Prime Esperienze
Susy e Silvia 1 parte
di Olivermellors
03.10.2024 |
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"Misi il regalo nel cassetto del mio comodino mi infilai un paio di pantaloni di lino chiaro, niente mutande..."
Come spesso accade la cp che viveva nell'appartamento a fianco al mio, sullo stesso pianerottolo al quarto piano di un anonimo palazzo nell'hinterland milanese si era sciolta. Da quello che avevo capito dal tam tam di voci di palazzo lui se ne era andato perchè si era innamorato di una donna giovanissima e bella.
Anche lui era un cinquantenne molto bello e di classe come del resto lo è moglie. Era un cp senza figli e quindi il fatto non ha coinvolto una prole.
In seguito ho intravidi la bella mora abbandonata nel pianerottolo mentre rincasava, ci salutammo come al solito con un ciao, mi è sembro malinconica, in effetti non sorrideva come al solito e i grandi occhi neri sembravano spenti.
Era arrivato venerdì e sapevo che a casa la Susy, la mia adorabile ragazza, stava preparando una cenetta gustosa e sicuro aveva già aperto un vino di borgogna che adora per farlo respirare e per versarsene un mezzo bicchiere come aperitivo. Era luglio, faceva caldo, avevo voglia di farmi una doccia mangiare e fare porcellate con Susy.
Ero passato al sex shop e avevo comprato un bel fallo realistico con ventosa e varie vibrazioni tanto per sondare la sua fantasia sull'argomento threesome di cui da un pezzo parlavamo dentro e fuori dal letto.
Non vedevo l'ora di regalargliero per vedere che effetto le avrebbe fatto. Giunto alla porta mi misi a cercare le chiavi
e intanto sentivo Susy ridere.
Come al solito pensai, sta al telefono, chissà perchè le donne se non devono lavorare o dormire
odiano il silenzio.
Entrato in casa le urlai un saluto, ciao bellissima sei in forma stasera?
Sei tornato? mi rispose, ce ne hai messo di tempo mi disse mentre usciva dalla cucina, stasera siamo in tre poi ti spiego intanto vai a docciarti e infilati un paio di pantaloni prima di venire di là.
La guardai con fare interrogativo e lei mi mise un dito sulle labbra sussurandomi:- poi ti spiego-.
Stai a vedere che è venuta anche la sorella pensai mentre mogio mi dirigevo in bagno.
Feci una lunga doccia fresca, ne avevo bisogno, mi lavai i denti e rifeci la barba senza asciugarmi, poi presi un
asciugamano per frizionarmi i capelli, i gioielli di famiglia e i piedi.
Arrivato ai piedi mi scappò l'occhio nel cesto della biancheria usata sotto il lavandino.
C'erano solo due slip neri di tessuto semitrasparente. E si, stasera c'è la sorella pensai, spero che a una certa ora venga qualcuno a prelevarlaper far serata.
Non resistetti e li annusai entrambi ed effettivamente avevano un profumo diverso, entrambi erano ancora umidicci
li dove appoggia e si sfrega la porta del paradiso.
Tornai in camera sorridendo al pensiero che avevo fatto il sommelier di passera.
Misi il regalo nel cassetto del mio comodino mi infilai un paio di pantaloni di lino chiaro, niente mutande.
Una leggerissima t shirt blu sempre di lino completava il mio outfit per la serata.
Mi diressi in cucina a piedi nudi, aprii la porta e con sorpresa vidi in terazzo la Susy con la mia vicina, stavano parlando mentre sorseggiavano il borgogna che doveva essere ottimo visto che ne erano rimaste due dita.
Ciao! salutai Silvia come al solito e la Susy vedendomi in imbarazzo mi disse- stasera abbiamo lei come ospite, ho fatto solo un ottima macedonia, basta schiavismo- affermò ridendo guardando me e poi la vicina che era tornata a sorridere, e i cui occhi brillavano languidi, quasi felici.
- Stasera serata donne, apri un altra bottiglia, taglia qualche fetta di salame e di pane e poi ordina
tre pizze da asporto-.
-Per me una primavera, per te Silvia-?
-Salame piccante-, entrambe scoppiarono a ridere.
-Stasera il salame non basta mai- disse Susy mentre
ridevano. Tornai in cucina aprii un altro borgogna e mi raggiunse la Susy con la bottiglia vuota mentre tagliavo il salame.
-Quasi quasi taglio pure due fette del mio di salame, tanto stasera non serve. E pensare che ti avevo fatto un bel regalo hot-.
-Dai, mi rispose Susy sottovoce, Silvia ha bisogno di distrarsi, voi uomini queste cose non le capite proprio-.
Prese la bottiglia e il piatto di salame, -ordina le pizze e porta il pane-.
Poi strusciando la sua quarta di seno sul mio braccio mi diede un bacio
sussurandomi: -forse un regalo te lo faccio anche io e io come sai li so fare-. (continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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