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Prime Esperienze

tutto grazie ad A69


di taco77
15.09.2016    |    498    |    0 8.0
"Una volta in camera le dico che vorrei farmi una doccia visto che sono fuori casa dalle 7 e ora sono le 15:30, -Spogliati, vengo anch'io a fare una doccia..."
Buongiorno a tutti i lettori di a69, sono Marco 40 anni di Monza.
Questo racconto e' un fatto realmente accaduto una settimana fa.
Lavoro in un supermercato, come responsabile da 6 anni nella provincia
di Milano, più precisamente a Bresso.
Il supermercato e' situato all'interno di una galleria con altri piccoli
negozi tra questi uno e' quasi sempre chiuso, o meglio essendo un
tecnico per computer c'è la possibilità di chiamare il numero messo in vetrina
per prendere un appuntamento.
Cmq sia, in fondo alla galleria c'è il ristorante dove faccio la pausa pranzo
quindi mangio e poi mi metto ai tavolini esterni per poter fumare una sigaretta
con tranquillità.
Intanto, come di consueto, navigo un po' con il telefono.
La giornata è calda ma non afosa,c'è un bel sole ma anche una piccola brezza che
rende lo stare fuori anche rilassante.
Ad un certo punto mi prende un'idea un po' fuori dalle righe,almeno per il fatto che
sia al lavoro, trovare un bel racconto erotico da leggere in bagno una volta rientrato e
spararmi una bella sega.
Ne leggo qualcuno e trovo quello che mi eccita veramente, l'incontro casuale di una donna
con una commessa in un negozio.
Mi alzo e vado verso il supermercato con già il pisello barzotto, proprio mentre passo di fronte
alla vetrina del negozio di computer noto all'interno una ragazza che sta facendo un po' di
pulizie.
Lei è sui 25/30 anni 1,70 castana riccia, sta passando la scopa elettronica e quindi abbassandosi per farla entrare sotto mobili noto lo spacco del sedere che le esce dai leggins,e visto che stavo camminando ci metto solo un secondo a sbirciare anche davanti.
Lei chinata, la sua maglietta che lasciava intravedere i suoi seni, a dire il vero piccoli, una seconda, senza reggiseno.
Faccio ancora qualche passo poi ripensando al racconto di prima ed altri racconti di A69 mi dico
-queste cose accadono anche se un po' te le cerchi....."
Torno qualche passo indietro sono di lato alla vetrina, la vedo, ammiro i suoi movimenti,ad un certo punto lei alza lo sguardo e mi vede.
Abbozza un sorriso e continua a pulire, bene mi dico io, ennesima figura di merda e torno dentro al supermercato.
Passa un'ora o poco più, stavo controllando delle e-mail al pc quando sento dall'altra parte del box informazioni una voce che dice
-Scusi il disturbo ma volevo sapere, dove posso trovare l'acetone per le unghie?
Era lei!! -Guardi, lo trova nel corridoio della profumeria.
-immaginavo, ma l'ho cercato e non lo trovo
-un attimo che la accompagno. Dico io cercando così di poter rimediare alla figura di prima.
Una volta nel corridoio le dico
- Eccolo guardi e' proprio qui in basso. E faccio per chinarmi a prenderlo quando lei mi ferma
- penso sia più felice se mi abbasso io a prenderlo. E mi fa un occhiolino.
Capisco che ha notato che la sbirciavo da fuori la vetrina ma credo non le abbia dato fastidio cisto quella frase
Lei si china e lo fa in modo da farmi vedere bene l'interno della sua scollatura.
Questa volta vedo con chiarezza che non porta il reggiseno, intravedo i suoi capezzoli e la cosa comincia a stuzzicarmi parecchio.
Si alza mi ringrazia e si allontana.
Non faccio in tempo a uscire dal corridoio che sento ancora la sua voce
- scusami se ti do ancora noia ma invece gli assorbenti dove sono?
Sorridendo mi avvicino a lei e le dico di seguirmi nel corridoio dietro,
Non posso non notare che mi sta molto vicino anche se in negozio a quella ora non c'è molta gente.
Davanti agli assorbenti mi dice qualcosa che mi lascia allibito
-Ho visto che mi guardavi da fuori la vetrina, e devo essere sincera non ho bisogno di comprare queste cose, e' solo che da domani vado a lavorare a como e non avrei neanche potuto conoscerti!
-Guarda, non mi e' mai capitato prima che una si inventasse una scusa per conoscermi, sono imbarazzato.
-Onestamente visto come mi sbirciavi nella maglietta pensavo ti facesse piacere conoscermi.....
Ci guardiamo negli occhi, sembra che tutti e due stiamo pensando la stessa cosa, lei allunga una mano e mi dice che ha parcheggiato al piano -1.
Le dico che per me è troppo rischioso nel parcheggio, qualche cliente potrebbe vedermi e rischierei di perdere il lavoro.
-Due vie più in là verso la statale c'è un hotel dove nessuno può vederci o disturbarci.
Decidiamo che lei andrà li in macchina ed io fingerò un impegno importante e lascerò il supermercato al mio vice.
Detto fatto.
Mentre vado verso l'hotel ho il cazzo gonfio, mai avrei pensato potesse capotarmi una cosa del genere, proprio come i racconti di a69 che leggo per eccitarmi.
Entriamo insieme e dopo qualche minuto stiamo entrando nell'ascensore, appena le porte si chiudono ci avviciniamo e ci baciamo.
E' un bacio dolce come da fidanzati, sento il suo respiro sulle mie labbra, appena accidentalmente le nostre lingue si incontrano apriamo subito la bocca e uno riceve la saliva dell'altro, le lingue si intrecciano vorticose.
Allungo una mano sul suo culo e sento lei ansimare, ma arriviamo al piano e le porte si aprono, così ci stacchiamo.
Una volta in camera le dico che vorrei farmi una doccia visto che sono fuori casa dalle 7 e ora sono le 15:30,
-Spogliati, vengo anch'io a fare una doccia.
Nuda e' bellissima il seno che mi sembrava piccolo le sta divinamente sul suo fisico, il culo e' stupendo e ha la fighetta e' completamente depilata.
Lei si mette dietro di me,l'acqua ci scorre addosso, sento i suoi capezzoli dritti nella schiena, le sue mani mi insaponano, una il petto e l'altra scende sul mio pisello eretto.
Mi prende il cazzo on mano e comincia una lenta ed eccitantissima sega, sposto la mia mano dietro la schiena cosi da poter toccare la sua fighetta, sento il suo monte di venere scendono appena,sento le grandi labbra e le piccole che sporgono leggermente. Il mio dito preme leggermente e sento le labbra schiudersi facendomi
scivolare all'interno del suo corpo.
Nonostante l'acqua che ci cade addosso sento indistintamente il suo bagnarsi, il suo fiato sul mio collo ed anche i movimenti sul mio cazzo mi fanno capire quanto si stia eccitando.
Mi giro, siamo a pochi cm uno dall'altra, il cazzo punta giusto sul suo clitoride, ci baciamo teneramente lei appoggia la sua mano sulla mia asta e comincia a massaggiarmi.
Decidiamo di uscire dalla doccia e una volta asciugati andiamo verso il letto, lei si siede sul bordo, le sono davanti in piedi, il mio cazzo e' durissimo lei mi mette le mani sulle chiappe e mi tira a se, apre la sua bocca e il mio glande sparisce tra le sue labbra calde.
Muove la lingua sul mio frenulo intanto che il resto del mio uccello svanisce dentro di lei, con una mano le accarezzo il seno, i capezzoli sono dei chiodi di ferro che mi puntano addosso.
Purtroppo non sono un attore hard e sento subito salirmi la sborra, ma non voglio che finisca così in fretta.
Lei se ne accorge, si toglie il mio cazzo dalla bocca e si sdraia,
-Adesso tocca a te!!!
E spalancando le gambe mi offre la vista della sua figa pulita lucida,
Come ho detto non sono un pornoattore ma se c'è una cosa che qualsiasi donna mi ha sempre detto e' che sono un gran leccatore.
Quindi mi abbasso su quel bocciolo di rosa e comincio la mia danza....
Passo la lingua sulle grandi labbra dall'alto fino all'orefizio vaginale, prima una poi l'altra, mi sposto verso le piccole labbra che fuoriescono di un cm e le lecco facendo roteare la lingua intorno.
Lei ansima e mi tiene la testa con una mano e con l'altra si strizza un capezzolo,
Succhio le piccole labbra come un pompino, poi metto la mia lingua tra la figa e il buco del culo e piano piano comincio a risalire, la sua figa e' bagnatissima e il suo ansimare aumenta, arrivo all'ingresso della sua vagina e vengo accolto da un profumo e un sapore che conosco bene e mi fa impazzire, un cucchiaio da minestra di liquido bianco mi si riversa sulla lingua ed in bocca.
Mi stacco solo per poter chiudere la bocca e assaporare meglio quel nettare come fossi un rinomato sommelier
Ingoio e torno ad assaporare il suo buco con la mia lingua,la penetro con la punta simulando l'amplesso,esco lecco il contorno del suo splendido buco, che continua a far fuoriuscire nettare d'amore.
Risalgo piano e arrivo al suo clitoride che aiuto a svettare tirando un po' indietro il suo monte con la mano e allargandole la grandi labbra.
Appena lo sfioro, lei ha un sussulto, geme, lo lecco, lo stuzzico e si indurisce molto
Passo dal clitoride al suo buco come una danza passando la lingua all'interno delle grandi labbra, per non staccarmi da lei e per non perdere una goccia della sua figa bagnatissima.
Il suo gemere diventa un rantolo di piacere, fino a quando non inarca la schiena e con un grido neanche tanto soffocato, mi svuota in bocca tutto il suo orgasmo.
Qualche secondo per riprendersi intanto che io mi gusto quel sapore in bocca e nelle narici,
Alza la testa, e ha uno sguardo indemoniato, come se avessi fatto esplodere la bomba atomica nel suo corpo.
Mi sbatte letteralmente sul letto e si mette sopra di me a cavalcioni,
con la mano prende il mio cazzo e lo aggiusta verso la sua figa, una discesa lenta e goduriosa, mi sembra di doverle sborrare dentro subito tanto e' eccitante.
Comincia a pomparmi andando su e giù, tiene un ritmo regolare e la sua figa rilascia liquidi ogni volta che risale,
Sono in estasi, le metto le mani sui fianchi e la abbasso un po' verso di me.
Le lecco quei capezzoli che mi chiedono solo di farlo.
Sto per sborrare, la sposto e le chiedo un bel 69.
Rimango sdraiato sulla schiena, lei si offre a me, la sua figa e' un lago di umori dolce salati
ancora prima che possa appoggiare le mie labbra alle sue, mi cola in faccia tutto il suo nettare, mi attacco a quella fontana deliziosa e lei comincia a farmi un pompino magnifico.
Succhia la mia cappella, e lecca il mio cazzo in modo sublime.
Basta non ce la faccio, sarà per il suo pompino o per i suoi umori che continuo a bere misto l'odore di sesso emanato dalla sua figa, che esplodo letteralmente nella sua bocca.
Lei non si scompone e accetta tutta la mia sborra senza staccarsi un attimo. Ingoia tutto e mi ripulisce con la lingua.
Rimaniamo stremati sul letto, uno di fianco all'altra.
Solo in quel momento ci viene in mente che neanche ci siamo detti come ci chiamiamo.
Ridiamo come due adolescenti, ci baciamo e una volta rivestiti io le dico
-sono Marco
Lei ridendo
-piacere Marco, sono Francesca
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