Prime esperienze da zoccola

La vita scorreva normale tra me e mio marito. La mia indole però stava cambiando, avevo voglia di emozioni più forti, volevo rompere la monotonia del nostro rapporto e volevo imprimere una nuova direzione alla mia vita sessuale, con o senza di lui.
Cominciai ad indossare biancheria intima sexy sempre. Prima non la tolleravo, la trovavo scomoda e la indossavo solo per le occasioni comandate, per fare piacere a mio marito. Ripudiavo totalmente il tanga perché mi dava fastidio sentire il filo in mezzo al sedere. Poi decisi di iniziare e brevemente mi resi conto che ci si poteva abituare, fino ad indossarli praticamente sempre. Questo piaceva a mio marito e a me non guastava.
Anche il mio modo di fare l’amore con lui cominciò a cambiare e mi feci meno pudica, più spregiudicata, rimossi qualche freno inibitorio. Ne seguì un periodo appagante di sesso coniugale.
Ricordo un fine settimana da soli in una spa di un hotel sul Monte Argentario. La spa era un ambiente con una grande piscina e attorno svariate porte che davano accesso ad altri locali: sauna, bagno turco, un'area con delle docce sensoriali, una sala relax ed un corridoio di accesso ad altre stanze, probabilmente per massaggi. Trovammo due ragazze alla reception ma non avevo idea di chi altro ci fosse nella spa. Ci immergemmo nella grande piscina, esplorammo tutte funzioni e ci mettemmo a nostro agio. Poi decisi di provocare mio marito: iniziai a baciarlo, poco alla volta, poi più appassionatamente. Lui accettò volentieri le effusioni e sott’acqua mi toccava il culo, poi la figa. Lasciai che inserisse le sue mani sotto al costume. 
Altre volte in situazioni simili mi aveva toccato sott’acqua, anche in presenza di altre persone e di solito lo fermavo. Non lo lasciavo andare oltre anche se nessuno poteva vedere. Questa invece volta lo lasciai fare e mi lasciai toccare la figa. La sua eccitazione diventò un’erezione fantastica. Mentre gli facevo una sega qualcuno sarebbe potuto arrivare e questo mi dette alla testa: decisi di andare fino in fondo. Non ero partita con queste intenzioni, giuro, ma persi il controllo. Abbassai il suo costume, spostai il mio di lato ed inserii il cazzo nella figa. La penetrazione fu piacevole, lenta e agevole. Percepii il suo stupore, rimase immobilizzato dalla sorpresa e dal godere. Feci tutto io. Stava seduto sul piccolo muretto sommerso della piscina, con l’acqua all’altezza del petto ed io seduta sopra di lui, iniziai a muovermi. Con una mano attorno al suo collo e l’altra appoggiata dietro sulle sue gambe, andavo avanti e indietro. Se qualcuno fosse arrivato non avrebbe avuto dubbi su cosa stava accadendo.
Ero eccitatissima dal fare l’amore in un luogo aperto, esposta, mi guardavo attorno e quasi speravo che qualcuno ci vedesse da una delle porte a vetri. Speravo che qualcuno ci avesse sentito e ci stesse spiando. Mio marito intanto mi aveva spostato il reggiseno e mi toccava le tette, avevo la schiena inarcata all’indietro e i seni completamente scoperti. Andammo avanti pochi minuti, non più di tre, poi mio marito mi sussurrò gemendo: “così mi fai venire…” ed io risposi: “lo so!”. E venne immediatamente.
Rimanemmo abbracciati qualche minuto, lui sorpreso anzi scioccato dal mio comportamento ma appagato. 
Poi mi alzai con disinvoltura, uscii dall’acqua ed andai a lavarmi in una delle docce sensoriali. Il pensiero di girare l’angolo e di trovare lì un guardone mi dette un ultimo brivido…
Così talvolta mi comportavo in modo inusuale e disinibito e poi facevo finta di niente, come in questo caso. Lui rimaneva sorpreso ma poi ricambiava facendo lui stesso finta di niente, come se fosse normalità anche per lui. Mi mandava un messaggio chiaro: se vuoi fare la zoccola io te la lascio fare.
Le domande che mi facevo erano: fino a che punto me lo lasci fare? Solo con te? O posso farlo anche con un altro? Avevo voglia di scoprirlo…