono subito sopra di lui, con la mano guido la sua asta dentro di me e inizio a muovermi con ritmi lenti, le sue mani mi stuzzicano i capezzoli che ormai sono gonfi e durissimi, ho voglia di aumentare il ritmo ma mi trattengo, voglio che duri a lungo, voglio gustarmelo a pieno. Dopo un po mi ferma e mi ricorda che non abbiamo neanche un preservativo, “non importa” gli rispondo, “c’è sempre un’altra soluzione”, mi guarda, sorride e con un colpo mi toglie da sopra di lui e mi fa girare, “eccolo qui” esclama mentre inizia a massaggiare con un dito il mio buchino proibito, “sei già pronta vedo!” si inumidisce il pene con la saliva e con un colpo deciso è già dentro; inizia a muoversi prima lentamente accarezzandomi i fianchi, poi comincia ad accelerare i movimenti, “ti piace piccola? non voglio farti male”, gli faccio cenno di si col capo, sto godendo come una pazza, gli ordino di scoparmi anche davanti con una mano, ho voglia di un doppio orgasmo, lui prontamente mi accontenta, un movimento ritmico, il sangue mi pulsa nelle tempie, sto per venire ho voglia di venire, gli dico di non fermarsi ci sono quasi;
lui con una mossa abile, senza staccarsi da me, mi fa girare e mi trovo faccia a faccia con lui, “voglio venire con te” mi dice, “voglio guardarti negli occhi mentre godiamo”; continua a scoparmi con ritmi regolari e profondi, io ho la vista annebbiata, “sto venendo” gli dico, “anche io” risponde lui, lo sento svuotarsi dentro di me, sento il suo pene che si muove convulsamente mentre si svuota, sono esanime. Restiamo così l’uno sull’altra abbracciati e sudati, “è stato bello” mi sussurra, “chissà se ci vedremo ancora?”
Sono sette mesi che ci frequentiamo, e ogni scopata è sempre meglio di quella precedente….
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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