tradimenti
Come scegliere la cucina
di Kanda
22.12.2011 |
27.270 |
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""Cornuto" ripete ad ad ogni colpo che le do, ora sempre piu' veloce perche' aver rotto ogni resistenza mi ha eccitatto ancora di piu', sento il mio..."
Per pagare la benzina ed i tipici divertimenti di un giovane di 21 anni avevo deciso di lavorare in un negozio di mobili come venditore aggiunto, a tempo variabile avendo come priorita' la universita'.Quel giorno faceva caldo ed era un piacere vedere i vari visitatori accompagnati dalle signore vestite leggermente di tessuti semitrasparenti che dicevano 'guardami'.
Al primo pomeriggio, proprio alla apertura entra una signora, sui 30/35 anni, bellina e dotata di un corpo minuto a supporto di due magnifici seni prosperosi chiedendomi informazioni sulle cucine.
L'ho quindi portata al reparto cucine, proprio in fondo al negozio e qui ho iniziato a mostrarle i prodotti, continuando pero' a godermi la vista dei suoi 2 meloni. Lei se ne rende conto a fa per chiudere la camicetta, ma poi desiste e si ravviva invece i capelli. Ecco un segnale incoraggiante! Ci sediamo e inizio a fare schizzi sul foglio sul come potrebbe essere la sua cucina ed intanto la guardo e poi di botto le dico: "Suo marito deve essere proprio fortunato con una donna bella come lei, adoro i suoi seni". Si blocca interdetta, si guarda intorno e nota che siamo assolutamente soli e risponde rossa in viso: "Come si permette, io sono felicemente sposata ed amo mio marito". Il tono pero indeciso, in difficolta' ed eccitazione mi fa capire che sta pensando altro.
Rispondo: "Non ne dubito, infatti e' fortunato ad avere una donna come lei, eccitante e bella" . Mi alzo quindi e la invito a venire a vedere come sono incernierate antine dei mobili, questo la costringe a vinere vicino a me e io la chiudo nell'angolo andandole vicino e guardandola negli occhi mi stringo a lei. Non reagisce, e' rossa in viso e mi guarda stupefatta. Allora la bacio, leggermente sulle labbra e poi sul collo, sento le sue gambe letteralmente tremare dalla eccitazione e quindi torno a baciarla, questa volta con decisione e reclamando il possesso della sua bocca che si schiude lentamente accettando la mia lingua, la mia mano corre sul suo seno accarezzandolo da sopra la stoffa. Quando mi allontano emette un lungo sospiro ed un gemito dicendomi: " Non posso, non sono mai andata con un altro uomo". Ignoro deliberatamente i suoi commenti e riprendo a baciarla sul collo. Mi sembra tutto irreale, dove ho preso il coraggio di farmi avanti cosi' direttamente? E' intuito, percepisco molto chiaramente che lei e' eccitata anche piu' di me, che le piaccio e che mi vuole, ma non vuole ammetterlo. Ora premo con tutto il mio corpo contro il suo, per farle sentire il mio sesso turgido e duro. Ansima un po' di piu' e mi abbraccia, llora le prendo la mano e la guido sul mio sesso. E' docile ed ubbidisce tastandomi e sgranando gli occhi mi dice: "E' enorme!". Sorrido e la bacio, ma realizzo che non possiamo stare li, troppo rischioso, le chiedo quindi di seguirmi e mi avvio al reparto camerette al piano di sotto.
Lei mi segue come ipnotizzata e la porto all'estremo opposto dalle scale e la spingo contro la parte, nascosti dai mobili riprendendo a baciarle il collo, ma adesso sono piu' diretto e posessivo, guardandola diritto negli occhi le slaccio la camicietta e libero i seni che mi godo ampiamente baciandoli e tastandoli, le sue gambe riprendono a vibrare, mi metto di nuovo a guardarla negli occhi e le ordino:" togliti le mutandine dammele", sempre piu' rossa in viso obbedisce, tira su la gonna e toglie le mutandine, ho una fugace vita del suo pelo che mi rende ancora piu' eccitato. Continuo: "Ora tiramelo fuori e succhiamelo". Senza dire nulla si inginocchia e mi apre la zip tirandolo fuori, lo guarda ipnotizzata e mi dice "e' grossissimo, e' grosso come il mio polso, mi faresti male. Vedo che sei eccitato di desiderio per me, questo mi rende pazza e fare cose che non dovrei, se vuoi ti faccio venire"
Mi sorprende la sua lucidita, ma non mollo il mio obiettivo. "Inizia a succhiare e poi vediamo, ti voglio, e voglio tirare fuori la donna che e' in te, la porca che e' in te". Alla parola "porca" si agita e lo prende in bocca iniziando a suchiare e leccare. Credo di aver trovato un altra porta per prendere il comando su di lei, la eccitano le parolacce? Allora divento piu' verboso invitandola a lavorarmi il cazzo per bene "succhia bene, da brava porca, succhiami tutto il cazzo, anche le palle". Le parole sembrano avere una loro magia, ansima e succhia toccandosi le tette. Allora capisco che e' pronta. La alzo e la spingo contro il muro, e piccola di fronte a me , devo qundi abassarmi un po'. Inizio a strusciare il mio cazzo contro le labbra della sua figa, toccando il clitoride, ma senza fare altro, voglio torturarla, voglio che esca veramente la porca che e' nascosta. Geme, ansima, io la guardo e le chiedo " vuoi il mio cazzo?", "si" e' la risposta, ma non mi basta, "chiedimelo allora, chiedimi di scoparti e dimmi che osa vuoi che faccia".
"Non posso", risponde.
"Allora vuoi che smetta?"
"No ti prego continua, scopami, scopami, mettimi denro il tuo grosso cazzo"
Non mi faccio pregare, e' un lago e nonostante le dimensioni entra come il burro.
"Siiiiiii" e la sua risposta
"Prendi il mio cazzo porca, prendi il mio cazzo troia" ed inizio a sbatterla con energia, colpi lenti e potenti che la squassano.
"Sei la mia troia ora, vero?"
"Si, si, si" ad ogni colpo.
Cosa sei?"
"La tua troia"
"Bene, e cosa prendi?"
"Il tuo magnifico cazzo"
"Non solo, tra un po' anche la mi sborra, voglio marchiarti la figa. La vuoi la mia sborra?"
"Si, si" di nuovo
Allora inizio ad andare alla mssima velocita', la sbatto con energia e velocita' , ora ansima forte ed e' una sequenza di gemiti.
Ma non mi basta, voglio possederla completamente: " Sei la mia troia?"
"Si"
"Come si chiama il marito di una troia?"
"No ti prego", implora tra un gemito e l'altro. Ma non ho pieta', la voglio conquistare completamente.
"Dimmi come chiama il marito di una troia, dimmelo" Ordino imperioso.
"Cornuto" mi risponde flebili. "Ripeti cosa sei ora sul mio cazzo e cosa e' lui"
Ormai e' vinta e cede dicendomi: "Sono una troia e lui e' un cornuto". "Cornuto" ripete ad ad ogni colpo che le do, ora sempre piu' veloce perche' aver rotto ogni resistenza mi ha eccitatto ancora di piu', sento il mio cazzo ancora piu' duro pronto ad esplodere e le dico: " Ora ti farcisco di sborra troia, tieni"
Ed inizio a riempirla, e' il segnale anhe per lei che inizia tremare e gode con un urlo strozzato.
Ora ' un fagottino contro il muro, il mio cazzo ancora duro che inizia a diminuire e mi fa tenerezza. Inizio a coprirla di baci ringraziandola. Allora mi guarda e mi dice "sei terribile, non voglio piu' incontrati, sei capace di farmi fare cose incredibili e tirare fuori la parte piu' nascosta di me"
La guardo e le sorrido, so che in realta' mi sta dicendo che spera di rivedermi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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