incesto
La sveglia (3)
di Luke43
02.02.2023 |
5.371 |
2
"Lei non disse nulla continuando a tenere gli occhi fissi sulla mia patta, allora mi decisi a calarmi sia i jeans che i boxer, facendolo svettare durissimo..."
- Ad esempio? - mi chiese mia sorella dopo aver cercato per qualche secondo di leggermi nel pensiero.- Beh… potresti farti qualcuno sul vostro letto riprendendo la scopata e poi la mostri a Carlo -
- Non mi sembra chissà che scandalo… solo una pura e semplice vendetta! -
- Dipende da chi ti scoperesti… -
- Mi stai forse consigliando di fare una lesbicata? -
- Anche… non è male come idea, ma io pensavo a qualcos’altro, molto più forte… -
Lei a quel punto spalancò gli occhi, intuendo finalmente dove volevo arrivare.
- No, non puoi pensarlo veramente… -
- Cosa? Vediamo se hai indovinato… -
- Mi stai proponendo di fare sesso con te? - sussurrò incredula.
- Perché no? Non ti piaccio? -
- Non è questo il problema, sei un bel ragazzo ma sei mio fratello! -
- E allora? -
- Come allora? Ma tu riusciresti a… insomma… riusciresti ad eccitarti con me anche se sono tua sorella? -
- Sì… ce l’ho già duro solo a parlarne… - ammisi un po’ imbarazzato e un po’ fiero della mia erezione.
Laura abbassò lo sguardo sul mio inguine e constatando il rigonfiamento nei miei pantaloni le sfuggì un sorriso malizioso, subito cancellato dalle sue labbra.
- Non ci posso credere… quella scandalizzata adesso sono io, altro che Carlo… -
Si coprì il viso con le mani appoggiando i gomiti sulle sue cosce, poco dopo però divaricò leggermente le dita e lanciò un’altra occhiata al mio pacco proprio mentre mi stavo sistemando il cazzo per farlo stare un po’ più comodo.
- Ma che fai? Ti tocchi? -
- Non ci sta dentro le mutande in queste condizioni… devo tirarlo fuori - mi giocai l’asso.
Lei non disse nulla continuando a tenere gli occhi fissi sulla mia patta, allora mi decisi a calarmi sia i jeans che i boxer, facendolo svettare durissimo come spinto da una molla.
Le scappò un gridolino di sorpresa: la mia cappella era gonfia e lucida, non ricordo di averla mai avuta così grossa, l’asta che la sorreggeva era lunga e turgida segnata dalle vene che sembravano volere farmela scoppiare, anch’io stentavo a riconoscere il mio cazzo da quanto era grande.
Preso dal desiderio, allungai la mia mano sinistra su quella destra di Laura e la accompagnai sul mio pisello, lei come ipnotizzata la strinse intorno al mio membro e dopo averne tastato la consistenza d’acciaio, iniziò a farla andare su e giù lentamente.
Vedere le dita smaltate di rosso di mia sorella segarmi il cazzo mi fece sbroccare di brutto, dovetti impegnarmi per non venire subito, lei con le parole che non riusciva a trattenere però non mi aiutava a controllarmi, anzi.
- Che bel cazzo che c’hai… mado’ quanto è duro… mmmhhh… è grossissimo e bello lungo… mi ci vogliono due mani per segarlo tutto… -
Chiusi gli occhi per cercare di resistere un altro po’, ma Laura ormai mi masturbava veloce con le mani lubrificate dalla sua saliva e allora mi lasciai andare, riaprii gli occhi per vedere dove sarebbero finiti gli schizzi di sborra e scoprii che mia sorella voleva prenderla in bocca… fu troppo… iniziai ad eruttare sperma che lei accolse sulla sua lingua… non so come ma riuscì a non farne cadere neanche una goccia.
- Che buona… - disse soddisfatta dopo averla ingoiata tutta.
- È stato fantastico Laura, che goduta… peccato che non abbiamo fatto il video… -
- Beh… possiamo iniziarlo registrando la leccata che mi farai adesso… mi hai fatto venire una voglia pazzesca… - mi propose afferrando il suo telefonino.
Le sfilai i pantaloni e le mutandine e mi tuffai col viso sulla sua fichetta già bagnata.
continua…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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