Gay & Bisex

Il Trofeo


di Sammyy90
18.01.2024    |    219    |    2 9.3
"Non so bene che rapporto avessimo perchè nessuno dei due si sbilanciava sull'argomento, fatto stà che andammo avanti così per quasi 2 anni..."
A 19 anni ormai sapevo bene cosa mi piaceva, ogni tanto una bella ragazza me la facevo volentieri, ma un bell'uomo sulla 40 per me rimaneva irresistibile; e per bell'uomo non intendo un super fisicato super macho anzi, piuttosto un uomo alto con anche un filo di pancetta ma curato, con pure qualche pelo ma nei posti giusti, deciso e pronto a gustarsi i piaceri che la vita ha da offrire.

Paolo era proprio così, 41 anni all'apparenza un uomo come tanti, ma solare, deciso e, a differenza di me, non aveva problemi a sfoggiare il fatto che fosse Gay e che gli piacessero ragazzi con la metà dei suoi anni ed ormoni a mille affamati di cazzo.

Fortunatamente all'epoca vivevo praticamente sulla mountain bike, e ricevevo una quantità inusuale di apprezzamenti per il mio lato B da entrambi i sessi; dal complimento classico passando per il pizzicotto di sfuggita, fino al mezzo insulto del "culo da troia", sarà stato anche il fatto che spesso vestivo attillato e avevo i capelli lunghi fino a sotto le spalle ma la cosa mi faceva piacere malgrado me ne lamentassi.

Questa "dote" mi permise di entrare facilmente nelle grazie di Paolo, e gli ci volle ben poco a convincermi ad "approfondire" la sua conoscenza; dapprima in un parcheggio poi più appartati sul cofano della sua macchina e infine a casa sua, era insaziabile, sapeva come trattarmi e farmi impazzire e dal canto mio io prendevo tutto quello che aveva da darmi con foga e grande piacere.

Non so bene che rapporto avessimo perchè nessuno dei due si sbilanciava sull'argomento, fatto stà che andammo avanti così per quasi 2 anni. Ci sentivamo quasi tutti i giorni mi passava a prendere in giro, a volte voleva solo pompini,altre mi portava a casa sua e mi sbatteva,altre ancora in luoghi appartati come anche no; tipo quella volta che gli venne voglia in autostrada e ci fermammo in una piazzola d'emergenza per scopare selvaggiamente sui sedili anteriori mentre le auto sfrecciavano nel buio con i fari che ci illuminavano di tanto in tanto.
Altre sere invece andavamo per locali e pub dove mi faceva conoscere i suoi amici etero.

Paolo aveva un casino di amici Etero e gli piaceva parecchio portarmi per pub con loro.
Adorava mettermi in mostra come un Trofeo, per lui era come mostrargli come fosse libero di scoparsi chiunque; magari appunto un ragazzo neanche 20enne con un bel culo morbido e super arrapato, mentre loro costretti a sfogarsi solo quando le loro mogli non avevano il ciclo o semplicemente "mal di testa".
Io approfittando del fatto che spesso ci trovavamo molto distanti dalle mie zone, stavo al gioco facendo la "troia", cosa piuttosto naturale in effetti.

Quella sera eravamo con Matteo e Davide in un pub, io seduto su una gamba di Paolo che se ne stava li bello comodo svaccato verso l'angolo del divanetto a gambe spalancate mentre io gli massaggiavo il cazzo barzotto, coperto parzialmente alla vista dal tavolino, Matteo vagamento divertito dalla scena, Davide invece abbastanza infastidito.
Entrambi erano seduti sulle sedie dalla parte opposta del tavolino avendo anche loro una vista parziale, potendo quindi solo immaginare, anche se senza troppi equivoci, la mia mano sul cazzo di Paolo.

"Potete farle anche in privato ste cose" sibilò Davide un pò rosso in faccia, "Dai rilassati che sta arrivando il nostro giro" rispose divertito Paolo, mentre Matteo con un ghigno fece l'occhiolino a Paolo afferrando il boccale porto dalla cameriera.

Prontamente, alla vista della ragazza col vassoio, avevo sfilato la mano dai pantaloni di Paolo allungandola per gustarmi la mia birra, qualcosa però mi dava fastidio in bocca, probabilmente era: "un pelo del cazzo" dissi spontaneamente ad alta voce quasi rispondendo all'espressione interrogativa di Matteo mentre cercavo di toglierlo in maniera molto poco elegante.
Non avevo colto la mia stessa ambiguità e neppure avevo l'intenzione di esserlo, ma ormai il danno era fatto "Noo.. non intendevo dire!" esclamai arrossendo in viso, ma venni interrotto da Paolo: "bhe siamo arrivati 15 minuti in anticipo, in qualche modo dovevamo passare il tempo no?" disse ammiccando ai due amici e dandomi una sonora pacca sul culo, e subito dopo aggiunse a denti stretti fissandomi "il bello però viene dopo".
Matteo era positivamente colpito e per nulla imbarazzato; "ah seratina di fuoco eh" disse quasi ammirato "domani voglio i dettagli" aggiunse sorseggiando la sua birra sorridendo maliziosamente.
Davide invece era a disagio come fosse nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Effettivamente eravamo arrivati in anticipo ed avevamo parcheggiato nella zona più in ombra e distanti dal pub, allora Paolo dopo aver guardato il telefono se ne uscì dicendo: "oh che peccato gli altri saranno qui minimo fa 15 minuti" ed in contemporanea si era slacciato i pantaloni sorridendomi, bhe il messaggio era stato chiarissimo, dopo avergli abbassato i boxer gli e l'avevo succhiato con foga passandogli la lingua intorno a tutto il cazzo, sulla punta poi sotto la cappella finchè non mi aveva regalato schizzi di caldo piacere tenendomi la sua mano calda stretta sul collo sotto la nuca.

Dopo circa un oretta di discorsi e battutine varie Matteo si era alzato per ordinare altro al bancone, io approfittando della "pausa" mi alzai per andare in bagno.

Avevo appena finito di asciugarmi le mani con uno di quei phon rumorosi da parete quando mi ritrovai Davide a sbarrarmi l'uscita, rosso in viso, aveva chiuso la porta dietro di se e mi fissava come un leone fissa la preda, "adesso me le da" pensai, ma poi mi resi conto che il suo sguardo era elettrizzante carico di desiderio, ed in effetti me lo stava facendo venire duro; in un certo senso ero veramente la sua preda.

Partì con uno scatto, mi prese per la maglietta e mi spinse dalla parte opposta degli orinatoi verso uno dei bagni vuoti,lo lasciai fare, sapevo cosa voleva e non mi dispiaceva affatto.
Mi ritrovai attaccato la muro, col suo cazzo spinto ben dentro nella mia riga del culo, sarà stato che essendo estate avevo dei pantaloncini leggeri in cotone, ma sembrava veramente un gran bel cazzo di quelli duri pieni di vene, glielo strinsi il più possibile.
"Paolo mi ha detto che questo è suo" mi sussurrò a denti stretti in un orecchio spingendo ancora di più il suo bacino contro il mio per farmi sentire bene la sua durezza; "ma con la tua bocca posso farci quello che voglio" aggiunse dandomi un morso/bacio sul collo e infilandomi la mano fra i capelli lunghi.
Anche io ero durissimo, la sua voglia di sesso era contagiosa, mi aveva mandato alle stelle, quel cazzo duro che avevo nella riga del culo l'avrei preso ovunque, ero già con le mani in vita pronto ad abbassarmi i pantaloncini e farmi sbattere li e subito, ma sentendo quella frase elaborai i pochi decimi il piano B.
Approfittando della mano fra i miei capelli mi abbassai rapido ruotando su me stesso, il pavimento era troppo sporco per stare in ginocchio perciò squat, bocca aperta pronta a ricevere e mani appoggiate alle sue coscie mentre con l'altra mano Davide si abbassava frettolosamente i pantoloni.
Neanche il tempo di vedere com'era fatto, che già l'avevo in bocca con la sua mano sinistra che mi accompagnava la testa mentre lui si era appoggiato con la schiena alla parete opposta e godeva guardando verso il soffitto.
Io mi ritrovai li con la bocca spalancata guardandogli il mento mentre lui ansimava di piacere.
Aveva veramente un bel cazzo, sentivo le vene con la lingua, tutto bello liscio, duro e la cappella ben definita di marmo.
Non aveva peli sul cazzo, mentre invece quando arrivavo vicino alle palle sentivo qualche pelo solleticarmi le labbra assieme a un delicato ed inebriante profumo di maschio che mi stimolava l'olfatto e l'eccitazione.
Facendo avanti e indietro con la testa ogni volta che arrivavo in fondo sentivo i muscoli delle sue coscie avere un sussulto che spesso si accompagnava ad un verso di piacere, altre invece diceva con veemenza "succhia, succhia" "bravo" "la lingua!".

Il ritmo andava aumentando, ma la mano sulla testa non spingeva più,mi accarezzava testa e capelli, ben sapendo che l'avrei assencondato fino alla fine. Abbassò lo sguardo verso di me senza guardarmi veramente e con un verso quasi strozzato, mi riversò in bocca uno schizzo,anzi no due!...tre! ...q... persi il conto mentre il suo amore caldo acidulo mi iniziava a colare dalle labbra incapaci di contenerne la quantità malgrado provassi ad ingoiarne il più possibile, ma la cosa non era finita, il ritmo era toranto ad aumentare e il suo sperma sparso a metà fra le mie labbra e i suoi peli, ora però entrambe le sue mani erano sulla mia testa, fra i miei capelli.

So cosa desiderava, dopo qualche minuto aveva iniziato a guardarmi negli occhi mentre spingeva più a fondo la cappella verso la gola. Questa volta mi stava guardando veramente, guardandomi dentro e capendo che in quel momento era anche mio il desiderio di essere li con la bocca spalancata a prendere il suo cazzo a ripetizione.
Alzò lo sguardo verso l'altro pronto ad un'altro verso e ad altro piacere, rapido spostai le mani dalle sue coscie verso il culo sodo e teso afferrandolo, con la lingua schiacciai bene il cazzo verso il mio palato cercando di spalancare ancora di più la bocca e con un movimento secco mi infilai il suo cazzo in gola, mentre i suoi versi di piacere davano il via ad altri schizzi caldi che mi costrinsero a trattenere il respiro, stringendola il più possibile attorno alla suo pene, mentre sentivo lo sperma scendere giù.

Sarebbe stata perfetta una sega nel mentre, ma non sapevo se Davide avrebbe gradito la cosa, poi per me la serata sarebbe andata avanti con Paolo, e per parecchio conoscendolo.

Prima che Davide ritornasse del tutto in se mi rialzai ed usci velocemente dal bagno pulendomi la bocca alla buona.
Matteo non era ancora tornato al tavolo Paolo invece mi aspettava con aria soddisfatta: "c'è ne hai messo di tempo ehh!"... In realtà non tanto, ma era stato molto intenso, tanto che anche io ero ancora un pò scosso. Non dissi nulla,avevo la gola un pò secca dopo aver ingoiato tutto quello che Davide aveva da dare, mi sedetti di nuovo in braccio a Paolo mentre mi palpava disinvolto il culo strizzandolo: "l'hai fatto divertire?" mi chiese all'orecchio,ma prima che potessi dire qualcosa Davide tornò.
Aveva l'aria di uno che aveva corso per 10km; "meglio di tua moglie vero?" chiese Paolo allegro facendogli l'occhiolino, "quella stronza non li fa proprio" rispose Davide a mezza voce.

Un vero peccato, sua moglie era una biondina 38enne palestrata con delle forme che accendevano anche il mio lato etero e un debole per i vestiti rossi o di colori molto vivaci, aveva l'aria di una a cui piace prenderlo ovunque, ma evidentemente non era così.
Mi fece un certo perverso piacere una delle poche volte che la vidi, salutarla con i classici tre bacini avendo ancora il sapore di suo marito in bocca e il suo odore sul viso.
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