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Prime Esperienze

Mia moglie e.....


di IMPROBABILI
17.03.2022    |    597    |    4 9.7
"Facendomi coraggio le dissi: vieni te lo faccio conoscere, e feci per avvicinarmi ad esso, quando lei mi tirò, dicendo ma che fai? Ho vergogna..."
Voglio raccontarvi la mia storia,veramente la storia l’ha avuto mia moglie,una cosa da far rabbrividire.Quello che non ti aspetti da una brava donna è successo proprio a lei.

Sono stato, sempre molto attratto dal suo corpo e devo dire che mi ha dato tutto.

È una ragazza molto timida. Il meglio di se lo esprime, soprattutto con la bocca, ma non con le parole ma bensì con i pompini.

Ho la presunzione di dire che è unica nel suo genere. Possiede un risucchio così potente da provocarti lo svenimento. sfiderei chiunque ragazza, donna, pornostar ecc….a batterla.

L’amo molto eppure nel mio inconscio ho sempre avuto il desiderio morboso di far provare ad un altro uomo quello che provo io quando si cimenta nella sua performance migliore.

E chissa perche ho sempre sognato di vederla con un ragazzo di colore molto dotato.

Ovviamente non ho avevo mai osato svelarle il mio desiderio, fino a che un giorno insieme a lei mentre passeggiavamo per la città osservai uno di quei ragazzi neri che vendono oggettini vari sui marciapiedi, era un bel ragazzo, molto alto e con uno sguardo molto profondo.

In quel momento scattò in me il forte desiderio di avvicinarmi con mia moglie, magari con la scusa di guardare la sua mercanzia,p rima però le dissi, guarda che bel ragazzo nero, mi sembra sprecato a vendere sui marciapiedi,lei lo guardò e disse: hai ragione è proprio bello,allora in quell’istante divampò in me il desiderio che portavo dentro, e le dissi chissà che mazza avrà in mezzo alle gambe.

Lei, intimidita, sorrise e disse non far lo scemo. Facendomi coraggio le dissi: vieni te lo faccio conoscere,e feci per avvicinarmi ad esso, quando lei mi tirò, dicendo ma che fai? Ho vergogna.

Nel frattempo il nero si era accorto della nostra moine, e con un cenno ci chiese di avvicinarci a lui.

Ci avvicinammo e subito disse a mia moglie, col suo stentato italiano, perché “no lovere venire io fare risparmiare, cosa volere?” mia moglie intimidita non riusciva ad alzare la testa.allora dissi al nero, no! lei vuole conoscerti. mia moglie disse: smettila, cosa stai dicendo?.

Allora il nero come se avesse avuto un intuizione disse: avete la macchina?potete darmi un passaggio? risposi di sì!ci demmo appuntamento al parcheggio, che gli indicai, mia moglie da quel momento ammutolì, e andammo alla macchina senza dire una parola.

Il nero salì in macchina ed io gli chiesi se avesse fame, lui disse di sì, ed io lo invitai a casa, bisbigliando a mia moglie:poverino, chissà che fame avrà, e lei continuava col suo silenzio.

Entrammo in casa prima io e mia moglie dopo pochi secondi il ragazzo nero, per evitare che qualcuno ci potesse osservare, nonostante l’ora tardi.

Eravamo nel salotto e con una scusa dissi, vado al bagno, effettivamente entrai nell’altra stanza dove potevo osservare tutto da uno specchio grande situato nel corridoio.

Dopo pochi secondi osservai mia moglie inginocchiata, il nero si abbassò i pantaloni e cacciò una mazza possente. La bocca di lei, cercò subito i coglioni che divorò, e si mise a succhiarli, se li metteva entrambi in bocca, poi li succhiava; dopo incominciò con la punta della lingua a leccargli le palle fino a risalire lungo la canna, sotto la cappella che nel frattempo si era riempita di sangue, pronta per esplodere la sborra.

Lui con gli occhi sbarrati disse:non tocco una donna da due mesi, lei lo guardò e rispose dopo questo non la toccherai per quattro mesi, perché? le chiese, aspetta e vedrai!, spalancò la bocca e incominciò menare su e giù con la testa con grande velocità.

Non potete, immaginare cosa stavo provando, potevo vedere tutto attraverso lo specchio.

Il nero,ansimando, disse: sto per sborrare lei si levò di scatto e disse aspetta che ora viene il bello, voglio che mi scarichi tutta la sborra in gola, ma come dico io!

Come una pompa, incominciò lentamente, prima a scendere quasi a toccare le labbra sui ciglioni, ebbene si!, avete capito bene, con mia grande meraviglia riusciva a ficcarsi il cazzo in gola

In tutta la sua lunghezza, per poi risalire succhiando con tutta la forza delle sue possenti mascelle.

Il nero, emise un urlo lancinante e per il dolore cercò di liberarsi dalla morsa, afferrandola per i capelli, ma non ebbe il tempo, perché dopo la terza risalita esplose in gola di mia moglie tutto quello che aveva nei coglioni; non aveva più la forza di combattere si rilasciò mentre lei impavida continuava a spremere e poi succhiare fino all’ultima goccia. non si sarebbe sentita paga se dopo quel pompino ci sarebbe ancora stato del liquido residuo.

Il risultato fù, quello che temevo il nero, esausto tentò di alzarsi in piedi ma si piegò sulle gambe e con voce tremolante disse:non sento più le palle.l ei lo guardò, gli fece un sorriso gli baciò dolcemente la cappella e gli disse: fra qualche mese ti farò sborrare nel culo.
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