A.A.A. Cercasi...

Dopo la prima “traumatica” esperienza con un uomo (racconto “...grazie per il passaggio!”) passarono molti mesi prima di metabolizzare quanto accaduto.
Passavo i giorni ripercorrendo con la mente gli avvenimenti di quella sera e ben presto mi resi conto che quei pensieri mi procuravano eccitazione…iniziai a masturbarmi ripensando a quel grosso cazzo che era saltato fuori dagli slip come una molla e che mi aveva riempito le mani e la bocca.
Non ero molto smaliziato all’epoca e così cercai la via più semplice.
Avevo sentito dire che nei cinema a luci rosse non si andava solo per vedere i film, ma che perlopiù erano ritrovo di uomini in cerca di altri uomini; iniziò a farsi strada in me l’idea che lì avrei potuto ripetere "consapevolmente" quell'esperienza e fu così che, in una svogliata mattina di inverno, mentre andavo all’università, cambiai percorso e presi la via di un cinema porno, il “Pussycat", nei pressi di Piazza Vittorio a Roma.
Esitai più volte di fronte all’ingresso, percorsi avanti e indietro la strada cercando di sbirciare all’interno e infine entrai; alla cassa, senza dire una parola, comprai il biglietto…solo una pesante tenda rossa mi separava da un mondo per me sconosciuto, la scostai, c’era un corridoio poco illuminato con 3 o 4 persone che chiacchieravano tra di loro, con lo sguardo basso passai oltre ed entrai nella sala.
Per qualche istante fu buio completo poi, non appena la vista si abituò all’oscurità, mi resi conto che la sala era discretamente popolata di persone sia in piedi che sedute, alcuni lungo i muri si masturbavano in maniera evidente, altri giravano in continuazione per la sala, in platea c'erano persone sedute da sole o a gruppetti di due o tre. Decisi di sedermi in platea e di guardare il film, ma con lo sguardo cercavo di rendermi conto di cosa accadesse intorno a me.
Non passò molto tempo che, a distanza di qualche poltrona da me, sulla stessa fila, si sedette una persona, con la coda dell’occhio mi accorsi che mi guardava e dopo qualche minuto si avvicinò fino a sedersi accanto a me; con il cuore in gola non avevo il coraggio di guardare, mi disse sottovoce qualcosa che io non riuscì a capire, notai comunque che si stava toccando il cazzo, poi improvvisamente allungò la mano carezzandomi la gamba per poi risalire lentamente e poggiarla sulla mia erezione, come impietrito non dissi nulla e lo lasciai fare.
“Che bel cazzo che sento qui sotto”, mi sussurò nell'orecchio mentre mi slacciava i jeans e infilava la mano frugandomi negli slip.
Mi sentivo esplodere dall'eccitazione e andò avanti a masturbarmi finché non lo fermai sull'orlo dell'orgasmo..."fermati che sto per venire!!", dissi con un filo di voce, si fermò e mi prese la mano poggiandosela sul pacco “senti come è duro…ti piace vero?...ti va di giocarci un po'?".
“Si, mi piace”, risposi telegraficamente con imbarazzo e lentamente iniziai a carezzarlo e stringerlo sentendone la consistenza.
Si mise più comodo sulla poltrona allungando le gambe e sospirando, Quel gesto fu per me un chiaro segnale, voleva che glielo tirassi fuori!!
Morivo dalla voglia di tenere un cazzo in mano dopo averlo a lungo immaginato, continuai a toccarlo da sopra i pantaloni, infine presi coraggio e gli slacciai la cintura, sbottonai i pantaloni e infilai la mano negli slip...mmmh... ora lo sentivo, caldo e umido, delicatamente lo strinsi nella mano e iniziai a masturbarlo.
Raggiunse subito la piena erezione, ansimava e mi incitò a continuare.
"Mmmh, siii...ti piace fare le seghe....non fermarti!".
Potevo vedere il suo cazzo grazie alla luce che proveniva dallo schermo, era più bello di come avessi immaginato, l'asta dritta e venosa, non lunghissimo ma molto largo, tanto da riuscire appena a chiudere la mano, la cappella gonfia e umida grondante di precum.
“Ti va di andare in bagno? Staremo più tranquilli” disse improvvisamente.
In bagno? Non so che fare, sono molto eccitato e ormai preso dalla situazione, ma la richiesta mi spaventa, cerco di dissuaderlo, lui insiste e mi rassicura, si rassetta e si alza facendo cenno di seguirlo.
Nel bagno c'erano persone che si masturbavano agli orinatoi a muro, si voltarono al nostro ingresso scrutandoci per poi riprendere la loro occupazione, lui si infilò nell'unico bagno aperto invitandomi ad entrare e chiuse la porta.
Ora riuscivo a vederlo meglio, avrà avuto poco più di 50 anni, fisico asciutto, ben vestito...insomma, dava l'idea di essere una persona perbene!!
“Qui non ci disturba nessuno”, disse iniziando a toccarmi con insistenza e vigore.
“Abbassati i pantaloni, dai, fammi vedere il culo", sommessamente dissi di no, “non vergognarti, voglio solo vederlo e toccarlo, non voglio fare altro".
Cercai, evidentemente in maniera poco convincente, di dissuaderlo ma alla fine mi abbassai i pantaloni restando in slip...le sue mani si aggrapparono al mio sedere e in un attimo le dita si insinuarono fino a sollecitarmi il buco, rapidamente mi abbassò le mutande lasciandomi seminudo e con il cazzo dritto, ma lui sembrava interessato solo al mio lato B.
“Mmmh, che bel culo, tira su la giacca e fammi vedere meglio, ti piace farti toccare vero?”, così dicendo si slacciò i pantaloni e tirò fuori il cazzo già in erezione, mi spinse contro il muro e mi fece girare; si strofinava dietro di me, lo sentivo, duro e bollente, tra le mie natiche come se mi stesse scopando...non opposi resistenza, accompagnai il suo movimento e lui sempre più eccitato ansimava e gemeva.
“Toccami, dai…toccami!”, ed io mi girai e glielo presi in mano...lo masturbavo alternando il ritmo, mi eccitava vedere la sua cappella apparire e scomparire..."ora prendilo in bocca!”, disse improvvisamente con tono autoritario...esitai come alle precedenti richieste, ma come la più navigata delle troie mi inginocchiai.
Tenendolo in mano, con la punta della lingua presi a leccargli la cappella lentamente, seguendone il profilo e insistendo sotto il frenulo, poi scesi lungo l’asta e mi ritrovai a leccargli le palle gonfie e sode, aveva odore e sapore di sesso, ma non sgradevole...con la lingua tornai a risalire e mi soffermai di nuovo sotto il suo glande, infine riempiendomi la bocca di saliva presi dentro tutta la cappella e iniziai a succhiare e leccare, masturbandolo contemporaneamente.
“Aaaah...mmmh, mi fai godere…mmmh leccalo, leccalo tutto, così, muovi la lingua...mmmh…così, così…prendilo tutto dentro…mmmh, che troia che sei...adesso te lo metto nel culo, alzati e mettiti a pecora”.
Ignorai la sua richiesta e continuai a pomparlo, insistette e mi fermai per un attimo per dire che non mi sarei fatto penetrare, tutto quello che voleva ma non quello.
“Ok, però continua a succhiare, non fermarti...poi voglio sborrarti sul culo”, si rassegnò!
Continuai alternando pompino e sega finché non mi fermò...stava per godere, mi fece chinare in avanti e mi diede due sonore sculacciate, sentì dal suo respiro che stava per venire...un gemito profondo acui seguirono tre o quattro fiotti di sperma caldo con cui mi inondò il sedere!!!
Soddifatto si accasciò su di me per qualche secondo, poi, forse per ricambiare, mi fece sborrare in pochi secondi!!!
Ci pulimmo e rivestimmo...un veloce saluto e ognuno soddisfatto per la sua strada!