orge
Una bella sorpresa
di Oldpig49
11.03.2024 |
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"Passarono pochi minuti di languidi baci e languide carezze e suonò il campanello, Beatrice, così si chiamava la sua amica era piccolina ma dotata di un seno..."
La mia storia con Francesca iniziò durante le prove di Romeo e Giulietta, eravamo componenti della stessa compagnia teatrale amatoriale e si sa, fra i due protagonisti nasce sempre del tenero, noi due non facemmo eccezione, ci innamorammo perdutamente, nonostante la differenza di età, lei quasi quindici anni meno di me che ero sposato con prole.Comunque sia per circa un anno fummo amanti e confidenti, le avevo accennato riguardo alle mie esperienze omosessuali e lei sembrava piuttosto eccitata e quando facevamo l’amore spesso mi chiedeva di raccontare qualche aneddoto capitatomi.
Quel pomeriggio ero libero da impegni famigliari e decidemmo di vederci a casa sua, mi aspettavo la solita bella scopata ma appena entrato in casa, dopo un bacio di benvenuto mi disse che da li a poco sarebbe venuta una coppia di amici suoi, rimasi leggermente contrariato ma lei mi sussurrò che la sua amica era una bonazza coi fiocchi e il compagno era molto dotato, il suo sguardo era pieno di malizia e non ci misi molto ad accettare la situazione.
Passarono pochi minuti di languidi baci e languide carezze e suonò il campanello, Beatrice, così si chiamava la sua amica era piccolina ma dotata di un seno prosperoso, labbra piccole ma ben fatte, vita stretta, fianchi abbondanti e un vispo visetto da troia patentata, Paolo invece era molto alto e ben piazzato con due labbra carnose che spuntavano dai folti baffi neri.
Presentazioni, due chiacchiere , un caffè e Beatrice comincia ad accarezzare sfacciatamente il suo uomo sulla patta dei pantaloni guardandomi negli occhi e sorridendo maliziosamente, da come muoveva la mano il pacco sotto le sue dita doveva essere notevole e già in tiro, Francesca cercò la mia bocca e cominciò a slacciarmi la camicia, anche il mio attrezzo ormai era gonfio di voglia e le mie mani cercavano il bel culo della mia amante, mi sentivo un po’ imbarazzato ma ero deciso di andare fino in fondo.
Dopo avermi slacciato tutti i bottoni della camicia, Francesca aveva cominciato ad armeggiare sui miei pantaloni cercando di mettere a nudo il contenuto, i miei occhi si fermarono su Bea mentre tirava fuori il membro del compagno e quando uscì tutto dalla patta rimasi a bocca aperta , non un cazzo ma un super cazzo lungo e largo da far invidia ad un mandingo, mentre sentivo le labbra di Francesca avvolgere il mio pene invidiai Bea che aveva cominciato a leccare la turgida cappella del suo amante, ero eccitato come un toro da monta o come una vacca in calore? Nel frattempo Francesca si era sbarazzata della vestaglia che indossava e mi porgeva i seni piccoli e turgidi da baciare, le infilai la mano in mezzo alle cosce accarezzando la sua figa bagnata mentre leccavo e succhiavo uno dei suoi capezzoli lunghi e duri, nella mia mente svettava il cazzo di Paolo incredibilmente bello e grosso, avrei voluto gettarmi sulla sua cappella e succhiarla insieme a Bea ma non potevo sapere se la cosa sarebbe stata gradita.
Poi fu un attimo e a un cenno d’intesa delle due amiche ci ritrovammo in camera da letto, ci spogliammo di quello che ancora avevamo indosso e ci sdraiammo sul lettone io avvinghiato alla mia amante e Paolo alla sua, le mie labbra si unirono a quelle di Francesca in un lungo e umido bacio mentre le nostre mani correvano sui nostri corpi ad esplorare ogni centimetro di pelle, sentivo le dure e sporgenti natiche della mia compagna sotto le mie dita e mi concentrai su di lei, sulla sua pelle morbida e liscia, il mio cazzo era maneggiato con molta cura dalla mano di lei.
Francesca si sollevò dal mio corpo e si avvicinò a Beatrice cercando la sua bocca che trovò facilmente, le due monelle cominciarono a pomiciare fra loro con veemenza e il mio sguardo incrociò quello di Paolo che mi sussurrò :” Che porcone le due amichette!”
Finito il loro gioco saffico tornarono sulle loro prede, Francesca si mise su di me in un languido sessantanove e vidi che Bea faceva lo stesso col suo uomo, sentii il mio cazzo sparire tutto nell’avida bocca di Francesca mentre la sua figa gocciolante di umori si stagliava davanti ai miei occhi, cominciai a leccarle le grandi labbra arrivando poi al clitoride gonfio di lussuria, lo succhiai, lo leccai con forza poi andai su con la lingua fino al buco del culo, Francesca gemeva di piacere mentre ingoiava splendidamente il mio cazzo fino alle palle, anche Beatrice mugolava di piacere ed io immaginai che anche Paolo stesse facendo lo stesso lavoretto che facevo io.
Francesca ora si alza e si mette a cavalcioni sul mio addome si china a baciarmi mentre con una mano cerca la mia mazza e se la struscia sulla vagina cercando il pertugio, ci riesce facilmente perché la sua figa gronda di umori , sento il mio cazzo entrare dentro di lei che spalanca gli occhi e comincia a ondeggiare col bacino stringendosi i seni, io con la coda dell’occhio vedo Bea nella stessa situazione, mi domando se è un copione collaudato il loro, tanto sono sincronizzate. Francesca poggia le sue mani sul mio petto e aumenta il ritmo dei suoi movimenti basculanti, gira lo sguardo verso Bea, tira fuori la lingua e si lecca le labbra , Bea di rimando fa la medesima cosa e la mia amante comincia a gridare che sta venendo, e viene inondandomi di liquido vagginale, poco dopo anche Bea comincia ad emettere gridolini gutturali, intuisco che anche lei sta raggiungendo il godimento.
Si riversano al centro del letto una vicino all’altra, sembrano esauste ma con le mani si stringono i capezzoli e si accarezzano la figa. Mi alzo e tuffo il mio viso nel ventre di Francesca succhiando e leccando gli umori della sua fregna per poi travasare il sapore nelle sue labbra, Bea si intromette con la lingua fra le nostre bocche e diventa così un languido bacio a tre, sento le mani di Bea salire dalle mie cosce e insinuarsi fra le mie chiappe cercando con le dita il buco del culo, le sue dita sono sapienti, non graffiano, si poggiano sul mio buco ed accarezzano delicatamente.
Un turbinio di pensieri si affollano nella mia testa, ho voglia di succhiare il grande cazzo di Paolo.
Francesca mi fa sdraiare supino e Bea si adagia su di me a formare un sessantanove, mi prende il cazzo con le mani e sento la sua lingua saettare sulla cappella, io comincio a leccargli la figa, sento movimenti sul letto, immagino che la mia amante si accoppi con Paolo ma d’un tratto lo vedo, anzi vedo il suo gran cazzo dinnanzi ai miei occhi che cerca di entrare nella figa che sto leccando, è bello, è grande e mi sbatte sul viso, non ci penso due volte e cerco di prenderlo in bocca, Paolo non indietreggia ma asseconda il mio desideri infilandomi fra le fauci aperte quel nerboruto arnese , faccio fatica a tenerlo in bocca, l’odore del suo scroto mi inebria mentre mi scopa in bocca con movimenti lenti e profondi, lo sento arrivare in gola ma è stretta la mia gola e il suo cazzo si ritrae.
Lo infila nella figa di Bea che continua a succhiarmi l’uccello come se nulla fosse e vedo un piede di Francesca accanto alla mia faccia , suppongo che stia in piedi su di noi a gambe larghe e che si fa leccare la figa da Paolo che spinge con forza nella figa della sua amante facendomi sbattere i coglioni sul naso.
Siamo stanchi e sudati, ci stacchiamo da quella posizione e mi ritrovo seduto sul letto con le spalle poggiate al muro, Bea è sdraiata supina alla mia sinistra abbracciata a Francesca che è di fianco a lei, Paolo seduto sulla sponda del letto è alla mia destra che mi guarda con un sorrisetto accattivante, allunga una mano e comincia ad accarezzarmi il cazzo ancora duro, io ricambio volentieri il favore e afferro quel manganello con la mano destra, comincio a segarlo con lentezza andando su con la mano e giù fino a scappellarlo mettendo in mostra la cappella rosa scuro.
Si china su di me e mi infila la lingua in bocca cercando la mia, è stupendo baciarlo e sentire i peli dei suoi baffi sulle mie labbra hanno il sapore della figa che ha leccato, sto pomiciando con un uomo e la cosa non mi dispiace affatto i miei desideri si stanno avverando, le due donne ci incitano e ci invitano a proseguire , è fantastico, il mio cazzo è duro come il marmo, i coglioni di Paolo riempiono la mia mano, sono grandi e duri senza peli, la loro pelle è morbida e soffice.
Le due donne ci fanno staccare e cominciano a dare ordini:” Paolo sdraiati supino e tu Claudio succhiagli il cazzo”.
Mi metto a pecorina sul letto e comincio a succhiare quell’asta dritta come un fuso cercando di mandarmelo giù in gola finché posso, Francesca avvicina la sua bocca alla mia e cominciamo insieme a leccare quel randello di carne succosa, Beatrice si pone dietro di me, allarga le mie natiche e comincia a leccarmi il buco del culo, sento la sua lingua cercare di entrare, poi con le dita comincia a deflorare il mio ano che palpita di piacere, mi sculaccia incitandomi:” Forza tesoro insalivalo bene quel cazzone.
Quel cazzone è insalivato bene ormai e Francesca si sposta e mi dice di alzarmi:” Girati e fatti impalare amore mio”
mi alzo mi giro mi sdraio a pancia in aria su Paolo, lui cerca la mia bocca e mi bacia mentre Bea afferra il cazzo del suo amante e lo indirizza verso il mio buco già violato dalle sue dita , lo cerco muovendo il bacino sento la cappella spingere sul buco del cullo, si fa strada, io spingo ancora mentre Francesca mi bacia sulla bocca stringendomi il cazzo, sento entrare il randello, fa male, è grosso, mi ritiro ma poi lo vado a ricercare, mi sforzo come per andare di corpo e lo sento finalmente entrare, fa ancora male ma spingo finché entra finalmente dentro le mie viscere facendomi urlare.
Ce l’ho quasi tutto dentro, mi sfilo e mi risiedo di colpo, è entrato tutto e sono senza fiato ma il piacere è immenso comincio a muovere il bacino avanti e indietro e lo sento sfregare sulle pareti del retto, Beatrice si china sul mio cazzo e lo prende tutto in bocca cominciando a succhiare, io continuo a muovermi gemendo sempre di più, mentre Francesca mi bacia e mi sussurra :” Godi, amore mio, fatti chiavare tesoro mio.” Ed io mi faccio chiavare come una zoccola da quel grosso palo duro che mi riempie le viscere, vorrei che non finisse mai ma sento che sto per venire e lo dico :” Vengo, Vengo” e un poderoso schizzo di sperma invade la bocca di Bea che continua a succhiare ingoiando la sborra.
Sono esausto, il cazzone di Paolo è ancora dentro al mio culo dolorante, lo sento palpitare e spero che mi riempia di seme il retto ma lui si sfila delicatamente, mi aiuta a stendermi di fianco a lui, le due amichette si avventano sul cazzo del mio impalatole e cominciano a spompinarlo con maestria, prima l’una poi l’altra , lo leccano insieme, le loro lingue si incrociano sulla sua cappella , poi Paolo prende il suo cazzo in mano e comincia a farsi una sega mentre le lingue delle due amanti lambiscono l’attaccatura del glande . Un grugnito e un sospiro profondo poi la sborra esce copiosa ad annaffiare quelle bocche assetate.
Ripuliscono bene il randello che sta sgonfiandosi piano piano poi ognuna bacia il proprio uomo, rimaniamo in silenzio abbracciati poi ci scambiamo reciprocamente un ultimo bacio che sa di sperma.
E’ stata l’unico rapporto a quattro che abbia mai avuto ma è stata la più bella esperienza della mia vita.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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