giulia moglie sottomessa

me ne sto al buio seduto in macchina sotto il garage di casa.
il silenzio accompagna i miei pensieri.
ho un buon lavoro, casa , sposato da poco, una moglie.... si il problema e mia moglie giulia..
il problema con giulia c'è sempre stato anche da quando eravamo solo dei semplici amici e poi è continuato da fidanzati.
ora perchè sposarla? non saprei rispondere.
io e giulia abbiamo la stessa età , 26 anni.
giulia ha i capelli castani mossi sulle spalle, occhi scuri, una terza di seno, sul metro e settanta, belle gambe un culo da modella
dimenticavo mi chiamo carlo
sono così immerso nei mie pensieri che solo il ticchettio sul vetro mi riporta alla realtà.
è vittoria, la mia padrona di casa, una signora sui 50 anni carina snella non molto alta sempre sorridente.
< carlo che fai tutto solo quì sotto? >
< no , niente e che stavo riflettendo su delle cose >
< problemi di casa? >
< si.... >
< dai sali che ti faccio un caffè e mi racconti >
si ho proprio bisogno di parlare con qualche d'uno e vittoria può essere la persona giusta
salgo da lei e davanti al caffè racconto un pò tutto delle cose che non vanno con giulia, della nostra prima notte , lei era vergine, un vero disastro.
lei fredda , io incazzato , e quando mi ha detto < se lo devi proprio fare fallo >
l'ho presa come si potrebbe prendere una bambola di pezza.
non ha fatto una piega quando le sono entrato dento, le ho sborrato sulla pancia , lei si è alzata è andato in bagno si è lavata e rimessa a letto senza una emozione.
vittoria mi guarda un po perplessa < domani è sabato , venite a pranzo da me >
cosi in giorno dopo siamo a pranzo da vittoria.
ci viene an aprire tamila una ragazza dagli occhi a mandorla di chiara origine asiatica.
il pranzo si svolge nei migliori dei modi anche se giulia rimane nella sua freddezza
< tamila il caffè lo prendiamo nel salotto, la scatola e pronta? >
< e tutto pronto,. porto il caffè >
cosi andiamo nel salotto. vittoria ci precede e si accomoda sul divano
< carlo siediti vicino a me. tu > rivolgendosi a giulia < rimani in piedi >
rimango di sasso dal tono di vittoria. giulia rimane ferma in piedi., tamila serve il caffe me non a giulia che mi guarda in modo strano
< giulia avvicinati al tavolo , apri la scatola e prendi il contenuto >
giulia esegue e tira fuori un collarino di pelle verde.
< sai a cosa serve? > giulia scuote la testa
< serve a giocar in modo intrigante, a rendere le persone docili e sottomesse > dice vittoria
< sta a te decidere se vuoi giocare al mio gioco. se indosserai il collarino sarai di mia proprietà e dorai sottostare ai mie ordini e capricci. ti addestrerò come voglio io . carlo non dovrà che firmarmi la tua cessione, non sarà per sempre solo il tempo necessari per l addestramento. decidi o chiudi la scatola e vattene. >
io non ho fiato tutto mi sembra cosi irreale, vittoria fino a poco fa era una persona affabile e ora da ordini. guardo giulia lei guarda me. lentamente accosta il collarino al suo collo, tamila subito dietro lo chiude . aggancia il guinzaglio
< brava la mia sposina. tamila portala nel mio studio >
vorrei parlare dire qualcosa ma vittoria mi pone un dito sulla bocca zittendoni
< carlo ora andiamo nel mio studio e tu non farai niente per fermarmi, domani firmerai un contratto di cessione vedrai che avrai anche tu la tua parte >



continua