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Gay & Bisex

Un sogno realizzato


di Membro VIP di Annunci69.it Blackfinder
07.10.2024    |    103    |    0 6.0
"Il paradiso in cui mi trovavo non poteva durare tanto, dopo circa mezz'ora abbondante la musica cambiava radicalmente si passava temporaneamente al..."
Premetto che ho sempre desiderato essere usato senza riguardi per l'esclusivo piacere sessuale di un maschio alfa. Aggiunto poi che stravedo per la pelle nera, se poi questo maschio alfa fosse nero sarebbe il top. Purtroppo il maschio sessualmente molto dominante che mi usasse senza alcun riguardo è rimasto per anni un sogno nel cassetto tanto che ormai avevo quasi rinunciato al desidero di realizzarlo pensandolo quindi irrealizzabile, ma alla prova dei fatti avevo torto perché si è realizzato. È stata una cosa a dire il vero inaspettata in quanto non pensavo che quella persona di punto in bianco si comportasse in modo tale da realizzare il mio sogno.
Mi è capitato di conoscere un nero africano, fisico stupendo: 1,90x90kg non un filo di grasso ma tutto muscoli naturali, non gonfiati, non depilato, qualche tatuaggio non invadente che con la pelle molto nera erano poco visibili. Aveva anche alcune cicatrici dovute a qualche rito tribale che denunciavano le sue umili origini, di viso non era un gran che, senza barba ne baffi e con i capelli crespi cortissimi come gran parte dei neri. Il dialogo con lui non è stato facile come d'altra parte come con tutti i neri dell'Africa equatoriale specie ai primi incontri, la loro riservatezza è qualcosa di incredibile, aggiungi poi che se non ti considerano un loro amico in aggiunta al fatto che sei bianco quindi non bisogna aspettarsi altro che monosillabi o poco più.
La nostra conoscenza è proseguita per un poco di tempo durante il quale era diventato con me più ciarliero, gli incontri non erano regolari perché ogni tanto spariva per poi tornare e si rifaceva vivo. In seguito ha incominciato a curare il suo look, si è fatto crescere la barba ed i capelli formando una specie di criniera naturale in quanto ai neri i capelli si intrecciano spontaneamente a formare delle specie di treccine. A letto si comportava un po come tutti gli africani: faceva solo quello che gli andava di fare, fantasia zero quindi chiedergli di realizzare le mie fantasie sarebbe stato tempo perso. Come dotazione era nella media africana, non quelle cose enormi dei miti che circolano riferendosi ai neri ma comunque degna di tutto rispetto per cui le scopate erano certo piacevoli ma non memorabili proprio per la loro banalità.
Il suo lato b mi affascinava non poco, aveva un paio di chiappe ben pronunciate ma oltremodo sode e pelosette e nel mezzo si intravedeva una folta selva di peli molto ricci, un opera d'arte della sua mascolinità, da infilarci la faccia!
Ho provato a chiedergli se potevo farlo ma ha risposto di no però pensando, l'ho scoperto in seguito, che volessi attentare alla sua verginità. Quando poi ha capito che non era assolutamente mia intenzione violare la sua illibatezza, finalmente me lo ha permesso, confessandomi che non aveva mai provato quell'esperienza. Quella mia richiesta è stata la mia condanna, se condanna si può chiamare, lui quell'atto lo ha considerato una mia totale sottomissione ai suoi piaceri sessuali, da quel momento sono diventato improvvisamente non solo il suo leccaculi bianco ma la sua troia bianca di cui disporre nella maniera che lui preferisce in maniera totale. Si potrebbe pensare che finalmente si sia realizzato il mio sogno, ma non è stato proprio così.
Per farla breve espongo di seguito come si svolgevano gli incontri a seguire quel giorno fatidico, incontri che improvvisamente sono diventati più frequenti. Quando arrivava si parlava del più e del meno sempre con reciproco rispetto, si mangiava o si beveva qualcosa, il tutto più o meno come è sempre stato fra noi, forse era diventato ancora più ciarliero, si direbbe solita routine, ma le cose cambiavano nel momento in cui si toglieva i pantaloni, non mi ostentava più il suo bel biberon moscio al fine di farlo crescere quanto basta per passare poi al secondo step, ma mi faceva sdraiare supino e, allargandosi le chiappe, si sedeva sulla mia faccia, non certo di peso perché i suoi 90kg mi avrebbero certo schiacciato la testa. Una volta assestato per trovare la posizione esatta mi trovavo con la testa immobilizzata in maniera totale vista la consistenza delle chiappe, il suo buco del culo perfettamente centrato contro la mia bocca e il naso sufficientemente libero per riuscire a respirare. Di tanto in tanto si sollevava un poco quanto basta per fare dei movimenti longitudinali per farsi tirare a lucido in maniera impeccabile tutti i peli che gli crescevano fra le chiappe, impazzisco per i peli ricci dei neri!
Tutto ciò doveva decisamente piacergli visti i mugolii che a tratti emetteva. Il paradiso in cui mi trovavo non poteva durare tanto, dopo circa mezz'ora abbondante la musica cambiava radicalmente si passava temporaneamente al purgatorio, ma solo per poi trovarmi negli inferi... Si alzava e mi faceva mettere a pecora mentre lui se lo incappucciava, con l'esperienza ho capito che avevo pochissimo tempo per provvedere alla lubrificazione visto che nel suo paese di origine non esiste questo tipo di gel e senza lui sarebbe entrato ugualmente con il suo attributo ormai divenuto di marmo ovviamente nero. La sue entrata era trionfale, prendeva bene la mira e via! tutto dentro, ma proprio tutto. Il suo modo di scopare era prettamente africano, l'uccello va sempre usato tutto, ma proprio tutto, solo che adesso mi stava sbattendo con colpi violenti di bacino, mi si stavano aprendo le porte degli inferi, dopo un poco incominciava a farmi male, 22cm durissimi sbattuti dentro e fuori di seguito dopo un poco incominciavano a far male proprio per effetto dei corpi violenti che spostavano velocemente il corpo in avanti e gli intestini che non avevano il tempo di adattarsi, anzi con la massa intestinale che nel frattempo non si era ancora spostata spingeva contro la punta dell'uccello. Viene spontaneo allontanarsi un poco in avanti, ma lui mi seguiva fino a trovarmi sempre impalato ma disteso e con 90kg distesi sopra di me. Ho incominciato a gemere per il dolore anche per il piacere, ma lui sentendo i miei gemiti si eccitava ancora di più ed aumentava il ritmo. Nella speranza che arrivasse quanto prima il suo orgasmo liberatorio non non avevo il coraggio di dirgli basta, non so come l'avrebbe presa, d'altra parte quella situazione mi piaceva un sacco era ciò che incoscientemente sognavo, ero diventato masochista ed avrei sperato che non mi ascoltasse.
Questa situazione continuava non poco, la cognizione del tempo, spariva, in momenti del genere nessuno si sogna di mettersi a guardare l'orologio, ad un certo punto il ritmo improvvisamente calava, i colpi diventavano prepotenti fino a fermarsi nell'affondo finale, le pareti degli sfinteri (ce ne sono due) erano ormai ipersensibili, il suo uccello perdeva durezza ma si gonfiava notevolmente e si sentiva il suo sperma fluire abbondantemente e ritmicamente attraverso l’uretra, di colpo sentivo di essere tornato in paradiso!
Questa situazione è durata non tanto poco, purtroppo, si è trasferito in un'altra città lontana molti chilometri e non ci siamo più visti, mi è rimasto il rimpianto di quei momenti piacevolmente dolorosi.
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