Le olive si raccolgono così!

Stavamo insieme da quasi cinque anni, Alessia ed io, e da neanche un mese avevamo sugellato la nostra promessa di matrimonio fissandone la data e tutto il resto, ponendo di fatto un sigillo, benchè ancora solo di natura morale, sulla nostra unione!
Un giorno mi fa:"questo fine settimana, con i miei genitori, le mie sorelle ed i miei cognati, andiamo al terreno a raccogliere le olive....ti va di venire?! Vedrai, sarà più divertente di quanto immagini!"
Dopo un istante di smarrimento, dovuto al fatto che mai, prima d'ora, nonostante gli anni di fidanzamento, mi aveva chiesto di unirmi a loro in questa che avevo sempre visto come una tradizione di famiglia, accettai, benchè la cosa non mi entusiasmasse granchè, visto che, essendo cresciuto in città, non avevo esperienza di queste cose!
Arrivato il sabato, ci trovammo di buon'ora al terreno di famiglia, grande qualche ettaro e posizionato in una campagna sperduta, tutto coltivato ad alberi di olive che, dato il periodo, erano carichi dei loro preziosi frutti; c'erano i miei suoceri, Aldo e Marisa, le mie cognate, Carmela, Natascia e Sonia, con i rispettivi mariti, Marco, Fabio e Stefano ed infine la figlia maggiore di Fabio e Carmela, Cristina.
Subito ci mettemmo al lavoro, ciascuno col proprio albero e la mattinata trascorse veloce e allegra, allietata da qualche chiacchiera e da qualche sorso di caffè caldo fatto sul fuoco da mia suocera che nel frattempo stava approntando l'occorrente per la braciolata di carne, tipica di queste circostanze....
Non appena la carne fu pronta a dovere, mia suocera riunì tutti intorno al tavolo ed il pranzo terminò in men che non si dica, tanto l'appetito messo dal duro lavoro intorno gli ulivi!
Fu al termine del pranzo che mia suocera prese la parola e, rivolta a me, proferì qualcosa che mai avrei immaginato nella mia vita, neanche se me lo avessero detto....."Luca, ora che tu ed Alessia siete una coppia di fatto e state per sposarvi, è giusto che tu sappia che la nostra è una famiglia che, da sempre, pratica l'incesto!"
Strabuzzai gli occhi, credendo di non aver capito bene, ma la matrona tolse ogni dubbio proseguendo il suo discorso, fatto con voce pacata ma decisa, senza che alcuno degli astanti osasse proferire parola.
"Si, genero mio, hai capito bene....amiamo fare sesso l'uno con l'altra, indipendentemente dal grado di parentela, ed ora che anche tu fai parte della famiglia, è giusto non soltanto che tu lo sappia, ma anche che, sempre che lo voglia, ti unisca a noi in questa che, da sempre, è l'occasione non soltanto per raccogliere le olive, stare all'aria aperta e fare una bella mangiata di carne alla brace, ma anche di fare una bella orgia di famiglia all'aria aperta! Se vuoi unirti a noi, quindi, così come fu al tempo per ognuno dei tuoi cognati, è tradizione che sia io, in quanto donna più anziana, a farti fare il primo passo verso questa esperienza, sta solo a te decidere se farlo oppure no!"
Istintivamente rivolsi lo sguardo verso la mia Alessia, guardandola ora come se fosse una sconosciuta....per tanti anni mi aveva tenuto all'oscuro di tutto questo?
E poi, se anche lei pratica regolarmente l'incesto, chissà da quanti dei presenti e quante volte si sarà fatta scopare a mia insaputa.....
La cosa mi infastidiva trementamente, ma al contempo, solo l'idea, mi eccitava da morire!
Fu Alessia stessa a venirmi in aiuto, abbracciandomi e sussurrandomi nell'orecchio col suo alito caldo:"vedrai, amore, sono sicura ti troverai bene nella nostra famiglia e l'incesto diventerà parte di te in modo così naturale che  non potrai più farne a meno!"
Prima ancora che potessi replicare, intirno a me si erano già messi tutti all'opera....
Cristina, da poco maggiorenne e, quindi, alla sua prima "camporella", visto che le regole della famiglia imponevano la maggiore età per partecipare attivamente al sesso incestuoso, stava facendo un sontuoso pompino a mio suocero, suo nonno, il cui cazzo andava gonfiandosi a vista d'occhio nella bocca della nipotina che aveva iniziato a ravanare tra le cosce con la mano libera....
Le mie cognate, scambiatesi i rispettivi mariti, si erano sparse a ventaglio ed avevano iniziato anche loro a darsi da fare, mentre io ebbi appena il tempo di annuire di fronte lo sguardo interrogativo di mia suocera che Alessia, trionfante, mi aveva già tirato fuori il cazzo dai pantaloni segandomelo lentamente!
Mia suocera si avventò sulla preda come un rapace ed in men che non si dica fece sparire il mio cazzo, benché ornai di dimensioni e consistenza ragguardevoli, nella sua esperta bocca, succhiando e sbavando come una troia compassata quale probabilmente era, non senza prima aver ammonito la figlia, dicendole:"mamma mia che bel cazzo grosso e nodoso, non vedo l'ora di prenderlo tutto e farmi spaccare....e tu hai aspettato tutto questo tempo.....egoista!"
Dal canto mio, l'eccitazione provocatami dallo spettacolo che mi circondava, unitamente al fatto che avevo sempre nutrito il segreto desiderio di scopare mia suocera, 58 anni ben portati, formosetta, non molto alta, capelli mechati ed unghie perennemente smaltate di rosso, avevo iniziato a partecipare attivamente al gioco, sdraiando mia suocera sull'erba ed iniziando a spogliarla dei fuseaux di lanetta che aveva indossato per l'occasione e degli stivaletti a tronchetto che lasciavano scoperti due piedi da sega, avvolti dal nylon di due gambaletti color carne pregni di sudore che iniziai ad annusare e leccare avidamente, da feticista quale sono.....quante seghe con quei gambaletti avvolti sul cazzo dopo averli recuperati salla cesta della biancheria sporca nel suo bagno, ed ora erano li, a contatto col mio viso che si beava del calore dei suoi piedi!
D'un tratto, mia suocera spalancò le cosce e, già senza mutande, con una mano allargò le grandi labbra già gonfie, mentre con l'altra prese la mia nuca ed avvicinò la mia faccia a quell'antro di piacere; iniziai a leccare quella ficona matura, cespugliosa, d'altri tempi, mentre un urlo sguaiato, come di una bestia al macello, richiamò la mia attenzione staccandomi per un attimo da lei.....giusto in tempo per vedere Cristina impalata sul cazzo asinino del nonno che le stava sfondando, probabilmente per la prima volta, il culo!
Mia suocera, per nulla turbata, mi chiese se volessi farle lo stesso, al che risposi che avrei preferito prima scoparla come si deve e così fu....una lama nel burro non sarebbe potuta entrare più facilmente e mentre pompavo mia suocera, Alessia, che nel frattempo si era messa a cosce larghe sul viso della madre, se la stava facendo leccare facendo smorfie indicibili al mio indirizzo e gridandomi:"aaaaahhhhh, ti piace scoparti mia madre eh, brutto porco.....lo sapevo che non ti saresti fatto pregare....aaaaahhhhhh....senti come lecca questa cagna, spaccala tuttaaaaaaahhhhhh!!!!"
Nel mentre, anche i miei cognati se la stavano godendo....Stefano, il marito di Sonia, aveva gia sborrato in faccia a mia cognata Carmela che si ripuliva il viso con le dita per poi leccarne via golosa lo sperma; Fabio, marito di Natascia, stava scopando mia cognata Sonia nel culo, mentre gli altri due erano impegnati in un 69 da vera cineteca del porno!
La cosa andò avanti finchè tutti sborrammo più volte nelle viscere delle donne di casa; dopo mia suocera, che fu una vera scoperta, venne il turno di Carmela, che tra le mie cognate era stata sempre quella in cima la mia hit parade della sega, mentre la mia Alessia ebbe a sua volta la sua bella razione di cazzo e sperma!
Dopo quella giornata epica e scopereccia, al termine della quale mia suocera fece una foto degli alberi di olive con le cassette ricolme ai loro piedi e la postò su facebook con il titolo "Le olive si raccolgono così!", ne seguirono altre, fino al giorno del matrimonio, quando, terminata la cerimonia ed il successivo ricevimento, come tradizione di famiglia la prima notte di nozze la passai in compagnia non soltanto di mia moglie, ma anche di mia suocera e delle mie tre cognate, stavolta tutte per me!
La notte trascorse tra scopate, lesbicate ed ogni genere di porcata possibile, dando inizio alla mia nuova vita in quella famiglia che mi avrebbe riservato altre sorprese, ma questa è un'altra storia!