Prime Esperienze
Gin - Un tocco di sensualità
di Gingy
04.04.2024 |
1.244 |
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"Il caldo rovente delle ore di picco cede lentamente il passo alla frescura ed essendo ormai le 19..."
Primi giorni del mese di agosto, il caldo rovente scioglie l'asfalto della città, una selva di motociclette e scooter, parcheggiati al mattino, sono tutti a terra a causa del manto bituminoso ridotto ad una melma nera, i cavalletti sono sprofondati come se fossero stati piazzati sulle sabbie mobili.La città ha un andamento lento, in molti sono già partiti per le vacanze estive ma Gin, ancora al lavoro, deve sopportare la calura tipica del periodo.
Finalmente arriva il momento di tornare a casa, una passeggiata lunga poco meno di un chilometro separa l'ufficio di Gin dal suo appartamento posto in un bel quartiere con palazzi dalle facciate pulite, lungo la strada ombreggiata si respira il profumo dei tigli.
Il caldo rovente delle ore di picco cede lentamente il passo alla frescura ed essendo ormai le 19.00 si riesce a camminare godendosi anche una leggera brezza serale.
Abito corto e coloratissimo, leggermente svolazzante, sandali bianchi con qualche centimetro di tacco che spingono la figura di Gin verso l'alto esaltandone la curva posteriore, la scollatura discreta ma che valorizza il generoso seno, i capelli raccolti in una coda che lasciano scoperto il collo affinché possa respirare meglio, una pochette bianca tenuta sotto braccio, un set di brillanti monili della serie "Tennis" che riflettono i raggi della luce calda serale rendono Gin una figura ancor più delicata di quanto già non sia.
Lo smalto trasparente che protegge le unghie delle mani e dei piedi riflette la luce calda del sole che volge al tramonto, trasparente e discreto di giorno sarà sostituito a breve da uno colorato, sbarazzino e ammiccante per la sera.
La città a quest'ora, seppur semideserta, inizia ad animarsi.
I dehors accolgono ragazzi, giovani e meno giovani che consumano un apericena accompagnando il tutto da spritz o gin tonic.
Poco più in là in un localino con tavolini su una piattaforma circondata da vasi con pareti di rampicanti per renderla più discreta viene servita la cena a base di pesce fresco con piatti di cruditè, affiancati ai tavolini, adagiati su apposite colonnine, i cestelli del ghiaccio contenenti fresco prosecco.
Gin sa che quando cammina ha addosso occhi di ammirazione maschile ma anche di invidia femminile.
Cammina con quel tocco di femminilità ricca di grazia, non civettuola ma sensuale....
Sguardi che sente sulla sua pelle come fossero carezze e le carezze fatte delicatamente, nei punti giusti...scaldano...
L'arrivo a casa segna finalmente la libertà per liberarsi di quegli abiti che hanno tra le fibre il profumo della pelle di Gin e del suo leggero sudore.
Inizia il suo amato rituale, l'abito viene sfilato con grazia, si slaccia il reggiseno a balconcino impreziosito da delicato pizzo lasciandolo cadere in basso con il braccio sinistro che si estende e la mano lo accompagna a terra, culotte senza cuciture, per non fare trasparire nulla quando vengono indossate sotto l'abito, scendono lentamente fino a toccare terra e messe accanto al reggiseno.
Gin resta vestita solo con i gioielli ed i sandali ai piedi, i capelli ancora raccolti nella coda di cavallo.
Le piace girare per casa in totale libertà, ama specchiarsi di profilo, sente addosso lo sguardo carico di energia dei vicini che scorgono la sua sagoma, le sue curve, fredde ombre le sue, che attraversano le leggere tende del suo appartamento ma che scaldano l'anima di chi le può intravedere.
Dopo essere passata in bagno a prendere dischi bianchi cotonati e acetone si siede sul divano, nuda, il generoso tondo seno in libertà, Gin inizia la sensuale movenza di rimozione dello smalto, quello traparente e discreto utilizzato durante il giorno.
L'odore penetrante dell'acetone inizia a pervadere il soggiorno, meglio aprire la finestra.
Il vicino dirimpettaio si accorge di Gin, incantato, resta fisso nel guardare verso di lei, coperta dalla sottile tenda, fino a quando si intravede una figura femminile strattonarlo a malo modo...Gin sorride...
Finalmente è arrivato il momento della doccia, il piacere sublime delle gocce d'acqua fresca che toccano la pelle e per il contrasto termico fanno immediatamente effetto facendola diventare d'oca e i seni reagiscono di pari passo.
Il doccia schiuma cremoso e profumatissimo viene spalmato sulla pelle, mille bolle iniziano a formarsi e alcune si staccano dal corpo di Gin creando un magico effetto dai riflessi colorati.
Viene sciolta la coda di cavallo, la testa all'indietro e i capelli lunghi sotto la doccia per favorire l'operazione di pulizia con lo shampoo. Le mani massaggiano la chioma che dopo un attento risciacquo viene coccolata con crema balsamo.
Un ultimo passaggio sotto l'acqua fresca per fare scivolare via sapone e shampoo che si sono depositati nelle pieghe della pelle immediatamente adiacenti le parti intime...
un delicato massaggio per pulire, un delicato massaggio che scalda anche il corpo...
la mente vola, i polpastrelli pure...
ma non c'è tempo, l'attende una serata speciale e bisogna prepararsi ....
I lunghi capelli vengono raccolti e racchiusi in un telo a mo' di turbante, un altro telo a nido d'ape asciuga velocemente il suo corpo. Lo sfila e nuovamente nuda si dirige in camera, di fronte al letto un alto specchio a forma ovale che Gin utilizza per specchiarsi a figura intera ma anche per ammirarsi seduta mentre si tinge le unghie, per la serata viene scelto il blu cobalto.
Questa volta un odore seppur intenso ma più gradevole riempie la camera: "Stavolta non apro, adoro questo profumo penetrante", pensa Gin.
Intanto lo smalto inizia ad asciugare e contrasta con la sua pelle leggermente ambrata per l'abbronzatura naturale, esattamente ciò che desidera...
Viene chiusa la finestra del soggiorno, questa volta il vicino non c'è.
Alza un braccio, il seno tondo si alza di conseguenza, inizia ad arricchire il corpo di profumo, una delicata fragranza dalle note leggermente dolciastre, fresca, estiva.
Stesso movimento alzando l'altro braccio e poi sul collo sotto il mento e dietro la nuca.
Adora questi gesti sensuali che le vengono in modo del tutto naturale.
Giusto il tempo di indossare un ampio asciugamano a mo' di abitino attorno alla vita e si sente un trillo.
Gin osserva il display del videocitofono...
Lui è arrivato, elegantissimo come sempre e regge un mazzo di grandi rose rosse accompagnate da piccole rose bianche....
Gin preme il tasto del microfono...
"Sali..."
(fine prima parte)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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