Scambio di Coppia
IL Tempo. (prima parte)
di EmmeEsseVRleiBSX
20.11.2022 |
279 |
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"“”Spesso e anche volentieri dico io, noi uomini dovremmo far riposare l’unico neurone che abbiamo in testa, che dite voi che mi state leggendo?
Sbaglio o..."
TEMPO“”Tu che mi stai leggendo ora, mettiti comoda/o, avvicinati un bicchiere e ritagliati il giusto tempo per...IL TEMPO.
Eggià il tempo, bizzarro nel nostro caso ma amico per i contenuti che seguiranno, ovvero il famoso mai dire mai, il tempo l'ha reso realtà.””
Si sa noi maschietti, dai tempi adolescenziali i canoni nei confronti del gentil sesso sono gli stessi, spesso scontati , ma il tempo ha anche la dote di cambiarteli. Negli anni ,di una donna cominci ad avere dimensioni diverse per assaporarne l'universo.
Spazio e tempo cambiano. Il vedere diventa osservare. Il sentire ascoltare, il consumare diventa invece ... desiderare. Sebbene banali questi esempi in un primo momento, li troverete veritieri viaggiando tra le righe di questo riassunto assaporando il tempo che vi state dedicando.
So per certo che il confine tra presunzione e consapevolezza è molto sottile, a voi il giudizio finale, ma solo dopo esservi dedicati il giusto tempo nella lettura e ... viaggio.
Conobbi Lisa grazie ad una mia ex ragazza. Io ho un'attività di servizi, quindi Laura la mia ex, mi consigliò a Lisa per i problemi che doveva risolvere.
Con Laura ci siamo frequentati per circa due anni , come secondo lavoro insegnava acquagym quindi lascio a voi immaginare il fisico asciutto e la propensione all'aggregazione anche con persone sconosciute. L'ottanta per cento dei suoi corsisti erano donne, quindi lascio a voi immaginare per una naturale e convinta bsx quanto fosse semplice rendere reale tra le lenzuola ciò che invece immaginava in vasca durante le sue lezioni.
Lisa ovviamente era “anche” una sua corsista, confidenza fatta da Laura (giocherellona lei….) quindi quando tornava da me circa un paio di volte al mese per motivi di lavoro la mia testa di maschietto fantasticava sui loro incontri.
Lisa sposata , con prole , quindi ancora più intrigante il fatto che amasse deliziarsi anche del gentil sesso ma non in compagnia del marito ( cosa si è perso quel santo uomo di vecchie vedute dico io….).
Con Lisa piano piano comincia ad evolversi una confidenza che va oltre il lato professionale. Entrambi sappiamo delle sue serate di effusioni con Laura quindi non mancano le battute in merito, a tal punto che le confidenze di Lisa andavano anche oltre fino a raccontarmi di serate “giocose” che aveva con un suo amico di fiducia. Scambi di coppia tra le mura domestiche piuttosto che serate nei privè. Si insomma, nonostante io e Lisa non ci fossimo mai sfiorati io ero a conoscenza di una fetta della sua vita privata. Eccitante per me la cosa, ma non lo dico per il solo contenuto delle sue confidenze ma bensì perché Lisa di me si fidava. Si fida.
Ecco, questa cosa mi mandava fuori di testa ( tutt’ora se è per quello) ero, sono, il suo confidente.
Mi sentivo elevato in una dimensione mai sentita prima. Non si trattava d’essere chissà quale bull della situazione ma bensì la mia mente e la sua navigavano nella stessa direzione.
Trovo sarebbe indispensabilmente remunerante per ogni uomo essere in grado di navigare l’universo femminile sotto forma di questa di dimensione…e non solo gioendo delle sue curve o performance intime.
Passano i mesi e tra me e Lisa i messaggi non verbali del corpo o l’intensità degli sguardi ci portano ad uno step successivo.
L’evoluzione dei nostri universi. Si esatto, evoluzione, cioè madre natura e non il razionale pensiero del cervello, c’ha messo lo zampino innescando tutti quei meccanismi fisici e sensoriali atti ad avvicinare fisicamente due individui che s’in d’ora mantenevano quella naturale distanza di sicurezza.
Chiesi a Lisa quando fosse libera dalle sue serate goderecce, per fare in modo che i nostri universi s’incontrassero non solo in maniera platonica ma bensì anche fisica.
Sarei stupidamente falso se non vi confessassi le volte che ho cercato di rubare con lo sguardo centimetri preziosi dalla scollatura di Lisa, o addirittura attendere il fatidico momento che accavallasse le gambe per addentrarmi in maniera fortuita con la coda dell’occhio laddove la gonna faceva bene, anzi troppo, il suo compito.
Lisa ha una quarantina d’anni, ha un bellissimo seno rifatto ( sua confidenza ) non enorme ma una maxi coppa da champagne. Bionda ,solare e sorridente, un lato b che grida l’impatto delle tue mani addirittura con la rincorsa, quindi lascio a voi immaginare quanto sodo sia ma la cosa più importante di tutte è il suo confidarsi con me…. si insomma, mi completa come uomo!
Prenoto una stanza in un b&b vicino al lavoro, sembra uno chalet di montagna, arredato con arte povera, travi a vista , luci soffusamente calde ed un lettone che non vedeva l’ora di abbracciare i corpi di queste creature che cosmicamente si sono corteggiate da mesi.
Ovviamente Lisa, vuoi per la sua natura di dannatamente femmina o vuoi anche per gli ambienti che frequentava o addirittura per i giochi che con il suo amico faceva, una volta spogliata sfoggiò una mise da urlo. (Cara Victoria’s Secret , non offenderti ma … si insomma mi hai capito ;-)
Ebbene si, innanzi a cotanta bellezza e femminilità non sono stato da subito all’altezza, ma è bastata la sua spontanea maestria a rimettere in piedi l’incontro. Le sue mani, la sua bocca, il suo intimo … mi hanno fatto sentire l’uomo che non pensavo mai di essere quindi ho spento il cervello che in continuazione mi chiedeva se ero all’altezza di farle raggiungere l’apice ed ho cercato di godermi la magnifica femmina che avevo accanto cercando di assaporarmi tutti quei centimetri che sin d’ora mi erano celati.
Stavo per raggiungere l’apice e Lisa mi chiede di sfilarlo in quanto voleva il mio sapore.
Ovviamente nelle nostre confidenze non chiesi mai dove faceva raggiungere l’apice i suoi compagni di giochi o il marito, quindi cercai di capire la sua richiesta in quanto come uomo, parliamoci chiaro, ho dei limiti ( ahahahahaha).
Lisa si sedette appoggiando la schiena alla spalliera del letto, mi invitò ad avvicinare al suo viso il mio ancora duro allungamento del corpo. Ancora bagnato dei suoi umori facilitava lo scorrere delle sue mani a tal punto da far esplodere la mia unica essenza all’interno della sua bocca elegantemente aperta.
Una volta esaurito la quantità d’essenza, Lisa chiuse gli occhi e la bocca, non smise di accarezzarmelo ma chiuse gli occhi. Le sue labbra non gocciolavano di nulla, tutto entrò nella sua bocca all’interno della quale si intravedeva dalle guance il movimento della sua lingua per assaporare il gusto in tutta la sua totalità.
“Hai anche un buonissimo sapore” mi disse Lisa dopo essere rientrata da quell’esperienza sensorial-culinaria, e fissandomi con quegli occhi chiari mi avvolse in un abbraccio unico, SUO!
Quel “hai anche…..” ancora oggi mi manda fuori di testa.
“”La nostra storia inizia ora …. rimettiti comoda/o e versatene un altro di bicchiere…..””
I mesi si sa passano, diventando anni. Ma il tempo, non quello scandito dagli orologi, continua a lavorare, trasformare, migliorare o logorare ma comunque sia non smette mai il suo incessante lavoro.
Lisa intanto, per suoi motivi personali non frequenta più il suo amico o compagno di giochi, i superlativi momenti goduti assieme a lui, ai suoi amici e amiche, diventano ricordi. Bellissimi ricordi, in quanto Lisa pur avendo una vita matrimoniale serena con un’attività sessuale col marito di tutto rispetto, ha scoperto con il suo amico di giochi una personalità che forse teneva nascosta e che tutta d’un tratto ha coltivato, godendosi ogni singolo momento di gioco e di … apprendimento.
Dal canto nostro i momenti passati in b&b hanno cominciato ad aumentare. Ogni incontro come fosse il primo. Io mi godo di persona lo statuario fisico di Lisa e quando non ci possiamo vedere diventa quasi quotidianità lo scambiarsi di messaggi coloriti e farciti di gif, inneggianti i momenti che vorremmo vivere in quel momento.
Dico “quasi” quotidianità perché per noi, a distanza di anni, non esiste quotidianità, ne di pensiero o azioni.
Una cosa molto interessante e di conseguenza l’evoluzione della nostra coppia, seppur clandestina, sono i ricordi di Lisa dei momenti di gioco passati e vissuti con il suo ex amico.
Non perde lei, ma anch’io la stuzzico e stimolo, l’occasione di raccontarmi i suoi vissuti durante i nostri incontri al b&b. Questo sottile solleticare i suoi pensieri addizionato al piacere fisico dei nostri incontri e conditi dalla passione che ci contraddistingue ,ha fatto si che il tempo elevasse ad una dimensione ancora diversa e maggiore il nostro rapporto.
In effetti le prime volte mi chiedevo come mai non fossi geloso nel sentirla narrare le sue vicissitudini sessuali con altri uomini, anzi, la cosa mi eccitava di più e Lisa la vedevo rovesciare gli occhi all’indietro più spesso per il raggiungimento di molteplici orgasmi.
Cosa mi sta succedendo? Cosa ci sta succedendo?
Riattivando il cervello soprattutto quando non sono con Lisa , sono giunto alla conclusione che la nostra affinità non solo di coppia ma soprattutto quella cerebrale si stava evolvendo in maniera esponenziale. Ma come può un uomo eccitarsi quando la propria donna ti racconta i suoi passati con altri uomini o donne o addirittura gang, fin che ci fai l’amore o la scopi o ci giochi?
La conferma di questa metamorfosi cerebrale da parte di entrambi l’ebbi quella mattina quando al b&b eravamo ancora ai preliminari e Lisa sdraiata accanto a me ha cominciato a baciarmi sul collo e con una mano mi masturbava. Ovviamente con Lisa non puoi non eccitarti ma volli provare del “peperoncino” e gli chiesi: “ mi descrivi la tua prima volta in tre con il tuo amico ed il suo amico?”.
E’ stato come accendere la luce in una stanza buia. Lisa mentre mi baciava il collo ha accennato un sorriso ma soprattutto la stretta della sua mano sul mio lui ha avuto un repentino cambio di pressione ed i movimenti sussultori erano diversi. Nè troppo e nè troppo poco, “diversi”.
Ha iniziato il suo racconto descrivendomi la sua iniziale titubanza ma che alla visione di questi due maschi che si stavano eccitando alla visione del suo magnifico corpo è pressoché sparita.
Mi ha descritto nei minimi particolari fisici come sia stata posseduta dai due maschi, dall’eccitazione che aveva nell’alternare nella sua bocca prima il lui di uno e poi il lui dell’altro, e di come il suo intimo si fosse fatto riempire alternando i giovani eccitati. Non mi ha risparmiato nulla, anzi, man mano che raccontava la sua mano sul mio lui cambiava posizione e movimenti. La voce di Lisa , il tono, le pause e le parole per niente volgari hanno reso una semplice sega un magnifico viaggio. “Dove ti sono esplosi i due amanti?” gli chiesi io e lei mi descrisse il sapore di entrambi i nettari come una bambina che assaggia pasticcini in una pasticceria.
Ricordo ancora molto bene quella mattina in quanto mi ha eccitato come non mai fino a farmi esplodere nella sua mano per poi leccarsi le dita in segno di riconoscimento per un banchetto inaspettato, o perlomeno dal “sapore” diverso.
Da quel giorno eravamo si una coppia clandestina ma con la consapevolezza che non possiamo raccontare a nessuno la nostra empatia, affinità, voglie ed inclinazioni sessuali, in quanto verremmo solo che additati come extraterrestri. Si extraterrestri, ma che bello avere una compagna extraterrestre….
La mia compagna , o amante come la volete chiamare ma a me piace di più compagna, è una bella donna quarantenne, calda, fortemente bisex, fisicamente molto attraente, per nulla scontata ma bensì intelligente. Una donna intraprendente, che lavora un botto e per niente invadente. Mi posso confrontare con lei soprattutto fuori dalle lenzuola, si insomma, cosa volere di più?
Questa affinità di coppia ci porta a confidarci i desideri che di volta in volta abbiamo. Io con il mio lavoro e le donne che posso incontrare e Lisa che grazie al suo di lavoro uomini o donne che gli accendono fantasie.
Roberto, il capo reparto di Lisa ,la manda fuori di testa. Giochiamo con la fantasia anche nei nostri incontri al b&b e mi racconta come e quanto adrenalinico è il momento quando lui entra e lei lo vede. Mi diverte un sacco la semplicità di Lisa nel descrivermi come lo desidera e soprattutto cosa gli farebbe. Mi diverte e mi fa stare un mondo bene vederla felice, appagata e desiderosa.
Lisa mi confida sempre che gli piacerebbe giocare con Roberto in mia presenza e a me la cosa non dispiacerebbe proprio, anzi il sol pensiero mi eccita, fisicamente ma soprattutto cerebralmente perché il sol pensiero di renderla felice ed appagata mi manda fuori di testa e poi fare l’amore con lei fin che viene posseduta da un altro lo trovo un appagamento reciproco.
Farei di tutto per lei ma…. con lei!
Col passare del tempo la confidenza tra Lisa e Roberto si fa sempre meno lontana, anzi, si susseguono battute sul lavoro, sguardi ed ammiccamenti.
Bello quando Lisa quotidianamente me li confida, sono il suo scrigno di non solo segreti. Bello far parte dei pensieri di una donna, la tua donna e non solo tra le lenzuola ma bensì nella quotidianità.
Abbiamo raggiunto l’apice d’intesa ed affinità come coppia a mio avviso … e non solo.
Sono le 16 circa di un mercoledì quando Lisa mi scrive tramite whatsup che Roberto l’ha invitata a cena. Io gli rispondo: “ hummmm amore, vuoi dirmi che ti delizierai questa sera?”, “sciocco” mi risponde lei “ lo sai che siamo in confidenza ed oggi ho conosciuto anche sua moglie, quindi ho accettato l’invito a cena ma ho detto che verrai anche tu”.
“Purtroppo stacco tardi questa sera io dal lavoro, ma se per te fa lo stesso arrivo a cena iniziata”.
Ribatte Lisa: “Non ti preoccupare, non siamo al ristorante ma a casa loro, quindi non c’è nessun problema, l’importante che ti liberi quanto prima. Non lasciarmi sola”.
E’ stato il “non lasciarmi sola” che mi ha fatto pensare. Lei è in confidenza con Roberto ed in più oggi ha conosciuto anche la moglie, perché vuole che a tutti i costi ci sia anch’io a cena?
Ad un certo punto ho spento il cervello ed ho continuato a lavorare.
Sono le 21 circa, mi rendo conto che ho fatto tardi in studio, guardo il cell e vedo che Lisa mi ha mandato la posizione con whatsup. Ottimo è a 10 minuti d’auto. Mando la conferma a Lisa e lei mi risponde “ok, noi abbiamo iniziato da poco, ti aspettiamo”. Sollevato dal suo messaggio mi sono sentito meno in colpa per il ritardo.
In studio ho sempre qualche bottiglia in fresca , quindi risolto anche il problema di non andare con le mani in mano.
Preso un rosso corposo ed un bollicine, salgo in auto per recarmi presso la Roberto dimora….
Non ero proprio in mise da cena, ma ovviamente non avevo il tempo di passare da casa per una doccia e cambiarmi, ma tutto sommato l’abito blu navi che indossavo con camicia bianca scarpe e cintura nere non stonava affatto, mancava solo la doccia, ma è solo una cena quindi mi sentivo sollevato anche da quel lato.
Guido e provo ad immaginarmi questo Roberto e sua moglie. Questo invito a cena dopo che gli ha presentato la moglie…. mah dico io, del resto Lisa fa parte del suo team di lavoro ma non riesco a dare un perché di una cena addirittura a casa loro.
“”Spesso e anche volentieri dico io, noi uomini dovremmo far riposare l’unico neurone che abbiamo in testa, che dite voi che mi state leggendo?
Sbaglio o vi sta terminando anche il secondo bicchiere? Su dai, versatevene un altro e vediamo questa cena di lavoro come va a finire…””
Arrivo a casa loro, una villetta a schiera, piccola con un frizzante giardino ben curato. Sono le 21.15 e quindi è buio ma comunque la villetta si presenta molto bene e poi io adoro le grondaie di una casa color acciaio, riflettono tutto con molteplici sfumature di luci.
Parcheggio dietro l’auto di Lisa e suono.
“Buonasera, entri, lei è……?”
“Si sono io , Stefano, grazie, molto lieto, mentre lei sicuramente è…?”
“Si esatto, Viky, lieta di conoscerla, ma prego entri, noi abbiamo già iniziato ovviamente , ma la stavamo aspettando.”
“In effetti Viky le chiedo scusa per l’ora, ho chiuso lo studio dieci minuti fa ed eccomi, ma spero farmi perdonare da lei e suo marito con queste due bottiglie, ho preferito un buon rosso e delle bollicine non sapendo il menù della serata.”
“Guardi Stefano, sono certa assaporeremo sia l’uno che l’altro di vino, direi che il menù è per tutti i palati, ne sono certa visto come Lisa ci ha parlato di lei, ma mi dica, se ci dassimo del tu?”
“Per quanto mi riguarda Viky nessun problema, ti ringrazio, è permessooooo….” e mi accingo ad entrare all’interno della villetta.
Viky, di circa trentacinque anni, non una bellezza da copertina come viso, mora, capelli ondulati appena sotto le spalle ma con un fisico di tutto rispetto “”( non datemi del solito maschio che guarda solo il lato b, ora vi spiego il perché della mia descrizione)””.
Oltre che all’ingresso della casa arredata in maniera freddamente moderna ( adoro tra l’altro) fui ,ovviamente , subito colpito dalla mise di Viky.
Capisco che siamo a cena, a casa loro e sono perfettamente d’accordo sul fatto che ad una donna non bisogna porre limiti sull’abbigliamento o su tutto ciò la faccia stare bene con il proprio ego femminile ma ho trovato eccezionalmente stravagante ( considerando fosse la prima volta che ci avevano a cena in casa loro) ma nello stesso tempo eccitante ,l’abito in maglia abbastanza trasparente a maniche lunghe e appena sotto le ginocchia di color grigio chiaro lavorato a costina sfalsata il quale lasciava trasparire il bellissimo completo color verde acido rasente il senape di reggiseno e perizoma, ma non solo, il bracciale sul polso destro e le scarpe dal vertiginoso tacco erano dello stesso colore del suo completino intimo….una cromia a contrasto sbalorditiva , elegante ma soprattutto che ti fa pensare ad una ricerca di un mood stile “Il diavolo veste Prada”….
“” capito il motivo della mia descrizione ora? Vorrei vedere voi al mio posto….””.
La sua falcata, dall’alto dei suoi tacchi , mi precedeva nel percorrere il corridoio d’entrata e non potevo non farmi trasportare dalla musica ,filodiffusa per casa ,quasi certamente di Vangelis. Dirvi l’album sarei disonesto, anche perché ero attratto da tutt’altro con questa creatura che mi trovavo innanzi.
Entriamo in soggiorno io e Viky, vedo si una tavola preparata a cena per quattro persone ma oltre a notare alcune briciole di un ipotetico aperitivo sui piatti ed alcuni flute alcuni a metà capienza altri vuoti, non vedo Lisa ed il suo capo Alessandro…
Viky, sgamata donna dell’est ( lo carpii dal suo accento già all’ingresso quando ci presentammo) notò ovviamente il mio guardarmi attorno e con rassicurante sorriso mi disse: “Stefano, con te ora ci siamo tutti, non ti preoccupare” e mi sfila dalle mani le due bottiglie che ancora tenevo, sbandierandomi le sue di mani molto curate con unghie di un colore vellutatamente rosa.
Attendo in soggiorno che torni Viky la quale portò nel frigo dei vini le bottiglie e mi guardo attorno….bellissimo il divano beige ad u che fiancheggia il perimetro della stanza, una bella penisola come appendice, poche le mensole appese ai muri e questo tavolo di legno testa di moro al centro con perimetri ed angoli in alluminio e pavimento bianco. Illuminata la stanza a led, parte sul soffitto e parte a pavimento, figo stavo pensando fino a quando venni interrotto dal “Stefano, raggiungiamo gli altri?” disse Viky, era ora pensai io e mi rimisi a seguire quelle femmina proprietaria di tante curve.
Non mi sembrava di andare in un’altra stanza della zona giorno ma quando meno fini il pensiero eccomi affacciato alla loro stanza da letto.
Nessun armadio, una led tv di circa 50 pollici appesa al soffitto ed un letto blu scuro con testiera a specchio appoggiato ad una parete ed una poltrona chesterfield in pelle di color verderame scuso e telaio in legno all’angolo della stanza. Illuminazione non accecante ma soffusamente fredda ed intensa a tal punto da farmi vedere un maschio nudo di graziata corporatura , sui quarant’anni circa che in piedi alla fine del letto stava soavemente penetrando da dietro una sudata donna nuda che a cavalcioni sul letto allargava le gambe per far più spazio possibile al lui del maschio esploratore del suo intimo e che nel frattempo chinava il busto in avanti in modo che i capezzoli del suo seno sfregassero ad ogni affondo dell’ingordo maschio sulle lenzuola in raso color avorio , accentuando ancora di più il piacere che in quel momento stava provando.
Ovviamente lei era Lisa e lui Roberto, io rimasi i giusti secondi in piedi, quasi innanzi a loro per potermi gustare lo sguardo di Lisa che intensamente cercava il mio consenso e con più la guardavo e sorridevo lei più stringeva con le mani le lenzuola come a suggellare quel momento di complicità di coppia e mettere la giusta cornice a quella tela già grondante di sublime bellezza e piacere.
Ma sei scemo? direte voi, nessun attacco di gelosia? La tua donna si sta facendo sbattere da dietro dal suo capo e tu che fai? Le sorridi?
Vi dirò che tutto mi è passato per la testa in quel momento tranne che un attacco di gelosia, anzi.
Parliamoci chiaro, ancora mi dovevo presentare a Roberto ma poco è bastato per vedere che è un bell’uomo (fantasmini neri a parte ancora addosso, mioddioooooooo che squallido), Lisa statuaria e ripeto una bella donna quindi per un maschio una visione sublime, ma se poi condiamo il tutto col sottile gioco cerebrale che ci accomuna….beh che dire, Lisa sta godendo come una matta, mi sta solleticando la mente come siamo soliti fare nei nostri incontri e io che faccio? La scenata di gelosia? Naaaaaaa signori miei , mi son detto “ma sto sognando?”.
Quasi immobile ed in silenzio innanzi a loro, viene interrotto il mio sogno ad occhi aperti dalla voce di Viky la quale mi sussurra all’orecchio “Lisa mi ha detto che di solito ceni tardi, ma mai prima d’esserti fatta una doccia, quindi ti faccio strada”.
Mi giro, guardo Viky e con ancora il sorriso inebetito accondiscendo e la seguo.
Mi schiude la porta del bagno, io entro, la luce si accende da sola e nel congedarmi mi dice “ fai come fossi a casa tua, ciò di cui hai bisogno lo trovi a portata di mano, l’accappatoio pulito è nella mensola appena fuori la zona doccia” , chiude la porta e mi lascia solo.
Molto luminoso il bagno, a differenza del resto della casa , seppur pavimento e pareti completamente piastrellati di bianco marmo vi è un doppio lavandino con doppia specchiera in legno arte povera, gli asciugamani su un vecchio porta catino con mini specchiera, i sanitari sospesi da terra ed una doccia enorme, di circa tre metri per due con ugelli e soffioni d’acqua in varie posizioni ed altezze.
Ovviamente assecondo il mio stato d’animo, cercando di riprendermi da ciò che stavo vivendo, non semplice sia chiaro ma fattibile.
Mi spoglio ed entro in doccia, noto subito due dispenser touch a muro, uno per il doccia schiuma e l’altro per il detergente intimo. L’acqua calda arriva subito, e mi lascio travolgere dal relax che solo l’acqua può dare. Ovviamente s’appannano le pareti in vetro che perimetrano la stessa. Comincio col passarmi il sapone sul viso e sento aprire la porta. Cavoli non riesco a vederci bene col sapone negli occhi ma intravedo una sagoma che apre una delle pareti scorrevoli in vetro e nonostante in doccia il tacchettio di scarpe che si avvicinano.
Cerco di sciacquarmi gli occhi per vedere meglio e man mano che metto a fuoco vedo Viky che si è spogliata del solo vestito grigio semitrasparente e in splendido completo verde acido quasi senape e scarpe in tinta mi si avvicina dicendomi:
“ Roberto si sta prendendo cura della tua Lisa, posso avere altrettanto piacere?”.
“”Parliamoci chiaro maschietti che mi state leggendo, non sarà stata una bellezza da copertina in viso ma vedertela in doccia, con un completino alternativo e quelle scarpe….. ma soprattutto la situazione….. ok sto zitto e vado avanti.””
Ovviamente non dico una parola e lascio esaudire anche il suo di desiderio. Lei mi gira attorno e mi si mette dietro la schiena, io ovviamente nudo ma per niente con il mio lui a pieno regime, anzi, sarà l’ansia da prestazione ma non mi pongo il problema.
Sento che si riempie le mani di doccia schiuma e comincia a passarmelo sul collo, poi le spalle arrivando al petto e la pancia. Mi insapona bene le braccia, fa scorrere le sue mani scivolose come una mamma al suo neonato nel momento del bagnetto. Eccitante devo dire, non l’avevo mai provato ( non il bagnetto da neonato, sia chiaro ) fino a quando sento che cambia dispenser
e con le mani grondanti di detergente intimo comincia a scivolarmi sulle parti intime.
Viky sempre dietro di me, non si è spogliata nuda per niente, anzi, aveva ancora le scarpe addosso e mi stava insaponando le parti intime. Come ripeto non ero ancora eccitato, anzi e nonostante lo scroscio d’acqua bollente e le mani di Viky ,il mio lui non accennava sussulti cosa che invece con Lisa al solo sentirla al cell mi rende un uomo che a volte mi meraviglio di me stesso.
Sento Viky che si riempie di nuovo le mani di detergente intimo , fa scorrere le sue curate mani sul mio intimo ma stavolta con una mano mi insapona sotto i genitali soffermandosi con un dito attorno all’ultimo accenno di apparato digerente che tutti ci accomuna.
Forse il pensiero di Lisa posseduta nell’altra stanza da Roberto, forse la situazione che stavo invece vivendo io in doccia con Viky, forse la sua bravura… si insomma ho leggermente allargato le gambe agevolando l’ingresso della punta di quel dito insaponato che in maniera molto graziata ha iniziato a stimolarmi laddove anche con Lisa abbiamo fatto ma mai in doccia.
Con la mano sinistra continua i movimenti sussultori sul mio pene e con il medio della mano destra mi penetrava dolcemente da dietro il tutto aiutato dalla viscosità del sapone.
Al sentir ingrossarsi del mio pene Viky mi da un bacio dietro il collo, sotto la nuca e mettendosi innanzi a me mi bacia come fossimo due adolescenti e mi sussurra “ direi che la doccia l’hai fatta e…. sei pronto. Noi ti aspettiamo, la strada la conosci”.
Esce dalla doccia e sciacquandomi vedo che si toglie il reggiseno ed il perizoma lasciandoli a terra, si asciuga il corpo con un grosso telo bagno bianco, asciuga un po’ le scarpe con una salvietta, le rimette ed esce.
Non credevo ai miei occhi, non credevo a quello che avevo appena vissuto con una sconosciuta, quindi non avevo assoluta idea di cosa mi aspettava nell’altra stanza, sapendo che la mia Lisa si stava divertendo come sempre abbiamo sognato ma soprattutto desiderato.
“”to be continued””
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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