Gay & Bisex
Il coach 2
di Brat80
09.09.2024 |
407 |
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"Si spremette le ultime gocce di sperma dall’uccello direttamente sulla mia lingua per poi tirarmi un limone profondo e bagnato di umori e accasciarsi di fianco..."
Il mattino dopo, mi risvegliai nel letto di Elio con lui che russava pesantemente sdraiato a pancia in giù, semicoperto dal lenzuolo che gli lasciava la schiena nuda e delineava le forme del culo di marmo.Ripensando alla piega inaspettata che aveva preso la serata precedente, stirandomi e strusciandomi gli occhi con un sospiro misto di beatitudine e stupore, mi alzai per andare in bagno a pisciare.
Non amo fermarmi a dormire in casa di altri, neanche se amici o parenti, ma Elio mi aveva obbligato a rimanere da lui vista l’ora tarda; infatti, non avevo dormito un cazzo e lo specchio me lo ricordava.
Sentivo ancora tensione all’ano dopo tutta quella stimolazione e soprattutto perché non scopavo da mesi, avevo solo voglia di vestirmi, salire in macchina e tornarmene a casa mia e farmi un bagno rilassante. Per fortuna era sabato.
Dalla stanza sentii un grugnito animalesco seguito da un lungo e rumoroso sbadiglio.
Mi affacciai alla porta
- Buongiorno eh! -
- ehi… cosa fai già in piedi? -
- stavo pisciando… ora mi vesto e vado -
- dove vai? -
- a casa! -
- mmm vieni qui un attimo dai…-
In un unico movimento, Elio si tirò su con la schiena contro la spalliera del letto, si scostò il lenzuolo di dosso e divaricando le gambe espose il cazzo in pieno alzabandiera mattutino, stiracchiandosi con fare voluttuoso
-lui non è d’accordo mi sa… -
Elio aveva proprio un bel cazzo. Non lunghissimo ma tozzo e venoso, con una cappella gonfia e tondeggiante, leggermente sporgente a mo’ di funghetto.
L’avevo sempre intuito dal bozzo che gli si formava davanti ai pantaloni della tuta grigia che gli tiravano tantissimo sul culo, ma non avrei mai pensato che un giorno l’avrei “provato”, anche perché non dubitavo assolutamente che fosse etero al cento per cento visto che al box se le era scopate praticamente tutte, belle e anche brutte.
Sì, era friendly con noi gay che frequentavamo la palestra e veniva spesso anche a far serata con noi, ma reputavo tutto ciò un fatto banalmente legato alla sua apertura mentale e goliardia.
Maneggiandoselo e sbattendoselo sul palmo della mano sinistra, mi occhieggiava incoraggiandomi ad avvicinarmi, e io come potevo resistere a un’occasione così?
- Sei in debito nei miei confronti, ieri sera ti ho fatto godere… vieni qua subito a succhiarmelo -
- anche tu hai goduto bello! – dissi avvicinandomi
- sì, ma adesso mi devi fare un pompino –
Con uno scatto si sporse verso di me prendendomi per il braccio e tirandomi a sé, facendomi sbilanciare. Gli caddi addosso di traverso, ma lui prontamente si mise in ginocchio girandomi su di un lato, avvicinandomi il cazzo turgido alla bocca e puntandomelo sulle labbra.
Aveva un odore di maschio, nonostante prima di andare a dormire ci fossimo fatti entrambi la doccia.
Mi sistemai in maniera più comoda, prendendoglielo in mano, scappellandolo e cominciando a passagli la lingua intorno al fungo per poi infilarmelo dritto in fondo alla gola, assaporando il sapore acre e muschiato.
La sera prima non l’avevo spompinato, si era avventato da subito sul mio culo e non mi aveva dato modo neanche di prenderglielo in mano tanto era la foga con cui mi aveva poi scopato.
- mmm...siii… - mugolò
Con una mano mi prese la testa tirandola verso di sé e facendomi ingozzare e tossire, mentre con l’altra dopo essersi sputato sopra, andò a cercarmi il buco del culo infilandoci un dito.
Sussultai un attimo sgranando gli occhi
- ti ho fatto male? - Chiese immobilizzandosi.
- uhm… no ma fai piano che mi brucia ancora -dissi togliendomi per un attimo il suo cazzo di bocca.
- Ops…scusa -
Si sputò di nuovo copiosamente sulle dita e comincio a massaggiarmi il buco e il perineo, inumidendolo bene, mentre io ricominciavo a succhiarglielo sbavando.
Incredibilmente, il mio ano si stava allargando di nuovo e lui ci infilò dentro due dita iniziando a stantuffarmi mentre io aumentavo il ritmo della pompa.
Mi girai appoggiandomi sulla schiena, di modo da riuscire a prendermi in mano il cazzo e a segarmi, giusto il tempo di togliermi un secondo il suo cazzo di bocca per riassestarmi nella nuova posizione.
In quel frangente Elio si chinò verso di me mettendomi la lingua in bocca e dandomi un bacio così intenso che sembrava volesse mangiarmi la faccia, continuando a scoparmi con le due dita, mentre io gli tenevo il cazzo in mano e glielo menavo.
Si staccò da me lasciandomi colare un rivolo di saliva in bocca, io estrassi la lingua e lui ci sputò sopra. Il suo cazzo ebbe un sussulto, me lo rimboccai cominciando a succhiarlo con forza facendo roteare la lingua velocemente mentre lui aumentava il rimo con le dita, aggiungendone un terzo.
Il mio culo era di nuovo aperto e bagnato e stavo per venire segandomi.
- vengo cazzo! - dissi
- anche io… anche io… ahhhhhh… -
Mentre io in iniziavo a schizzare forte tanto da bagnarmi il mento, con la sua mano ferma che spingeva nel culo, anche lui si segò sborrandomi a caso un po' in faccia, un po' sulla lingua che avevo tirato opportunamente fuori e un po' dovunque sul lenzuolo.
Si spremette le ultime gocce di sperma dall’uccello direttamente sulla mia lingua per poi tirarmi un limone profondo e bagnato di umori e accasciarsi di fianco a me.
Rimanemmo li stesi uno di fianco all’altro, ansimanti, per un tempo indefinito.
- Allora ci vediamo stasera alla classe delle sei –
- ma è sabato! –
- …e non ci si allena di sabato? –
- eh… vediamo… -
- dai mezzasega, vieni! –
Mi divincolai dalla sua presa sull’uscio di casa e con due salti sui gradini che ci separavano dall’androne del palazzo, raggiunsi il portone e voltandomi lo salutai facendogli il medio, uscendo per strada.
Mentre camminavo verso la macchina, un whatsapp:
- non mi scappi sai! vieni alla classe stasera che, quando vanno via tutti e chiudo, voglio scoparti nelle docce. –
Mi sentivo un cretino.
È vero non scopavo da mesi, non ero neanche uno che andava a cercarsele le occasioni a dire la verità, ma mai mi sarei aspettato una situazione del genere e specialmente con uno come Elio, partendo dal presupposto che a casa sua la sera prima ci ero andato per ben altri motivi.
Delle volte la vita ha proprio la capacità di sorprenderti.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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