Proseguo di:un piccolo tradimento inaspettato.La mia prima volta

Al udire di quelle parole mi girai verso il letto e sotto le lenzuola vidi il mio ragazzo mezzo addormentato. Intuivo che era nudo perche solitamente ama dormire con la maglietta anche nelle più calde nottate di agosto, mentre ora riuscivo a intravedere le sue spalle possenti nude.
Solitamente come già successo in passato i suoi risvegli notturni non erano un gra che, e finiva tutto subito dopo 1 minuto di abbracci crollando addormentati l'uno all'altra.
Mi sdraiai accanto a lui seminuda con l intento di confermare la prassi visto poi che le mie voglie della serata erano state ripagate.
Al mia abbraccio e bacio dicendogli notte tesoro lui rispose appoggiandomi la mano proprio lì, proprio dove non più tardi di un ora quel ragazzo belloccio si faceva strada con la sua splendida asta.
Improvvisamente gli occhi del mio ragazzo ormai cornuto si spalancarono e sussuro:- ma cosa hai fatto sei fradicia-.
Fortunatamente mi hanno insegnato che: anche difronte all evidenza bisogna negare sempre..
E così feci:- amore mentre ritornavo a casa mi è venuta voglia di te-.
A quelle parole anziche finire come sempre nel solito abbraccio, con un gesto felino si sdraio sopra al mio corpo steso:- hai fatto la brava?-
Ed io visti i miei insegnamenti:- ma certo amore.-
Fortunatamente la stanza era abbastanza buia altrimenti credo che quella volta non sarei riuscita ad essere convincente di sicuro il mio rossore o la faccia da colpevole mi avrebbero tradito.
Però funzionò perfettamente vista la risposta
- Ti meriti subito una ricompensa.-
E mentre lo diceva infilo il suo bel cazzo nella fessura ormai rilassata e fradicia senza trovare nessuna resistenza.
Inizio così a cavalcami e a fottermi per benino.
Io facevo di tutto per stare al gioco ma improvvisamente :
-amore ma hai una fighetta larghissima questa sera....-
Continuando a sostenere il mio stato di brava ragazza e facendo un espressione da brava ragazza anche se nel buio della stanza forse non serviva
-amore ma te l ho detto che avevo una strana voglia.-
Quel ragazzo belloccio mi aveva impalata ed allargata per bene facendomi venire come una troietta. Effettivamente facevo fatica a sentire l asta del mio bel ragazzo. Mi aggrappai a lui sollevai le gambe sperando di risolvere la situazione è sussurrandogli :
- Amore fottimi-
Nei minuti seguenti tentai di fingere piacere e farlo venire ma senza risultato finché:
- amore girati che ti prendo da dietro.-
Senza grossa preoccupazione annui e mi girai. Sapevo come sapeva anche lui, che il prendermi da dietro significava fottere la mia patatina.
Il culetto tra noi è sempre stata una zona offlimit inquanto in passato con un ex avevo provato ma senza piacere. Solitamente così veniva subito perché faceva sbattere le sue palle sul mio culetto bello sodo. Ero felice anche perché quella posizione non mi comportava chissà che fatica vista anche l ora tarda fatta.
Quella volta mi dovetti ricredere. Dopo mezz'ora di su e giù e di gemiti nel buoi della stanza il mio ragazzo da poche ore cornuto non riusciva a venire. Pompava con la sua asta nella fighetta che restava allargata e lubrificata, mentre con le mani afferrava il mio culetto allargando sempre di più. Ormai ero senza voglia tutta un lago, che strana senzazione.. All'interno delle chiappe che si allargavano e avvicinavano sotto i colpi e
la presa delle sue mani si formò un piccolo rigagnolo di umori.
La mia voglia nonostante l impegno faticava a riaffiorare forse per l ora tarda o il senso di sazieta al momento del rincaso.
Improvvisamente il suplizio si fermò di botto e sentii borbottare: c'è qualcosa che non va...
Lascio la presa e lo sentii sollevarsi un po quando subito dopo sentii nel totale silenzio della notte:
- scusa amore.-
Nello stesso istante il suo bel cazzo si presentò difronte al mio buchetto e dopo un secondo di pressione lo spinse dentro con un colpo ben assestato. Dalla mia bocca usci un gemito mascolato tra il piacere è il dolore. Nel angolo dei miei occhi si formò una lacrima, che a li a poco avrebbe sbavato il mio mascara spalmandolo sul cuscino.
Inizio così a sfogare la sua voglia con il mio buchetto che a differenza della mia patata risultava vegine e ben stretto .
Dopo il primo minuto di fastidio mi accorsi che anche il culetto iniziava a gradire la visita.
Iniziai questa volta a mugulare di piaceri reali e incentivai il mio ragazzo con un:- fottimi stronzo. -
Si proprio come avevo fatto poche ore prima.
Lui non se lo fece ripetere due volte e proseguì la sua impalata.
Sentivo la cappella sempre più grossa e dura che esplorava fino in fondo un territorio nuovo. Il fiato si fece sempre più affannoso e le mie mani sempre piu aggrappate alle lenzuola al punto di strapparle. I colpi si fecero sempre più martellanti finché dalla mia bocca usci un grido misto godimento e misto supplica: vieni cornutoooooo.
In quel istante il suo grosso cazzo innondo il mio culetto ormai violato. Il mio amore a quel gesto crollo sulla mia schiena.
Dopo un po di tempo mi ripresi da quello stato di trans e la mia mente volo alle mie ultime parole pronunciate. Chissà se aveva capito ma iniziai a convincermi del fatto di non averle mai pronunciate.
Ma questa è un altro episodio