Io e Michelle

Le amiche e gli amici scherzosamente mi chiamano il maestro, non per titolo di studio ma per la quantità di trav conosciute e scopate negli ultimi 15 anni.
Oltre cento solo su annunci.
Per cui nulla dovrebbe più colpirmi nella mia carriera di scopatore accreditato.
Ma può anche accadere l’imprevedibile.
Un giorno alle terme di Roma, girando per corridoi e stanze, in una giornata fiacca e con zero persone interessanti, vidi Michelle su un lettino che si strusciava ad un uomo.
Rimasi subito colpito dalla bellezza ed eleganza e focalizzando lo sguardo vidi che si stava masturbando.
Rimasi incantato a guardarla.
Ero rapito dalla sua sensualità e dalle sue movenze e, quando esplose in un getto di sborra, non vidi più nulla ma solo il suo volto estasiato.
Ed è quel volto ad avermi fregato per sempre.
Ero rapito e allo stesso tempo intimorito che non osai avvicinarmi.
Cazzo, in vita mia ho visto centinaia di persone godere e moltissime insieme a me, perché lei mi faceva quell’effetto?
Quella scena e quella faccia mi rimasero in testa per giorni e la considerai come una occasione perduta per sempre.
Poi un giorno vidi il suo profilo su annunci e le scrissi subito, immaginando un rapido due di picche.
Invece cominciammo a chattare e non so per quale convergenza astrale ci demmo appuntamento alle terme per conoscerci.
E mai appuntamento fu cosi importante nella mia vita.
Qualcuno obietterà, visti i miei numerosi feedback e soprattutto i miei quasi 15 anni di frequentazione del mondo trav, che potessi trovare di speciale in Michelle?
Dopo aver fatto sesso con centinaia di trav?
Non lo so ma non la consideravo come le altre.
Quando ci siamo conosciuti ho trovato una persona gradevole e bella, dentro e fuori, con la quale ho interagito immediatamente, attratti sessualmente ma anche con una empatia difficile da spiegare.
A un certo punto mi dice di seguirla in sala video, dove rapidamente si presta per una mini gang.
Almeno tre uomini la circondano ed io guardo la scena, eccitandomi ancora di più.
Ma, tra cazzi barzotti ed eiaculatori precoci, viene lasciata subito a mia disposizione.
Lei è di schiena prostrata in una pecorina mai vista.
Un culo così non lo avevo mai visto in vita mia.
Mi avvicino a con delicatezza la penetro, sento subito la sua reazione nel sentire finalmente qualcosa di veramente duro.
La mia cappella gonfia inizia a giocare col suo sfintere, lei geme ed inizia ad agitarsi.
Lo sento che ormai è mia.
Alterno movimenti lenti a colpi profondi e ho la sensazione che il mio uccello sia sempre più gonfio.
Ma è lei che stringe e si contrae, portandomi ad una sborrata esagerata, di quelle da far tremare le gambe.
Solo in quel momento si volta e mi guarda, estasiata ma allo stesso tempo curiosa di chi l’avesse scopata cosi.
Mi confesserà più tardi che mai era stata scopata così bene.
Ci diamo un bacio e ci promettiamo di rivederci presto.
Vado a farmi una doccia e faccio un altro giro per le terme.
In quel momento succede qualcosa che mi fa innamorare di Michelle.
Mentre pensavo di poterla rivedere per pura soddisfazione sessuale ma col dubbio di essere stato uno dei suoi tanti trofei la vedo di nuovo in una saletta.
Sta facendo uno smorza candela con un altro uomo.
E’ una visione di alto erotismo il suo corpo sinuoso che si muove sopra a quel cazzo.
Un corpo di donna che si sta godendo quel cazzo dentro di lei.
La sento gemere e quella situazione mi provoca una erezione immediata.
Resto a guardare e dopo che ha finito le confesso le mie sensazioni.
La vedo eccitata e incuriosita da questo mio atteggiamento, ma totalmente presa da me.
Ci fermiamo a fumare una sigaretta e, in un attimo, ci troviamo a pomiciare come due ragazzini.
Purtroppo si è fatto tardi per scopare di nuovo ma ci diamo subito un appuntamento.
Da quel momento siamo diventati coppia e la mia testa, e il mio uccello, sono solo per lei.
E’ finita la mia carriera di scopatore seriale? Da maestro mi degraderanno a bidello?
Non lo so, ma so che sto vivendo il sesso più bello della mia vita.
Insieme a Michelle e agli amici e amiche che si uniscono a noi.
Ma di questo parlerò nei prossimi racconti...