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Gay & Bisex

Un mondo sconosciuto


di kamalek
17.07.2010    |    13.652    |    3 9.4
"Luca solo allora tiro fuori le due dita dal mio sedere..."
Sono sempre stato attratto dai racconti erotici e navigando su internet ho scoperto annunci69. Ho iniziato con la lettura della sezione “Prime Esperienze”, per poi passare a quella “Trio”. Un giorno, spinto da curiosità ho cliccato su “Racconti gay e bisex”. Mi si è aperto un mondo a me sconosciuto.

Il primo racconto da me letto riguardava due amici che trovandosi con le ragazze via per le vacanze estive si sono dati vicendevolmente piacere. Ammetto che il racconto mi eccitò a tal punto che non resistetti e mi sparai un sega.
Continuai con la lettura di questo genere di racconti ed ogni volta era una sega...
una volta andai anche oltre e senza nemmeno pensarci tanto presi dal frigo una zucchina e dal bagno della crema. Mi misi alla pecorina e, mentre continuavo a leggere il racconto, passai la crema sull’ano e mi penetrai prima con l’indice e poi anche con il medio in modo da allargare il buco del mio culetto. Passai poi la crema anche sulla punta della zucchina e la appoggia sull’ano. Era ancora fredda e sentii un brivido risalirmi lungo tutta la schiena. La spinsi inizialmente piano e, una volta dentro, diedi un colpo violento per farlo entrare tutto. Iniziai poi a fare andare su e giù la zucchina dimenticandomi del tutto del racconto che stavo leggendo. Dopo 5 minuti di questo trattamento mi fermai mantenendo la zucchina interamente dentro il mio culo ed iniziai a masturbarmi. Eccitato da questa situazione sentii quasi subito lo sperma fuoriuscire e nello stesso tempo lo sfintere contrarsi attorno alla zucchina che poi da sola uscì finendo per terra.
Andai in bagno, mi ripulii ed andai a letto soddisfatto.

Ormai il sito di annunci69 era per me una meta fissa. Sempre più incuriosito dal mondo gay iniziai a sbirciare anche nella sezione annunci ed ovviamente in quelli per gay e bisex. Già la frase di commento “lui cerca lui” mi eccitava. Iniziai quindi a leggere i vari annunci. Ve ne sono dei più disparati: giovani, gente matura, attivi, passivi, ed anche le foto vanno dalle più caste a quelle che non lasciano nulla all’immaginazione.
Una sera, quasi spinto da un raptus, presi la decisione di inserire anch’io un annuncio. Mi dissi che lo facevo solo per gioco, per vedere se qualcuno avrebbe risposto. Presi allora la mia digitale, mi denudai e iniziai con l’autoscatto a farmi delle foto da allegare all’annuncio. Ne servivano due ma alla fine ne ho inserite 6: tre con un bel primo piano del mio cazzo (uno rilassato e due in tiro) e tre di spalle, una con il buco del culo in bella mostra che parlava da se.
Scrissi che ero alla mia prima esperienza e che volevo che mi contattassero solo ragazzi giovani anche loro “vergini” e desiderosi di nuove sensazioni.
Aspettai ansioso di vedere il mio annuncio pubblicato. Il giorno seguente ricevetti la mail dello staff che mi comunicava che il mio annuncio era on line. Andai subito a guardarlo e scoprii che la foto principale dell’annuncio, quella che compare proprio in bella vista insieme a tutti gli altri annunci, era quella in cui stringevo il mio cazzo, mostrando il primo piano della mia cappella leggermente bagnata.
Con mio immensa sorpresa scoprii che era già stato visitato da 75 “porcellini”. L’idea che qualche altro uomo avesse visto le mie nudità e che nel vederle si fosse eccitato, mi fece andare fuori di testa.
Alla sera mi collegai ad internet e andai a leggere la posta e trovai ben 10 contatti relativi al mio annuncio. Nel vedere quegli annunci sentii il mio cazzo ingrossarsi.
Iniziai a leggere, ma rimasi un po’ deluso dai primi. Era gente più grande di me che si spacciava per essere alle prime esperienze probabilmente solo perchè era questa la mia richiesta. Non sapevo se sarei andato avanti ma dentro me speravo nell’annuncio di qualcuno che mi avesse tolto qualsiasi dubbio. Chiusi il computer e andai a letto deluso.
Il risveglio fu tragico, visto che era lunedì e bisognava andare a lavoro. Dall’ufficio provai a dare un’occhiata alla mail.
La mia attenzione cadde su un annuncio di un ragazzo di 33 anni di nome Luca. Anche lui mi diceva che era alle prime esperienze ma non so per quale ragione volli lasciargli il beneficio del dubbio. Risposi alla sua mail chiedendogli di lui e se effettivamente era “vergine”. Mi rispose quasi subito dicendomi che aveva detto la verità e che anche lui era come me intimorito. Ci scambiammo qualche mail in cui parlavamo un po’ di noi e del perchè di quel mio annuncio e della sua risposta. Dalle sue mail si capiva che era alla ricerca di affetto e non solo di una scopata. Fui sincero e gli dissi che avevo una ragazza e che con lei andava tutto benissimo, non ero alla ricerca di un ragazzo ma ero solo attirato dalle sensazioni che si potevano provare nel sesso con un altro uomo.
Mi ringraziò per la mia chiarezza e mi disse che per lui andava bene e mi chiese di incontrarci. Gli chiesi prima una foto che mi mostrasse almeno come era fatto fisicamente, lui mi aveva già potuto vedere sull’annuncio. Dopo una sua prima risposta negativa, riuscii a farmi spedire una sua foto. Era disteso nudo sul letto con il cazzo in tiro e stretto bene in mano come quasi a volermi mostrare la sua fisicità. Ovviamente si era premurato di cancellare il suo volto. Mi chiese nuovamente se volevo che ci incontrassimo.
Fino ad ora per me era stato quasi un gioco, adesso mi toccava prendere una decisione: andare avanti o fermarmi. Stavo per spegnere il computer senza rispondergli, quando mi feci coraggio e pensando che se non lo avessi fatto al momento, non lo avrei più fatto. Gli risposi che avevo voglia di incontrarlo e gli proposi un luogo distante per entrambi dalla propria città di appartenenza. Lui viveva a Parma, io a Milano. Decidemmo di trovarci a metà strada, ci saremmo prima conosciuti e poi eventualmente saremmo andati in un albergo. Ci saremmo visti venerdì sera dato che ero sicuro di non dovermi vedere con la mia ragazza.
Il venerdì arrivò in un baleno e non appena uscito da lavoro mi diressi all’appuntamento. Ammetto che ero un po’ agitato, mi chiedevo come avrei dovuto comportarmi, se sarei veramente andato fino in fondo. Arrivai all’appuntamento e vidi che sul posto era già presente un ragazzo che dalla costituzione poteva essere Luca. Mi fermai un po’ a guardarlo, sembrava carino, era un po’ più alto di me e aveva un fisico asciutto. Era meglio di come me lo immaginavo. Mi avvicinai a lui e gli chiesi se fosse Luca, mi disse di si. Ci stringemmo la mano e dopo i convenevoli di rito andammo a sederci ad un bar. Davanti ad una birra, parlammo un po’ di noi senza però toccare l’argomento che ci aveva portato ad incontrarci. Finita la birra ci guardammo negli occhi e gli dissi che avevo voglia di andare in albergo. In internet avevo recuperato l’indirizzo di un motel in zona. Arrivammo in camera, tra di noi la tensione era evidente. C’era bisogno di qualcuno che prendesse in mano la situazione e da come stava procedendo la cosa, quello non ero io. Luca allora si venne a sedere vicino a me iniziò a toccarmi le gambe, fino all’interno delle mie cosce. Ero impietrito, non sapevo cosa fare, sentivo solo che il mio cazzo iniziava a crescere dentro i pantaloni. Portavo dei jeans con i bottoni al posto della cerniera. Sentivo la dita di Luca che provavano ad intrufolarsi tra un bottone e l’altro, uno saltò e potè così arrivare all’altezza della mia cappella. Spostò l’elastico dei mie boxer e prese a strofinare l’indice e il medio sulla punta ormai totalmente esposta alle sue carezze. Chiusi gli occhi per godere ancora di più di quella sensazione. Con l’altra mano prese a sbottonarmi del tutto i pantaloni, che vennero poi da lui totalmente tolti. Aprii gli occhi nel momento in cui Luca stava per prendere in bocca la mia cappella e con le mani mi toglieva del tutto i boxer di dosso. Prese ad andare su e giù con la bocca ed ogni tanto si fermava a tintillare la cappella. Questo lavoretto con la lingua mi provocava dei fremiti lungo tutto la schiena. Gli dissi che mi stava facendo impazzire e questo lo spinse ad aumentare la velocità del suo pompino e ad andare sempre più in basso in modo da ingoiare tutto il mio cazzo. Contemporaneamente giocava con le mie palle. Ero al settimo cielo e non mi accorsi del pericolo che stava correndo il mio ano. Con le mani infatti mi allargò le natiche e infilo il pollice nel mio culo. Questo gesto mi fece talmente eccitare che iniziai a sborrare copiosamente nella bocca di Luca. Lui rimase impassibile e continuava ad andare su e giù e nel frattempo ad ingoiare tutto il mio liquido sempre con il dito nel mio ano. Si fermò solo quando il mio pene era ormai tornato in posizione di riposo. Allora si staccò da me e mi chiese se mi era piaciuto e se mi sentivo di ricambiare il servizio. Gli dissi che era stato talmente fantastico che mi sarei sentito uno stronzo a non contraccambiare le sue attenzioni.
Fu però lui a riprendere il gioco togliendomi la camicia che era l’unico indumento che ancora avevo addosso e baciandomi i capezzoli.
Non potevo rimanere ancora passivo e iniziai quindi con lo sbottonargli la camicia. Contrariamente al mio petto, il suo era privo di peli. Continuai con i pantaloni che lui mi aiutò a togliere. Anche sotto gli slip era evidente la sua erezione. Presi a strofinare la mia mano sul suo cazzo che poi afferrai e iniziai a menare. Gli abbassai gli slip e mi fermai a guardare il suo arnese. Luca non capii che lo stavo ammirando ma tradusse quel mio gesto come un attimo di indecisione. Con le mani allora cercò di avvicinare il mio viso al suo cazzo. Gli dissi non c’era bisogno e mi fiondai tra le sue cosce. Per prima cosa iniziai con la lingua a leccare il suo glande. Giocai con la sua cappella fino a quando non mi decisi a prenderglielo tutto in bocca. Era il primo cazzo che sentivo in gola. Andavo su e giù con le labbra, fermandomi ogni tanto a succhiare la sua cappella. Lo sentivo ansimare e la cosa mi eccitava sempre più. Luca non si limitò, come me prima, a farsi servire ma si spinse con le mani verso il solco delle mie natiche e, dopo essersi insalivato le dita, mi inserì prima l’indice e poi il medio nel mio ano. Sentendomi il culo violato mi fermai un attimo ma subito ripresi a succhiare il suo cazzo con più foga. Mentre io lo spombinavo, lui mi scopava il culo con le due dita. Le mie labbra erano ormai arrossate quando sentii il primo fiotto dello sperma di Luca arrivarmi in gola. Fu una sensazione strana e fui quasi tentato di lasciare la presa, ma non lo feci, volevo andare fino in fondo, volevo per la prima volta provare il sapore dello sperma. Non so dire se mi piacque, so solo che ingoiai tutta la sua sborra prima di rialzarmi. Luca solo allora tiro fuori le due dita dal mio sedere. Gli chiesi se ero stato all’altezza. Mi rispose che ero stato grande. Queste sue parole, l’idea di avere per la prima volta fatto un pompino ad un uomo con tanto di ingoio, fecero riprendere vigore al mio cazzo che prese a svettare tra le mie gambe.
Nel vedere ciò, Luca mi disse che non poteva sprecare un cotal arnese e allora si voltò mostrandomi le terga. Con le mani si allargò le chiappe, in modo che potessi ben vedere il suo ano che non aspettava altro che di essere scopato. Non mi feci ripetere l’invito, mi bagnai con la saliva il mio cazzo e lo puntai dritto al suo ano. Non volevo essere brutale ma, causa la resistenza del suo sfintere, non riuscivo inizialmente a penetrarlo e preso dal desiderio afferrai Luca dai fianchi e spinsi il suo culo verso di me. Lo sentii emettere un urlo di dolore, ma ormai ero dentro di lui. Ero titubante sul da farsi, ma fu Luca a dirmi di continuare e di farlo godere. Ritrassi il mio cazzo per poi affondare nuovamente, Luca emise un ulteriore gridolino di dolore ma non mi fermai. Pian piano aumentai il ritmo, Luca non si lamentava più, anzi iniziò ad ansimare di piacere. Vedevo il mio cazzo uscire dal suo ano, per poi scomparire nuovamente tra le chiappe del suo culo. Sentivo che stavo per venire e decisi di fermarmi un attimo. Rimanendo sempre dentro iniziai a baciare la schiena di Luca e a sussurragli all’orecchio che era la mia donna e che era splendido scoparla. Si voltò verso di me e mi baciò. Ripresi allora a stantuffarlo con foga e dopo un poco ebbi di nuovo l’impulso di sborrare, questa volta non mi fermai. Fui io a gridare di piacere mentre gli riempivo l’ano con il mio seme.
Non uscii subito ma mi appoggiai sulla sua schiena esausto fino a che il mio cazzo non si ritrasse da solo, allo stesso modo di come aveva fatto il weekend precedente dalla figa della mia ragazza.
Mi stesi sul letto mentre Luca andava in bagno a ripulirsi. Pensai a quello che era appena accaduto e mi chiesi se la serata sarebbe finita lì. Non dovetti aspettare tanto per avere una risposta. Luca uscì al bagno e si avvicino al letto dove ero steso, era sorridente. Si sedette sul letto e avvicinò le sue labbra alle mie. Mi incominciò a baciare con passione, sentii il contatto della sua lingua sulle mie labbra che si aprirono per farlo entrare. Le nostre due lingue si intrecciarono, chiusi gli occhi mentre lui mi baciava il collo e pian piano scendeva verso il petto. Si fermò un attimo il prossimità dell’ombelico e mi bacio la punta del mio cazzo in stato di riposo. Non sarei riuscito a riprendere vigore un’altra volta in così poco tempo, ma non era questo l’obiettivo di Luca.
Mise le mie gambe sulle spalle in modo di allargare le mie cosce, il mio ano era li davanti a lui. Sentii la sua lingua bagnare l’ingresso del mio sfintere e poi penetrare leggermente dentro. Ero alla sua mercé e sembrava essersene reso conto. Fui preso alla sprovvista quando lo sentii prima la sua punta e poi tutta l’asta entrarmi dentro. Avevo appena ricevuto in culo il mio primo cazzo. Cominciò a pomparmi senza ritegno, sentivo il mio ano aprirsi sempre più ad ogni suo affondo. La posizione non era delle più comode e chiesi a Luca di darmi un attimo di tregua. Uscii da me e si sedette sul letto con il cazzo il bella mostra. Non resistetti e mi fiondai a leccarlo, aveva un sapore forte e acre. Dopo averlo ben insalivato mi allargai con le mani le chiappe e mentre Luca reggeva la sua asta mi andai a sedere sul suo cazzo. Ormai il mio ano si era allargato e non ebbi problemi ad impalarmi. Mi muovevo sull’asta di Luca cercando di arrivare il più in fondo possibile. Dopo un po’ però Luca si stufò di rimanere passivo, mi prese dai fianchi, mi girò e mi fece stendere sul bordo del letto con il culo esposto verso l’esterno. Mi penetrò nuovamente, il mio ano sotto i suoi colpi non aveva tregua.
Era fantastico, sentivo le sue palle sbattere contro il mio culo, mi sentivo uno strumento di piacere, una porca e come tale mi espressi chiedendo a Luca rompermi il culo.
Sembrava che Luca non venisse più, quando lo sentii fermarsi e iniziare a riempire il mio buco con la sua sborra.
Scaricò tutto il suo sperma dentro di me e poi usci dal mio ano. Mi sentivo dolorante ma soddisfatto. Rimasi un po’ disteso a pancia in giù con il mio culo aperto esposto agli sguardi di Luca, poi mi alzai e sentii lo sperma scorrermi tra le gambe.
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