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Pausa Pranzo Speziata


di Guest11
02.03.2020    |    155    |    0 8.0
"Anche questa volta, come ogni volta non potevo che sospirare alla sua vista …”troppo bella, troppo elegante…troppo Figa!” pensavo tra me e me, mentre col..."
Pausa pranzo, come tanti altri giorni ero in centro commerciale a magiare qualcosa al volo e fare un po’ di compere, poca gente quasi sempre la stessa. Tra gli abitudinari, c’era Lei, una bella donna, elegante, slanciata, capelli rossi sempre ben curati. Quel giorno era vestita con una camicia leggera bianca molto semplice e raffinata, un pantalone di tailleur nero e delle scarpe col tacco che le slanciavano la figura e le mettevano in risalto il suo bel fondo schiena, come se ce ne fosse il bisogno. Anche questa volta, come ogni volta non potevo che sospirare alla sua vista …”troppo bella, troppo elegante…troppo Figa!” pensavo tra me e me, mentre col carrello mi accingevo a fare la spesa… …

Quel giorno ci incontravamo speso tra gli scaffali, forse perché entrando nello stesso momento si facevano assieme gli stessi giri ….era sempre un bel vedere, ma c’era tanto da soffrire, e i sospiri si sprecavano. Una cosa positiva però la iniziai ad intravedere e cioè che ogni volta che ci incrociavamo potevo cogliere degli aspetti di lei che non avevo mai notato; una volta fui catturato dal suo profumo delicato che con la sua pelle candida mi inebriavno i sensi, un'altra volta mi soffermai sullo smalto rosso delle sue mani, lo stesso colore del suo rossetto che esaltava delle labbra bellissime carnose quanto basta, conobbi la sua voce mentre la sentii chiedere delle informazioni in giro, era davvero dolce, gentile e anche spiritosa. Comunque ad ogni nuova scoperta aumentavano i sospiri Una donna bellissima, sexy, affascinante, Inarrivabile, una donna di un'eleganza fuori dal comune!

In un paio di occasioni dove ci incrociammo col carrello, cominció a sorridermi, ma non capivo se fosse un sorriso di circostanza o fosse per cortesia, per educazione o altro…. . Non credevo che potesse essere vero, per me era come sognare! Ad un certo punto, si fece tardi, cercai di concentrarmi sulla spesa, mi servivano gli spaghetti ma non riusvcivo a trovare quelli giusti, quando ad un certo punto iniziai a sentire un profumo che già mi aveva fatto perdere i sensi “e’ Lei!” pensai, ma nello stesso istante urtai qualcosa facendo cadere un pacco di pasta, neanche il tempo di girarmi per raccoglierlo, che Lei era già a 90 gradi di fronte a me, ma col suo lato B che dava dall’altra parte e nonostante ciò il tessuto e il taglio del pantalone disegnavano 2 glutei fantastici….i miei occhi non avevano mai visto tanta perfezione, la stessa che da lì a poco andai ad ammirare nel mentre si stava alzando. Era una giornata calda e dalla scollatura vertiginosa della sua camicia potetti ammirare un fantastico seno libero dai vincoli di un improbabile reggiseno che poteva solo oscurare la perfezione di due seni sodi a metà tra la coppa B e la coppa C e due capezzoli all’insù, chiarissimi, duri come il marmo. Riuscii ad intravedere anche un neo sul seno sinistro, altro dettaglio che andava ad impreziosire una tela superlativa disegnata dal migliore artista che si sia mai conosciuto. Io immobile nell’apprezzare la creatura piu’ bella al mondo proprio lì davanti a me , mentre mi porgeva il pacco di pasta appena raccolto dicendomi “sei un po’ distratto oggi, a cosa pensi? Fai attenzione!” col un sorriso malizioso mi fece l’occhiolino e andò via. Non capii più nulla, ma una cosa nella zona pelvica a quel punto, mi inizió a dare un segnale inequivocabile, le mutande non riuscivano più a contenere nulla, quasi provavo imbarazzo nel caso in cui qualcuno vedendomi con quel rigonfiamento inguinale mi scambiasse per un pervertito….non ce la facevo più! Intanto mi accorsi che da lontano lei giocava a provocarmi; mi guardava toccandosi i capelli , sorridendomi mi strizzava l’occhio, o si mostrava mentre con poche dita si sfiorava sensualmente la bocca…..

Ad un tratto, non ricordo come, forse attirato da Lei come da un canto di sirene, ci trovammo entrambi davanti ad un bagno pubblico, non ci pensai due volte, la spinsi dentro, chiudendo la porta, la bloccai su di una parete e la iniziai a baciare sul collo, bloccando la sua testa con la mia mano e l’altra in men che non si dica ad afferrarle il suo culo marmoreo dentro i pantaloni…lei ansimava... Io mi inebriai finalmente del suo profumo. Ci baciammo, le sue labbra morbide mi portavano in estasi, ma non mi bastavano finchè non scesi giù ad assaporarla tutta. Dopo averle sbottonato i pantaloni non riuscendo neanche a vedere le sue mutande per la fretta, Lei accompagnò la mia testa tra le sue gambe ad assaporare il suo frutto dolce e libidinoso, era completamente bagnata, il suo respiro era sempre affannoso, mentre io le tenevo stretto il culo questa volta con entrambe le mani, le leccavo le piccole labbra staccandoglele dalle grandi labbra fino a succhiare e mordicchiare il suo turgido clitoride, ormai sbuffava e godeva come una pazza. Io da giù la vedevo che si dimenava, mentre qualche bottone della camicia lo aveva sbottonato ed il suo seno, quando non se lo accarezzava, era ora in bella mostra, con due capezzoli all’insù che non volevano altro che essere morsi ….procedetti con ingordigia….il mio membro ormai desiderava solo essere accolto da Lei e mentre le stringevo un capezzolo con una mano e con la bocca mi mangiavo l’altro la sentii godere ancor di più appena la penetrai fino in fondo. Io spingevo sempre più e mentre i suoi gemiti aumentavano dovetti spostare la mano dal seno alla sua bocca… non volevo che ci scoprissero, continuai con i colpi ripetuti e ritmati, l’eccitacione aumentava lei godeva, godeva, godeva, godeva e godeva….e capii che non era un sogno, ma la stavo facendo davvero godere, godere, godere, godere, godere e appena sentii che era venuta,tra urla trattenuti a stento dalla mia mano ormai strinta nella morsa della sua bocca, uscii il mio cazzo, lei si abbassò lo prese avidamente in bocca per farmi sborrare come non mai e non riuscendo più a trattenermi esplosi anch’io in un urlo liberatorio con un respiro profondo ed intenso ….. Le riempii di sperma la bocca e le labbra. Il mio pene non lo avevo mai sentito così grosso ed eccitato, le vene e la cappella gonfissime, ma nella sua bocca soffice avevo raggiunto la pace dei sensi….

Eravamo entrambi appagati, ma durò davvero pochissimo,dopo un attimo di rilassamento, capimmo che ognuno doveva ritornare ai suoi impegni, pertanto ci rivestimmo di fretta e ci ricomponemmo e mentre stava per andarsene mi diede un bacio e disse “sono Delia, alla prossima, vado a recuperare mio marito che è in giro” e sorridendo andò via.

Io stupito, pensai ridendo.... "Benedetti Spaghetti! "

"Racconto d'immaginazione "
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