Gay & Bisex
Che bello Ristrutturare casa
di valeriogr
31.03.2016 |
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"Ugo ancora più insolente: “Ho appena chiamato il geometra e sono certo che è già per strada!”
I tre non ne possono più, a forza buttano a terra Ugo con la..."
Ugo e Valerio sono amici dall’infanzia, ma la vita gli ha fatto fare delle strade diverse, Ugo dopo tanti anni ritornato in paese decide di ristrutturare la casa dei genitori e a chi meglio del suo amico Valerio affidare il progetto e il controllo lavori.’è da modificare tutto il primo piano e trasformare un terrazzo in due camere e bagno.
Ugo eterno indeciso fa modificare 5 o 6 volte il progetto all’amico.
Finalmente finita la parte burocratica iniziano i lavori.
I Lavori in muratura vengono affidati, su consiglio di Valerio, ad una piccola impresa artigiana del posto: il F.lli Casadei.
Tutto procede bene ed i lavori proseguono celermente.
Venerdì mattino ore 9 Ugo, come al solito bello in tiro con camicia bianca e fresca di stiratura, si presenta in cantiere.
Già i due fratelli vista la stagione ed il caldo è insopportabile sono al lavoro dal mattino alle 5.30 Gilberto il maggiore: 50 anni un po' di calvizie ma peli in abbondanza; Oreste; 45 anni oltre ai peli abbondanti anche un’abbondante pancetta.
I Due sono al primo piano stanno terminando il muro del bagno, sia per il lavoro pesante sia per il caldo, sono già sudati lo si vede chiaramente nonostante le loro canotte blu e tuta leggera.
Ugo si gira intorno, fa un cenno di saluto, e subito sbotta: “Fermi è sbagliato! Il bagno va nella camera sul giardino e no nella camera che da sulla strada!”.
Gilberto smette di lavorare e si avvicina, mostrando con calma il disegno del progetto.
Ugo quasi urlando: “ Quello è un vecchio progetto, la versione di lunedì scorso, è diversa!”
Con calma Gilberto fa notare che il lavoro è quasi finito, oggi puliscono tutto e che lunedì potrebbero già iniziare con la preparazione del fondo per i pavimenti.
“No il muro lo buttate, costruite invece qui in questa stanza, lunedì si può comunque iniziare i lavori per il pavimento perché dato che VOI avete sbagliato lo rifarete tutto sabato e domenica!” Urla subito Ugo.
Incazzati per il suo atteggiamento i fratelli si avvicinano minacciosi, quando arriva anche il manovale, Aldo, un uomo di circa 60 anni già in pensione, ma che aiuta i due fratelli, vede la situazione si unisce ai fratelli. Ora Ugo è circondato da tre uomini accaldati, sudati, e veramente arrabbiati.
Ugo ancora più insolente: “Ho appena chiamato il geometra e sono certo che è già per strada!”
I tre non ne possono più, a forza buttano a terra Ugo con la faccia sul cemento ancora fresco e appiccicoso.
I fratelli lo bloccano mani e piedi il manovale scende a cercare delle corde, che trova nel furgone della ditta. Mentre sta rientrando arriva il Geom. Valerio.
Su richiesta del geometra il manovale spiega a cosa servono le corde, e mentre salgono al piano superiore in poche parole spiega anche come si presenterà la scena nel futuro bagno.
Quando l’amico Valerio arriva, Ugo si sente sollevato e ritorni a protestare e ad inveire contro i due muratori ed il loro aiutante.
Valerio si ferma un attimo per studiare meglio la scena: Gilberto blocca le braccia dietro la schiena e Oreste è quasi seduto sulle gambe dell’amico Ugo che non riesce a fare un minimo movimento, inoltre ha la faccia piena di cemento che entra anche nel naso e in bocca.
Ugo spera in un aiuto, ma con un cenno Valerio dice al manovale dove è meglio legarti: nella stanza accanto (non ancora finita) c’è una colonna portante e l’amico Ugo vieni legato con la schiena alla colonna, che è ancora in cemento grezzo, per il dolore e la rabbia Ugo comincia a lamentarsi.
Valerio sghignazzando: “Forza ragazzi, adesso ci divertiamo un po’”, così dicendo si toglie la camicia e resta a dorso nudo, imitato dai muratori che non solo si tolgono la canotta ma anche i pantaloni e restano in boxer di cotone, il manovale invece era già a dorso nudo si toglie pantaloni e scarponi con solo un piccolo slip rosso.
Ora è Valerio a dirigere i lavori (o meglio i giochi) con un taglierino strappa la tua bella camicia, già sporca, ad Ugo; mentre il manovale non ti toglie i pantaloni ma ti taglia le gambe ora Il povero Ugo sembra che indossi un paio di short da troia.
Con le mani ancora sporche di cemento e piene di calli i fratelli ti strapazzano le tette. Valerio chiede al manovale di andare a prendere nel furgone le cinture di sicurezza per salire sui tetti.
I fratelli con i calli e con il cemento ti hanno fatto diventare i capezzoli di un bel rosso sangue, arriva Aldo con delle fibbie e cinture alte e corde piatte. Valerio prende fascia di sicurezza lunga quasi due metri la stende per terra, e dice: “Siamo nel bagno … a me scappa la pipi”, cosi dicendo bagna di urina la fascia, lasciando l’uccello fuori dalla toppa dei pantaloni, copiato anche da Aldo che si toglie gli slip, per meglio centrare la fascia.
Ora Valerio e Aldo usano la cintura imbratta per frizionarti schiena e pancia. Valerio da una parte e Aldo dall’altra ti strofinano con forza la schiena i fianchi e la pancia, i fratelli abbandonano i capezzoli per godersi lo spettacolo, ora non solo i capezzoli sono rossi ma anche pancia fianchi e schiena.
Ugo comincia a urlare, il cantiere non è isolato, allora, Valerio prima accende una betoniera per fare del rumore, poi cerca e trova del nastro adesivo alto, infila nella bocca dell’amico le mutande rosse di Aldo e chiude con l’adesivo.
Ugo si dimena e mugola, ma ora con i quei “pantaloncini” ad ogni movimento che fai si rizzare gli uccelli dei tuoi aguzzini.
Valerio mentre si toglie i jeans, ha una bella erezione, dice: “Ora toglietegli i pantaloni”.
In quattro attorno ed Ugo legato e nudo. Per continuare il gioco è scomodo qui alla colonna, i quattro decidono di portare Ugo in giardino, sempre imbavagliato e legato.
I fratelli lo portano giù quasi di peso mentre Valerio assiste da dietro ed ordina dove mettere l’amico Ugo. C’è un po’ di prato ancora libero da calcinacci, “Qui è perfetto” dice Valerio.
I F.lli Casadei ubbidiscono e buttano a terra il malcapitato Ugo.
Valerio che conosce bene l’amico: “Adesso giochiamo con il solletico” I fratelli cominciano a lavorare i fianchi, mentre Aldo maltratta le palle.
Ugo non riesce a stare fermo per il solletico e si dimeni e quasi ridi istericamente, ma il dolore delle palle ti fa uscire dei mugolii di lamento.
“Ora tocca a noi divertirci un po’” dice Valerio.
Lasciano legato a terra sporco e imbrattato Ugo mentre i quattro cominciamo a toccarci e a giocare.
Ora anche i fratelli si spogliano, cavolo hanno entrambi un cazzo da paura, ma cominciamo a leccarci e a baciarci e a succhiarci a vicenda davanti a Ugo che viene ignorato completamente.
Ugo osserva la scena e lasciato senza torture comincia ad eccitarti. Di lì a poco tutti quattro sono pieni e vogliamo sburrare. Da bravi amici si succhiano fino all’ultimo colpo possibile, ma a turni scaricano le abbondanti sburrate sulla faccia di Ugo.
Valerio toglie il bavaglio e chiede: “Vanno bene i lavori?”
Ugo risponde subito: “Tutto bene, oggi finiscono e lunedì riprendono con i pavimenti”.
Ugo ha ancora il cazzo duro, Aldo che ancora non ha sburrato mosso a compassione si fa in contemporanea una sega per se e ti sega al cazzo di Ugo i due quasi vengono assieme.
Ora Ugo finalmente calmo è a terra in una pozzanghera di sperma.
Un po’ alla volta si rivesto tutti, Valerio va nel furgone prende una vecchia tuta blu, dopo aver tagliato i legacci, la lascia di fianco all’amico.
Ugo ha deciso smette di contestare i lavo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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