bdsm
VISITA IN UNA WHITE ROOM (pt. 1)
di vidro
05.01.2023 |
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"Crolliamo entrambi mentre il mio pisello scivola fuori da lei e ci abbracciamo e baciamo teneramente “grazie! Era tanto che non godevo così intensamente, ..."
Nei giorni scorsi, navigando in Internet, mi sono imbattuto in un interessante link, relativo ad una clinica medical-fetish svizzera, subito mi collego al sito per dare un’occhiata, mi appare la fotografia di una graziosa villetta, immersa nel verde, situata nella Svizzera Italiana. La didascalia è molto intrigante: “Concedetevi qualche giorno di disintossicazione e relax nella nostra clinica, qualsiasi fantasia medical-fetish sarà esaudita, la Dottoressa Ilse Roth, laureata in Gastroenterologia ed Urologia,è specializzata in sessuologia e vi seguirà e assisterà durante il vostro soggiorno”. Non mi sembrava vero, tutto ciò era esattamente quello che cercavo da tempo per esaudire una mia fantasia, così, utilizzando un indirizzo mail alternativo, scrissi per avere chiarimenti. Dopo pochi giorni mi rispose la Dott.sa Roth in persona, fornendomi ulteriori informazioni, spiegandomi che, dato il carattere “particolare” della sua clinica, il sito era volutamente vago, in ogni caso mi invitava a contattarla telefonicamente per avere maggiori chiarimenti, allegate alla sua risposta c’erano diverse fotografie della clinica e della dottoressa oltre ad un questionario che, se avessi deciso di passare qualche giorno presso la clinica, avrei dovuto compilare e spedire con un anticipo di almeno due mesi. Le fotografie erano stupende: l’unica camera di degenza era a due letti e arredata con il classico stile minimalista di un ospedale, l’ambulatorio era perfetto, pulitissimo, corredato da due lettini ginecologici, un armadio a vetri in cui si intravedeva un collezione di perette di tutte le dimensioni, sonde rettali, speculums, ed altri strumenti medici, lungo una parete erano allineati dei supporti per flebo ai quali erano appesi vari contenitori per enteroclisma con i tubi ordinatamente arrotolati ed un tavolino con le ruote dove facevano bella mostra di sé diverse confezioni di supposte, clismi pronti e termometri, lungo un’altra parete c’era uno sterilizzatore professionale e dei carrelli con svariate apparecchiature, una vera gioia degli occhi! Le foto della dottoressa ritraevano una bella donna in camice bianco, sulla cinquantina, bruna, occhi scuri, occhiali dalla pesante montatura, solo in seguito scoprii che contenevano una micro telecamera, ed un’espressione molto professionale. Il questionario copriva tutti gli aspetti del mondo clinical, dalle iniezioni alle supposte, ai clisteri con relative quantità, alle penetrazioni e dilatazioni anali e vaginali, alle elettro stimolazioni, e chi più ne ha ne metta. La cosa mi pare promettere bene per cui decido di telefonare, dopo pochi squilli, mi risponde una voce femminile in tedesco, lingua per me completamente sconosciuta, sperando nella buona sorte, replico in italiano. La voce, con forte accento, mi saluta gentilmente e chiede cosa può fare per me, spiego che ho visto il sito della clinica e che mi piacerebbe prenotare ma prima vorrei avere maggiori dettagli, tipo i costi e qualche particolare delle cure. La voce si identifica come la dott.sa Ilse, titolare e responsabile della clinica e mi spiega che è lei a somministrare le varie terapie in un ambiente assolutamente sterile, con premura, gentilezza ma anche con fermezza e le stesse sono calibrate in base alle risposte al questionario e, sebbene talune terapie siano tali da comportare masturbazioni e eiaculazioni, è assolutamente escluso qualsiasi tipo di rapporto sessuale, mi dice anche che per la sicurezza del paziente è necessario presentarsi con un certificato medico di buona salute e con esami del sangue specifici per le malattie veneree, per quanto riguarda i costi, essi sono abbastanza contenuti, si aggirano sui 250 € al giorno, cure e pasti compresi, poi mi offre una password per accedere all’area riservata del sito dove troverò molte foto delle procedure ed alcuni commenti dei clienti. Prendo nota della password e le prometto di richiamarla al più presto. Ovviamente, mi precipito sul sito e mi collego all’area riservata: ci sono centinaia di fotografie e brevi video raffiguranti pazienti di entrambi i sessi che ricevono le “cure” più svariate: dalla semplice misurazione della febbre per via rettale si passa alla somministrazione di supposte e clisteri più o meno abbondanti, in tutte le posizioni e con diversi strumenti, utilizzando vari liquidi, lavande e dilatazioni vaginali e rettali più o meno spinte, utilizzo di elettro stimolatori, pompe aspiranti e masturbazioni. Anche i commenti lasciati dai pazienti sono molto lusinghieri, chi più chi meno, tutti si dichiarano estremamente soddisfatti per la qualità delle cure ricevute e per la professionalità e gentilezza della dottoressa, i pochi commenti tiepidi o negativi fanno chiaramente intendere che gli estensori non hanno capito lo spirito della clinica, pensavano probabilmente fosse un postribolo. Faccio una rapida verifica della mia situazione economica che, fortunatamente, mi permette di affrontare la spesa per 2 o 3 giorni di soggiorno preso la clinica e richiamo la dottoressa Roth: dopo una sua verifica della disponibilità, mi propone un soggiorno dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina nella prima settimana di luglio, il periodo mi pare perfetto, quindi le confermo che, non appena effettuato il versamento dell’acconto, le farò avere il questionario compilato e la copia del bonifico. Il mattino successivo mi reco in banca a fare quanto è necessario ed invio alla dottoressa i documenti. Passano pochi giorni e la dottoressa mi manda una mail nella quale conferma la ricezione dell’acconto, mi comunica l’indirizzo della clinica, un paesino vicino a Chiasso, e mi raccomanda di arrivare puntuale alle ore 14, pena l’annullamento della prenotazione. Non sto più nella pelle: non vedo l’ora che giunga il giorno di partire. Finalmente ci siamo, è il venerdì della partenza, ieri mi sono accuratamente depilato l’area genitale, controllo per l’ennesima volta di aver preso il certificato medico e gli esami del sangue, salto in macchina e parto. Il viaggio ed il passaggio della frontiera si svolgono senza imprevisti ed alle 14 meno qualche minuto suono il campanello della clinica, al citofono spiego di avere un appuntamento con la dottoressa Roth, con un sonoro click la porta si apre e la voce inconfondibile della dottoressa mi invita ad entrare: mi ritrovo in una classica sala d’aspetto ospedaliera, alle pareti sono appesi manifesti anatomici ed i diplomi di laurea della dottoressa, su un sofà è seduta una donna molto carina, sulla quarantina, dai corti capelli castani, bel corpo, visibilmente sorpresa ed imbarazzata dalla mia presenza, per altro anch’io sono sorpreso, credevo di essere solo…. La dottoressa Roth indossa un pio di occhiali con la montatura molto spessa ed è seduta alla scrivania ma al mio ingresso si alza e viene a ricevermi porgendomi la mano “dalle vostre espressioni mi sembrate stupiti, in effetti, da un esame dei vostri questionari, ho notato che avete le stesse patologie, inoltre entrambi avete spuntato le caselle relative all’esibizionismo ed al voyeurismo, quindi ho deciso di prenotarvi per un ciclo di terapie in comune, adesso vi spiego come procederemo: oggi, dopo che vi sarete sistemati, vi sottoporrò ad un accurato esame medico, per mettere bene a punto le cure, che inizieranno questa sera, per proseguire per i prossimi due giorni, cure a base di supposte, perette, lavaggi vaginali, enteroclismi di volume sempre maggiore, dilatazioni anali e vaginali di diametro a salire, elettro stimolazioni ed altre pratiche che concorderemo di volta in volta, adesso vi accompagno in camera, dove dovrete spogliarvi, urinare, fare un bel bidè, indossare il camice ospedaliero, senza indossare indumenti intimi, poi mi raggiungerete in ambulatorio, io vi precedo per assicurami che sia tutto in ordine”. Una volta soli in camera, sia io che la donna, con un po’ di imbarazzo ci presentiamo, lei si chiama Lisa, è single, viene da Milano e, con un sorriso forzato, commenta “Il protocollo delle cure mi sembra molto interessante, e la dottoressa dà l’impressione di essere molto preparata, sicuramente ci sarà da divertirsi, anche se credevo che le cure fossero private, ossia per una sola persona, ma forse così è meglio!”, anch’io non posso che convenire “la penso esattamente come te, il protocollo terapeutico è perfettamente in linea con le mie aspettative e poi mi ha sempre attirato l’idea di essere curato di fronte ad un pubblico, adesso, per dovere di cavalleria, ti lascio il bagno”. Lisa mi ringrazia con un sorriso e, senza alcun pudore, anzi con una punta di ostentazione, si spoglia, offrendomi una bella visione del suo bel corpo, perfettamente depilato, e si dirige in bagno lasciando la porta aperta, lo scroscio della pipì è inconfondibile, al termine mi chiama “Ugo, ho finito! Mentre mi lavo, puoi venire a fare pipì, così facciamo prima”, è ovvio che Lisa, avendo percepito il mio imbarazzo, sta cercando di mettermi a mio agio, quindi mi spoglio veloce e la raggiungo, lei è seduta sul bidè, impegnata a lavarsi ma non perde l’occasione per lanciarmi un lungo sguardo di apprezzamento e con tono disinvolto “hai un bel fisico, fai palestra? Mmmhhh hai anche una bella dotazione, sarà divertente guardare mentre la dottoressa ti manipola”, ormai tra di noi si è creata la giusta intimità per cui le rispondo “anche tu hai un bel corpo, belle tette tutte da palpare, il tuo culetto è notevole, non vedo l’ora che riceva le giuste cure”. Terminiamo le abluzioni, indossiamo i camici da ospedale e scoppiamo a ridere, infatti ci arrivano a malapena a metà coscia ed essendo aperti sulla schiena, ci lasciano il sedere in piena vista, sembriamo veramente ridicoli, galantemente, mi avvicino per legarle le due stringhe sulla schiena, lei spinge leggermente indietro il bacino e si struscia sulla mia leggera erezione e con tono canzonatorio “che fai, spingi? Ci siamo appena conosciuti dai tempo al tempo” mormoro una vaga scusa e lei si volta per stamparmi a piena bocca un umido bacio poi mi fa voltare, lega anche le mie stringhe e ci dirigiamo verso l’ambulatorio. Bussiamo alla porta e la dottoressa ci dice di entrare, lei ci accoglie tenendo in mano un blocco per appunti “ben arrivati, prima di iniziare, vorrei sapere se siete interessati ad un dvd completo delle vostre terapie, con un piccolo supplemento di 15 euro” entrambi accettiamo con entusiasmo “bene, iniziamo subito la visita cominciando da Lisa, venga qui, ai piedi del lettino si pieghi in avanti, appoggi il petto sopra al lettino ed allarghi bene le gambe, perché per prima cosa le devo misurare la temperatura per via rettale” Lisa fa un sospiro di disappunto “non mi è mai piaciuto misurare la febbre a questo modo, non ne possiamo fare a meno?” la dottoressa le scocca uno sguardo molto severo e le rifila una sonora sculacciata “non cominci a lamentarsi già dall’inizio, decido io cosa fare e come, non ammetto scuse infantili, se non le va bene può anche tornare a rivestirsi e lasciare la clinica, a lei la scelta” con voce tremula Lisa chiede scusa e promette che non accadrà più e, con rassegnazione, assume la posizione, Ilse posa il blocco, indossa un paio di guanti chirurgici prende un vasetto di crema e con l’indice ed il pollice le divarica le natiche e le massaggia l’ano con il dito medio dell’altra mano bello unto, spingendovi dentro il polpastrello, lo sfila, aggiunge altra crema e torna a penetrarla, questa volta per tutta la sua lunghezza, e lo ruota lentamente alcune volte strappandole dei sonori sospiri, più di piacere che di fastidio, poi prende un grosso termometro e, con mano esperta, ma lentamente, lo introduce per più della metà della sua lunghezza e lo muove in tutti i modi, lo ruota, lo sfila quasi del tutto e lo reintroduce, Lisa borbotta “oooohhhh, misurare la febbre così è tutta un’altra cosa, mi piaceeeee da mattiiiii!”, trascorsi i tre minuti canonici, la dottoressa lo sfila bruscamente, strappando a Lisa un sospiro di delusione e legge la misurazione “sehr gut! non c’è febbre, e, come prevedevo, non è stato poi così spiacevole o sbaglio? Adesso si sdrai con il sedere ben in avanti ed appoggi le gambe sui supporti perché, prima di eseguire l’esame rettale, le devo somministrare un piccola peretta evacuante”. Sul viso di Lisa si dipinge un espressione di soddisfazione, ma fedele al personaggio, mimando una vocina da bambina impaurita “cos’è la peretta evadente? non mi faccia male, ho pauraaaaa” la dottoressa, con un’espressione dolce, la rincuora “non c’è da aver paura, ti inietterò nel culetto un po’ d’acqua per aiutarti a fare la cacca, vedrai che non proverai alcun dolore, anzi sarà persino piacevole, Ugo te lo può confermare, e poi si dice evacuante e non evadente”, essendo stato chiamato in causa, mi avvicino al lettino, le prendo la mano e le mormoro dolcemente “stai tranquilla, non fa assolutamente male, io la prendo sovente, ed è un’esperienza piacevole, inoltre, dopo ti sentirai molto più pulita e leggera, io starò qui accanto a te per confortarti” lei mi sorride con aria complice e mi sussurra “sei sicuro? rimani qui vicino a me, e sorveglia la dottoressa, non voglio che mi faccia male” intanto Ilse è andata a prendere uno schizzetto con il beccuccio morbido della capacità di poco più di 150 cc, che riempie con un liquido caldo dall’inconfondibile aroma di camomilla, vi aggiunge 4 micro clismi, lubrifica per bene la sonda, si avvicina sorridendo e le fa una carezza la viso “questa è la peretta, vedi che non è grandissima, se vuoi Ugo può rimanerti accanto, va bene?”, Lisa annuisce con occhi che non riescono a nascondere una buona dose di lussuria “si grazie, se Ugo rimane qui vicino a me farò la brava, anche se la punta mi sembra tanto grossa, non mi farà male ad entrare?” entrambi la rassicuriamo e lei si rilassa, la dottoressa si posiziona tra le gambe di Lisa, e si prepara “vieni qui così puoi controllare quello che faccio”, i miei occhi saettano tra la peretta, l’ano palpitante e la vagina già lucida di umori della ragazza e le reazioni non si fanno attendere, una notevole erezione fa si che il mio camicione sembri una tenda da circo! Le due donne sorridendo si scambiano un sguardo di intesa poi Ilse passa all’azione, fa scorrere la sonda sull’ano e con dolcezza e decisione la infila con un leggero movimento rotatorio strappandole un mugolio di piacere, si ferma qualche secondo affinché si abitui all’intrusione e preme molto lentamente la pera, Lisa mi stringe la mano sbarrando gli occhi “mmmhhh che bellooooo sento il liquido caldo che mi riempie è veramente piacevole” pochi momenti e la pera è vuota, facendo attenzione a non risucchiare il liquido, la dottoressa la sfila lentamente poi prende un specie di pallina di gomma collegata ad un tubo e ad un bulbo con valvola “per aiutarti a trattenere il liquido senza disagi, per il tempo necessario mentre proseguo la visita, inserirò questa pallina e la gonfierò, creando così una barriera che impedirà perdite sgradevoli, d’accordo?” Lisa osserva incuriosita la pallina “per me è una cosa nuova, ma mi fido di lei, potrebbe essere una nuova esperienza divertente” con una mossa esperta Ilse le spinge la pallina nell’ano, seguita da tutta la lunghezza del suo indice, vi indugia pochi istanti, lo sfila ed inizia a comprimere il bulbo, Lisa sbarra nuovamente gli occhi “ooohh non ho sentito la pallina entrare, ma adesso la sento gonfiasi, è strano ma piacevoleeeee! uuuhhhh adesso comincia a far maleeee, ferma, fermaaaa!!!” La dottoressa dà ancora un paio di pompate e chiude la valvola “bene, così non dovrai concentrarti per trattenerti, mentre procedo con il resto della visita”. Si avvicina ad una strana apparecchiatura irta di tubicini di plastica terminanti con coppette e cilindretti, la posiziona accanto al lettino e aiuta Lisa a sfilarsi il camicione, lasciandola completamente nuda “adesso verificherò la tua risposta alla stimolazione di alcune delle tue zone erogene, a partire dai capezzoli, sei pronta?” Lisa annuisce entusiasta “mmhhh, i capezzoli, oltre al clitoride, sono il mio punto debole, mi eccito da morire quando mi toccano lì” Ilse annuisce ed inizia a ruotare fra le dita i suoi capezzoli, alternando leggeri pizzicotti a piccoli graffi facendola gemere senza ritegno, in pochissimi istanti si inturgidiscono diventando più scuri, continuando a giocare con un capezzolo, la dottoressa appoggia un cilindretto sull’altro ed accende la macchina, con un ronzio il capezzolo viene risucchiato nel cilindro, subito Ilse posiziona il secondo cilindro sull’altro capezzolo e regola i comandi della macchina: alternativamente, i capezzoli vengono risucchiati e rilasciati con un ritmo irregolare, e contemporaneamente fatti vibrare facendo gemere ancor più forte Lisa, tanto che porta, furtivamente, una mano tra le gambe per accarezzarsi, con un sorriso indulgente ma severo, la dottoressa gliela toglie “aspetta!!! Non è il momento di masturbarsi, per quello c’è tempo dopo” quindi comincia ad allargarle le grandi labbra e la penetra con un dito, poi con due ed infine con tre “nel tuo questionario hai indicato che ti piace essere dilatata, nei prossimi giorni, ti sottoporrò al fisting, per il momento voglio solo verificare la tua elasticità” Lisa annuisce vigorosamente e sempre più eccitata spinge il bacino verso la mano della dottoressa “oooohhhh siiiiii mi piace essere allagata, non ho mai ricevuto il fisting anche se è una cosa che ho sempre sognatooooo midiomidiomidio mi sta eccitando da morireeee” sorridendo, la dottoressa mi chiede di accarezzare la ragazza, ed io prontamente le accarezzo i fianchi ed il ventre, sfiorandole con il pollice il clitoride, facendola inarcare e fremere ancor più forte, finché negli occhi di Lisa passa un lampo di dolore “aaaahhhh adesso il clistere si fa sentire, comincio ad avere dei forti crampiiiii mi fa male la panciaaaaaa devo andare in bagno, non resito piùùùù, mi scappaaaa”. Ilse da un paio di pompate al bulbo, sfila le dita fradice degli umori della ragazza e cerca di calmarla “piano! Adesso tolgo gli aspiratori ai capezzoli e ti accompagno in bagno, sei stata bravissima, hai resistito per quasi mezz’ora, nonostante i 4 microclismi”, rapide le due donne raggiungono il bagno e non appena Lisa è seduta, la dottoressa apre la valvola e con un sibilo la pallina si sgonfia, per essere subito dopo espulsa seguita da un potente spruzzo d’acqua. Con un sorriso beato termina di liberarsi, si da una rapida lavata e rientra, la dottoressa le fa cenno di rimettersi sul lettino e le mostra un proctoscopio, in pratica un tubo di plastica trasparente lungo 15 centimetri e del diametro di 3 “adesso diamo un’occhiata all’interno del tuo ano, per verificare che non ci siano problemi, rilassati e quando senti la punta dello strumento, spingi come se dovessi fare la cacca”, le lubrifica con molta generosità l’area e lo strumento, quindi ne appoggia la punta sull’ano e spinge delicatamente con un movimento rotatorio, poco a poco il proctoscopio scivola in lei, una volta inserito fino al fondo, sfila il tappo, illumina il canale con una torcia e lo muove in tutte le direzioni, Lisa commenta “oooohhh è stranissimo, quando ha tolto il tappo ho provato un senso come di risucchio, piuttosto piacevole ed anche adesso che muove lo strumento è moooolto eccitante” io non riesco a rimanere fermo, per cui riprendo ad accarezzarle e pizzicarle i capezzoli, gli occhi calamitati sulla sua vagina stillante umori e sullo strumento che la sta sodomizzando, lei mi scocca un sorriso complice ed allunga una mano sotto il mio camice e si impossessa del pisello durissimo masturbandomi delicatamente, la dottoressa ci mette in guardia “voi due! Cercate di contenervi, non è ancora il momento dell’orgasmo, cercate di trattenervi almeno un po’! Bene, vedo che non ci sono problemi, sfilo la sonda e proseguiamo”. Con un gesto brusco sfila il proctoscopio facendola sobbalzare e di conseguenza mi strizza con forza il pisello, quindi la dottoressa prende una coppetta più grossa “con questa ti aspirerò le grandi labbra ed il clitoride per renderli più sensibili, vedrai che è molto piacevole, rilassati e goditi le sensazioni mentre tu Ugo, rimetti in posizione gli aspiratori dei capezzoli” quindi applica la coppetta sulla vagina, io osservo affascinato le grandi labbra ed il clitoride gonfiarsi mentre sulla parete interna della coppetta si depositano piccole gocce di umori, Lisa scuote la testa e si inarca in preda ad un’eccitazione incontrollata, mentre io le carezzo i fianchi ed il ventre, Ilse manovra i comandi della macchina aumentando gradualmente la potenza dell’aspirazione finché Lisa non esclama “fermaaa adesso mi sta facendo maleeee, succhia troppo forteeeee, non mi piace piùùùù”. La dottoressa riduce la forza di aspirazione contemporaneamente aumenta la velocità della vibrazione, le grandi labbra ed il clitoride si stanno gonfiando a vista d’occhio ed il loro colore si fa sempre più scuro mentre Lisa si inarca in preda al piacere emettendo versi inarticolati, quando Ilse capisce che la ragazza sta per superare il limite, spegne la macchina e rimuove le tre coppette, i suoi capezzoli sono quasi triplicati di volume, come anche le grandi labbra ed il clitoride, Lisa porta istintivamente le mani ai capezzoli per massaggiarli “sono un po’ indolenziti ma mi è piaciuto da morire, e, oooohhh - sfiorandosi la vagina - anche qui sotto sono molto più sensibile, basta che mi sfiori per sentire la scossa in tutto il corpo, è stupendooooo”, la dottoressa annuisce “perfetto! Tra qualche istante potrai godere ma prima, come hai indicato sul questionario, siccome hai dei problemi con il sesso anale perché sei troppo stretta, devo preparati inserendoti nell’ano un piccolo butt plug, che dovrai tenere fino all’ora di andare a dormire, ti inserirò anche in vagina le palline della geisha, le hai mai provate?” Lisa scuote la testa “ne ho sentito parlare, ma non le ho mai provate, però sono più spaventata per il butt plug, dietro sono veramente stretta, la prego di non farmi male”, Ilse la rassicura mentre, con mossa esperta, le fa scivolare in vagina le sfere, per poi procedere con l’introduzione del cuneo anale che in effetti è di misura abbastanza contenuta, Lisa si irrigidisce ma, complice l’abbondante lubrificazione, il cono entra fino al fondo, la dottoressa indossa lo stetoscopio e le ausculta il petto, poi il ventre premendo forte il ricevitore “hai il cuore un po’ accelerato, ma è normale, il ventre è bello vuoto, possiamo proseguire” quindi prende un vibratore aspirante per clitoride ed un magic wand e li applica al clitoride ed alle grandi labbra ancora gonfie della ragazza e la esorta “rilassati, lasciati andare, senti il piacere crescere, quando vuoi puoi venire, non trattenerti, vieni per noi!” io faccio la mia parte chinandomi a leccarle e succhiarle i capezzoli e baciandola sulla bocca, Lisa scuote da parte a parte la testa, rapita in un mondo tutto suo, emettendo grida inarticolate finché non si irrigidisce “sisisisisi!!!! Sto per venireeeee omiodio omiodio omiodiooooo! Eccomiiiii aaaahhhh sto venendooooo!!!” e dalla sua vagina colano copiosi rivoli di umori, poi si abbatte esausta sul lettino, Ilse posa i massaggiatori e le fa una dolce carezza al viso “abbiamo finito, rilassati un momento poi puoi alzarti, intanto Ugo venga qui vicino al secondo lettino, appoggi il petto e divarichi bene le gambe che le misuro la febbre” Lisa fa dei profondi respiri poi con cautela, vista la presenza del cuneo anale, si alza “ooohhh sento le palline muoversi, è molto eccitante, anche sentire il butt plug mi piace, se contraggo i muscoli rettali lo sento muovere e contemporaneamente si muovono le palline, mi piace proprio”, camminando con le gambe leggermente divaricate si avvicina per osservare i movimenti di Ilse, che mi sta lubrificando l’ano, sia all’esterno che internamente, regalandomi delle sensazioni squisite, poi infila il termometro ed inizia a muoverlo, la sensazione di freddo e l’attrito sulla prostata è stupenda per cui, sospirando, inizio a contrarre i muscoli pelvici e a muovere il bacino per sentirlo ancora meglio, Lisa, con lo sguardo attento, commenta con tono sarcastico “direi che il paziente gradisce molto la misurazione della febbre, non vorrei che venga prima del tempo!” la dottoressa concorda e mi ordina di stare fermo poi sfila bruscamente il termometro “perfetto, anche lei non ha febbre, si sdrai sul lettino e metta le gambe sui supporti, però, come ha giustamente rilevato Lisa, prima di procedere con la visita, è opportuno fare qualcosa per evitare che lei eiaculi prematuramente, quindi le devo mettere un cock ring, in pratica è un doppio anello di gomma, uno circonda lo scroto e l’altro il pene così da ritardare l’orgasmo, lei Lisa mi aiuti, tenga ben tirata verso l’alto la pelle del pisello”. Lei si affretta ad obbedire con un sorriso di soddisfazione ed in attimo scroto e pisello sono stretti dagli anelli, la sensazione non è sgradevole, anzi la leggera costrizione fa aumentare la mia erezione, intanto la dottoressa ha preparato la mia peretta, con lo stesso intruglio usato per Lisa, e si posiziona tra le mie gambe, lubrificazione dell’area, introduzione del medio con altro lubrificante e via!, con mossa esperta la sonda è tutta dentro di me poi si rivolge a Lisa, che osserva tutto con molta attenzione, con tono cattedratico “siccome questa peretta ha il solo scopo di ripulire il tratto finale dell’intestino, bisogna somministrarla mooooolto lentamente per evitare di stimolare troppo la peristalsi, anche se la pallina gonfiabile è di aiuto”, mentre dice queste parole, Ilse preme la pera ed un dolce, piacevolissimo calore si irradia nel mio intestino, svuotata la pera, la sfila e subito mi introduce la pallina gonfiandola, la sensazione è parecchio piacevole, la pressione sulla prostata, accentuata dalle contrazioni dei muscoli pelvici mi sta eccitando da morire, finché l’eccessiva espansione della pallina non comincia a far male, fortunatamente la dottoressa è molto esperta per cui sa quando fermarsi, “Ok, il rischio di perdite è scongiurato, passiamo a verificare la sua risposta agli stimoli erotici”. Quindi mi applica ai capezzoli i tubetti aspiranti, l’effetto di suzione aumenta poco a poco “mmhhh sono molto sensibile sui capezzoli ho sempre adorato farmeli succhiare, e sentirli succhiare contemporaneamente è favolooooso”, Ilse annuisce sorridendo mentre Lisa mi sfiora pene ed il glande facendomi mugolare di piacere “guarda come è grosso! E come sei sensibile! Basta che lo sfiori e ti sciogli in un brodo di giuggiole, sei proprio un bel porcello”, le cose vanno piacevolmente avanti per un bel po’ finché un serie di crampi sempre più forti non mi aggrediscono il ventre “ohi ohi, credo che il clistere stia facendo effetto! Ho proprio bisogno di andareeeee! Non ce la faccio piùùùù!”, la dottoressa da un altro paio di pompate alla pallina-tappo ed un grosso scrollone al mio povero ventre trafitto da forti crampi poi mi aiuta a raggiungere il w.c., come mi siedo, lei apre la valvola e con un sibilo la pallina mi schizza fuori dall’ano, seguita da uno scroscio d’acqua e feci. Finisco di liberarmi, mi do una lavata e rientro “ooohhh mi sento bello libero, l’espulsione è stata rapida ma decisamente liberatoria” Lisa sta studiando con interesse il proctoscopio che presto mi sodomizzerà “non vedo l’ora che la dottoressa lo usi, è la seconda volta che guardo l’introduzione di un oggetto nel sedere di un uomo, la prima è stata il tuo termometro, non ho mai avuto il coraggio di proporre qualcosa di simile ai miei partners, credo proprio che mi gusterò lo spettacolo” senza bisogno di ulteriori istruzioni, mi sdraio nuovamente sul lettino in trepidante attesa, la dottoressa prende dalle mani di Lisa lo strumento, lo lubrifica con abbondanza e ne appoggia la punta al mio ano, memore delle istruzione impartite in precedenza a Lisa, spingo come per fare la cacca e l’aggeggio entra in me, la sensazione è piacevole, sebbene la dimensione sia abbastanza contenuta mi riempie per bene e l’attrito contro la prostata è stupendo, quando Ilse sfila il tappo anch’io provo una strana ma piacevole sensazione di risucchio, il piacere aumenta, sottolineato dai miei sospiri e dalle spinte del mio bacino quando la dottoressa muove in tutti i sensi lo strumento e lo sfila parzialmente per poi spingerlo nuovamente tutto dentro un paio di volte, poi, con un gesto secco lo sfila totalmente, lasciandomi una specie di senso di vuoto, Lisa commenta “che buffo! Il tuo buchino è rimasto semi aperto ma sta chiudendosi palpitando, prima o poi voglio provare con un mio compagno, anche perché, a giudicare dalle tue reazioni, la cosa deve essere piuttosto piacevole” confermo la sua deduzione “è vero, anche se sono etero, una certa stimolazione anale non mi dispiace per nulla” Ilse approva “è proprio così, l’area anale è molto innervata e la sua stimolazione è molto appagante, negarlo, indipendentemente dall’orientamento sessuale, è sciocco, comunque anche per lei è tutto in ordine, non ci sono problemi medici, adesso passiamo alla stimolazione del pene, intanto Lisa può applicarle nuovamente le pompe ai capezzoli”, mentre Lisa si dà da fare, lei prende un tubo del diametro appropriato, mi versa sul pene del gel e lo fa entrare nel tubo, poi armeggia con i comandi, subito il risucchio inizia a farmi gonfiare il pisello a dismisura, quasi al limite del dolore, per poi cessare e riprendere con un ritmo irregolare, la stimolazione contemporanea di capezzoli e pene è stupenda, mi sto eccitando da morire e vista l’espressione di lussuria dipinta sul viso di Lisa, allungo una mano sotto il suo camice e le titillo il clitoride, lei con un sospiro di piacere allarga le gambe e spinge in avanti il bacino per agevolare le mie carezze. Quando la dottoressa si rende conto che sto per venire, spegne la macchina “ancora no, devo auscultarla e prima di venire manca un’ultima cosa, visto che come ha detto, le piace lo stimolo anale, voglio mettere anche a lei un cuneo anale, però un po’ più grosso rispetto a quello di Lisa e conformato per stimolare contemporaneamente la prostata” e mi mostra un butt plug decisamente più grosso, è lungo circa 15 cm e, nel punto più largo supera i 4 cm, sagomato in modo tale da stimolare anche la prostata, le dimensioni mi sembrano esagerate per cui lo faccio presente ma la dottoressa è inamovibile “storie! A seguito della visita, ho constatato che è abbastanza elastico, quindi non farà fatica a prenderlo, cerchi solo di rilassarsi, al resto penso io” quindi versa una quantità generosa di lubrificante sull’ano, sul butt plug, e sulle dita della sua mano. Comincia a descrivere dei cerchi concentrici attorno al mio ano fino a spingere dentro la punta di un polpastrello, poi tutto il dito, aggiunge anche il secondo dito, ruotandoli lentamente finché non è soddisfatta dalla mia dilatazione, a quel punto aggiunge anche il terzo dito, mi sembra di essere aperto in due, ma, tutto sommato, non è poi così doloroso, la cosa va avanti per un bel po’ poi sostituisce le dita con la punta del butt plug ed inizia a spingere a piccoli colpetti, poco a poco il mio ano si distende finché, dandomi una feroce stilettata di dolore, non entra completamente, strappandomi un grido di pena, Lisa, che non ha perso un solo attimo dello spettacolo commenta “incredibile! Nonostante la dimensione è entrato tutto, non appena ha superato il punto più largo, lo hai risucchiato al volo, è stato uno spettacolo molto eccitante, ti ha fatto tanto male?”. In effetti, passato il primo momento, non è poi così doloroso e grazie alla sua forma, contraendo i muscoli pelvici, stimola in modo fantastico la prostata, per cui le confesso “in un primo momento mi ha fatto un male boia, ma adesso che è dentro è piacevole, mi sta eccitando da matti”, Ilse ci sorride “bene, vedo che tra voi si sta instaurando una bella intesa, adesso, come premio, la aiuterò a venire”, quindi prende un potente vibratore e fa per appoggiamelo al pene, ma Lisa la ferma “mi piacerebbe masturbarlo io, visto che prima mi ha eccitata da matti, vorrei restituire il favore, posso?” faccio chiaramente intendere alla dottoressa il mio assenso e lei, con una calda risata, risponde “prego! È tutto suo, io la aiuterò movendo il butt plug”, con uno sguardo pieno di libidine Lisa avvolge le sue dita sulla mia asta sempre durissima ed inizia a farle scorrere su e giù molto lentamente, mentre Ilse appoggia al butt plug un vibratore. Nonostante il cock ring, le manovre combinate delle due donne mi stanno rapidamente portando all’orgasmo ed i miei sospiri ne sono la prova, Lisa aumenta il ritmo mentre la dottoressa, oltre a tenere appoggiato al butt plug il vibratore, lo muove in tutti i sensi ed entrambe mi esortano “dai lasciati andare, facci vedere come vieni bene, non trattenerti, svuotati bene!” ormai ho raggiunto l’apice e con un grido inarticolato erutto un possente getto di sperma che mi inonda il ventre, con impertinenza, Lisa commenta “mamma mia! questa si che è un’eiaculazione, ne è uscita una marea!” riprendendo fiato commento “devo ringraziare entrambe, è stato un bellissimo orgasmo, il plug mi stimolava la prostata in modo piacevolissimo e la mano di Lisa era fantastica, mi sono svuotato proprio bene, grazie!”. La dottoressa porge a Lisa dei fazzolettini imbevuti, mi libera dai cock ring e mi pulisce accuratamente pene e ventre “abbiamo finito, siete liberi fino all’ora di cena, potete andare a rilassarvi nel giardino sul retro fino alle venti”, anch’io mi alzo con cautela, visto l’intruso piantato nell’ano, ringrazio la dottoressa, prendo per mano Lisa e camminando entrambi con le gambe leggermente larghe, ci dirigiamo verso il giardino. Questo è piccolo ma molto carino, con sdraio, ombrelloni e tavolini, in un angolo c’è anche un piccola piscina, con tanto di jacuzzi ed una pila di asciugamani, ridacchiando Lisa commenta “guarda, c’è anche la piscina, peccato che non abbiamo i costumi” io la guardo con finto compatimento “guardati attorno, non ci può vedere nessuno, e poi, scusa, ci siamo visti nudi a volontà, a cosa servono i costumi? Rilassiamoci un attimo poi facciamo il bagno”, ridacchiando lei mi dà ragione quindi ci sediamo su due sdraio, sempre cautamente, visti gli ‘ospiti’ che indossiamo. Sul tavolino ci sono alcune riviste con foto inequivocabili, ne prendo una e la sfoglio: è una rivista tedesca dedicata alle white rooms con delle belle foto molto stuzzicanti, si sporgo per farle vedere a Lisa “belle foto, non vedo l’ora di vederti mentre ricevi un bel clistere copioso!” lei mi risponde al volo “anch’io sono impaziente, mi piace anche questa - un uomo che viene penetrato da un grosso dildo - voglio proprio vederti mentre vieni sodomizzato!”, continuiamo a chiacchierare confrontando le recenti esperienze e condividendo le storie che ci hanno portati a questa passione finché Lisa mi prende la mano “andiamo a rinfrescarci, tutti questi discorsi mi stanno di nuovo eccitando”. Ridendo mi alzo e ci dirigiamo alla piscina, l’acqua è intiepidita dai raggi del sole e ci immergiamo con voluttà, il movimento del nuoto fa muovere in modo molto piacevole i butt plug e le palline della geisha tant’è che i capezzoli di Lisa si induriscono come anche il mio pisello, ridacchiando come due ragazzini, ci dirigiamo verso la jacuzzi, Lisa sbarra gli occhi “oohh ho un getto contro il ventre e le palline si muovonooo, è semplicemente fantasticooooo, adesso mi giro perché voglio provare a dirigere il getto sul plug, mmmhhh è stupendo, lo sento vibrare dentro ed il movimento si trasmette alle palline, che bellooo” io mi porto di fronte a lei e comincio a massaggiarle il clitoride, lei mi ricompensa con un sorriso e si sporge a baciarmi a lungo sulla bocca mugolando finché mi ferma “basta se no vengo di nuovo, adesso prova tu” prendo il suo posto ed effettivamente, il movimento impresso al plug è bellissimo, adesso è Lisa che mi masturba dolcemente, anche se non sono pienamente eretto, andiamo avanti a lungo con questi giochini finché decidiamo di uscire e ci asciughiamo per tornare a sdraiarci, continuiamo a chiacchierare mentre Lisa non riesce a fare a meno di titillarsi di quando in quando i capezzoli o il clitoride, rimaniamo fino a quando il sole non comincia a svanire poi rientriamo e ci dirigiamo verso la sala da pranzo. La dottoressa ha preparato una cena semplice ma ottima che consumiamo parlando del più e del meno, in particolare, Ilse ci racconta la storia della sua vita: è vedova da pochi anni, da quando si è laureata ha lavorato presso un piccolo ospedale nei reparti di urologia e gastroenterologia, dove ha cominciato a prendere gusto a certe pratiche, che ha potuto raffinare con il marito ed una piccola cerchia molto scelta di amici, poi, navigando su internet, si è resa conto che l’apertura di una white room sarebbe potuta essere un successo, e così ha fatto. Al termine della cena ci offriamo di aiutarla a sparecchiare poi, spossati da tutte le cose che sono successe, ci dirigiamo verso la camera da letto. Siamo appena coricati che la dottoressa bussa alla porta, entra con un vassoio che appoggia sul tavolo “prima che vi addormentiate, devo togliervi i plug e le palline, ho anche portato due supposte emollienti, che vi metterò, spingendole bene in alto, domattina la sveglia è alle otto, e la terapia inizierà attorno alle nove” si avvicina a Lisa e le fa flettere le gambe verso il petto, con delicatezza sfila prima le palline poi il plug, facendola gemere di delusione, quindi prende una supposta che è veramente un bel siluro, lungo quasi 8 cm e del diametro di 2, ne appoggia la punta al buchino e spinge lentamente mentre con l’altra mano le carezza leggermente il clitoride “mmhhh, non mi pare che le supposte si mettano cosììì, però mi piaceeee, continuaaaa, non fermartiiiii” Ilse spinge la supposta con un colpo secco, seguita da tutta la lunghezza del suo medio, indugia un momento e lo sfila lentamente poi le dà un rapido bacio sul clitoride e si avvicina a me, sfila anche il mio plug e subito lo sostituisce con la punta della supposta e con un movimento molto lento la infila seguita dal medio, mentre con l’altra mano mi carezza dolcemente il pene semi eretto, sfila con un colpo secco il medio e mi dà una rapida succhiata al glande, “ok, siete a posto, verrò io a svegliarvi domattina, se riuscite, aspettate ad andare in bagno che arrivi, buonanotte!”, appena uscita Lisa commenta “peccato, mi piacevano le sensazioni delle palline e del plug, adesso mi sento vuota, oohhh la supposta è gelata! Però è bella grossa, la sento bene e mi piace da matti! Le manovre di Ilse mi hanno eccitata da morire!”, con tono allusivo le propongo di aiutarla a rilassarsi e lei accetta prontamente, io mi inginocchio sul letto tra le sue gambe, la vista del suo sesso semi aperto è troppo invitante per cui mi chino a succhiarle il clitoride e leccarle le grandi labbra, il perineo e l’ano mentre lei spinge il bacino verso di me, afferrandomi i capelli per tirarmi più contro, raddoppio i miei sforzi e vengo inondato dai suoi umori, allungo le mani verso i suoi capezzoli che inizio a pizzicare, pochi momenti e lei si irrigidisce e con un grido roco raggiunge l’orgasmo, “adesso tocca a te, mettiti come me”, mi sposto sul mio letto e assumo la posizione ed effettivamente la supposta si sente benissimo e la sensazione è fantastica, lei intanto giocherella con il pene semi eretto “mi sa che qui le cose si stanno facendo dure, è necessario fare qualcosa” e con un sorriso malizioso lo prende in bocca ed inizia una lenta, salivosa e sapiente fellatio, mentre usa le mani per solleticarmi l’ano ed i capezzoli, anch’io, in breve tempo, raggiungo il punto di non ritorno ed eiaculo abbondantemente, lei trangugia tutto e mi pulisce per bene con la lingua, poi si sdraia su di me e mi bacia sulla bocca con golosità mentre io le accarezzo la schiena e le natiche. Passiamo dei meravigliosi momenti baciandoci finché lei esclama “adesso nanna! Sono letteralmente spossata” confermo anch’io, spegniamo la luce ed in breve crolliamo in un pesante sonno ristoratore. Un colpo alla porta ci sveglia, abbiamo dormito veramente sodo! La dottoressa entra con un vassoio sul quale troneggiano due grosse perette da oltre 650 c.c. e due termometri rettali poi, con tono molto professionale, “buongiorno! Avete dormito bene?, prima che andiate in bagno, vi misuro la febbre, poi vi somministro una peretta per eliminare i residui della supposta e dopo che vi sarete lavati, faremo colazione, per adesso mettetevi a quattro zampe, con il petto appoggiato al materasso ed allargate le gambe che cominciamo” rapidamente infila ad entrambi il termometro e dopo i quattro minuti canonici li sfila e legge i valori “bene!, niente febbre, la peretta è piena di acqua e camomilla, con aggiunti un paio di microclismi, cercate di trattenerla il più a lungo possibile, partiamo da Lisa” senza perdere tempo, le lubrifica il buchino e la sonda che, con mano esperta, infila fino in fondo ed inizia a comprimere la pera. Lisa commenta “oohh è molto caldaaa, mmhh la sento inondarmi completamente, è decisamente piacevole”, in un lampo la pera è vuota, Ilse la sfila ed ordina a Lisa di sdraiarsi sul ventre e cercare di trattenersi, poi si rivolge a me “adesso è il suo turno!” stessa procedura ed il mio ventre viene inondato, mentre mi sdraio la dottoressa esce dalla camera, Lisa si fa scivolare una mano tra le cosce e commenta “mmmhhh questa posizione è confortevole, sento il ventre schiacciato, ma riesco a trattenermi abbastanza bene, e posso accarezzarmi, mi piace da matti!” entrambi rimaniamo concentrati nel trattenere il liquido finché lei esclama “uuuhh non ce la faccio piùùù! Devo correre” rapida si alza e tenendo chiuse le natiche con le mani corre in bagno, un possente scroscio e commenta “aaahh adesso va meglio, questo sì che è liberarsi! Tu riesci ancora a trattenerti?” faccio per risponderle ma anch’io sono preso da un forte stimolo, per cui corro in bagno dove, per fortuna, ci sono due w.c., il tempo di sedermi e si aprono le cateratte, ridendo Lisa commenta “sei buffo, vederti arrivare di corsa, con il pisello semiduro che sballonzola è stato veramente ridicolo” le rispondo “vederti prendere il clistere è sempre un bello spettacolo poi, sapere che ti stavi accarezzando, mi ha eccitato parecchio, inoltre anche a me ha fatto ridere vederti correre con le mani che tenevano strette le chiappe!” intanto lei ha finito e si dirige alla doccia, anch’io ho finito e mi lavo i denti, in attesa del mio turno nella doccia, quando lei esce viene a darmi un goloso bacio sulla bocca accarezzandomi il pisello “peccato! È diventato molle da solo, avrei saputo io come ammosciarlo!” ridendo le do una pacca sul sedere “porcella! Guarda che ti prendo in parola, ringrazia che abbiamo i minuti contati, altrimenti vedevi, comunque ci sarà tempo!” finito di fare la doccia indosso il camicione ed andiamo a fare colazione. Visto che ci rimane un po’ di tempo prima della terapia, andiamo in giardino, Lisa mi confessa “sono un po’ in ansia per la terapia, già la visita è stata impegnativa ma al tempo stesso molto piacevole, non so cosa aspettarmi, la bambina che c’è in me ha paura, ma ne è anche attratta, in particolare mi preoccupa l’enteroclisma, quando me lo pratico da sola, faccio sempre dei disastri e ho dei crampi tremendi e raramente riesco a prendere due litri” io cerco di tranquillizzarla “rilassati, hai visto che la dottoressa è molto preparata, anche se alcune delle sue pratiche sono pesanti, alla fin fine sono certamente piacevoli, pensa che poi toccherà a me, anch’io sono in ansia, ma nello stesso tempo, non vedo l’ora”, lei conviene con me “hai ragione, ed ho scoperto una cosa: mi piace da matti guardare mentre subisci le sue cure, anche l’idea che tu osservi me è estremamente eccitante” trascorriamo il tempo che ci rimane prima di recarci in ambulatorio a chiacchierare e ci felicitiamo per esserci incontrati, poiché entrambi esitavamo a manifestare le nostre passioni ad estranei. E’ giunta l’ora e ci presentiamo all’ambulatorio, dai lettini sono scomparsi i supporti per le gambe, la parte finale è sollevata ed a fianco di ciascuno c’è un supporto al quale è appeso un ENORME contenitore da quattro litri ed alla fine del tubo è innestata una sonda di quaranta centimetri e del dimetro di uno, Lisa mi stringe convulsamente la mano e con una finta vocina da bambina, velata di panico, esclama “oh noooo l’enteroclisma noooo! Non vogliooo, ho paura, mi fa sempre maleeee, e… e… poi la sonda è troppo lunga, non penso di poterla prendere, la prego dottoressa, non me lo faccia, non può farmi la peretta?” la dottoressa la fulmina con uno sguardo molto severo ed io, galantemente, mi offro “senti Lisa, se vuoi comincio io, così vedrai che non c’è nulla di cui aver paura e comunque io ti starò accanto, va bene?” lei mi lancia uno sguardo dal quale traspare libidine e anticipazione ed annuisce vigorosamente, guardo interrogativo la dottoressa che annuisce “va bene, iniziamo con Ugo, ma dopo non farà storie, d’accordo? Adesso si tolga il camice e venga a sdraiarsi sul fianco sinistro, con la gamba destra flessa verso il torace” poi riempie il contenitore fino al bordo con acqua e camomilla, spurga l’aria dal tubo e appoggia la sonda sul lettino, in effetti la quantità di liquido e la lunghezza della sonda intimoriscono, il mio limite è di due litri, somministrati con una sonda lunga solo quindici cm.! Ilse prende il barattolo della crema “Lisa, venga qui ad aiutarmi, così vedrà che non c’è da aver paura, tenga bene sollevata la natica destra di Ugo mentre gli lubrifico l’ano”, lei si affretta ad eseguire con gli occhi che brillano di lussuria, Ilse mi versa una generosa dose di crema e la spande con il dito, penetrandomi con il polpastrello poi lubrifica bene la sonda ed appoggia la punta al buchino “spinga come se dovesse fare cacca, introdurrò solo qualche centimetro di sonda, poi aprirò il rubinetto mi dica quando sente l’acqua” la sonda entra senza darmi alcun fastidio e dopo pochi istanti sento aumentare la pressione ed un piacevole calore si irradia nel mio ventre, segnalo alla dottoressa che il liquido sta arrivando e lei, dopo qualche istante, chiude il rubinetto “contragga ritmicamente il ventre, così mi aiuta mentre spingo su la sonda” lo sfregamento della sonda sulla prostata è molto piacevole e mi piace sentirla scivolare dentro di me, percepisco tutte le svolte dell’intestino, finché la dottoressa annuncia “fatto, è entrata tutta, adesso si rilassi qualche minuto poi apro il rubinetto, mi avvisi se non ce la fa più”, poco dopo sento il calore spandersi nella parte alta dell’intestino regalandomi attimi di puro godimento, Lisa commenta “incredibile! La sonda è entrata tutta, non ti ha fatto male? e vedo il livello del liquido scendere veloce, e il tuo ventre si sta gonfiando ma… qui c’è anche qualcos’altro che cresce!” ed allunga una mano e impugna il mio pisello in erezione mentre con l’altra mi stimola un capezzolo. Beatamente cullato dall’acqua che mi riempie e dalle manipolazioni di Lisa quasi non mi accorgo di aver preso ben oltre due litri di liquido, finché un crampo non mi attanaglia, subito la dottoressa mi massaggia in senso antiorario il ventre esortandomi a respirare come un cagnolino, ammonendo anche Lisa di non farmi eiaculare, effettivamente, i crampi si riducono, sento solo aumentare la pressione ed il senso di pienezza al ventre, finché un gorgoglio non segnala che il contenitore è vuoto, Ilse ferma Lisa e le chiede di sollevarmi nuovamente la natica e, molto lentamente, sfila la sonda poi mi appoggia all’ano una pallottola di scottex e mi fa girare sulla schiena, mi giro con cautela e Lisa, con gli occhi spalancati commenta “bello! incredibile vedere il tuo pancino così gonfio, non credevo che ce l’avresti fatta a prendere quattro litri, io sicuramente non ci riuscirò! Fossi una donna sembreresti incinta di 5 mesi, talmente hai la pancia gonfia, Riesci a resistere?” concentrandomi sulla respirazione rispondo “per adesso sì, anche grazie ai massaggi della dottoressa, alle tue distrazioni ed al pensiero che dopo toccherà a te! Anzi ti dirò che è molto piacevole sentirsi così pieno” lei mi lancia uno sguardo tra il dubbioso ed il preoccupato ma in quel momento un feroce crampo mi attanaglia e faccio per alzarmi, ma la dottoressa inizia a massaggiarmi lentamente il ventre esortandomi a fare dei respiri profondi, effettivamente i crampi si riducono e per un altro po’ riesco a godermi il senso di pienezza, però presto si fanno sentire una nuova serie di forti crampi per cui cerco nuovamente di alzarmi, Ilse mi da un paio di grossi scrolloni al ventre e mi aiuta, con una mano tengo premuta la pallottola di carta sull’ano e con l’altra mi sorreggo il ventre gonfio a dismisura e corro in bagno. Dopo una lunghissima seduta rientro, ridendo Lisa si rivolge alla dottoressa “poverino! Ha perso l’erezione, dottoressa, è il caso di fare qualcosa?”, l’interpellata scuote il capo “la terapia di questa mattina non prevede orgasmi, ma solamente la clismo terapia e l’introduzione del butt plug, per cui Ugo, venga qui, si pieghi in avanti ed appoggi il petto al lettino ed allarghi bene le gambe”, senza bisogno di ordini Lisa si avvicina e mi allarga le natiche mentre Ilse lubrifica ben bene l’area poi appoggia la punta del plug e spinge delicatamente ma con decisione, dopo il primo momento di dolore, l’ano si distende ed accoglie l’intruso, una leggera pacca al sedere e la dottoressa annuncia “fatto, può tirarsi su, adesso tocca a Lisa” che, fedele al personaggio, si nasconde dietro di me e prende a piagnucolare con voce infantile “nooo per piacere, per piacere, per piacere, non voglio il clistere grosso, mi farà male al pancino, eeeee…., ho visto Ugo soffrireeee! Poi la sonda è troppo lunga, non ci starà tutta, non può farmi la peretta? Prometto che starò brava, la pregooooo”, Ilse la fulmina con uno sguardo severo che non promette nulla di buono, prende una sedia e la mette al centro della stanza, afferra la ragazza per un polso e, con forza insospettata, la trascina verso la sedia dove si siede facendola sdraiare sulla pancia attraverso le sue cosce “so io come trattare le bambine capricciose, una bella sculacciata, le metterà un po’ di sale in zucca e le insegnerà ad ubbidire!” ed ecco che una pioggia di sculacciate si abbatte sulle sue natiche belle esposte, facendole poco a poco arrossare. A nulla valgono le proteste ed i tentativi di liberarsi di Lisa, inesorabile, la dottoressa continua finché la ragazza, singhiozzando, non chiede pietà “basta, bastaaa, prometto che farò la bravaaaa, non mi sculacci piùùùù, la pregoooo mi scusiiii” Ilse le molla ancora un paio di sberle poi la solleva e la abbraccia con tenerezza, dandole un dolce bacio a piena bocca, strizzandomi l’occhio “non avrei voluto, ma mi ci hai costretta, non intendo farti del male, ma devi capire che le cure sono fatte per il tuo bene, anche se alcune di esse possono sembrare minacciose, se praticate come si deve, non sono poi così dolorose, adesso calmati, fai un bel respiro profondo, togliti il camice e vieni a metterti nella stessa posizione che aveva Ugo poco fa” con un sospiro di rassegnazione la ragazza si sdraia sul lettino senza perdere di vista le manovre della dottoressa. Lei intanto ha riempito nuovamente di acqua e camomilla bella calda il contenitore, scartato e montato una sonda nuova e si rivolge ad una Lisa visibilmente spaventata ma al tempo stesso eccitatissima “vedi, la sonda è fatta di un materiale speciale, sembra rigida, ma con il calore del corpo diventa morbida e quindi si piega facilmente per seguire le curve dell’intestino e non è poi così grossa, anzi è più piccola del tuo mignolo, tieni anche presente che l’intestino è lungo oltre sette metri, quindi puoi tollerare i suoi 40 cm. senza problemi, e per la quantità di liquido, ti prometto che se proprio non ce la fai, mi fermo, sappi comunque che un adulto può sopportare anche più di cinque litri, per cui…, adesso sei pronta?” Lisa risponde “proprio pronta, direi di no, ma sono rassegnata al mio destino, ti scongiuro solo di non farmi male, ho paura dei crampi, ho visto le facce che faceva Ugo, non è vero che quattro litri non fanno male!” Ilse fa una profonda risata di gola, facendole una dolce carezza al volto, scoccandole un secondo goloso bacio sulla bocca “certo, quattro litri non sono una bazzecola, ma sono sicura che ti comporterai da brava bambina, vedrai che alla fine mi ringrazierai perché ti sentirai bella pulita e più leggera, cerca di rilassarti e goditi al meglio tutte le nuove sensazioni, Ugo, vieni ad aiutarmi sollevandole una natica” eseguo con entusiasmo e la dottoressa versa una generosa dose di crema sull’ano offerto poi vi infila lentamente il medio e lo ruota per distribuire bene il lubrificante facendo sospirare di piacere Lisa poi lo sfila sostituendolo con la punta della sonda, Lisa si irrigidisce e viene redarguita da una forte sculacciata “ho detto di rilassarti, se ti irrigidisci, invece di piacere, sentirai solo dolore”. Lei fa un profondo respiro e cerca di rilassarsi stringendomi forte la mano, poco a poco la sonda entra, dopo pochi cm. Ilse si ferma “i primi cm. sono entrati, ti ha fatto male? ho abbassato il contenitore così la pressione è bassa, adesso apro il rubinetto e lascio entrare un po’ d’acqua, avvisami quando la senti arrivare continuando a respirare a fondo”, ad un tratto Lisa mi stringe convulsamente la mano “ooohhh sento l’acqua arrivare! È bella calda ma non mi fa male, ho già preso tutta la sonda? Perché non la sento quasi” io allungo un dito a titillarle le grande labbra socchiuse e rispondo “mi spiace, ma mancano ancora almeno trenta cm. il po’ d’acqua che è entrata serve solo a far scivolare meglio la sonda, cerca di rilassarti” intanto la dottoressa ha approfittato della distrazione di Lisa per proseguire ad introdurre la sonda applicandole contemporaneamente delle pressioni al ventre finché annuncia trionfante “fatto! La sonda è entrata tutta, sei stata proprio brava e non ti sei lamentata, scommetto che ti è anche piaciuto vero?” lei risponde stupita “è vero, è stato molto piacevole e non mi ha fatto male, anzi è stato eccitante sentire qualcosa di estraneo scivolare nel mio intestino, anche le carezze alla patatina erano mooolto piacevoli”, visto che Lisa è distratta, la dottoressa apre leggermente il rubinetto e l’acqua comincia ad invaderla piano piano, contemporaneamente mi fa cenno di smettere di accarezzarla, dopo un po’, Lisa, con voce sognante prosegue a raccontare la sua esperienza accarezzandosi i capezzoli con una mano mentre l’altra scende verso il clitoride “mmmhhh sento il calore espandersi e la pressione crescere nella parte alta della pancia, non avevo mi provato una simile sensazione e devo dire che è piacevole, vi prego Ugo o Ilse, accarezzatemiiiiii, è troppo bello, sentirmi riempire mentre mi accarezzate mi piace da morireee, quanto ne ho preso? Mi sembra di scoppiare” Ilse le blocca la mano diretta al clitoride “Ferma! Impara a assaporare la sensazione dell’acqua che ti riempie per bene, sei appena arrivata a due litri abbondanti, adesso apro del tutto il rubinetto, dovresti sentire il liquido defluire più forte, tu respira come un cucciolo, penso io a massaggiarti” pochi istanti e Lisa, respirando affannosamente, conferma “ooohhh sìììì sento bene il liquido che mi gonfia, è piacevole, spero di riuscire a prendere tutta la quantità, per ora non ho crampi, solo un crescente senso di pienezza”. La dottoressa inizia a massaggiarle delicatamente in senso antiorario ed a mano aperta il ventre sempre più gonfio facendomi cenno di occuparmi dei suoi capezzoli ed io mi ci metto di impegno, sia con le dita che con la bocca, avventurandomi anche sul suo collo e bocca mormorandole “sei uno spettacolo! Sapere che hai preso una sonda lunghissima che ti sta riempiendo il pancino d’acqua è eccitante, pensa che con l’abitudine, farai da sola, ti riempirai per bene e poi esploderai sul w.c., masturbandoti e godendo come una pazza, stai andando bene, ne manca solo più un litro, adesso la dottoressa alzerà il contenitore al massimo, così la pressione aumenta e la sentirai entrare meglio!”. Non so se per le mie parole o per i miei baci e carezze ma Lisa è sempre più eccitata “mmmhhh è stupendoooo! Mi piace sentirmi così piena, non credevo di godere così bene, non pensavo che un clistere tanto abbondante potesse essere così piacevole”, un gorgoglio annuncia lo svuotamento del contenitore, Ilse sfila delicatamente la sonda e le spinge contro l’ano una pallottola di scottex facendola girare sulla schiena. “cerca di resistere un po’ mentre ti massaggiamo, quando arrivano i crampi prova a sopportarli, un po’ di male renderà il successivo svuotamento ancora più piacevole”. Quindi inizia a massaggiarle delicatamente il ventre gonfio, lasciando ogni tanto vagare, con noncuranza, una mano sulla vagina lucida di umori, per non essere da meno, riprendo a succhiarle golosamente i capezzoli alternando baci sulla bocca, lei mi ricompensa carezzandomi il pisello, dolorosamente eretto finché non si irrigidisce “uuuhhh ecco i primi crampiiii, cerco di resistere, si ce la faccio, no non riescooo, mamma che male alla panciaaaa! Aiutoooo devo andare, devo andareeee” rapida si alza e si fionda in bagno dal quale esce dopo più di una ventina di minuti con un sorriso beato “aaahh non mi sono mai liberata così bene, avevi ragione Ilse, mi sento veramente più leggera, per certi versi, anche l’espulsione è stata piacevole via via che mi liberavo sentivo il ventre rilassarsi, proprio una bella sensazione, avrei voluto masturbarmi ma ho deciso di trattenermi”. La dottoressa approva “sono contenta che sia andato tutto bene, sei stata saggia a non masturbarti, avrai tempo dopo, adesso vieni che devo rimetterti le palline ed il butt plug” con un sorriso beato Lisa si stende sul lettino e, senza bisogno di ulteriori istruzioni piega le gambe verso il petto, rapidamente Ilse inserisce le palline, versa un po’ di lubrificante sul plug e lo spinge in posizione, leggera sculacciata “perfetto, la terapia è terminata, potete andare a rilassarvi o…. scaricarvi, un’ultima cosa, i due butt plug che vi ho inserito, hanno anche la vibrazione e qui ci sono i telecomandi, per rendere la cosa più intrigante, ho deciso di consegnare a Lisa il telecomando del plug di Ugo e viceversa, buon divertimento!” con uno sguardo impertinente e la voce innocente, Lisa chiede “maaa… se volessi fare sesso, devo togliere le palline?” Ilse scoppia a ridere di gola “sei proprio una bella porcona, ho la sensazione che il clistere ti abbia messa su di giri! Comunque stai tranquilla, non c’è bisogno di togliere le palline, anzi, renderanno tutto più piacevole” Lisa ed io ci incamminiamo verso il giardino ma non riesco a fare a meno di attivare, di nascosto, il plug di Lisa, che si blocca sbarrando gli occhi “non vale! Non me lo aspettavo, però è piacevoleeeee anche le palline vibranooo mmmhhh, aspetta che adesso provo con te, immediatamente il plug inizia a vibrare, stimolandomi squisitamente la prostata, procurandomi un’enorme erezione, Lisa, con gli occhi pieni di libidine e la voce roca lo afferra “andiamo, ho una voglia pazza di scopareeee, le varie stimolazioni mi hanno messa in uno stato di libidine assoluta, se non vengo al più presto credo che potrei impazzire”, quasi di corsa, trascinato per il pisello, raggiungiamo il giardino, dove Lisa si sdraia su un grosso materassino trascinandomi con lei, con frenesia mi strappa il camice ed inizia a baciarmi dappertutto, anch’io ricambio, concentrandomi sul suo clitoride e sulle grandi labbra, lucide di umori finché lei grida “daiii non resistoooo vieni, prendimiiiii, ti voglio dentro di meeee aahh così sììì sei bello grossoooo lo sento beneeee ancoraaa!”, la fermo chiedendole di spegnere il mio plug perché la stimolazione mi sta eccitando troppo, la faccio mettere a quattro gambe e dopo averle allargato la fessura con le dita, la penetro con un colpo secco, lei ulula di piacere ed inizia ad assecondare il mio ritmo, movendo contemporaneamente il bacino in tutte le direzioni per assaporarmi meglio, vista la posizione, ne approfitto per giocare con il butt plug che le spunta dall’ano, rallento ed aumento la velocità del mio movimento con l’intento di ritardare al massimo l’orgasmo finché Lisa urla “ecco ecco eccoooo sto per venireeeee, non fermattiiiii sbattimi più forteeee cosìììì! adessoooo” eccitato dalle sue urla accelero al massimo ed in pochi secondi un fiume di sperma si spande nella sua vagina. Crolliamo entrambi mentre il mio pisello scivola fuori da lei e ci abbracciamo e baciamo teneramente “grazie! Era tanto che non godevo così intensamente, saranno le palline ed il plug ma è stato un orgasmo fantastico, anche tu eri della misura giusta, ti sentivo proprio bene, mi riempivi alla perfezione” la ringrazio per i complimenti “anche per me è stato bellissimo, adesso direi di fare una nuotata per calmare i bollenti spiriti”. L’acqua ha la giusta temperatura per cui ci crogioliamo, cullati dai getti della jacuzzi, finché giunge l’ora di andare a pranzo. Il menu è semplice ma divoriamo tutto con appetito mentre Ilsa ci fa una confessione “devo raccontarvi una cosa abbastanza imbarazzante, le cure che vi ho somministrato fin’ora hanno eccitato anche me, tant’è che alla fine ho dovuto masturbarmi a lungo per scaricare la tensione accumulata! Siete due pazienti eccezionali, uno molto collaborativo e disponibile, fa venire voglia di architettare delle terapie ancor più spiacevoli ed umilianti, l’altra, rivestendo i panni della bambina capricciosa e spaventata, da una parte fa venire voglia di consolarla, dall’altra di educarla con i buoni metodi di una volta, cioè un bella sculacciata” Lisa, da buona bambina impertinente non può fare a meno di interloquire “dai! raccontaci, chi ti ha eccitata di più tra noi due? Come ti sei masturbata? Se ce lo dicevi, ti avremmo aiutata noi ben volentieri!, almeno per me, sarebbe stata un’esperienza nuova!” La dottoressa scoppia a ridere “Ma lo sai che sei proprio una bella curiosa? Comunque voglio soddisfare la tua curiosità, forse quello che mi ha eccitata di più è stato sculacciarti, di fondo sono portata verso la dominazione, quindi sottometterti è stato particolarmente divertente, per masturbami ho un vasta collezione privata di falli artificiali, ho solo dovuto scegliere quello che mi in quel momento mi ispirava di più, però non supponevo che tu avessi inclinazioni lesbo, cercherò di rammentarmene!” Lisa sorride a sua volta “in effetti non lo sapevo neanch’io, ma da quando mi hai baciata, mi è venuto voglia di provare qualche altro gioco lesbico!” io ascolto interessatissimo il dialogo che si sta svolgendo tra le due donne e mi diverto ad attivare, di nascosto, il butt plug di Lisa facendola ogni volta sobbalzare e stringere convulsamente le gambe, incuriosita dai suoi movimenti, Ilse le chiede se c’è qualcosa che non vada, alla spiegazione, scoppia a ridere “ti faccio vedere come rendergli la pariglia, se imposti così il telecomando, vedrai che anche lui salterà come un grillo”. In effetti una potentissima vibrazione mi assale la prostata facendomi spalancare gli occhi e sobbalzare, mentre le due ragazze ridacchiano divertite, al termine del pasto, aiutata Ilse a sparecchiare, ci godiamo un po’ di relax in giardino continuando a stuzzicarci con i butt plug scambiandoci teneri baci e carezze finché la dottoressa ci richiama in ambulatorio, dove di fianco ai lettini c’è un carrello con un’apparecchiatura elettrica ed un vassoio pieno di butt plug adatti al collegamento elettrico ed altri accessori, “la terapia di questo pomeriggio prevede per entrambi una sessione di elettro stimolazioni erotiche su varie parti del corpo, come sempre, per dovere di cavalleria, inizierò con Lisa, vieni qui a sdraiarti con le gambe sui supporti”. Lei esegue con un’espressione tra il preoccupato e l’impaziente “ne ho sempre sentito parlare, non è che mi farai male? e non è pericoloso?”
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