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tradimenti

11 settembre


di emanuele_ee2013
04.01.2021    |    79    |    0 6.0
"Inorgoglito inizio a pomparla con più forza e sento la resistenza della sua stretta figa e la sua voce ansimare -che grosso cerco di controllare il mio..."
L'11 settembre è ricordato per l'attacco alle torri gemelle, in quel giorno si è realizzato il mio tradimento con Angela una signora di 10 anni più giovane di me sposata.
l'ho conosciuta per caso nel mio lavoro la vedevo tutti i giorni che attraversava la strada per andare in banca, o qualche negozio li attorno, la vedevo un po' distante e speravo che venisse ad attraversare più vicino a dove mi trovavo.
Un giorno poi invece di andare al solito posto gira con l'auto dalla mia parte e parcheggia li vicino la guardo bene ed è una bella donna mora capelli lunghi e mossi una figura ben disegnata un bel culetto quasi sempre in pantaloni e stivaletti con mezzo tacco, il viso rotondo con due occhi scuri sempre ridenti.
Il giorno dopo eccola ancora una volta gira dalla mia parte scende e al solito attraversa la strada io saluto e cortesemente risponde al mio saluto, prima di andare aspetto che ritorni e la saluto ancora lei sempre gentilmente saluta sembra distrattamente.
L'indomani torna porta un cappello ad ala larga sempre bella i capelli escono da sotto il cappello e si appoggiano alle spalle avanza con passo deciso ondeggiando i fianchi i pantaloni aderiscono al corpo disegnandole le curve il seno alto non trascurabile, la guardo viene avanti guardando in basso sembra nascondere un sorriso non aspetto altro e quando mi è vicina la saluto e lei nel risponde non trattiene il sorriso guardo la sua auto una Opel Moka nuova, anche oggi l'aspetto e la saluto al ritorno.
Non so come si chiama, quei frangenti non consentono un aggancio per parlare allora decido e quando la rivedo la saluto:
- buon giorno Moka
mi guarda sorride e mi risponde
- buon giorno.
Al suo ritorno la guardo incrocio il suo sguardo e la fisso quasi a fargli capire che le voglio parlare lei si avvicina sembra rallentare davanti a me per agevolare il saluto questa volta gli dico ciao e quasi senza aspettare la sua risposta continuo:
- non ho potuto fare a meno di notare la tua auto vedo che è nuova
- si mi risponde l'auto di prima è di mio marito ed io avevo bisogno di una mia
- è proprio una bella macchina scusami se ti ho chiamata con il nome della macchina ma non conosco il tuo
- Angela
mi risponde
- piacere Angela mi chiamo Fabio, avevo valutato anche io di prendere la Moka poi ho cambiato la mia è quella grigia parcheggiata prima della tua
- una bella macchina
risponde poi mi saluta e si incammina, non può andare così penso e nel mentre Angela si gira e mi dice l'domani mi avrebbe mostrato l'auto.
Non stavo nella pelle quelle ore che mi separavano da rivedere Angela erano interminabili,
anche il giorno dopo i minuti non passavano mai pensai che non venisse ed ero quasi rassegnato all'improvviso spunta la moca Angela appena mi vede accede un sorriso e parcheggia vicino a me. Apre la portiera e mi chiama quasi tremante per l'emozione mi avvicino si scosta per farmi ammirare la macchina e mi invita a salire e lei si piega in avanti per illustrarmi gli accessori, cambio automatico poggiatesta, sedili reclinabili, regolabili in altezza, mi accorgo che la sua scollatura generosa lascia intravedere una buona parte del seno discretamente mi gusto quella vista poi per cercare di non tradirmi gli chiedo me la farai provare e lei acconsente poi prima di salutarmi mi dice:
- sei proprio un bell'uomo Fabio
un po' spiazzato ma senza restare li come uno scemo trovo le forze per rispondere:
-non dire così Angela o mi monto la testa
lei mi fa un sorriso e mi saluta.
Non vorrei aver rovinato tutto con quella risposta e incomincio a pensare e cercare un giorno in cui i figli sono a scuola e mia moglie al lavoro il lunedì e il martedì dopo io non lavoro al mattino ed allora decido domani gli do l'appuntamento.
Il mattino dopo la stò aspettando e lei puntuale arriva parcheggia e attraversa la strada salutandomi con un grosso sorriso, al ritorno:
- ciao Angela, gli dico
- ciao Fabio
- ti posso invitare per un caffè?
- non posso ora ho delle cose da fare
- neanche io posso ora, pensavo lunedì o martedì prossimo se per te va bene
- lunedì va bene, risponde
- ok ci vediamo qui?
-si a lunedì allora.
Devono passare 3 giorni per arrivare a lunedì ed io facevo gli scongiuri che non ci fosse alcun intoppo che potesse far saltare quell'appuntamento.
Finalmente lunedì sono arrivato con un po' di anticipo e la aspetto ed eccola arrivare si ferma dietro alla mia auto io scendo le vado incontro salgo in auto ci accordiamo di andare in un bar fuori del paese per non farsi vedere assieme io non stacco gli occhi dal suo viso angelico lei se ne accorge e più volte si gira donandomi un sorriso.
prima di tornare alla mia macchina i nostri sguardi si incrociano ci guardiamo negli occhi il suo sorriso non c'è più il seno si gonfia per il respiro profondo ed io mi avvicino alle sue labbra anche Angela ne ha voglia e si lascia baciare mentre mi stinge in un abbraccio la mi amano la cinge sotto il seno sostenendolo e accarezzandolo, ne seguono altri ma poi bisogna andare mi riporta all'auto e gli chiedo :
- mi lasci il tuo cellulare
- si ma fammi sempre un messaggio prima di chiamare.
Era luglio ma per le ferie avrei dovuto aspettare la fine di agosto, si perchè per le ferie andavo al mare ed ero a mezzora di strada e già stavo pianificando che un giorno avrei trovato una scusa per tornare da solo e vederla, nel frattempo messaggi e qualche caffè ci faceva crescere il desiderio di amarci.
Finalmente le ferie si parte per il mare ed il mi pensiero era già al momento in cui avrei incontrato Angela, mi scervello per poter trovare una scusa per ritornare non è facile che gli dico ho dimenticato di chiudere il gas? o di chiudere a chiave la porta?
Ho portato le canne da pesca allora l'idea sento Angela e mi accordo per un pomeriggio allora dico a mia moglie che volevo provare a pescare magari mangiavamo un po' di pesce, ok è fatta l' 11 settembre sarei andato a pescare, meglio avrei pescato Angela.
carico l'attrezzatura in macchina e parto.
Arrivo all'appuntamento con Angela mi sembra ancora più bella due occhi che ridono il suo viso angelico il suo seno ed i fianchi l'abbraccio e la bacio poi gli dico vieni ti porto da me
- a casa tua? Non hai paura che i vicini ti vedano?
- non preoccuparti quando arriviamo vedrai.
Arrivati scendiamo nel seminterrato apro il garage e saliamo in appartamento già per le scale ci scambiamo baci lei mi prende le mani e le porta al seno lo accarezzo e a piene mani lo palpo due tette sode lei si strofina sul mio ventre e per sentire l'erezione mette la mano ed esclama
- è già pronto
andiamo in camera tra baci e palpate incomincio a spogliarla lei mi slaccia la cintura le manovre si intrecciano e ci ostacoliamo così lei si spoglia ed io faccio altrettanto ci ritroviamo nudi uno difronte all'altra.
guardo le sue tette e incomincio a palparla lei prende subito il cazzo in mano e incomincia a segarlo, gli bacio le tette e lecco i capezzoli sono piccolini le accarezzo i fianchi la stringo e il mio cazzo già teso al massimo si fa sentire sula sua figa.
La spingo delicatamente sul letto e le apro le gambe la sua figa rasata e scura e davanti a me sembra invitarmi a leccarla e no mi faccia pregare la bacio poi la lecco e con la punta cerco di entrare in quella figa che già si bagnava, lei ansima mi accarezza mi tiene la testa e si abbandona la sua figa si apre la mia lingua entra tutta mentre lei si contorce allargando le gambe, arriva subito il primo orgasmo la sua figa è grondante di umori.
Mi stendo a fianco a lei la guado e la bacio lei mi guarda e mi dice
- io non faccio pompini
- ok gli dico, la stringo a me prende il cazzo in mano e segandolo lo guarda e dice
- che grosso e che lungo, io gli sorrido.
Prende il cazzo e lo infila in figa sento subito che è stretta sembra di sverginarla allora cerco di fare piano e lei con la voce tremolante di piacere ripete
- che grosso mio marito non c'è l'ha così.
Inorgoglito inizio a pomparla con più forza e sento la resistenza della sua stretta figa e la sua voce ansimare
-che grosso
cerco di controllare il mio orgasmo ed esco per non raggiungerlo mi sposto dietro di lei e la scopo le mani le palpano le tette cercando i capezzoli e poi quando il ritmo aumenta la prendo dai fianchi.
per mezzora alterniamo le varie posizioni e quando sale sopra di me sento ancor di più la sua figa stretta sembra non aprirsi e lei continua a dirmi non è così quello di mio marito e mentre la scopo ansimando dice non sono mai stata scopata così mio marito viene subito due colpi e basta anche io sono all'arrivo e il cazzo pulsando riempie la sua figa allagandola di sperma, ci abbandoniamo sul letto e tra un bacio e l'altro mi dice
- quanto tempo è passato? mezzora? non sono mai stata scopata per mezzora.
Quell'11 settembre non lo ricordiamo più per il disastro delle torri gemella ma per la nostra prima scopata.


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