Racconti Erotici > Gay & Bisex
> LA MIA PRIMA VOLTA - mio cugino, la scoperta del sesso e il primo assaggio di sborra
Gay & Bisex
LA MIA PRIMA VOLTA - mio cugino, la scoperta del sesso e il primo assaggio di sborra

24.10.2023 |
21.140 |
11
"Dopo un po' le voci dei nonni ci chiamarono per cena, mi ricomposi e scesi e così fece anche lui poco dopo, per tutta la serata fece finta di niente, poi, ..."
Nel precedente racconto vi ho parlato di come mi sono infatuato del corpo maschile, dei suoi muscoli, dei suoi pettorali, di come attraverso i programmi erotici della notte, mi sono avvicinato alla sfera sessuale...In quella calda estate a casa dei nonni, passavo le notti a fare zapping nei canali locali, cercando di scovare qualche bel maschio in mezzo alle centinaia di tette che mi si presentavano e che non mi facevano alcun effetto.
Ancora però non capivo bene cosa ciò mi provocasse, cosa avrei potuto fare col mio corpo e le cose che si potevano fare insieme quando più corpi venivano a contatto tra di loro.
Era ancora un mondo misterioso, sentivo che provavo una strana sensazione di piacere, ma ancora non mi rendevo conto di come avrei potuto far esplodere quella sensazione piacevole.
Si trattava di programmi erotici, cose soft, vedevo quei corpi che si spogliavano ma non del tutto, vedevo quelle bocche che si baciavano, ma mi sembrava la normalità, vedevo quelle donne che si abbassavano, ma non capivo bene a fare cosa, vedevo quegli uomini che si muovevano su di loro, ma non mi era chiaro cosa effettivamente facessero.
Però restavo ammaliato a guardarli cominciando a sentire delle strane sensazioni provenire dal mio pisello, sentivo i primi brividi, sentivo che era lì che nasceva la mia sensazione di piacere, oltre a un misto di calore, brividi, palpitazioni.
Andai avanti così un paio di settimane, quando poi per qualche giorno, ci raggiunse mio cugino Alex di due anni più grande.
Con lui avevo un bel rapporto, le scorsi estati le avevamo passate sempre insieme, era il mio compagno di giochi in quel luogo isolato, quell'anno però, essendo ormai grande, aveva preferito stare con gli amici e così era venuto a trovare i nonni solo per poco più di una settimana.
Era parecchio che non lo vedevo e quando lo vidi uscire dalla macchina con i suoi pantaloncini corti e la canotta, ebbi un sussulto, ebbi di nuovo quella sensazione di tremore e calore che avevo di notte guardando i programmi erotici.
Cercai di non farci troppo caso, ci salutammo, ma quasi da subito mi resi conto che il rapporto tra di noi era cambiato, non amava più di tanto passare il tempo con me, stare all'aria aperta, fare le passeggiate, ma preferiva piuttosto starsene per conto suo, spesso chiuso in camera.
Un po' ci rimasi male ma capii anche che essendo più grande, poteva avere altri interessi, ma non immaginavo quali potessero essere.
Comunque, in quei giorni che stette lì con me, evitai per imbarazzo di guardare quei programmi in tv, anche perchè condividevo la camera con lui, dormendo nello stesso letto. Avevo sempre condiviso con piacere il lettone, ma in quelle notti non mi sentivo a mio agio, ero agitato ad avere lui al mio fianco, cominciavo a sentire una sorta di imbarazzo a sentire il suo corpo vicino, il suo respiro accanto al mio; per fortuna erano notti fresche quelle, quindi dormivamo entrambi coperti, almeno certi pensieri venivano a meno. Quello che però cominciava a infastidirmi era che di giorno si chiudeva in camera, non voleva che entrassi, e faceva continuamente avanti e indietro tra la camera e il bagno.
Non capivo cosa avesse da fare, perchè non mi volesse lì, lo lasciavo fare, cercavo di non dare fastidio, sperando se ne andasse presto sia per potermene stare tranquillamente in camera, sia per poter ritornare a vedere i programmi della notte e sia per non sentirmi a disagio ogni volta che lo vedevo.
Ma un giorno, quello prima che lui partisse, avvenne per me la svolta delle svolte.
Quel giorno era tornato il caldo, ero stato fuori tutto il giorno e, sudato, ebbi bisogno di prendere una nuova maglietta in camera. Notando che lui si stava lavando in bagno entrai in camera senza farmi troppi problemi.
Entrato notai che sul letto c'era una rivista, mi avvicinai, mi stesi sul letto, e quello che mi si presentò mi sconvolse, seppur in positivo. Davanti a me foto di donne completamente nude, tette giganti, fighe aperte, ma anche giovani uomini non più semplicemente a torso nudo, ma spogliati di tutto, con tra le gambe degli enormi piselli duri e lucenti che mi sconvolsero, non capendo come potessero avere dei piselli così grossi e dritti. Ogni pagina che sfogliavo era una nuova scoperta, vedevo per la prima volta delle vagine da così vicino, ne vedevo l'interno, vedevo che quei piselli ci entravano dentro, che entravano dentro le loro bocche, vedevo quei corpi coperti di uno strano liquido bianco.
Quei piselli mi sembravano dei manganelli, non mi capacitavo di come potessero essere così grandi, del come si potessero usare e di come dal buchino sopra uscisse quella sostanza bianca a fiumi. Inutile dire che il mio sguardo si posò su quei corpi maschili, su quei pettorali definiti, su quelle gambe muscolose, su quelle braccia possenti. Ero completamente perso a vedere quelle immagini che non mi ero reso conto che nel frattempo mio cugino era rientrato e mi stava guardando.
"Eccoti qua, beccato!" sentii ad un tratto alle mie spalle.
"Scusa scusa, non volevo spiare le tue cose" dissi io agitato e in preda al panico.
Dietro di me c'era mio cugino, era appena uscito dalla doccia e aveva indosso solo un paio di mutande bianche, avevo davanti a me il suo corpo quasi completamente nudo, il suo petto che cominciava a definirsi con la palestra, i suoi capezzoli scuri, il suo ventre piatto, la sua pelle abbronzata.
"Scccccccc " mi disse portandosi il dito tra naso e bocca per zittirmi e chiuse la porta alle sue spalle con la chiave, "non ti preoccupare", si avvicinò a me sul letto e mi si stese di fianco: "è la prima volta che vedi queste cose, vero?"
Feci cenno di si con la testa, avevo il cuore in gola che mi batteva a mille, davanti a me quelle immagini super pornografiche, e di fianco, per la prima volta, il corpo di un uomo nudo e caldo.
"Guarda" mi fece, "guarda quanto è bella la figa, guarda questa qua come ce l'ha pelosa, chissà quanti cazzi ci entreranno, fra poco comincerai anche tu a spaccarle, eh eh .."
"Già", dissi io in preda all'imbarazzo, "sono belle larghe!"
"Certo" rispose lui, "devono farci entrare dentro questi cazzoni, queste puttane del cazzo!"
"Ma come fanno ad averci dei piselli così grossi e rigidi?, io li vedo sempre piccoli e molli, perchè loro ce l'hanno così?"
Si fece una grossa risata "ma è normale, il pisello, quando vede queste cose e si eccita, cresce, ti diventa grande e si indurisce, fra un po' comincerà a capitare anche a te!"
"Davvero, diventa a tutti così? Anche a te cresce?"
"Eccome!, Guarda" e così dicendo si alzò dal letto, e dalle mutande bianche fece uscire il suo cazzo, un'enorme mazza lunga e già indurita dal giornaletto che avevamo di fronte.
"Guardalo" mi fece "vedi come è diventato grande il mio? Senti come è duro, dai, avvicina la mano, non mordo mica"
Per la prima volta avevo finalmente un cazzo vero davanti a me e lo stavo per toccare, lo guardavo estasiato, era davvero lungo ed enorme, mi avvicinai con la mano e lo sfiorai appena, tanto bastò per sentire come era duro, rigido, un pezzo di marmo.
"Dai prendilo in mano, non avere paura"
lo presi nel mio pugno e lo avvolsi in tutta la sua circonferenza, sentivo quel pisello sempre più grande, sempre più caldo, e io ero sempre più agitato, sempre più eccitato, sempre più accaldato.
"Ti insegno a farti una sega, quando il tuo cazzo diventerà così, devi stringerlo come stai facendo adesso col mio e fare dei lenti movimenti avanti e indietro" mi mise così la sua mano attorno alla mia che stava stringendo il suo cazzo, e la guidò su e giù lungo la sua asta, "Bravo, devi continuare con questi movimenti, è come se stessi entrando nella figa di una donna, avanti e indietro, come se la stessi scopando, quando sei da solo è il modo migliore per divertirsi"
Ad un tratto, mentre nella più totale confusione, ero con la mano sul suo cazzo, sentii qualcosa stringere nelle mutande, allargai le gambe e lui notò un rigonfiamento, "Ecco vedi, comincia a svegliarsi anche il tuo pisellino, ci sta prendendo confidenza ma fra poco vedrai come ti diventerà grande"
In effetti, anche se ancora non a grossi livelli, stavo avendo la mia piccola prima erezione, lo sentivo caldo, lo sentivo gonfio, lo sentivo palpitare.
"E quando ti diventerà grande così, vedrai che sborrate ti farai!"
"Sborrate?" dissi io.
"Non sai nemmeno cos'è la sborra? Ma devo insegnarti tutto allora, ..., a furia di stimolare il pisello, che sia dentro le tue mani o che sia dentro la figa di queste troie qua, piano piano il cazzo esplode e fa uscire la sborra, lo sperma, i semini dei bambini scemone! Guarda, te la faccio vedere!"
Levò la mia mano dal cazzo e cominciò a segarsi davanti a me guardando e sfogliando quel giornaletto, quelle donne piene di cazzo e dalle fighe aperte; io ero lì immobile, non ci stavo capendo più nulla, avevo il suo bellissimo corpo davanti, un pisello enorme accanto a me, e delle immagini che andavano ben oltre quello che potevo immaginarmi dai programmi tv.
Lo vedevo mentre con quella mano faceva continuamente avanti e indietro, come se lo stringeva, come il suo respiro si faceva sempre più affannoso "Eccola cugino, adesso te la faccio vedere, adesso vengoh oh oh oh ...." e facendo quegli urletti di piacere, vidi uscire dalla sua cappella tante gocce di un liquido bianco che cercò di recuperare subito con la sua mano. "Eccola, guarda, questa è la sborra, questa è quella che piace alle donne, che le fa sentire puttane e che se non stai attento le mette incinte!"
Avevo davanti a me quel liquido strano, semi denso, biancastro, lo toccai dalle sue mani, era tutto appiccicoso, lui sorrise quasi a deridermi e l'unica cosa io che riuscii a dire fu "E di che cosa sa?"
"Vuoi assaggiarla?" mi chiese, "tieni provala" e così dicendo mi avvicino le dita sborrate vicino alle labbra, misi la bocca su quel ben di dio, e gustai qualche goccia di quel nettare caldo, denso e bianco.
Il sapore mi sembrava dolciastro, bastarono poche gocce per riempirmi tutta la bocca di quel sapore, mentre lo tenevo in bocca il sapore si fece ancora più forte, mandai giù il suo sperma e dissi "mmmmmm, buonissima!"
A quel punto mi diede uno schiaffo "Oh! ah frocio, vedi che deve piacere alle donne, mica a te, te l'ho fatta vedere e assaggiare, ma devi essere tu a darla da bere a queste troie, mica il contrario!"
"Certo certo" feci io per nascondere il disagio.
"tu devi leccare la figa e metterci dentro 'sto cazzo, capito? Ora vado a sciacquarmi di nuovo, fai il bravo col giornaletto e studiatelo per bene che fra un po' ne avrai bisogno"
Uscì dalla camera e io rimasi lì scioccato da quanto appena successo ma anche estasiato dall'aver visto e provato tutto ciò, restai lì a catturare ogni goccia di sborra che mi era rimasta sulle labbra, finii di gustarmela tutta e mi misi a rivedere quel giornaletto sognando sempre più di essere quelle donne, di poter io prendere in bocca quei piselli, di poter io farmi scopare da quei maschi, di poter bere io la sborra in barba a quanto mi voleva far credere mio cugino.
Dopo un po' le voci dei nonni ci chiamarono per cena, mi ricomposi e scesi e così fece anche lui poco dopo, per tutta la serata fece finta di niente, poi, quando fu l'ora di andare a letto, mi disse porgendomi il giornaletto porno "tieni, io domani devo partire, questo lo lascio a te, ora tanto sai come si usa e presto ti servirà"
Si mise poi a dormire come se niente fosse, ma per me non fu così, fissai in continuazione il suo corpo, il suo pacco, volevo provare a spingermi oltre, ma non ebbi coraggio, coraggio che invece trovai anni dopo quando ci ritrovammo ormai adulti, ma questa è una storia che vi racconterò più in là, perchè anche lui avrebbe cambiato idea su quel essere froci.
Il giorno dopo partì e mi saluto con un semplice "mi raccomando, fanne buon uso".
E di fatti ne feci buon uso, di lì a poco, quel piccolo rigonfiamento che aveva avuto il mio pisello divenne una vera e propria erezione, e con le mie mani, con l'insegnamento di mio cugino, e con il suo giornaletto, seppi come dar sfogo al mio piacere nell'attesa degli incontri veri, delle vere bevute di sborra, dei caldi pompini e delle lunghe scopate, del sesso pieno che non sarebbe tardato ad arrivare, ma questa è un'altra storia e presto vi racconterò tutto!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per LA MIA PRIMA VOLTA - mio cugino, la scoperta del sesso e il primo assaggio di sborra:
