Prime Esperienze
Davanti a lei - PARTE 2
di conerobisex
10.09.2023 |
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"Mi avvicinai e le dissi " ma che stai dicendo, ci sarò entrato sì e no un paio di volte in questo negozio, e sempre con te!" "Vero"..."
Non avrei mai immaginato che Claudia possedesse questo tipo di oggetto, un plugin, e non avevo idea di come se lo fosse procurato, forse ordinato per posta, chissà...di sicuro rimasi totalmente spiazzato nel vederla così spregiudicata e desiderosa di farmi fare questa esperienza, la sua decisione fu tale che non riuscii a dirle di no. Grazie alle sue carezze, e al lubrificante che sapientemente fece scorrere sul mio orifizio, iniziai a rilassarmi e sentii il suo dito indice entrare dentro di me, prima appena un poco e poi decisamente più a fondo. La mia erezione sorprese anche me, le sensazioni che sentivo erano nuove e allo stesso tempo travolgenti: "wow, non ti credevo così sensibile, vedrai che questo giochino ti piacerà! E non sarà che l'inizio amore mio..." dicendo così fece una leggera pressione e sistemò il plugin dentro di me. "Dovrai indossarlo fino a stasera" mi disse, " poi non mi accontenterò solo del plugin.." e mi diede un bacio a stampo sulle labbra, ridendo."Senti, io non so se riuscirò a.." non feci in tempo a finire la frase perché facendo qualche passo ebbi un brivido in tutta la zona dall'orofizio anale al perineo e mi uscì un lieve "uuuuhhh..." Mi disse: "Ti piace vero? Te lo leggo negli occhi e lo vedo anche da come ti è diventato duro quel bel pisellone! Dai, da bravo, vestiti e usciamo, ho voglia di fare un giro!"
Sembrava facile detta così, ma in realtà sentire quella presenza nel mio culetto vergine provocava in me delle sensazioni mai provate, uscimmo, lei mise il suo braccio sotto al mio e ci incamminammo verso il centro. Cercavo di essere normale ma avevo l'impressione che i miei movimenti tradissero quello che stavo provando e che tutti potessero accorgersi che avevo quell'oggetto dentro di me. Poi, pian piano, iniziai ad abituarmi a quella presenza, iniziai a muovermi in maniera più disinvolta, camminavo senza quasi fare più caso a ciò che avevo dentro. Tutto ciò finché Claudia non decise di sedersi a fare colazione in uno dei bar che ci piacciono, lungo il viale. Si sedette e mi disse che dovevo accomodarmi davanti a lei. Mi sedetti anch'io e fu allora che feci una smorfia a metà tra il sorpreso e l'eccitato. Sì perché non pensando più al plug dentro di me, mi sedetti in modo del tutto naturale e la pressione nel mio sfintere arrivò immediata. Una scarica elettrica mi arrivò dall'ano al cervello. Aprìì la bocca e feci un sospiro. " Ahahahah, ecco, non volevo perdermi questa espressione!" mi disse Claudia ridendo, "so bene cosa si prova a tenere un plug ben inserito dietro, e l'idea che sei tu a provarla mi fa sorridere e mi eccita allo stesso tempo!" Fece ridere anche me la sua spontaneità, era bella, solare, eccitata, spavalda...diversa. E decisa, sapeva bene quello che voleva. Preso il caffè, continuammo il nostro giro, un pò di shopping, una tappa obbligata nel suo negozio di intimo preferito. "Claudia se fai come al solito perdiamo tutta la giornata, sei capace di stare qui dentro per ore..." mi fece cenno di stare in silenzio ed entrò, ma mentre varcava la soglia del negozio mi sussurrò all'orecchio "So benissimo che la commessa ti scoperebbe nei camerini anche adesso..." poi mi fece l'occhiolino e iniziò a guardare quei completini bellissimi. Mi avvicinai e le dissi " ma che stai dicendo, ci sarò entrato sì e no un paio di volte in questo negozio, e sempre con te!" "Vero" rispose lei "ma conosco bene quella ragazza, si chiama Cleo, e ha un debole per te". Rimasi sbigottito, non mi ero mai accorto di nulla, e soprattutto ora che mi muovevo con il plug nel mio culetto avevo il terrore che la fantomatica Cleo potesse sospettare qualcosa."Perché non provi questi boxer, saresti uno schianto !" fece Claudia. La commessa si avvicinò e la riprese: "Guarda che quelli effettivamente sono a vita bassa, ma sono da uomo. A te starebbero bene comunque, ma forse..." e dicendo così indicò me con lo sguardo. "Sentito Luca? Cleo dice che questi boxer a vita bassa mi starebbero bene ma a te ancora di più!" Le due ragazze scoppiarono a ridere, forse perché arrosii improvvisamente. "Dai, provali, la taglia è sicuramente giusta" disse la commessa. Claudia prese i boxer con sé, mi prese per mano e ci avviammo verso i camerini. "Amore, non posso provarli, lo sai. Non oso togliere il plug adesso, non so se sono pulito, non l'ho mai avuto dentro prima di oggi...e poi non voglio neanche pensare all'idea che la commessa possa pensare o capire o peggio vedere cosa ho dietro nel culo!" Claudia mi spinse dentro il camerino, tirò la tenda e sentìì che diceva alla commessa: "secondo te gli stanno davvero bene?" La risposta fu inequivocabile "Se ne provi uno anche tu, vi metto al posto dei manichini, siete perfetti!" Presi coraggio e mi spogliai, tolsi pantaloni e slip e...muovermi con quel plug nel culo era insieme una tortura e un piacere, avevo brividi ovunque e il mio cazzo si drizzò potente. Infilai i boxer, davvero belli, un tessuto morbido e avvolgente, ma la vita effettivamente molto bassa faceva sì che contenessero a fatica il mio cazzo svettante. "Come va là dentro, tutto bene?" disse Claudia, mentre la commessa aggiunse "Se preferisci provare un'altra taglia te la porto subito!" Panico totale. Adesso come faccio pensai, come posso farmi vedere in questo stato...Neanche avevo finito il mio pensiero che Claudia si affacciò dalla tenda del camerino dicendo "Posso vedere il mio modello preferito?" Mi girai e lei vide il mio cazzo duro che sporgeva ben oltre la cappella dall'elastico. "Mio Dio che meraviglia che sei!" esclamò. "Claudia esci e dammi un attimo per ricompormi, guarda in che stato sono..." feci io. Lei rise e tirando di nuovo la tenda dietro di sé, disse alla commessa che i boxer mi avevano fatto un certo "effetto". Scoppiarono a ridere insieme, io misi nelle tasche gli slip che avevo prima, mi rivestìì ed uscìì dal camerino. "Vanno bene e me li sono lasciati su, questo è il cartellino" dissi a Cleo, la commessa. "Dovresti tornare più spesso con il tuo compagno" disse lei rivolgendosi a Claudia. "Lo farò, voi due non me la raccontate giusta, siete già troppo "intimi"" rispose Claudia. Ridemmo tutti e tre, poi pagammo. "Il caffè è offerto dalla casa" disse Cleo. "Peccato, l'abbiamo preso poco fa" replicai io. "Magari ce lo paghi uno di questi giorni" aggiunse Claudia"ma devi essere con noi, in una pausa o quando stacchi dal lavoro.." Affare fatto" disse la commessa "allora uno dei prossimi giorni vi aspetto, tardo pomeriggio magari, così passiamo direttamente all'aperitivo insieme!" Salutammo dopo i soliti convenevoli ed uscimmo. "Tu sei pazza" dissi a Claudia, "sono in condizioni assurde col cazzo duro e un plugin nel culo e tu ti fermi a parlare con la commessa?" Mi baciò guardandomi negli occhi e disse: "tesoro, ti si stava mangiando con gli occhi...e non ha visto quello che ho visto io nel camerino! Torniamo a casa, voglio vedere per bene il mio modello preferito..." La strada del ritorno fu veloce, avevamo voglia l'uno dell'altra. Appena entrati ci spoglammo a vicenda mentre le nostre bocche si baciavano, le nostre lingue si cercavano, complici. Mi fece restare con indosso i boxer e il mio cazzo duro che usciva fuori, mentre lei si sfilò gli slip e mi disse "senti quanto mi hai fatto bagnare.." così scesi verso il suo seno, i suoi capezzoli erano tesi, durissimi, sensibili, la mia lingua li fece inturgidire ancora di più mentre Claudia ansimava di piacere, poi scesi verso il suo ventre mentre lei si stese sul letto divaricando le gambe. Le mie labbra strinsero leggermente il clitoride prima che la mia lingua iniziasse ad assaporare il suo squisito piacere, era davvero bagnatissima, i suoi umori scendevano sulla mia lingua e io bevevo quel nettare squisito. Con le mani mi tenne ferma la testa e come in preda ad uno spasimo violento, lei iniziò a muoversi con la figa sulla mia lingua, mentre io iniziavo a toccarla e le mie dita entravano senza difficoltà dentro di lei tanto era eccitata, due, poi tre...improvvisamente la girai ed iniziai a leccarle l'orifizio anale mentre con le dita le torturavo il clitoride. Durò solo pochi secondi perché lei mi prese le dita e se le infilò nella figa dicendomi"leccami il clitoride e scopami la figa con la mano!" La girai e iniziai a penetrarla con le dita mentre la leccavo, Claudia si contorceva sotto di me, poi prese le mie dita e le guidò dietro "mettimene una nel culo e due davanti, voglio godere così" Non mi sembrava vero, iniziai a penetrarla contemporaneamente nella figa e nel culo mentre continuavo a leccarla, e dopo un paio di minuti il suo orgasmo esplose violentissimo "Goooodoooo amore mio, siiii, continua ti prego, scopami, leccamiiiii!!!" (continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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