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Prime Esperienze

Le ragazze della parrocchia 2/3


di Grindel83
10.02.2022    |    14.520    |    1 9.3
"Mi allontanai e chiusi la grata con la T-shirt che avevo, cercai di asciugare quel liquido fortemente odoroso che mi era rimasto su buona parte del viso, ..."
Prosegue il racconto precedente…

Ero dentro il confessionale e l’esperienza appena vissuta, mi aveva lasciato in uno stato di estasi… Avevo pensato di usare questo stratagemma, per carpire qualche segreto e avere qualche possibilità in più con queste tre ragazzine di paese ma mai avrei pensato di ottenere dei favori sessuali soprattutto in chiesa.

Adesso nella stanza a parte il bisbigliare delle preghiere sommesso delle presenti non vi era altro rumore e mentre stavo aspettando che venisse avanti o Viola o Patrizia le rimanenti che si dovevano confessare, con mio sommo stupore torno invece indietro Beatrice che entro nel confessionale e mi disse che non se la sentivano e avrebbero aspettato il Don Michele.

Riuscii e fui un po’ amareggiato della cosa perché sapevo che un’altra occasione del genere non sarebbe più capitata una volta si fosse ripreso il Parroco e con poi i Frati Cercatori veri in giro.
Uscirono dalla porta della chiesa e rimasero le due fedeli che fino adesso non avevo ancora guardato attentamente come avevo ipotizzato, erano due donne tra la trentina/quarantina d’anni e da quello che riuscivo a sbirciare una aveva i capelli lunghi castani scuri coda di cavallo jeans e maglietta a maniche lunghe, l’altra era invece aveva il capello biondo tagliato corto un po’ più bassa e in carne vestita con un vestino unico, estivo.

Tirai la campanella…vidi che si guardaron un attimo a vicenda e dissero qualcosa per poi vedere venir avanti la bionda verso il confessionale. Entro dentro e si m’inginocchio.

Dissi…“Buon Pomeriggio Figliola…dimmi pure”… “Buon pomeriggio Frate…ero di passaggio in visita in questi giorni estivi in paese per trovare i miei genitori e per venire a trovare Don Michele, ma a quanto pare dovrò fare con lei.”

E cosi iniziò a raccontare i peccati commessi e anche questa volta rientravano su qualcosa di natura sessuale capii che per anni dopo aver studiato presso l’università di Bologna, trovo lavoro nella stessa città, e inizio a avere tradimenti fatti con colleghi o conoscenti verso il compagno che frequentava al momento dalla fine dell’ultimo anno universitario fino al tempo recente e che gli piaceva creare attrazione in perfetti sconosciuti.

“ Si padre sono proprio lussuriosa e non mi sento mai sazia, vede anche adesso padre sto peccando.” Disse finendo la frase, io prendendo coraggio dissi che il fatto che fosse venuta a confessarsi dimostrava un suo pentimento e che il Signore perdona sempre chi si ravvede, allora lei senza che finissi in un attimo si tolse il vestito estivo dimostrando tutto il suo corpo nudo abbronzato perlato dal sudore e mi disse:

“Padre vede io non posso accettare l’assoluzione ma voglio che spenga il fuoco che ho dentro, la prego mi lecchi la mia figa, sono troppi giorni che non faccio l’amore e voglio che lei sostituisca quello che doveva fare don Michele gli son sempre piaciuta, ma è stato lui a farmi diventare cosi lussuriosa iniziandomi in parte al sesso.”

Rimasi per qualche secondo interdetto e con sommo sforzo per non tradire la mia emozione dissi che noi oltre a essere strumenti del Signore per dare pace spirituale dovevamo aiutare le nostre sorelle e fratelli negli affanni terreni e che mi sarei prodigato a fare tutto questo per farla stare meglio.

Gli ordinai però siccome avrei dovuto spogliarmi che quando avrei aperto la grata lei si voltasse e cercando di mettersi a 90° di mostrarmi il suo fondoschiena e la sua figa con la promessa di non guardarmi e tenendo gli occhi chiusi.
Iniziai a togliermi il saio e mi preparai appena apri la grata, mi trovai il suo sesso roseo e depilato che premeva sulla fessura iniziai a leccarla e con mio sommo piacere trovai un profumo di fragola misto rosa si vede dal sapone che aveva usato e un buon sapore che mi fece letteralmente impazzire.

Lei inizio a sussultare e mormorare dei bravo, o come sei delicato, che dolce, si cosi continua, che mi fecero ancor più eccitare tanto che,feci passare le mani nel pertugio per afferrarle il sedere da provocarle un sussulto che disse: “Ma Padre !”… al che risposi…”Taci peccatrice e sei fortunata che siamo in chiesa che non ti do altri appellativi, non era quello che volevi adesso ti porto all’orgasmo.”

Lei dopo questa mia frase che quasi la schiaffeggiò intimamente si lascio andare a un sommesso “Oh si padre è proprio quello che voglio.” Cosi inizia a leccarla e tastarla in figa e portando le mie dita verso anche il suo ano che da quello che vedevo e sentivo era bello sfondato e inizia a penetrarlo portandola in breve a un’estasi tale che nel giro di poco raggiunse un orgasmo esplosivo con il quale inizio tutta a sussultare e a mormorare molto forte stringendosi le labbra per non lasciare andare quell’urlo liberatorio e scaricandomi in bocca buona parte del suo liquido vaginale sotto forma di squirting.

Mi allontanai e chiusi la grata con la T-shirt che avevo, cercai di asciugare quel liquido fortemente odoroso che mi era rimasto su buona parte del viso, labbra e mento e buttai per terra quella maglietta sul pavimento del confessionale.

Lei intanto senti che in silenzio inizio a sistemarsi e quando si fini di rivestire mi ringrazio del piacere che gli avevo procurato,e che quella scarica emotiva gli era servita per farla rilassare tanto che gli avevo fatto ricordare il primo fidanzato dei 18 anni con i miei modi.

Divenni rosso come un peperone ma risposi in tono deciso come avevo detto anticipatamente che noi eravamo lì per far star bene le persone ed anche a lei dissi di pronunciare per pentimento tre Ave Maria prima di uscire dalla Chiesa.

Usci dal confessionale e spiandola dallo spioncino vidi che andò a inginocchiarsi su una panca per dire le preghiere e dopo qualche minuto si alzo e si diresse verso la porta per uscire.
Rimasi cosi da solo con l’altra ragazza che era rimasta a confessarsi e inizia a guardarla poco dopo dallo spioncino con mio stupore si avvicino alla porta della cappella la chiuse con il catenaccio per poi venire verso il confessionale intanto io tirai la corda facendo suonare la campanellina.
Entro s’inginocchio e disse…”Ho chiuso perché non voglio che qualcuno ci disturbi padre o per meglio dire Giovanni”…rimasi pietrificato ma senza far trapelare nessuna emozione dissi che si sbagliava che ero un frate cercatore ma zittendomi mi disse che lei era Erika nuora di Lorenzo il dottore e moglie del figlio che gestiva la farmacia della zona ed era stata lei visto che il paese è piccolo a portare i medicinali a quel porco di don Michele.

Inoltre siccome era animatrice anche del catechismo sapeva che per almeno ancora un mese non sarebbe passato nessun frate in paese ma non aveva voluto dir niente per vedere come mi fossi comportato e la cosa l’aveva intrigata ed eccitata.
“Su apri la grata e fammi vedere con cosa possiamo giocare, mi piace essere sempre la vostra tentazione di voi ragazzi giovani.” Apri la grata e mi mostrai completamente nudo e guardandola negli occhi il mio cazzo scatto subito sull’attenti. “ Si avevo voglia di fare sesso con te, ma non voglio farlo dentro questo confessionale se mi apri la porta posso venire di la non ti mangio mica e fidati non sarebbe la prima volta che quelle stanze mi vedono nuda.” Disse sorridendomi e guardandomi in modo lussurioso.

Dissi immediatamente va bene e usci con in mano il saio e afferrando le mutande la maglietta per correre verso la porta e farla entrare. Girai la chiave nella toppa e tirai verso di me la maniglia poco dopo arrivo in tutto il suo splendore Erika in quel periodo ero ancora concentrato per le ragazze della mia età e non mi interessavo quelle più grandi ma a ripensarci, ero stato fortunato a farmi una cavalla del genere.
Appena entrata chiuse la porta e giro la chiave e disse “Per maggiore sicurezza !” facendomi l’occhiolino poi si diresse verso quell’immenso tavolo ligneo massiccio dove avevo lasciato i miei vestiti e si inizio a spogliare prima rimanendo il reggiseno e mutanda stile brasiliana di pizzo nero e poi completamente nuda.
“Su vieni qua ci possiamo coricare tranquillamente su in due ci reggerà.” Disse Erika si vede per esperienza passata fatta con qualche altro ragazzo o Don Michele. “Prima che iniziamo, però voglio che facciamo un po’ di preliminari che adoro.”

Feci di si con la testa e mi coricai vicino a lei e dopo esserci guardati inizia a baciarla delicatamente ma subito lei come se fosse posseduta mi diede un bacio con la lingua che mi porto in estasi e non potei far altro che contraccambiare, mentre le nostre lingue vorticavano nelle rispettive bocche iniziamo entrambi a muovere le rispettive mani e mentre io le toccavo il seno con quella 4° perfetta lei inizio a toccarmi l’uccello, ma fu quando spostai la mia mano sulla sua figa depilata e abbronzata che senti colare i primi umori che lei afferro più forte il mio cazzo e inizio a menarlo energicamente.
Da lì a poco questo susseguirsi di gesti mi porto a dire…”Se continui cosi, non ce la faccio più, sto per venire.”... e lei disse… “E’ proprio quello che voglio.” E con uno scatto si avvicino la sua testa al mio cazzo lo prese in bocca mettendomi di fronte le labbra della sua figa luccicante dagli umori e rosea, non ci fu nient'altro da dire mentre stavo esplodendo nella sua bocca con la mia sborrata mi avventai su di lei per portare a conclusione questo improvviso 69 che la porto anche lei in breve ad un forte orgasmo.

"Si sei bravo per l'età che hai ma non è finita qui ho voglia di sesso." e attirandosi a se la borsetta tiro fuori un pacco di preservativi nuovo e un boccettino di un' integratore energetico che avevo già provato nella mia città di origine al Guarana e altre sostanze eccittanti. "Tieni bevi questo, e la scatola di preservativi te la regalo perchè immagino ti tornerà utile." disse sorridendo.

Trangugiai immediatamente l'integratore combinato all'età mi fece effetto subito sentendomi subito invadere da un fuoco e da una voglia matta di fare sesso..."Sei proprio una succube ho troppa voglia scoparti vieni qui."

Scesi dal tavolo e l'afferrai per i capelli per farla mettere a 90° sullo stesso e dopo essermi infilato il preservativo iniziai a penetrarla." Oh si bravo cosi deciso...mi piacete cosi...voi ragazzini. "

All' improvviso come posseduto da un'entità che non ero io dissi " Taci Puttana, questo è solo inizio" e mentre la stantuffavo a più non posso i miei occhi caddero sui dei monconi di ceri lasciati sul tavolo e ne afferrai uno della dimensione del mio cazzo e senza troppi complimenti glielo infilai nel culo.

Lei in tutto questo non pote fare altro che cacciare un urlo per poi essere sostituito a gemiti più forti, io per contro ero diventato improvissamente assatanato e continuavo a stantufarre senza dare segno di cedere.

Continuo cosi per ancora qualche minuto ma al improvviso dissi "Voglio cambiare buco.", lei come rimprendosi un attimo disse "No ti prego mi farai male."al che risposi "Taci Troia era quello che volevi." Cosi tirai fuori il cazzo e il moncone di cero e li rinfilai in baleno nei rispettivi pertugi alternati.

Riniziai cosi a scoparla come una locomotiva nel suo culo che dava sempre più segni di cedimento e mentre lancio un'orgasmo molto intenso scaricai anch'io con un forte getto, riempiendo con lo sperma che avevo in corpo il preservativo inifilato nel suo culo, e mi accasciai su di lei.

Passarono cosi alcuni minuti e mentre rimpredevamo fiato e i nostri corpi rimanevano appiccati e madidi di sudore, notai che quella scarica di adrenalina rilasciata dall'orgasmo mi aveva fatto tornare normale.

Erika si mise davanti a me guardandomi negli occhi, mi aspettavo uno schiaffo o un rimprovero invece senza darmi il tempo mi stampo un bacio improvviso con la lingua che iniziai a contracambiare lasciandomi senza fiato.

Ci staccammo e mi disse che sarei diventato un'amante fantastico per molte donne e ragazze e che lei amava essere trattata ma pochi ragazzi erano cosi audaci e temerari, mi disse al di la di quel aria da santarellina con cui si mascherava al mondo era quella la sua vera natura.

Quel porco di Don Michele lo sapeva bene, perchè l'aveva scoperta in atteggiamenti con un ragazzino durante un campo estivo e da allora la ricattava con favori sessuali.

Lei per ripicca invece visto che il suo marito Alessio anche se ben dotato era pio e casto e troppo ingenuo per accorgersi di ogni cosa se lo portava sempre con se perchè tenesse impegnato Don Michele per poi farli cornuti entrambi con i ragazzini anche adesso prima di lasciare le medicine gli aveva detto che si sarebbe divertita con me, lasciando il parroco impotente al suo destino.

Mentre ero rapito ad ascoltarla guardai l'orologio e trasalii che erano le cinque passate a breve qualcuno sarebbe potuto venire per la messa delle sei, ci iniziammo a rivestire e ci promettemmo per rincontrarci prima della fine delle mie vacanze per del sesso cosi piacevole, Erika mi disse che non vedeva l'ora.

Per fortuna avevo come me uno zainetto con un cambio per giocare a calcetto, che portavo quasi sempre con me, cosi evitai di mettermi in dosso tutti quegli indumenti inutilizzabili.

Erika intanto si diresse verso uno sgabuzzino degli attrezzi delle pulizie e mi aiuto a rimettere in ordine e apri una finestrella in alto per far circolare l'aria e far andare via gli umori del sesso appena consumato.

Ci avviamo verso la porta che chiudeva la sagrestia, la aprimmo e ci ritrovvammo in chiesa vicino all'altare.

Erika mi ribacio e se ne ando verso la porta della canonica senza dirmi niente e lasciandomi li senza voltarsi.

Dopo essermi ripreso risistemai la chiesa e mi diressi verso la canonica per chiuderla probalmente avrei dovuto attaccare un cartello che le attività parrocchiali avrebbero avuto luogo da domani e sapevo che il Don aveva tutto in casa.

Mentre chiudevo la porta notai per terra un foglio piegato in quattro...lo raccolsi era rosa e sono sicuro che proveniva da un quaderno di una ragazzina, sopra vi era scritto per il padre cercatore mi guardai attorno ma sulla piccola piazza che dava di fronte la chiesa a parte la calura della giornata e alcune biciclette tra cui la mia non vi era nessuno, lessi il foglietto...
"Ti aspetto giovedi pomeriggio al confessionale vicino al campanile...ho cambiato idea...V."

Lo rilessi più volte lo chiusi e lo rinfilai in tasca e mi diressi verso la casa di Don Michele, ma questa è un'altra storia.

SEGUE

P.S. Spero che vi piaccia e nei mi piace ogni fatto ad eventi/cose persone è puramente casuale e frutto della mia immaginazione.

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