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Gay & Bisex

Tra moglie e marito


di SposatoLecce
30.09.2019    |    2.673    |    5 9.8
"Mi stesi per terra e mi toccai il cazzo che era duro..."
Avevo 30 anni ed ero single. Ero andato a vivere da solo. Avevo preso in affitto una casa in un condominio di 3 piani. Al piano di sopra viveva una coppia di sposi senza figli. Con il passare del tempo, da saluti formali quando ci si incontrava per le scale, si passò a chiacchierate e inviti per il caffè ̈. Lui aveva 42 anni all'epoca e lei 39. Entrambi appassionati di fitness e sportivi. Lui alto, magro, depilato, muscoloso al punto giusto, capelli corti. Lei nonostante l'attività fisica, qualche chilo in più, capelli lunghi neri, occhi neri, labbra carnose, carnagione olivastra, ma soprattutto una quarta di seno che per ovvi motivi non stava proprio su ma era un po' cadente, cosa che a me piace tanto, fianchi larghi ma vita stretta. I palazzi che costruiscono adesso non sono proprio il massimo per l'isolamento acustico e spesso la sera e il sabato pomeriggio sentivo lei gemere di piacere. Quel periodo per me non era molto fortunato dal punto di vista sessuale e mi masturbavo spesso. Quando la sera nel letto, ascoltavo le loro performance, mi masturbavo immaginandoli tutti e due, lui prestante fisicamente che ci dava dentro e lei sinuosa morbida con quel seno che godeva. Immaginavo i loro corpi nudi, mi immaginavo sempre una scena dove lui era steso sul letto e lei sopra che si muoveva su e giù tenendosi il seno. Mi masturbavo pensando di stare con loro. Era infatti una mia fantasia segreta partecipare ad un rapporto con una coppia e avere contatti fisici sia con un uomo che con una donna. Devo dire che mi sono sempre e soltanto piaciute le donne, ma ultimamente stavo cominciando a provare anche una certa curiosità nei confronti del membro maschile. Non mi piacevano e non mi piacciono gli uomini, ma l'idea di poter dare e ricevere del sesso orale con un uomo mi stava stuzzicando sempre di più. Un pomeriggio dovevo appendere un quadro ad un muro e usai il martello, ovviamente feci rumore. Il giorno dopo li incontrai e mi chiesero se avessi fatto lavori a casa. Risposi che avevo appeso solo un quadro, e lui mi disse : "Sai con questi muri così¬ fini si sente tutto". A me venne naturale dire : "beh si, me ne sono accorto". E loro mi dissero: "ah si? hai notato anche tu?" "Beh si, qualcosa la sento anche io". Forse non fui proprio cortese, me ne uscii con una battuta un po' indiscreta, ma a giudicare dalla risatina compiaciuta di lei, non mi sembrò poi così male. Si vedeva che lei aveva capito a cosa mi riferissi e la cosa sembrava non dispiacerle anzi. Passarono i giorni e la confidenza con loro aumentò, sembrava quasi che mi avessero adottato. Inviti a pranzo, a cena, caffè ̈. Partite alla tv. Io potevo ricambiare poco ma ogni tanto lo facevo. Spesso invitavo lui a casa mia a giocare alla play e in queste occasioni uscivano i soliti discorsi fra uomini, e cioè di sesso, fantasie sessuali, commenti su ragazze che abitavano in zona ecc. In queste occasioni uscirono anche discorsi su rapporti omosessuali ed entrambi eravamo dell'idea che ogni forma di sesso se fatta tra persone consenzienti era una cosa naturale. Mi confessò anche che lui era incuriosito dal vedere una coppia gay fare sesso e soprattutto affermava che se un uomo lo volesse, sarebbe bravissimo a fare un pompino ad un altro uomo. Questa cosa che disse mi fece eccitare tantissimo, e ricordo che ebbi un'erezione incontrollata che feci fatica a nascondergli. Quando andò via nel letto, mi masturbai, ma questa volta pensai a lui, al suo membro e a quanto lo avrei voluto. Lavoravano entrambi e rientravano la sera. Lei però il lunedì mattina non lavorava poiché il negozio in cui faceva la commessa il lunedì mattina era chiuso. Un lunedì mattina presto, infatti, ci incontrammo fuori dal palazzo, lei tornava dalla spesa, cominciammo a chiacchierare e mi invitò a prendere un caffè a casa sua. Due chiacchiere, il caffè e una sigaretta sul balcone. Quella mattina notai da parte sua degli sguardi diversi, più intensi, mi fissava e cercava il mio sguardo. Era vestita con dei pantaloni di tuta aderenti, scarpe da ginnastica e una maglietta aderente che metteva in evidenza il suo seno stupendo. Finita la sigaretta ci salutammo. Io rientrai a casa e la prima cosa che feci fu quella di masturbarmi pensandola sola a casa mentre io le toccavo il seno e le succhiavo i capezzoli. Dopo un po' immaginai anche suo marito che entrava in casa si spogliava e si univa a noi. E nella mia immaginazione vedevo lui in piedi, nudo, eccitato. Arrivai in due minuti per quanto ero eccitato. Da quel momento la mia curiosità verso di loro aumentò sempre di più. Il lunedì successivo cercai in tutti i modi di incrociarla fuori. Mi appostai sul balcone e quando la vidi rientrare dalla spesa mi precipitai giù per incontrarla dicendole espressamente che l'avevo vista rientrare ed ero sceso apposta per aiutarla a salire a casa le buste della spesa. Così feci, e lei mi fece entrare per offrirmi un caffè. Mentre preparava il caffè, gli sguardi diventarono ancora più intensi, lei mi fissava e si faceva guardare, lo aveva capito che la guardavo con occhi diversi e le piaceva. Anche questa volta tornai a casa e mi masturbai, e anche questa volta, nelle mie fantasie e nella mia mentre entrò prepotentemente anche il marito. Fantasticai sul fatto di trovarmi nel loro letto, io lui e lei. Immaginavo il seno di lei e il membro di lui. Desideravo giocare con la mia bocca con entrambe le cose, insieme, nello stesso momento. Stava arrivando l'estate e il caldo. Una sera mi chiamò lui proponendomi l'ennesima partita alla play. Entrò a casa. Ci mettiamo a giocare. Faceva caldo quel giorno, lui era vestito con un paio di pantaloncini di allenamento aderenti e questo mi permetteva di notare bene la sua dote. Era veramente ben messo e mentre giocavo pensavo che non potevo competere in quanto a dimensioni con lui se mai avessi avuto modo di avere un rapporto con sua moglie. Mi spiegavo, quindi, tutti quei gemiti della moglie che si sentivano la notte mentre lo facevano. Ero distratto mentre giocavo, stavo pensando al suo membro, si vedeva che era di dimensioni sopra la media. Ero attratto. Lo guardavo spesso, e lui si accorse di questo. Ma a lui sembrava non dargli fastidio anzi. E continuammo a giocare. Mi era scattata qualcosa nella testa. Desideravo rivederlo, in boxer e a casa mia. Desideravo vedere il suo membro. La sera dopo lo chiamai e lo invitai a continuare la sfida alla play. Cominciammo a giocare, mentre giocavamo ci guardavamo e io ad un certo punto mi alzai per andare a prendere un po' d'acqua. Tornai e lo trovai senza maglietta e senza pantaloncini. Mi chiese scusa per l'abbigliamento ma diceva che aveva caldo e i pantaloncini gli stavano andando stretti. Era rimasto con un paio di mutande bianche che erano molto aderenti. Io quando lo notai non riuscivo a togliergli gli occhi da dosso. Ad un certo punto la mia partita finisce e tocca a lui. Io ero fermo e lui continuava a giocare. Cercando di non farmi accorgere guardavo le sue mutande, piene. All'improvviso successe qualcosa che mai avrei immaginato. Lasciò il joystick e con una mano, mi prese la mia. Io completamente imbambolato, me la lasciai prendere. Se la mise sul suo membro. Continuò a giocare come se niente fosse. Io paralizzato, non riuscivo né a toglierla ne a lasciarla. Con la scusa che stava giocando, cominciò a muoversi con il bacino. Io non lo lasciavo, accompagnavo con la mia mano sul suo cazzo i suoi movimenti. Lo sentii sempre più duro, si muoveva tra le mutande. Stava diventando grosso e lo desideravo. Mi venne il fiatone, ero confuso. Desideravo scoparmi la moglie ma avevo il cazzo del marito in mano. Capii cosa voleva, capii che potevo farlo senza andare incontro a qualcosa di sgradevole. Mi lanciai, lo tirai fuori dalle mutande, Lo toccai, era lucido....cominciai a muoverlo.
Su e giù, lui chiuse gli occhi, gli piaceva quel movimento. Io volevo di più volevo avvicinarmi. Lo feci, mi inginocchiai e

continuai a muoverlo con la mano fino a quando non chiusi gli occhi e.......lo leccai....piano piano, poi sempre più leccate, e finalmente lo presi in bocca, cominciai a succhiarlo, lui dirigeva i movimenti, si sedette sulla sedia, le gambe aperte e io in ginocchio davanti a lui. Aveva fermato il gioco. Gli stavo facendo un pompino. Stavo finalmente facendo un pompino ad un uomo. Ero in estasi, eccitatissimo. Mentre lo succhiavo pensavo a sua moglie, la immaginavo che faceva la stessa cosa che stavo facendo io. Ero attratto da tutti e due, dal seno di lei e dal cazzo di lui. Ma intanto stavo succhiando il cazzo di lui. Lui godeva, gli piaceva come glielo succhiavo. Non avrei mai immaginato in vita mia di fare una cosa del genere. Ma mi stava piacendo. Cominciai a succhiarlo e leccarlo come quando altre donne lo avevano leccato e succhiato a me. E questa cosa funzionava, lui stava godendo. Me lo assaporai tutto, leccavo la sua punta, la succhiavo, con la lingua scesi giù e cominciai a leccargli le palle. Poi risalivo su, aprivo la bocca e me lo facevo entrare dentro. E succhiavo, succhiavo stringendo le labbra attorno a quel fantastico cazzone. Salivo e scendevo, era la prima volta ma era come se avessi sempre succhiato cazzi. Mi aiutavo con la mano, con la lingua, cercavo di fare quello che io desideravo quando erano altre a farlo a me. Ogni tanto lo toglievo dalla bocca e me lo sbattevo contro il viso. Poi ricominciavo a succhiare. Ero in estasi anche io. Godeva talmente tanto che ad un certo punto mi disse: "Sto arrivando".
Non me la sentii di continuare con la bocca e continuai con le mani. Iniziò a gemere forte e.....ad un certo punto esplose. Lanciò un getto forte di sperma che mi schizzò sulla spalla. Avevo appena finito di far sborrare un uomo ed ero eccitatissimo. Rimanemmo in silenzio. Nessuno parlava. Mi stesi per terra e mi toccai il cazzo che era duro. Vidi lui alzarsi dalla sedia e sedersi per terra vicino . Mi tolse i boxer, cominciò a toccarmelo, a muoverlo, a leccarmelo e baciarmelo. Aprì la bocca e cominciò a succhiarmelo. Io ero in estasi, guardavo lui succhiarmi il cazzo ma immaginavo fosse sua moglie. Ero eccitatissimo, arrivai in due secondi, non riuscii a trattenermi e anche io dissi la sua stessa cosa : "Sto arrivando". Lui continuò a succhiare, non smise di farlo come lo feci io. E gli riempii la bocca di sperma. Si stese per terra. Eravamo tutti e due stesi e avevamo appena avuto un orgasmo. Fantastico. Si ricompose e andò via senza dire nulla. I giorni seguenti per l'imbarazzo evitai di incontrarli, sia lei che lui ma soprattutto lui. Mi feci coraggio però e un lunedì mattina, con la stessa tattica delle volte precedenti, incontrai lei. Mi fulminò subito esclamando : "Sei sparito, ti aspettavo, dai sali che ci facciamo un caffè”. Salii a casa sua. Entrammo, lei preparò il caffè ̈, eravamo in cucina,
una cucina piccola quindi si stava vicini, quasi a contatto. La desideravo, fortemente. Lei ad un certo punto mi disse: "Dove sei stato? Non ti ho visto per un po', ti ho pensato in questi giorni". E io risposi: "Niente di che, ho avuto un po' da fare. Comunque anche io ti ho pensata, il caffè che prepari tu è il migliore". Lei aggiunse: "Hai pensato a me solo per il caffè?". "No", dissi io. "E per cos'altro?" continuò lei. Ero in un mix di sensazioni: imbarazzato, eccitato, impaurito, contento. Capivo che ormai tra noi due c'era un feeling particolare. Le risposi:"Perché è un bel momento questo del lunedì mattina con il tuo caffè, mi piace stare qui....". Si avvicinò per porgermi la tazzina del caffè che nel frattempo era uscito. Mi diede la tazzina in mano, era quasi attaccata a me. Sentivo il suo odore, dolce ma forte, l'odore della sua pelle. Le dissi:"Buono il tuo profumo...." Lei mi rispose:"Ti piace? Odora...." E si avvicinò ancora di più a mettendo dietro i capelli porgendomi il collo per odorarglielo e toccando il mio petto con il suo seno. Ebbi un brivido, stavamo attaccati, il suo grande seno su di me, il suo collo vicino al mio viso. Mi avvicinai ancora di più per odorarle il collo e sentii il suo seno morbido ancora di più sul mio petto. Le odorai il collo....Feci due inalazioni del suo odore e ne fui inebriato. Il suo collo, il suo seno, il suo viso.....pensai, ora o mai più. Avvicinai le labbra al suo collo e le poggiai. La stavo baciando sul collo. Emise un sospiro....La baciai ancora, su un'altra parte del collo. Si strinse a me....Il suo seno lo sentivo ormai tutto....continuai a baciare...salendo sulla guancia....lei mi abbracciò e si strinse a me....Cominciò a baciarmi pure lei sul collo...Le misi le mani dietro la schiena e......le spinsi il suo bacino verso il mio. Partì una scintilla, lei era il fuoco e io la benzina. Cominciammo a baciarci dappertutto, cominciammo a toccarci. Le presi in mano i due seni e li toccavo. Erano enormi, morbidi, le misi le mani dentro la maglietta. Toccavo il suo seno. Senza che glielo chiedessi, si tolse la maglietta e mi tolse la mia. Si girò di spalle, le slacciai il reggiseno, lo lasciai cadere per terra, presi di nuovo in mano il suo seno. Mi sentivo esplodere dentro i pantaloni, la mia erezione era massima. Glielo feci sentire appoggiandolo sul suo fondo schiena. Lei appena lo sentì, iniziò a strusciarsi. Lo strusciavo in mezzo alle sue natiche. Ad un certo punto si rigirò, ce l'avevo di fronte con il suo seno spettacolare davanti. Mi buttai sui suoi capezzoli, li baciavo, li succhiavo, li mordicchiavo dolcemente. Lei era in estasi. Mi mise le mani al collo e mi invitò a continuare a succhiarle i capezzoli. Erano turgidi, grossi. Fantastici. Piano piano scesi giù sulla pancia. Le misi la lingua nell'ombelico. Lei godeva, si muoveva, ansimava. Le abbassai i pantaloni e la lasciai per un attimo solo con gli slip. Aveva un paio di slip neri trasparenti. Non era completamente depilata, aveva un ciuffo di peli neri che la rendevano ancora più selvaggia. La baciai in mezzo alle gambe da sopra agli slip. Sentivo il suo odore di sesso. La baciavo appoggiando le mani sulle sue natiche abbondanti e morbide. Provai a fare una delle cose che più mi eccita fare con una donna sperando che lei se lo lasciasse fare. La girai di schiena, la piegai in avanti e le spostai le mutandine per leccarla da dietro. Se lo fece fare, anzi fu lei a spostarsele le mutandine per permettermi di leccarla. Lo voleva anche lei, voleva essere leccata. Tirai fuori la lingua e cominciai a gustare il suo sapore. Dolce ma forte. Sprigionò un odore di sesso fortissimo. La mia lingua leccava le sue labbra, erano squisite. La leccai dentro le sue labbra, era bagnata. Assaporai il suo gusto. Lei ansimava. Io ero durissimo. Volevo leccarle la figa, volevo stare comodo, volevo farla godere con la mia lingua e le mie dita. Allora la feci sedere sulla sedia. Io in ginocchio, le sue gambe sulle mie spalle. Ora potevo leccarla bene. Le tolsi via gli slip. Ora era completamente mia. Cominciai a leccarla, a sbatterle il clitoride con la lingua. Lei mise le mani sulla mia testa. Le infilai un dito dentro. Il dito affondò subito dentro di lei, senza resistenza, era bagnatissima. Il ritmo delle mie leccate cominciò ad aumentare così come il ritmo del dito che entrava ed usciva dalla sua figa. Lei mi guidava, mi faceva capire quando accelerare. Godeva sempre di più. Ansimava sempre di più. Stava per raggiungere l'orgasmo. La mia lingua ormai la martellava. Continuai a leccarla fino a quando non si inarcò con il bacino all'indietro e cominciò a godere. Le sue gambe sulle mie spalle cominciarono a tremare. Godeva, godeva, godeva. Mi prese la testa e mi fermò, Io la guardai negli occhi. Era stupenda. I capelli disordinati sul viso, il suo seno libero, le sue gambe sulle mie spalle. Il suo orgasmo davanti al mio viso. Fece quindi quello che mi aspettavo, quello che volevo, quello che desideravo. Si alzò dalla sedia e mi portò sul divano. Senza perdere tempo mi tolse tutto e prese il mio cazzo in mano. Si avvicinò e cominciò a

succhiarlo. I capelli le caddero davanti, o forse lei li fece cadere apposta per un po' di imbarazzo, come per nascondersi. Ma, io li presi in mano e glieli spostai. Oltre a sentirmelo succhiare volevo anche vederla succhiare. Volevo vedere come faceva scomparire il mio cazzo nella sua bocca. Fantastico. Mi stava facendo un pompino stupendo. La fermai, la feci alzare. Volevo scoparla. Lei si alzò e si mise su di me, prese il mio cazzo in mano e lo diresse dentro di se. Sentii sul mio cazzo un calore stupendo. Era la sua figa ormai bollente che ricopriva il mio cazzo. Ce l'avevo davanti, seduta su di me, io dentro di lei. Si muoveva su e giù, la testa all'indietro e il suo seno tutto per me. Cominciai a muovermi sempre più velocemente, mentre prima un seno, poi l'altro in bocca. Succhiavo i suoi capezzoli. Lei godeva. Io godevo. Stavamo finalmente scopando. Una delle mie fantasie erotiche con le quali mi masturbavo, finalmente era diventata realtà. Le davo dei colpi di bacino, e ogni colpo era un suo ansimare. Mi fermai un attimo le presi la testa e la diressi verso di me. La baciai, la mia lingua si contorceva con la sua. Baci appassionati, scambi di salive. Ero in estasi. Non stavo più resistendo, troppo eccitato, troppo stimolato dai suoi seni, dalla sua bocca, dal suo odore. Mi sentivo che stavo per arrivare. "Arrivo" le dissi. Si alzò rapidamente si inginocchiò fra le mie gambe, riprese a succhiarlo. Gridai "Sto arrivando".....continuò a succhiare, ancora più forte. Mi sentii un fuoco che mi partiva dallo stomaco e che si dirigeva verso la punta del mio cazzo e.....le riempii la bocca di sborra. Ad ogni mio getto corrispondeva un suo gemito. Un orgasmo pazzesco. Continuò a succhiarmelo fino a quando non uscii fuori l'ultima goccia di sperma. Ero completamente nelle sue mani. Alzò lo sguardo, mi guardò e poggiò l viso sul mio stomaco. Eravamo entrambi distrutti, sudati, soddisfatti. Rimanemmo in silenzio per un po'. Mi baciò sulle labbra. Odorava di sperma. Era fantastico. Ci rivestimmo e lei mi disse:"Sei fantastico". Questa cosa mi dette una botta di autostima pazzesca. Quel pensiero che avevo di non essere in grado di reggere il confronto con suo marito svanì. Poi aggiunse:"Adesso è il caso che vai". Mi fece capire che da un momento all'altro potesse rientrare suo marito. E questa diventò poi nella mia testa un'ulteriore fantasia. Scopare con lei ed essere scoperti dal marito. Mentre stava seduta su di me infatti, per un attimo ho immaginato che lui potesse rientrare a casa e partecipare anche lui. Immaginavo che mentre mi scopavo lei, lui si abbassasse i pantaloni e mi metteva il suo cazzo in bocca. Fu una fantasia che mi fece masturbare per due giorni. Il mercoledì sera seguente, mi manda un messaggio lui, mi scrive :"Voglio giocare di nuovo alla play con te" con una faccina ammiccante. Io capii subito cosa intendeva. Gli risposi: "voglio giocare anche io con te. Ti aspetto". Ero emozionato, eccitato, non vedevo l'ora che venisse. Volevo di nuovo succhiargli il cazzo. Nella mia testa pensavo. Mi scopo la moglie e succhio il cazzo al marito. Stupendo. Bussò alla porta. Entrò, senza dire nulla lo feci entrare, lo feci sedere sul divano. Gli sfilai i pantaloni. Gli tolsi gli slip. Era già duro. Gli presi il cazzo in bocca. Lo succhiai avidamente, gli leccai le palle, gli baciavo la punta. Lo ficcavo tutto in bocca fino a quando non ce la facevo più. Mi fermai. Mi spogliai anche io mi stesi sul divano e gli proposi di fare un 69. Io steso, lui su di me. Ci stavamo succhiando il cazzo a vicenda. In più1 io avevo vicino a me il suo buco. Gli allargai le natiche e gli leccai il buco del culo. Lui si irrigidì un po', ma poi si lasciò andare. Cominciò a succhiare il mio cazzo. Io gli leccavo il culo. Eravamo come impazziti. Cambiammo posizione, io sopra di lui, fece altrettanto con il mio culo. Lo leccò e io gli succhiavo il cazzo. "Arrivami in bocca" gli dissi. "Continua a succhiarmelo" disse lui. Continuai a pompargli il cazzo. Lo sentivo godere. "Dai continua, non ti fermare, sto per sborrare" mi disse. Sentii un getto di sborra in bocca. Mi stava sborrando. Ero in estasi. Lui con la mano lo muoveva su e giù. Io con la bocca aperta a ricevere il suo sperma. Dopo che finii di sborrare io mi girai verso di lui e continuai a farmi una sega mentre lui mi massaggiava le palle. Gliele svuotai tutte in faccia. Lui con le mani prese lo sperma e se lo mise in bocca. Dopo esserci ripresi un po', lui mi disse: "E' un nostro segreto questo, ok?". Io risposi ok, ma in cuor mio avrei tanto voluto che questa cosa fosse condivisa con sua moglie. Ma purtroppo per me rimasero due cose separate. Continuai a scopare con lei per un paio di mesi. Ogni lunedì mattina con lei e due sere a settimana a succhiarci i cazzi con lui. Dovetti cambiare casa, finii questa esperienza fantastica. Siamo rimasti in contatto. La storia è andata avanti per tre mesi. Ma non c'era quel fascino e quella comodità di potersi incontrare al riparo da occhi indiscreti come lo facevamo a casa. Ogni intanto li incontro in giro per la città e ancora adesso che sono sposato e una vita sessuale regolare dedico loro qualche momento di intimità solitario, pensando a loro due.
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