Prime Esperienze

Il benzinaio


di maturando
17.07.2018    |    2.591    |    6 9.8
"Alla fine naturalmente gli dissi di venirmi in bocca, ormai avevo assaggiato il nettare e non potevo più farne a meno… Ci siamo persi di vista purtroppo, ..."
Ero un pischelletto quando ho conosciuto il benzinaio,avevo avuto le mie piccole esperienze innocenti con un paio di amichetti, niente di più del misurarselo, o toccarsi nei bagni del campeggio, c'era tanta curiosità ma non la vera malizia che viene fuori quando cresci.
La prima vera volta fui “costretto" ed il virgolettato è d'obbligo, perché in realtà ero molto curioso, a fare una sega ad un ragazzo più grande di me di una decina di anni, ebbene quel cazzo, che a me pareva enorme ha continuato a tornare nei miei pensieri spesso, soprattutto la sera solo nel letto e vi lascio immaginare le conseguenze..
Lui, il benzinaio, faceva anche il buttafuori nelle discoteche ed era famoso per farti entrare senza pagare se eri un bel ragazzo giovane, una toccatina di culo all'ingresso ed eri dentro…
Io quella sera ero piuttosto alticcio, e lui mi aveva inquadrato subito, io giovane, lui una quarantina di anni, sapeva dove cascare.
Verso una certa ora, ancora più alticcio esco a fumare nel parcheggio e lui mi viene dietro, inizia a farmi certi discorsi del tipo “Ti piacerebbe fartelo succhiare…sono bravo…ti faccio stare bene" e intanto mi passava le dita sulla patta, io tra l'alcool ed il fatto che ancora non ero molto convinto non ebbi reazioni e la cosa finì lì.
Era un tipo anche simpatico e cominciai a frequentarlo sia perché a quei tempi ci facevamo qualche cannetta, sia perché lui aveva anche una officina e il mio motorino aveva sempre bisogno di qualche sistemata, lui non demordeva e si proponeva sempre, niente di fisico, ma discorsi me ne faceva tanti, io però, nonostante non volessi cedere non smetterò neanche di frequentarlo…chissà perché!
A questo punto devo confessare che le esperienze passate avevano lasciato su di me una voglia inconfessabile ma che non potevo nascondere neanche a me stesso, ero fidanzato ma la voglia di toccare un bel cazzo mi era rimasta, e a volte era davvero irrefrenabile, una vera febbre da cazzo!
Con il passare del tempo la febbre aumentava, ed un bel sabato mattina passai da lui dicendogli che mi andava bene, che quando chiudeva la pompa potevamo andare in officina da lui…
Questa officina era un po' il sogno di ogni depravato, aveva uno scantinato con un letto, un bel posto sordido che avrebbe acceso la fantasia di molti, è a me successivamente l'ha accesa spesso, vi assicuro.
Quella prima volta fu una vera delusione,giuro, mi sedetti sul letto, lui si calò i pantaloni davanti a me e mi trovai davanti questo cazzo circonciso e grosso, con un odore un po' strano, i miei ricordi erano diversi…
Lo presi comunque in bocca, mossi un po' la testa ma…Non so, rimasi male, mi scusai e me ne andai via.
Il ghiaccio però era rotto, e lui sapientemente aveva capito che a me io cazzo piaceva, e allora cominciò una frequentazione fatta di lunghe insistenze per farsi fare una sega magari,avendo capito che mi doveva portare per gradi verso nuovi piaceri.
E che piaceri! Nonostante la mia titubanza mi ricordo ancora che gli menano questo cazzo gigantesco, non era molto lungo, ma era larghissimo, come il polso di un uomo adulto, e aveva due palle enormi, grosse come due albicocche belle grandi, con una cappella squadrata ed enorme, giuro che è vero e che non ho mai più visto un cazzo così, e che ancora me lo sogno!
Piano piano mi indusse a fare dei 69, non era molto facile con un affare del genere, ed io non perdevo ancora la testa per il cazzo, non mi facevo venire in bocca e comunque non mi piaceva troppo neanche farmelo succhiare, ma ancora una volta lui, che vedeva molto più lontano di me una sera mi fece fare un 69 con me messo sotto e mi disse “quando stai per venire avvisami" io nella mia ingenuità feci come mi aveva detto, e lui mentre venivo mi venne in bocca, non potevo muovere la testa e naturalmente presi tutto il nettare, senza ingoiare ovviamente ed andando subito a salutarlo in bagno, ero anche arrabbiato e gli dissi di non farlo mai più, ma lui mi guardava sornione…vi ho già detto che ci vedeva più lontano di me?
Inutile dire che i nostri incontri continuavano, a volte se i miei erano fuori Firenze lo facevo venire da me, ricordo ancora una sera durante la quale gli feci un pompino di quasi un'ora, lui seduto sul divano a gambe larghe ed io che mi volevo tutto il suo cazzone, lo leccavo e riuscivo anche ad ingoiarlo tutto, fino alla radice, cosa che non riuscivano a fare in molti, e ci credo, ad un certo punto, mentre gli leccavo quegli enormi coglioni mi disse “leccami il culo”, è si spostò un po' più fuori dal divano…Che potevo fare? Ero inebriato dal suo membro e feci anche quello, è naturalmente mi piacque!
Alla fine mi fece un sbrodata in bocca calda ed abbondante che mi fece sciogliere, sentii i fiotti caldi inondarmi la lingua ed in breve mi ritrovai a leccare quell’asta meravigliosa piena di sperma…dopo mi disse che un pompino così glielo avevano fatto poche volte, e ci credo, ero stravolto dalla voglia.
In tutto questo lui naturalmente provava anche a scoparmi, ma io ero troppo inesperto e timoroso, non riuscivo a rilassarmi e a farlo entrare…e comunque era troppo grosso, quando riusciva ad abboccarmi un po' di cappella era già tanto, ma ricordo ancora con gioia quando lo sentivo esplodere sul buchetto un po' dilatato, caldo ed abbondante come sempre.
Una sera, però successe il fattaccio! Lui faceva ancora il buttafuori, ed io girovagando per le cascine a Firenze, luogo molto frequentato per appartarsi lo trovai in un bar discoteca che avevano allestito per l'estate e che al momento era chiuso, lui era lì per un giro di controllo con le chiavi di tutto, comprese quelle dei bagni...entrammo e cominciai al solito a succhiarmi quel bel cazzone in ginocchio, ad un certo punto mi mise a pecorina su un lavandino e a forza di spinte sue e tanta sofferenza e voglia mia entrò…che ricordo! È stata l'unica volta che l'ho fatto con lui ma la ricorderò per sempre…era enorme, mi sembrava di essere impalato e che non sarei mai più riuscito a farlo uscire…lui era anche delicato, me lo teneva dentro muovendosi con decisione ma.senza pomparmi come un forsennato, era più esperto di me, sapeva che mi avrebbe sbranato il culetto e se la è gustata con calma e piacere, mi teneva i fianchi e me lo spingeva fino in fondo tirandolo poco fuori.
Alla fine naturalmente gli dissi di venirmi in bocca, ormai avevo assaggiato il nettare e non potevo più farne a meno…
Ci siamo persi di vista purtroppo, non so che fine abbia fatto, ma se lo rivedessi di sicuro non me lo farei scappare…
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