T come Tradimento #1

Estate, il caldo si fa sentire, e Giulia, una bimba di 9 anni che va a scuola con mia figlia, la invita in piscina.
I Genitori sono nostri amici, ci conosciamo da anni, ci siamo sposati nello stesso anno e abbiamo, appunto, due figlie coetanee, spesso andiamo a cena insieme ed a volte anche in vacanza insieme.
Io devo solo andare a prendere mia figlia a casa loro che, come già successo altre volte, ha passato il pomeriggio a rinfrescarsi e divertirsi in piscina.
Suono il campanello del cancello pedonale e guardando dentro vedo Elisa, mamma di Giulia che avendomi visto arrivare si sta avvicinando al cancellino.
Devo aver interrotto il suo bagno perché è tutta bagnata, e la vedo, come mai successo prima, con un occhio diverso... sarà la dieta che sta affrontando, la ripresa dell’attIvità fisica o sarà perché venivo da una lunga, calda e stressante giornata lavorativa ma questa volta, a differenza di molte altre volte in cui l’ho vista in costume, mi sembra bellissima...
Indossa un normalissimo costume tinta unita nero in due pezzi, il reggiseno a triangolo mostra un bellissimo décolleté e lascia intuire un seno tondo e tonico, la mutandina a vita bassa mette in mostra un addome piatto e due fianchi molto interessanti...
Mi apre il cancello e mi accoglie, come sempre, calorosamente abbracciandomi e baciandomi. Solo che questa volta sento il suo seno sfiorare il mio petto ed appoggiarsi ad esso, non so se altre volte mi abbia sfiorato con il seno mentre mi baciava per salutarmi, ma questa volta ho sentito piacere, ho sentito cose che non avevo mai sentito con lei.
Appena staccati mi esce spontanea una frase, ironica e simpatica, che deve aver smosso qualcosa anche in lei, che evidentemente non aveva fatto tutto questo con malizia.
Le dico: “è stato bellissimo!” intendendo ironicamente esagerare una cosa normale e spontanea.
E lei mi guarda, guarda con attenzione la mia polo bagnata all’altezza del suo seno, realizza evidentemente che non sono stato insensibile alla sua bellezza e al suo seno sul mio petto e scoppia a ridere, e con lei scoppio a ridere anch’io...
Vedo nel suo volto un velo di imbarazzo, lo vedo comparire e scomparire in un momento, quando l’imbarazzo lascia posto alla curiosità e mi dice: “Anche per me... vuoi dire che si è trattato di tradimento?” E giù a ridere insieme!
La mia risposta ci fece, invece, smettere di ridere “non so come sia il tradimento, ma penso che questo ci si sia avvicinato molto...” anche questa frase voleva essere ironica ed esagerata ma invece ci ha aperto gli occhi.
Basta, dal suo viso era scomparso l’imbarazzo, era scomparsa la curiosità, era scomparsa la voglia di ridere; seria e con una strana luce negli occhi mi dice di seguirla e va verso la porta a vetri della sua cucina invece che verso il retro della villetta dove si trova la piscina.
Entriamo, chiude la porta alle nostre spalle e mi bacia, un solo bacio e mi dice “vogliamo scoprire insieme cosa sia il tradimento?” Prima di rispondere, spiazzato e in stato confusionale guardo la mia polo fradicia all’altezza del petto, guardo il suo seno che intanto aveva due capezzoli inturgiditi, guardo i suoi occhi che a questo punto erano velati di lussuria e apro le mie braccia verso lei per accoglierla in un abbraccio, le nostre bocche ora si cercano con bramosia, la mia lingua va a cercare la sua e le mie mani scivolano verso il suo sedere sodo.
Dopo qualche minuto un rumore dal salone ci fa prendere coscienza della pericolosità di ciò che stavamo facendo, ci guardiamo e senza parlare usciamo dalla porta da cui eravamo entrati dirigendoci in piscina...
Penso che trasparisse la nostra inquietudine ma ci comportavamo come nulla fosse accaduto, ho salutato mia figlia e la sua amichetta, le ho detto di prendere tutto, abbiamo salutato, ringraziato e siamo andati via.
Non sapevo davanti a quel cancellino pedonale che quel giorno avrebbe cambiato la mia vita...