incesto
Un amore così grande 2
di lillostik
15.02.2021 |
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"Riassettati che continuiamo in casa la festa del tuo compleanno..."
Ne io ne mio padre, potevamo più aspettare quella che sarebbe stata la nostra prima notte di fuoco. Marcello si fece portare il conto e ci avviamo camminando verso casa dal momento che era molto vicina non dovemmo aspettare molto tempo per poter sfogare i nostri desideri sessuali. La voglia di scopare con mio padre era talmente forte, che prima di entrare in casa per le scale non potei far a meno di incominciare a fargli un pompino come nemmeno la più spudorata delle puttane gli avrebbe fatto. Gli abbassai i pantaloni e mirándolo negli occhi molto profondamente gli tirai fuori dalle mutande il cazzo che ormai era diventato duro come una pietra, e cominciai a fargli una sega lentamente, e con la mia bocca cominciai a succhiargli la sua lingua ogni volta che la mia mano andava su e giù sul suo cazzo, la mie labbra facevano lo stesso con la sua lingua. Marcello mio padre, allungo la sue mani accarezzando e pizzicando i miei capezzoli che per l'eccitazione si erano fatti duri come il suo cazzo. Lentamente sollevò il mio vestito azzurro e con le dita entro nelle mie mutandine che ormai erano fradice di umori. Cercò il mio clitoride allargando dolcemente le labbra della mia fica strappandomi un gremito di piacere e un sospiro d'eccitazione. Comincio a masturbarmi come nessuno aveva fatto mai, nemmeno io stessa nelle mie più sfrenate fantasie. Era bravo davvero, sapeva come toccarmi e a che ritmo farlo mentre io continuavo a baciarlo e fargli quella sega che nessuno in vita sua gli aveva mai fatto ma soprattutto perché era sua figlia che gli stava procurando quel piacere che non avrebbe potuto provare con nessun altra donna. Non ne posso più papà...... O voglia di spogliarti e portarti in un letto per dimostrarti quello che sono capace di farti. Questo gli sussurrai nel suo orecchio, facendolo eccitare tanto che il suo cazzo ebbe un impennata improvvisa. Mi diede un morso soave nel mio labbro e mi disse..... no sei tu che non sai cosa ti aspetta..... Ti farò eccitare tanto che mi supplicherai ti scoparti per tutta la notte senza mai fermarmi. Il suo cazzo era davvero diventato enorme e duro e la mia fica non ne poteva più, io volevo davvero incominciare quella notte tanto speciale che avevo sognato tutta la vita e per lo più il giorno del mio compleanno. Piano piano cominciai a baciarlo sul collo mordendolo ogni tanto sui lobi degli orecchi per farlo eccitare ancora di più le sue dita cominciarono ad entrare nella mia fica lentamente mentre io continuavo ad abbassarmi sempre più fino a che non arrivai a la sua enorme e lucida cappella. Prima lo guardai negli occhi poi cominciai a batterla con piccoli colpi di lingua e a su chiarla lentamente..... Con le mie morbide labbra. Basta mi sussurrò mio padre, fermati o altrimenti verrò nella tua bocca qui in mezzo alle scale.......e non voglio questo.Potrebbe scoprirci qualcuno. Riassettati che continuiamo in casa la festa del tuo compleanno. Se vi è piaciuto continuerò.... Molto presto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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