Gay & Bisex
Il militare pugliese
di GloryHole_
19.01.2025 |
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"Più muoveva le mani più sperma usciva da una cappella lucida e ormai gigantesca..."
Come ogni anno, durante le elezioni mi presto come funzionario in uno dei seggi elettorali della mia città.Quest'anno, rispetto agli scorsi, avevo voglia di conoscere un bel maschio per qualcosa di meno monotono. Aspettavo
uno dei tanti militari che votano da me. Tutti bellissimi e iper fisicati.
Dopo un'intera giornata lavorativa di domenica, arrivò lui..un giovane pugliese in servizio poco lontano dalla scuola dove ci
trovavamo: 24anni, bel fisico muscoloso, occhiali a goccia, giubotto in pelle ed anfibi.
Gli feci un sorriso per invitarlo a entrare a votare, gli chiesi i dati ed iniziai tutte le procedure. Poco dopo gli riconsegnai
i documenti, ma mi appuntai il suo nome su un foglietto cosi da poterlo cercare sui social. Nei giorni successivi.
Due giorni dopo, nella tranquillità di casa, andai a vedere se qualcuno corrispondeva a quel nome. Ed eccolo, trovato!
Gli mandai un messaggio privato, prima in modo diplomatico, poi cominciando a fargli complimenti chiari.
Vedevo che dall'altra parte c'era una certa curiosità ed interesse, infatti andammo avanti a parlare per 2-3 giorni..cominciando a scrivere cose molto piccanti sulle nostre abilità reciproche. In aggiunta a qualche foto inequivocabile.
Qualche pomeriggio più tardi, di ritorno dall'università, gli proposi un caffè vicino casa.
Accettò senza troppi indugi, arrivando poco dopo.
Sempre vestito da gran toro da monta quale era.
La camicia faceva intravedere il pelo sul petto, la mascella scolpìta disegnava un viso dai lineamenti rudi e virili.
Non feci in tempo a salutarlo che ci avvicinammo alla porta di casa mia. Non era in programma nessun caffè al bar.
Entrammo da me, lui si tolse la giacca, mi chiese un pò di acqua per l'imbarazzo..e si mise comodamente sul divano.
Cominciammo a parlare di sesso, delle sue esperienze con molte donne.
Venne fuori quel che pensavo di lui: era un grande stallone.
Iniziò a provocarmi, parlando delle sue dimensioni intime, del suo incredibile diametro.
A quel punto mi sedetti di fianco a lui, gli chiesi di chiudere gli occhi...e misi una mano sulla patta già visibilmente gonfia.
Il passo successivo fu rapido; sganciai il pantalone facendo uscire il suo pisello semiduro e già pulsante.
Mi stesi in mezzo alle sue gambe e lo feci indurire del tutto con due o tre colpi di labbra, inumidendolo con la mia saliva calda.
Sentivo già i suoi ansimi di piacere, affondai fino alla base sentendo le possenti gambe tremare per la goduria.
Con accento pugliese cominciò a farmi i complimenti da vera pompinara, e più li sentivo più energia ci mettevo.
Passai poi alle palle, grosse, pelose, caldissime.
Le leccai, prima di condurle entrambe tra le labbra, ciucciando delicatamente.
Fu la sua estasi. Mi chiese di sfilarmi le mutande, mi cominciò a sculacciare il sedere e mi ordinò di portarlo a letto.
Sputò sul mio buco inumidito dal pensiero di essere posseduto da lui..mi preparò con un paio di dita..e mi mise a pecora..
I suoi occhi scuri penetravano nei miei, mentre indossava uno dei suoi coloratissimi preservativi XL, date le dimensioni.
Era il momento di sfondarmi.
Cominciò delicatamente per aumentare il ritmo in breve tempo. Era da qualche tempo che non
facevo sesso anale e lui, rendendosene conto, godeva ancora di più percependo le mie pareti strette e calde.
L'attrito era tantissimo. Ansimavo senza sosta, sentendo tutta la sua pienezza dentro di me.
Le mani del giovane militare mi placcavano i fianchi; era lui che decideva cosa fare e come.
Il sudore accarezzava i nostri corpi a contatto; i miei respiri si facevano sempre piu affannosi.
Cambiammo posizione, si sdraiò sul letto ed io andai sopra.
Mi misi di schiena, da vera troia cominciai a fargli un pompino col culo, tenendo il sedere alto ad altezza del suo glande.
Lo guardavo intensamente, girando la testa e dimenandomi su quel grosso chiodo di carne.
Sentivo che lo stavo portando vicino al culmine del piacere.
Dopo qualche minuto in questa posizione, si alzò e mi fece mettere in ginocchio, sfilò vigorosamente il preservativo, cominciò
a segarsi a pochi centimetri dalle mie labbra..e tremolante mi annunciò l'imminente schizzata.
La sborrata arrivò calda e potente. Più muoveva le mani più sperma usciva da una cappella lucida e ormai gigantesca. Avevo il viso completamente pieno, gli zigomi imbrattati del suo nettare.
Con l'asta, passò il liquido nelle zone dove ce n'era meno..per poi picchiettarmi lo stesso cazzo ormai rossissimo, vicino alle labbra. Come a risvegliarmi da un sogno così intenso.
Mi ricomposi delicatamente per proporgli poi una doccia calda che ci rimettesse a nuovo.
Accettò intrigato, tanto che continuammo a palpeggiarci sotto l'acqua per un'altra mezz'ora.
Poi si rivestì, promettendomi un nuovo incontro, altrettanto rovente.
Uno stallone da dieci e lode.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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