Prima volta

Vengo da una famiglia benestante e abbiamo sempre avuto ragazze a servizio. Di solito erano ragazze che venivano dal paese per staccarsi dalla routine che le comunità hanno. Tutti sanno tutto . Le mala lingue sempre pronte a giudicare e a etichettare. E fu così che Monica 19anni lasciò il paese perché a sentir la madre se continuava a fare la civettuola con tutti, l avrebbero etichetta come Bagascia e nessuno se la sarebbe presa in moglie. Monica terza di sei figli padre pastore madre casalinga bigotta. Senti un peso sciogliersi quando sali sulla corriera che l' avrebbe portata a Cagliari. Li prese servizio in una serata di novembre, ricordo che quando la vidi per la prima volta ( io di 4 anni più piccolo )
Mi sembrava una donna grande . Mi sorrise la sua pelle era bianca come la porcellana del servizio delle domeniche una folta capigliatura nera corvino incorniciava un viso dai tratti delicati e gli occhi nocciola illuminavano quel sorriso morbido come le sue labbra carnose. Passarono due mesi e io la spiavo quando andava al bagno vedere le sue dita bianche asciugare la folta macchia nera tra le gambe. Un giorno trovai le sue mutandine tra la roba da lavare, un brivido mi sali su per la schiena sentire il profumo della sua intimità vidi che c'era una macchiolina bianca secca, avvicinai la lingua e sentii il suo sapore. Da quel momento non pensai a altro come un vampiro che assaggia per la prima volta il sangue.i miei non c'erano mai le mattine mia madre seguiva il suo negozio di moda e mio padre era sempre in viaggio. Cominciai a fatte vela e quando vedevo la BMW di mia madre andare in negozio tornavo a casa per stare con lei.parlavamo mentre lei puliva lavava e io la guardavo e l ascoltavo parlare con quel accento strano . Poi lei entro in bagno e come al solito io la spia lei si sollevò dal water e guardando verso di me mi fece vedere il suo clitoride duro . Io mi spostai subito,era chiaro che lei mi avesse scoperto. La sera lei dormiva in una camera al piano terra, io bussai con la scusa di farle sentire una cassetta dei Rondò Veneziano. Lei tiro fuori le sigarette e in quel momento di complicità si fece tardi. Gli chiesi se potessi dormire con lei. Esitò un attimo poi "ma si, hai la stessa età di mio fratellino francesco " e scoprì l angolo del piumone. Ricordo il pigiama in flanella rosa l odore dei suoi capelli della sua pelle, il calore del suo corpo, muovendo il piumone mi sali un profumo nuovo. Cominciai a eccitarmi e l abbracciai da dietro. Lei senti che mi appoggiai al suo sedere. A quel punto come in preda dei sensi non capì più niente la libido prese il sopravvento e osai cominciai a toccarla attraverso il pigiama sentivo dell'umidità della sua figa. Lei faceva finta ancora di dormire ma muoveva il bacino avanti e indietro sulle mie mano. Cominciai a baciare il suo collo e poi scesi appena sotto le coperte il profumo di piacere mi invase le papille gustative. Mi avinghiai tra le sue cosce sfilai il pigiama e lei sollevò il sedere per agevolare la manovra. Poi mi mise una mano dietro la nuca e mi fece avvicinare alla sua figa calda umida e pelosa. La leccai mentre lei si accarezzava il clitoride ricordo che comincio a tremare e un liquido bianco e denso scivolo tara le grandi labbra . Era lo stesso che leccai dalle sue mutandine . Avido di piacere ne vederla e sentirla godere non ne sprecai neanche una goccia, lei. Complice sorrideva "bravo Ciro leccarmela tutta così mmmm." A quel punto mi sollevai e con la faccia umida dal suo piacere comincia a baciarla e intanto provavo a possederla. Ma non ero mai stato con una donna e non riuscivo a penetrarla . Lei mi sorrise,allungo la mano e preso il mio duro uccello e lo indirizzo in quella calda e umida grotta dove dopo poco riempi di piacere. Sono passati tanti anni da allora chissà che fine ha fatto La Bellissima Monica.