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COME DIVENNI IL BULL FISSO DI UNA FANTASTICA SWEET


di passion65
12.06.2011    |    21.835    |    3 8.8
"Nel tragitto mi feci più audace e le dissi che avevo sempre sognato di dormire su di una barca con il leggero dondolio delle onde, abbracciando e facendo..."
Il mese scorso sono stato con degli amici in Dalmazia. Eravamo un bel gruppo di imbarcazioni. Circa una ventina. Per limitare i rischi della traversata era stato organizzato un raid a cui potevano aderire tutti. Nel gruppo vi erano 6-7 cabinati. Uno in particolare era molto grande ed aveva 6 posti letto. Stranamente però vi era su solo una coppia. Lui sui 55 anni con l’aria da professionista affermato e lei una 40 peperino, solare e simpaticissima. Stavano quasi sempre per fatti loro e lei sempre sul ponte a prendere il sole in perizoma e seni al vento. Un fisico da far invidia alle ragazze del mio gruppo. Il terzo giorno gli amici vollero partire presto per l’ennesima baia da scoprire, ma io non avevo tanta voglia di farmi varie ore di gommone per stare poi come lucertole al sole e così decisi di rimanere nel paesino dove alloggiavamo. Verso le 9 ero già in giro per i negozietti di souvenir ed entrai in uno che vendeva costumi. Stavo dando un’occhiata a quelli da uomo, quando mi sento chiamare dal reparto femminile dalla signora 40enne di cui dicevo prima. La vedevo felice di incontrarmi e mi ha chiesto subito perché solo. Dopo averle spiegato il motivo, insistette che andassi con loro ad una baia poco distante. Però prima voleva un consiglio per l’acquisto dell’ennesimo costumino, visto che il marito non le dava retta e preferiva fumare al bar vicino. Prese due costumi e mi pregò di seguirlo ai camerini. Dopo pochi minuti si affacciò per chiedermi di entrare, visto che da sola non sapeva scegliere. Aveva addosso un perizoma mozzafiato e un reggiseno microscopico. Rimasi incantato e se ne accorse. Come tutte le donne maliziose ed esibizioniste si capiva che ne fosse lusingata. Senza farmi uscire si tolse il costume per provare l’altro e me la trovai nuda a 20 centimetri. Mi chiese se la cosa mi imbarazzasse ed ovviamente le dissi che guardare una così bella donna poteva solo farmi sognare… Sorridendo maliziosamente mi disse che ero un raffinato adulatore e che sicuramente alle donne del gruppo non ero passato inosservato. Mentre si cambiava “innavertitamente” e
“involontariamente” strofinò lentamente il suo bel culetto sul mio “pacco”, che già trovava difficoltà a stare negli slip. Rialzatasi mi guardò intensamente negli occhi e mi disse…fortunata la donna che può averti fra le sue braccia. Una affermazione che poteva dire tutto e nulla e non me la sentivo di prenderla come sponda per provarci. Poteva non riferirsi a quello che, in prima battuta, mi era passato per la mente.
Passammo dall’albergo dove alloggiavo (loro dormivano nell’imbarcazione) per prendere il necessario per la giornata di mare che ci attendeva e raggiungemmo il marito alla barca. Nel tragitto mi feci più audace e le dissi che avevo sempre sognato di dormire su di una barca con il leggero dondolio delle onde, abbracciando e facendo l’amore con una bella donna per tutta la notte. Lei mi guardò con un sorrisino malizioso e mi disse che anche lei era molto attratta da quella fantasia, ma purtroppo con il marito non poteva succedere, visto che gli piaceva guardare e non partecipare. Pensavo di aver capito male e quindi replicai che a molti uomini piace guardare dei film hard mentre… e lei aggiunse che il marito adorava guardare il tutto dal vivo… calò fra noi immediatamente un silenzio imbarazzante. Intanto eravamo arrivati e lei corse dal marito ad avvisarlo che quel giorno avrebbero avuto un ospite in barca e lui gurdandomi mi sorrise e a bassa voce aggiunse… ci divertiremo un mondo.
Salpò e si diresse verso una baia isolata a 4 miglia dal porto. Ancorò la barca e si tuffò subito in mare. La moglie intanto stava uscendo dalla cabina totalmente nuda con il perizoma in mano. Io rimasi a guardarla venirmi incontro. Strizzandomi l’occhio mi disse che non aveva lasciato il perizoma nella stiva per evitare di doverlo poi andare a prendere in caso si fosse avvicinata qualche imbarcazione con dei guardoni a bordo.
Ci stendemmo al sole ma non mi tolsi il costume… sapete un bel corpo femminile nudo poteva essere piacevole a guardarsi anche senza dover per forza pensare al sex, ma un uomo con un cazzo grosso e duro non era poi così “innocente”.
Ada, così si chiamava, però insistette di mettermi nudo, altrimenti lei si sarebbe sentita imbarazzata. MI tolsi i boxer e cercai di far finta di niente, ma il mio lui non aveva nessuna intenzione di essere indifferente alla donna che avevo accanto. Lei non riuscì a non guardarmi insistentemente fra le gambe e mi disse che aveva visto giusto… le donne che potevano avermi fra le braccia erano fortunate. Ci stendemmo al sole e, forse perché avevo dormito poco quella notte, entrai in una forma di piacevole torpore. Dopo un po’ iniziai ad avere una sensazione strana di “umido” al cazzo. Aprii gli occhi e vidi Ada, con una dolcezza infinita, prendersi cura del mio cazzo. Se lo carezzava e succhiava come un gelato e, appena si accorse che ormai sveglio, iniziò a far scorrere la lingua con maggior pressione e succhiarlo con decisione. Mi guardò e mi disse “ visto che non ti sei deciso a lanciarti…ci ho pensato io” Adoro gli uomini così discreti, che allungano le mani solo perché hanno accanto una donna nuda! Ormai in un attimo ebbi la conferma che era una coppia con lui cuck e presi in mano la situazione. L’abbracciai e la baciai infilandole la lingua fino in gola, la sentii vibrare fra le mie braccia e vulnerabile. Con un misto di dolcezza e virile decisione le feci scorrere le mie mani e labbra su tutto il suo corpo, la sua figa era già un lago e ci affondai prima delicatamente poi con decisione con la lingua. Iniziò a gemere e spingere il bacino verso di me. Sentivo in lei ormai la voglia irrefrenabile di essere presa. Avrei voluto sfondarla immediatamente, ma sapevo che con “l’attrezzo” che mi ritrovavo le avrei fatto male e non volevo. Dolcemente ed con leggera pressione iniziai a penetrarla. Mi sentivo risucchiato, ma continuai a penetrarla con una lentezza esasperante. Tremava dal desiderio e capivo che non aveva mai provato un gioco del genere: 4-5 spinte in cui entravo lentamente di 6-7 cm e una profonda in cui la riempivo tutta dei mie 20 cm. L’avevo portata al limite dell’orgasmo, ma riuscivo a non farla andare oltre. Si contorceva sotto di me, implorandomi di sfondarla. Quella piacevole tortura la feci durare 10-15 minuti. Poi le permisi di salirmi sopra e, in maniera convulsa, si avventò e si sfondò da sola. Ebbe un orgasmo potentissimo, esplosivo e mi crollò addosso esausta. Mi confessò che mai aveva provato un orgasmo così potente e mi confessò che non aveva assolutamente immaginato che potessi essere così esperto. Intanto vidi, seduto a 3-4 metri il marito con il suo cazzetto mezzo moscio segarsi, infilandosi un vibratore anale. Ripresi fra le braccia Ada e la strinsi forte, e con tanta dolcezza, iniziai nuovamente a baciarla dovunque. Lei mi vide ancora durissimo e mi chiese - ma tu non vieni? Le dissi che per me il piacere è rimanere per ore al culmine dell’eccitazione e di non preoccuparsi per me, che quando l’avrei vista totalmente appagata le avrei donato il mio seme nel suo fantastico culetto. Mi guardò intensamente negli occhi e mi confessò a voce bassa che lo faceva raramente e solo con il marito, ma che le sarebbe piaciuto che la aprissi tutta anche lì. Sentiva che poteva lasciarsi andare con me e che voleva anche soffrire pur di donarsi totalmente.
Guardò il marito e lo pregò di lasciarci soli.
Lui la baciò sulle labbra e le disse ti amo infinitamente. Prese tender e andò a riva.
Ada aveva voglia di essere la mia donna, la mia amante, far l’amore con me e lui lo avrebbe solo distratto. Passammo ore di intensa passione. Ebbe un’infinità di orgasmi e al tramonto mi disse che era pronta a donarmi il suo splendido culetto. confessò che mai si era sentita così legata, al primo incontro, ad un bull. Si mise a pecorina, spezzando la schiena, in una posizione in cui si offriva totalmente a me indifesa e vulnerabile. Il suo roseo fiorellino anale pulsava. Si sentiva pronta al sacrificio per il suo bull. Tante volte avevo incontrato donne che volevano essere aperte in due e soffrire per una forzatura anale, ma stavolta era diverso volevo donarle solo puro piacere senza farla soffrire. Iniziai a giocare con la lingua sul suo ano, poi dolcemente con uno, poi due ed infine tre dita. Facevo scorrere la saliva dovunque. L’ano luccicava alla luce del tramonto della mia saliva. Quella carezza anale la fece gemere e pregarmi di prenderla, non resisteva più a quella dolce tortura. Appoggiai la punta del mio cazzo sull’ano e cercai di rilassarmi per ridurre un po’ la consistenza del pene. Continuai a far scorrere sull’ano la punta finchè la sentii meno gonfia e dolcemente iniziai ad entrare. Lei si contrasse, ma mi venne ugualmente incontro. Uscii un attimo e ricominciai a penetrarla per 2-3 cm. Ormai l’ano si stava schiudendo e lei non vedeva l’ora . Entrai con tanta dolcezza e lentezza che lei rimase sconcertata dal non aver provato alcun dolore e si toccava l’ano perché non ci credeva che ero entrato quasi tutto. Ormai l’inconscia preoccupazione di soffrire le era passata e iniziò a spingere il culetto verso di me per sentirsi totalmente piena. Allora la presi per i fianchi, le feci sentire le mie mani forti e la mia presa sicura. Nel vederla e sentirla così infoiata mi eccitò così tanto che il mio cazzo si gonfiò di nuovo al suo massimo. Divenne un palo d’acciaio, grosso e duro. MI gridò che si sentiva totalmente aperta, ma le piaceva e non provava alcun dolore. Allora iniziai a sfondarla con forza e violenza. Ada iniziò a farfugliare per l’eccitazione, si sentiva una cagna in calore sotto il suo montone. L’orgasmo, dopo 6 ore iniziò a montarmi inesorabile. Era una sensazione intensissima. Anche in lei iniziò a montare un orgasmo fortissimo e dopo 10 minuti esplodemmo insieme provando un piacere infinito….accasciandoci uno sull’altra. Non volevo più uscire da dentro di lei. Mi guardai intorno e vidi sul ponte il marito incantato. Appena ci riprendemmo Ada andò ad abbracciare il marito e capii che dovevo lasciare loro la giusta intimità. Andai sotto coperta a lavarmi. Appena risalii, Ada scese per rinfrescarsi ed il marito mi pregò di poter essere il bull fisso della moglie. In 2 anni avevano incontrato c.a. una decina di bull, ma con nessuno l’aveva vista così presa e persa. Lei non se la sentiva di chiedermelo, perché non avrebbe sopportato un mio rifiuto o un mio assenso “forzato”. Avrei potuto incontrarla anche da solo ed a casa loro o dove volevo. A lui sarebbe piaciuto anche solo sentire i suoi racconti la sera. Anzi se potevo liberarmi, voleva organizzare con me, in 3, una vacanza in barca lungo le coste della Croazia, senza altri amici. Così avrei potuto scoparla tutti i giorni per tutto il giorno per tutta la settimana….una esperienza unica.
Ada intanto era risalita e mi guardava interrogativa, mi avvicinai, l’abbracciai e le dissi: tesoro anche per me è stata un’esperienza unica e mi lusinga che tu voglia rivedermi spesso. Mi baciò con un intensità unica, guardò il marito, mi baciò nuovamente e poi corse da lui ad abbracciarlo come una bambina felice che aveva ricevuto il più bel regalo della sua vita.
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