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Il posto al fiume - 06. In macchina col vicino


di lucaxu2
19.12.2014    |    22.640    |    9 8.3
"Ovviamente trovarlo sempre alla finestra non mi ha stupito, quello che invece mi ha stupito era lo sconosciuto che gli stava di fianco a ridere insieme a..."
Su di un lato del parcheggio posteriore della scuola, c'erano una fila di
alberi ed un muretto a parare la strada. Il mio vicino aveva parcheggiato la,
di fianco ad un furgone, ed era in piedi ad aspettarmi massaggiandosi
vistosamente il pacco. Il professore alle mie spalle mi ricorda che non lo
avevo salutato a dovere e che avrei dovuto rimediare col mio vicino. Appena gli
sono davanti mi guardo intorno per essere sicuro di non essere visto quindi mi
inginocchio, gli sposto le mani e gli slaccio i pantaloni tirandogli fuori il
cazzo. "Salve signor vicino, questo è il signore che ieri al fiume è diventato
il mio professore iniziandomi ad essere una brava troia. E' grazie a lui se ci
siamo potuti incontrare e vorrebbe venire con noi a sviluppare il rullino se
non le dispiace. Nel mentre gradirebbe sentire cosa ho fatto da quando mi ha
lasciato nelle mani del bidello al fiume." Mi metto così a succhiare il cazzo
del mio vicino per salutarlo degnamente, mentre lui si presentava col
professore stringendogli la mano. "Piacere di conoscerla professore, son
contento che abbia deciso di divedere questa troia col mondo invece di
tenersela tutta per se al fiume. Io sono lieto di aiutarla a trasformare questo
ragazzo in una vera troia. Anche io ho avuto la fortuna di incontrare questa
maialina al fiume ma non voglio dirle niente, ci penserà la troia nel viaggio
mentre andiamo dal fotografo. Michelina hai sentito? dobbiamo andare. Fai
accomodare il professore dietro e mettilo comodo per il viaggio. Voglio che gli
fai lo stesso servizio che hai fatto al guardone stamani mentre ti accompagnavo
a scuola." Mi toglie quindi il cazzo di bocca e sensa rimetterlo nei pantaloni
si siede al posto di guida. Io apro la porta al professore per farlo accomodare
dietro al guidatore. Una volta seduto gli slaccio i pantaloni e, grazie al suo
aiuto, glieli calo alle cavigie insieme alle mutande dandogli poi un bacio sul
cazzo. "Così signor professore posso farle un pompino durante il viaggio mentre
le racconto quanto sono stata troia." Quindi chiudo la sua portiera e mi dirigo
al mio posto. Il sedile era sdraiato come stamattina ma resto un attimo
immobile vedendo un altro cetriolone appoggiato sul sedile. "Che ti prende
Michelina, cosa aspetti? Ti ho detto che ti volevo seduta come stamani quindi
spogliati e inginocchiati al tuo posto. Non sapevo che avremmo avuto ospiti, ma
avevo comunque intenzione di controllare se stai allenando bene il tuo buchetto
e così son passato a comprare un bel cetriolo per vedere se ti entra in culo
meglio di stamani. Mi dovresti pure ringraziare che mi sono parcheggiato dietro
la scuola e di fianco a questo furgone per darti modo di spogliarti, ma se non
ti muovi, mi sposto davanti all'ingresso principale e ti faccio spogliare la."
So di non avere scampo e mi tolgo tutto velocemente per salire in macchina, ma
il mio vicino mi ferma. "Sai che ti saresti dovuta spogliare sensa che ti
intimassi io. Per punizione adesso fai il giro della macchina e metti tutti i
vestiti e il tuo zaino nel bagagliaio, poi rifai il giro della macchina e ti
siedi al tuo posto da troia e vedi di non correre ma cammina come farebbe una
puttana da strada." Tutto nudo nel parcheggio della scuola mi metto a
sculettare intorno alla macchina del vicino, mi vergognavo da morire ma
lentamente arrivo al portabagagli, ci butto dentro tutto e lo richiudo, poi mi
rimetto a fare il giro della macchina per raggiungere il mio posto. Noto che il
mio vicino mi sta scattando delle foto e per farlo contento mi fermo davanti
alla macchina, mi giro mostrandogli il culo e resto in posa, piegato ed a testa
alta, con le mani che mi allargano le chiappe. Mi gelo nella nuova posizione
notando di essere completamente esposto, rivolto verso la facciata posteriore
della scuola. Anche se tutti se ne erano andati dalla parte opposta verso
l'uscita principale, mi sentivo come se l'intera scuola mi guardasse con tutte
quelle finestre, ed in effetti vedo ad una di esse il preside, che dal suo
ufficio mi osserva sorridendo a braccia conserte. Sento il mio vicino che da
dentro la macchina mi grida che sono una troia esibizionista e che si vedeva
bene anche nella foto il preside alla finestra. "Visto che ti piace così tanto
esibirti, adesso ti metti di lato alla macchina, appoggiato al furgone con il
culo verso il finestrino, quindi facciamo vedere al preside quanto sei brava a
lasciarti infilare il cetriolo tutto dentro." Raggiungo tremante il furgone
parcheggiato vicino alla macchiana e ci appoggio le mani contro, divarico
braccia e gambe e mi offro al vicino. Fissavo il furgone davanti a me cercando
di non pensare a quello che stavo facendo nel parcheggio della scuola. In
quella posa oscena era come se mi stessi offrendo a chiunque passasse di la.
Adesso ero messo di profilo alla scuola e immaginavo che il preside potesse
vedere perfettamente il cetriolo che di li a pochi secondi sarebbe entrato nel
mio culo. Il mio vicino mi ordina di chiedere al professore di farmi mettere in
culo il cetriolo che lui deve scattare le foto. Mi sento il viso in fiamme per
la vergogna ma anche per l'eccitazione della situazione assurda in cui mi ero
cacciato. "Signor professore, potrebbe gentilmente controllare se sto allenando
bene il mio buchino con quel bel cetriolone? Vorrei che mi dicesse se sono o no
una brava allieva. Tengo molto al suo parere e sono pronta ad accettare ogni
consiglio possa rendermi sempre piu troia come lei desidera". Il professore
apre il finestrino posteriore della macchina e impugnando il cetriolo alla
base, allunga il braccio fuori diretto verso il mio culo. Proprio mentre sento
la punta del cetriolo toccare le mie chiappe, il rumore di una porta che sbatte
mi fa voltare verso la scuola. Era il bidello Franco che stava uscendo a
buttare la spazzatura. La sorpresa della situazione ha colpito entrambi e per
un attimo ci siamo guardati rimanendo a bocca aperta. In un secondo il bidello
Franco realizzata la situazione, si guarda a destra e a sinistra, lascia cadere
i sacchi che teneva in mano e tiratosi fuori il cazzo comincia a menarselo
gridandomi che ero una troia e che voleva vedere se riuscivo davvero a
prenderlo tutto in culo quel cetriolo spropositato. Il bidello non sapeva che
sopra la sua testa c'era il preside che si stava godendo tutto lo spettacolo e
ripensadoci, alzo lo sguardo per vedere se fosse sempre li. Ovviamente trovarlo
sempre alla finestra non mi ha stupito, quello che invece mi ha stupito era lo
sconosciuto che gli stava di fianco a ridere insieme a lui che mi indicava
dicendo qualcosa. Le mie riflessioni su chi potesse essere quell'individuo
vengono presto troncate dal professore, che vinta la ormai minima resistenza
del mio buchetto (già abbondantemente usato da diversi cazzi in soli pochi
giorni), stava spingendo lentamente centimetro dopo centimetro il cetriolo su
per il mio culo. Mi vergognavo da morire ad essere così esposto ad un pubblico
e mentre il cetriolo mi scorreva dentro inesorabile, mi assale la paura di
scoprire che poteva esserci qualcun altro dietro una delle tante finestre della
scuola, quindi fisso lo sguardo sul logo stampato nel furgone di fronte a me.
Mi sento riempire ed instintivamente mi alzo in punta di piedi e mi contorgo
per facilitare l'intrusione. Sento il professore che smette di spingere il
cetriolo e complimentarsi con me per averlo preso tutto con una spita unica
sensa lamentarmi. Anche il mio vicino si complimenta e suggerisce al professore
di continuare a testare il mio buchetto mentre lui mi fotografa da fuori la
macchina. Il professore contento gli risponde che gli sembra una buona idea ma
che prima gli piacerebbe fare un primo piano del mio culo aperto. Mi ordina di
poggiare la fronte al furgone e di tenermi le chiappe belle larghe con le mani.
Si mettono entrambi a ridere per la mia nuova posizione poi il professore
comincia a giocare con il cetriolo, lo sfila lentamente per qualche centimetro
poi, con un movimento circolare cerca di allargarmi il buco ancora di più,
mentre mi rispinge tutto dentro il cetriolo. Ha ripetuto la stessa cosa
aumentando i centimetri di cetriolo che mi sfilava dal culo per poi rispingerlo
dentro. Sentivo il mio buco che si allargava ed accoglieva ogni nuova spinta
con facilità crescente. Il professore ha continuato paziente il suo gioco fino
a quando d'un tratto ho sentito un gran fresco che mi entrava nel culo. "Ti
meriti un bel 10 Michelina per questo bel cerchio che hai al posto del tuo
vecchio buchino stretto. La prossima volta potremmo comprare anche un po' di
carote e giocare a freccette col tuo culo per vedere chi ti centra per primo!"
Quindi scoppia a ridere insieme al vicino che annuisce dicendo che potrebbe
essere divertente. Poi d'un tratto mi sento rispingere dentro tutto il cetriolo
dal professore per poi ritoglierlo completamente. E' stato rapidissimo e sensa
dare il tempo al culo di richiudersi ha continuato questa nuova penetrazione
per dar modo al vicino di fare dei bei primi piani del mio culo slargato. Il
professore ha continnuato a divertirsi con il mio culo anche mentre il vicino è
sceso di macchina per farmi altre foto. Si è posizionato dietro la macchina
così da potere immortalare tutta la scena di me che mi facevo inculare con un
cetriolo nel parcheggio della scuola, mentre sullo sfondo si intravede chissà
chi oltre al preside e allo sconosciuto alla finestra, ed in più col bidello
Franco che si segava guardandomi. Appena deciso che gli scatti erano
sufficienti il vicino mi da uno schiaffo sul culo. "Brava Michelina, adesso
voltati e fammi fare due foto mentre saluti il preside con la mano." Mi viene
un groppo in gola. Avrei preferito rimanere a farmi trapanare il culo in quella
posa scomoda e oscena piuttosto che subire quest'altra umiliazione, ma un altro
schiaffo sul culo da parte del mio vicino, più forte di quello di prima, mi fa
scattare in piedi rivolto verso il preside. Noto che insieme a lui c'è ancora
l'altro tizio e li saluto entrambi mentre da dietro il professore non smetteva
di farmi entrare e uscire dal culo il cetriolo per tutta la sua lunghezza. "Sei
proprio una brava maialina Michelina, fa impressione vedere quel cetriolo che
ti sparisce dentro con tanta facilità mentre saluti il tuo pubblico. Ci stai
rendendo molto orgogliosi me e il professore. Ma adesso monta in macchina al
tuo posto prima che il parcheggio si riempia di cazzi pronti ad incularti." Non
me lo faccio ripetere e monto in macchina, ma sempre con fare lento, per non
fare arrabbiare di nuovo il mio vicino che intanto si sta sedendo al suo posto
col cazzo duro e umido fuori dai pantaloni. Mi inginocchio ai piedi del sedile
come avevo imparato a fare poche ore prima e chiudo la portiera. "Grazie signor
vicino di essere sempre paziente con me. Lei è così premuroso! Si era perfino
parcheggiato vicino ad un furgone per potermi far spogliare riparato. Mi scusi
se sono ancora un po' timida, però posso dire a mio favore che a scuola sono
stata una brava troia come mi ha chiesto, ed ho preso tanti cazzi nel culo.
Provi anche lei come ha fatto il professore; senta come scorre bene il cetriolo
per favore." Mi allargo le chiappe con le mani e mi allungo a succhiare il
cazzo del professore che prontamente si avvicina un po' per facilitarmi il
compìto. Il vicino prende il cetriolo, me lo toglie rapido dal culo e lo
rischiaffa tutto dentro, poi lo ritira fuori e continua così complimentandosi.
"Vedo che ti stai impegnando a dare via il culo. Molto bene michelina, credo
che adesso questo cetriolo non vada più bene ad allargarti a dovere. Mentre
aspettiamo che sviluppano le foto, passiamo in un posto che conosco io e
compriamo qualcosa di più adatto a tenerti il culo sempre pronto. Per il
momento appoggia il cetriolo al cruscotto e continua da sola ad incularti
mentre succhi il cazzo al professore che io devo guidare." Detto questo passa
la macchina fotografica al professore chiedendogli se poteva aiutarlo con le
foto, poi mi prende una mano e se la porta sul cazzo fradicio dei suoi umori.
"Senti che cazzo duro mi hai fatto venire Michelina a vederti fare la troia!
Adesso fammi una sega con la tua manina che ho bisogno di sborrare." Detto
questo mette in moto e sento la macchina cominciare a muoversi lentamente.
"Stai migliorando davvero molto michelina." mi dice il professore "Vedo che la
tua trasformazione sta funzionando, mi succhi già il cazzo molto meglio di ieri
e cominci già a comportarti da troia. Chissà cosa avrai da raccontarmi; ma
prima di cominciare, credo che una svuotata di palle a questo povero bidello
che si è masturbato tutto il tempo guardandoti gliela devi. Non puoi solo fare
la rizzacazzi. Tu sei una troia che rizza i cazzi per svuotargli le palle
capito michelina!?" La macchina intanto si era fermata sotto la scuola e con un
altro schiaffo sul culo il vicino mi ordina di girarmi, mettere la testa fuori
dal finestrino e fare il mio dovere da troia come aveva detto il professore.
Lascio la presa sul cazzo del vicino e mi giro per uscire col busto dal
finestrino. In questo modo il mio culo torna ad essere preda dei miei due
aguzzini che a turno mi schiaffeggiano le chiappe mentre mi pistonano il
cetriolo nel culo chiamandomi troia. Mi stavano proprio trasformando nella
peggio maiala facendomi perdere ogni dignità. "Signor bidello Franco mi scusi
se mi permetto di fare sempre la troia rizzacazzi, la prego, si sfoghi pure
dentro la mia bocca, mi schizzi ancora il suo buon nettare sulla lingua" Mi
sporgo e tendo la lingua il più possibile per cercare di raggiungere il suo
cazzo che era ancora distante. Il vicino si era fermato in modo che il bidello
dovesse avvicinarsi alla macchina cosicchè il preside e il suo amico, da sopra,
avrebbero potuto vedere bene mentre mi facevo sborrare in bocca. Vedo dal
finestrino di dietro spuntare il professore con la macchina fotografica in mano
che mi sorride dicendomi che questa non se la vuole perdere. Il bidello mi
corre incontro dandomi della troia ed incomincia a schizzare sborra. Non mi
aspettavo che dopo le performance della mattinata ne avesse ancora così tanta.
I primi due schizzi mi colpiscono il viso prima che riesca a raggiungere la
cappella con la mia lingua tesa; poi raggiuntomi ha lasciato che la sborra
continuasse a scorrere sulla mia lingua per finirmi in bocca. "Che grande troia
che sei Michelina, devo dire che mi hai proprio svuotato le palle oggi. Anche
se mi hai fatto fare più tardi del solito, sarà un vero piacere da oggi venire
a lavorare sapendo di potersi svuotare le palle con uno che vuole diventare la
migliore delle troie! Avrò bisogno di qualcuna di queste foto per farmi credere
dai mie amici al bar quando glielo racconterò!" Detto questo, col cazzo ancora
fuori dai pantaloni, raccoglie i sacchi che aveva e se ne va verso i
cassonetti, lasciandomi rimuginare sulla sua frase con gli schizzi di sborra
che ancora mi colavano sul viso. Mi reinfilo nell'abitacolo e come se tutto
fosse normale, mi pulisco il viso dalla sborra del bidello col cazzo del
professore, che prontamente pulisco con la lingua mentre lui divertito e
compiaciuto per la mia troiaggine mi scatta foto; il vicino mi rimette la mano
sul suo cazzo impartendomi la velocità richiesta per poi rimettersi tranquillo
con le mani sul volante. "Comincia ad alternare la tua bella boccuccia con la
mano Michelina che ho voglia di sentire i racconti dei cazzi che ti sei presa."
Mi tolgo il cazzo del professore di bocca e con la mano libera comincio a
masturbarlo insieme al vicino e ad incularmi col cetriolo appoggiato al
cruscotto. Racconto di come ho conosciuto il vicino al fiume insieme al bidello
e di come si sono divertiti con me. "Sto facendo un giro un po' lungo per
arrivare dal fotografo - dice il vicino - ed ora siamo in una strada poco
frequentata; è una strada secondaria che fanno per lo più i camionisti per
portare la merce alle varie fabbriche qua intorno. Visto che da quando ti sei
messa a fare la troia esibizionista al fiume stai diventando una leggenda del
cazzo anche fra i camionisti, adesso ti metti in ginocchioni sul sedile! Voglio
che se incrociamo qualcuno ti veda bene col cetriolo nel culo e magari rimedi
qualche altro bel cazzo per fare pratica!" Tremante esco dal mio rifugio ed
eseguo senza discutere mettendo il culo in bella mostra. Sento la mano del mio
vicino impugnare il cetriolo per muovermelo dentro con la stessa velocita con
cui lo stavo segando. Faccio finta che non mi importi dei camion che
strombettano i clacson mentre li superiamo e continuo ad alternare il mio
pompino al professore, con una sega accompagnata dai miei racconti del giorno
prima e della mattinata trascorsa a scuola. Stavo giusto raccontando del
contratto firmato al preside quando vedo il mio vicino rallentare ed entrare
con la macchina in un area di sosta per camionisti. "Basta parlare Michelina.
Lo finisci dopo il tuo racconto. Riprendi in bocca il cazzo al professore che
adesso ci fai vedere anche in pratica quanto stai progredendo." Superiamo un
paio di camion pargeggiati di lato e ci andiamo a mettere poco più avanti, di
fianco a un furgone di un corriere. Alzo lo sguardo sensa smettere il pompino
al professore e noto il tizio in cabina che si stava fumando una sigaretta.
Immagino che grazie all'altezza del suo furgone abbia potuto avere una bella
visuale della troia dentro la macchina e non mi sbagliavo. Sento infatti la
porta del furgone aprirsi e richiudersi subito dopo. In un lampo vedo apparire
il cazzo duro del corriere che bussa al finestrino di dietro della macchina
dove stavo succhiando il cazzo al professore. Il mio vicino abbassa entrambi i
finestrini, io mi vergogno da morire, ma faccio finta di niente, anche se il
cazzo del corriere adesso era dentro l'abitacolo ad aspettare il suo turno;
continuo a succhiare il cazzo al professore e a segare il mio vicino
lasciandolo giocare liberamente col cetriolo nel mio culo mentre parlava al
corriere. "Avevo troppo bisogno di fermarmi da una parte per incularmi questa
troia." Il corriere non sembra scomporsi alla scena che gli si presenta e si
limita a menarsi il cazzo mentre il mio vicino sfilava fuori quasi tutto il
cetriolo per fargli vedere quanto me ne entrava nel culo. "Con una mangiacazzi
del genere fra le mani ti capisco bene amico! Se posso approfittare, una
svuotata di palle dentro questa troia me la farei volentieri anche io." Il
vicino tutto contento per la nuova umiliazione inflittami gli risponde che non
ci sono problemi perchè Michelina la maialina è sempre contenta di potere
alleggerire le palle di chiunque. Lo sento marcare la frase colpendomi con un
bello schiaffo sul culo e capisco che devo fare qualcosa. Mi tolgo di bocca il
cazzo del professore ed impugno con la mano quello del corriere per segarlo
mentre gli parlo. "Mi scusi di avere interrotto la sua pausa signor corriere,
se vuole posso farle un bel pompino per alleggerire la sua dura giornata di
lavoro." Il cazzo del corriere era di tutto rispetto ma per fortuna di
dimensioni normali confrontato a cosa mi avevano abituato i miei insegnanti,
così me lo faccio sparire in bocca sensa problemi. Il corriere mugola contento
e continua a fumarsi la sua sigaretta mentre si gode il pompino che gli sto
facendo. Il professore continua a scattare nuove foto e si complimenta con me
per l'impegno che dimostro. Mi dice anche che una brava troia sarebbe in grado
di far contenti tre cazzi contemporaneamente sensa problemi e che devo imparare
a superare ogni sfida mi si presenti davanti. Capisco che mi sta chiedendo di
fare di più. Allora mi dedico al cazzo del corriere solo con la testa e la
bocca, quindi riprendo con le mani i cazzi dei miei maestri e continuo a
segarli. Con mia sorpresa il vicino mi blocca la mano sul suo cazzo dicendomi:
"Più prendi cazzi e più la tua natura da troia esce fuori ma mi son fermato per
incularti Michelina e non intendo accontentarmi di una sega. Saresti dovuta
essere più gentile con me e offrimi il culo invece della tua manina; adesso mi
tocca punirti e comincio a pensare che ti piaccia e che lo fai apposta a
sbagliare!" Detto questo da due colpi di clacson per attirare l'attenzione dei
camionisti parcheggiati un po' più lontano e scende di macchina gridando:
"svuotapalle! svuotapalle gratis per tutti!" quindi viene ad aprire la mia
portiera continuando a gridare. Mi sfila il cetriolo dal culo e con un colpo
secco mi infilza col suo cazzo. "Stiamo facendo proprio un bel lavoro col tuo
culetto Michelina! Il cazzo ci scivola dentro che è una meraviglia! Vediamo in
quanti arrivano a farci un giro." Comincia così a pistonarmi con velocità
costante scandendo ogni colpo con affondi decisi. Il corriere non resiste a
quello che vede e grazie anche al pompino che gli stavo facendo mi scarica in
bocca tutta la sua sborra che ingoio continuando a succhiarlo. Ripulito bene il
cazzo del corriere da ogni goccia di sperma, lo ringrazio lasciandolo tornare
al suo lavoro felice e con le palle vuote, poi mi rimetto a succhiare il cazzo
al professore. "Mi complimento con te Michelina per l'impegno che dimostri - mi
dice il professore - ma ora fammi vedere quanto sei veloce a svuotare le palle
al nuovo arrivato che non ho voglia di fare notte qua nel parcheggio." Alzo lo
sguardo e vedo che fuori dalla parte del guidatore c'è un camionista che si
tocca il pacco. In qualche modo riesco a divincolarmi nella macchina per poter
mettere la testa fuori dal finestrino del guidatore. Non era facile muoversi
nell'abitacolo col vicino che continuava sensa sosta a scoparmi il culo. Riesco
comunque nell'impresa ed inoltre, con una mano, a tastoni a raggiungo il cazzo
del professore per continuare a massaggiarglielo e con l'altra, aiuto il
camionista a tirarsi fuori il cazzo e me lo metto in bocca. Mentre sono intento
a succhiarlo, sento il suono inconfondibile di due zip e magicamente altri due
cazzi mi sbattono sulla faccia uno per guancia. Mi impegno più che posso con la
mano e alternandomi i tre cazzi in bocca. I camionisti contenti del mio
trattamento mi dicono che ho una bocca calda e accogliente e che sono molto più
brava delle puttane che trovano di solito qua nel parcheggio. Le belle
boccuccie come la mia dovrebbero solo tenere cazzi in bocca mi dice un altro
mentre lo succhio. Quei complimenti mi hanno umiliato ed eccitato al punto tale
che sento il piacere salire. Mollo un attimo il cazzo del professore per
raccogliere con la mano la sborra che mi sta per uscire. Il vicino notando la
cosa, ha iniziato a scoparmi sempre più rapido ed io ho cominciato a godere e a
mugolare il mio piacere, sul cazzo del fortunato che stavo succhiando. "Guarda
come godi ad avere tanti cazzi tutti per te! brava maialina! strizzami il cazzo
col culo mentre ti ci sborro dentro!" I suoi colpi adesso si fanno violenti e
mi gode nel culo continuando a pistonarmi come un forsennato. Il professore
allora esce di macchina e appena il vicino si riprende, gli rende la macchina
fotografica dicendo che non resisteva più e che si voleva fare un giro anche
lui. In un lampo il cazzo del professore sostituisce quello del vicino e
comincia a pistonarmi anche lui violentemente dicendomi "fammi contento
michelina e facci svuotare le palle veloce a tutti, altrimenti se arriva un
altro camionista e ci vede non ci muoviamo più." Il solo pensiero di dover
succhiare il cazzo a un altro camionista mi impaurisce e comincio ad ondeggiare
il culo ed a spingerlo indietro, per andare incontro ai colpi che mi dava il
professore. Spalmo la sborra che ho sulla mano sul cazzo dei tre camionisti e a
turno li succhio e li sego velocemente. Restano sbalorditi dal mio
comportamento e mi dicono che sono una grande zoccola e che avrei dovuto aprire
una scuola per troie. Devo averli proprio eccitati perchè si prendono
all'unisono il cazzo in mano dicendomi di spalancare la bocca. Vedo la sborra
che dalle cappelle comincia a schizzare ed in pochi attimi, oltre che la bocca
piena, mi trovo ricoperto anche il viso. Ad occhi chiusi a causa dello sperma
che li bagnava, sento le tre cappelle appoggiarsi sul mio viso, raccogliere la
sborra per poi mettermela in bocca. "Grazie signori camionisti di essere venuti
a svuotarvi le palle. Sono pochi giorni che ho iniziato il mio percorso da
troia ed ho bisogno ancora di molta pratica." Nel mentre il professore dietro
non resiste più e finalmente con un grido animalesco si svuota anche lui dentro
al mio culo. I camionisti, finito di farmi leccare via dai loro cazzi tutta la
sborra che mi avevano schizzato in viso, si ricompongono e si complimentano
con i miei due accompagnatori di come mi stanno addestrando bene. Gli
suggeriscono anche un altro parcheggio per camionisti bisognosi dove potermi
portare a fare pratica, poi ridendo, salutano dicendo che la prossima volta
vogliono provare a fare un giro anche nel mio culo. Il cazzo del professore
ormai sta perdendo consistenza e prontamente lo sostituisce di nuovo col
cetriolo. "Mica vorrai sporcare tutta la macchina michelina, adesso il cetriolo
oltre che a tenerti largo il culo, ti fa anche da tappo, vedi di non farlo
cadere altrimenti chissa che punizione ti tocca subire dal vicino." Saliamo
ognuno al suo posto e ci rimettiamo in viaggio, con me in mostra sul sedile che
finisco di raccontare quello che mi è successo, fino al pompino finale in
palestra all'assistente di ginnastica.
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