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Dalla Fantasia alla Realtà


di Membro VIP di Annunci69.it copiamatura62
19.02.2025    |    199    |    10 9.8
"Intanto che chiacchieravamo guardavamo se arrivava qualche auto, ma dopo l’attesa di una buona mezzora decidemmo di ripartire e provare con un altro posto, ..."
Una sera mentre stavamo facendo l’amore mi comincia a descrivere una scena come se con noi ci fosse un altro uomo presente, la cosa non mi disturbò per niente, anzi trovai molto eccitante che stetti al gioco arricchendola di particolari che ci alternavamo a descrivere, l’orgasmo che ci raggiunse quasi simultaneamente fu molto intenso che lo facemmo subito dopo un’altra volta e in altre sere.
Pensammo anche di andare in un sexy shop e comperarne uno di quelli in lattice che la sera stessa provammo, ma con poca soddisfazione, sentire quel giocattolo così freddo era triste.
Non era mai mancata la fantasia a mio marito e ogni tanto ci piaceva uscire in auto e appartarci come fidanzatini in qualche posto frequentato da coppiette, in una di queste uscite mentre eravamo in piena eccitazione vedo tra dei cespugli la sagoma di una persona che è intenta a spiarci, avverto mio marito ma mi tranquillizza che guardi basta che non si avvina troppo.
Non del tutto tranquilla ogni tanto il mio sguardo andava in direzione del guardone che si era scorto un pochino di più e furiosamente si stava masturbando guardandoci, mi lasciai andare e guardando quel tizio che era giungo a mostrare gli zampilli uscire dalla punta mi sentii una vampata di calore che mi attraversò tutto il corpo e mi fece godere.
Sulla strada di ritorno mi confidai con mio marito, così riprendemmo a parlare di una terza persona con noi, come molti uomini sognano di avere due donne a disposizione anche noi donne abbiamo lo stesso pensiero, così quando mio marito mi propose se veramente avrei voluto provare due uomini gli confessai che era una mia fantasia da tempo.
Ci riflettemmo e ci parlammo a lungo della cosa quando pensando ad un amico, quando ad un collega, ma alla fine ci frenava sempre il timore che potessero venire fuori delle chiacchiere che non ci avrebbero fatto piacere, così ripiegammo su uno sconosciuto, non era facile internet era una parola che non esisteva.
Avevamo letto in una rivista di alcuni luoghi dove si praticava incontri al ridosso di piazzole o parcheggi, così una sera uscimmo per curiosare, misi gonna e autoreggenti completino sexy una maglia scollata e giaccone, avevamo letto l’articolo con attenzione per capire il meccanismo e giungemmo al primo posto indicato, era completamente deserto che ci mettemmo parcheggiati in un angolo con il muso dell’auto pronto a ripartire.
Intanto che chiacchieravamo guardavamo se arrivava qualche auto, ma dopo l’attesa di una buona mezzora decidemmo di ripartire e provare con un altro posto, già percorrendo una strada parallela a quel parcheggio vedemmo diverse auto che si muovevano all’interno.
Ci fermammo ad una certa distanza per osservare quello che accadeva e poi ci guardammo con mio marito e partimmo per entrare nel parcheggio, subito una sorta di inseguimento dietro di noi ci fermammo e ci si affiancò subito un’auto ci chiese subito di scopare, lo mandammo via e così altri due dopo, che decidemmo di andarcene a casa.
Così decidemmo anche se ci sarebbe voluto più tempo avremmo scelto uno degli annunci che c’erano nei giornaletti porno, le foto formato francobollo emanavano poca eccitazione ma ne scelsi due per scrivergli, scrivemmo le modalità e gli orari per chiamarci al numero fisso di casa (Non esistevano i cellulari).
Ci chiamò questo Mauro che subito ci disse che era la persona a cui avevamo scritto, facemmo una chiacchierata di una mezzora e poi lo invitammo a pranzo da noi per il sabato, avevo concordato con mio marito un segno che gli avrei mostrato nel caso non mi fosse piaciuto.
Mi ero preparata tutta profumate e con intimo sexy, calze autoreggenti e attendemmo l’arrivo di Mauro, quando si presentò portava una bottiglia di bollicine e un mazzo di fiori, un bel tipo, ci presentammo subito e cominciammo a conoscere in attesa che si finisse di cuocere la pasta.
Durante il pranzo l’argomento era scontato e ascoltavo affascinata le varie avventure che aveva avute Mauro interrompendolo ogni tanto con qualche domanda, fu molto piacevole senza rendercene conto avevamo finito di mangiare e eravamo arrivati al caffè.
Io ero imbarazzata e anche mio marito sembrava aver persa la sicurezza che aveva dimostrata fino a quel momento, così Mauro ci suggerì di andare io e mio marito in camera e cominciare a pomiciare fino a quando io lo avrei invitato a raggiungerci.
Dopo pochi minuti mio marito mi aveva spogliata quasi tutta mi ero stesa al centro del letto, mio marito si era steso di fianco a me e mi stava palpando il seno fino a quando lo prese a leccare e ciucciare, così con una voce quasi roca chiamai Mauro che lo vidi sulla porta nudo con il suo cazzo in mano che se lo accarezzava già bello duro, si avvicinò e lui prese a baciarmi l’altro seno, le mie mani erano alla ricerca dei loro uccelli.
Ormai ero talmente eccitata che facevo ogni cosa con estrema spontaneità, mi regalavo ogni fantasia che avevo avuta e la realizzavo mi sono fatta scopare in ogni posizione possibile e mentre venivo scopata mi trovavo a spompinare o palpata dall’altro uomo ero io al centro delle loro attenzioni, come godeva uno mi dedicavo all’altro, solo dopo qualche ora che ognuno aveva goduto almeno due volte ci fermammo stesi sul letto io naturalmente ero al centro e continuavo a giocherellare con i loro arnesi per cercare di ravvivarli, facendomi palpare da entrambi.
Mi piaceva molto stare sopra a Mauro mentre lo cavalcavo con muovendo il bacino nel modo che più mi provocava piace e mi gustavo con la bocca e la lingua quello di mio marito.
Quando si fece notte ci rivestimmo dopo esserci dati tutti una rinfrescata mi sentivo ancora bagnata da quanto era stato eccitante, appena Mauro andò via con mio marito prendemmo a commentare e confessarci le nostre impressioni, mio marito aveva goduto tre volte io avevo smesso di contarli al sesto orgasmo.
Eravamo riusciti a fare quel passo che sembra facile dalla fantasia ci aveva fatto raggiungere la realtà con estrema naturalezza e spontaneità, felici che ci addormentammo abbracciati.
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