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LA NASCITA DI UNA PASSIONE (pt. 4)


di vidro
05.01.2023    |    126    |    0 6.0
"Dal mio ultimo incontro a casa di Giovanna, con Lucia, sono passate poche settimane, quando Giovanna, con uno sguardo ammiccante, mi dice “non ti ho..."
Dal mio ultimo incontro a casa di Giovanna, con Lucia, sono passate poche settimane, quando Giovanna, con uno sguardo ammiccante, mi dice “non ti ho ancora fatto il regalo per il tuo compleanno, domani alle quattordici, vieni a casa mia, così posso consegnartelo”. Vista la sua espressione è chiaro che il regalo non sarà un oggetto, ma sicuramente un pomeriggio all’insegna di vari ‘giochi’ erotici e medical-fetish. Come sempre, sono impaziente che giunga l’ora dell’appuntamento, finalmente sono davanti alla porta di Giovanna, che mi accoglie con il solito abbigliamento: camice e calze bianche, unica variante, è lampante che sotto il camice non indossa alcun capo intimo! Appena entrato, mi stampa un profondo bacio sulla bocca, esplorandomela con la lingua, poi, ansante, si stacca e mi trascina quasi di corsa in bagno “non vedevo l’ora che arrivassi! Spogliati, fai pipì e vieni qui che ti lavo” non mi faccio ripetere due volte l’invito ed in un baleno mi denudo, faccio pipì e raggiungo Giovanna sul bidet, lei provvede a lavarmi accuratamente ma, al contempo, con delicatezza e non poca lascivia, al termine, dopo avermi asciugato, mi da una veloce succhiata al pisello “perfetto! Sei bello pulito, andiamo in ambulatorio che è ora di cominciare!”. Appena entrato, il mio sguardo è calamitato da un’enorme pera, sormontata da una sonda lunga 30 cm. dalla strana forma: tutta la sua lunghezza è formata da rigonfiamenti simili ad olive, di dimensioni crescenti, l’ultima delle quali, verso l’innesto sulla pera, ha un diametro di circa 3 cm., che troneggia sul tavolino posto di fianco al lettino, Giovanna, visto il mio stupore e spavento, scoppia a ridere “ti piace? La pera contiene quasi 900 cc. di liquido, e la sonda arriva da un sexy shop tedesco, è molto flessibile ma con i suoi rigonfiamenti, sarà molto stimolante, non aver paura, se non ce la fai, non la introdurrò tutta e, vista la capienza, te ne farò solamente una, vedrai che sarà divertente!, adesso vieni, mettiti a quattro zampe, con il petto appoggiato al lettino, mentre riempio la pera”, non sono molto convinto, so per esperienze precedenti, che spesso Giovanna, nei nostri giochi, non è completamente sincera, lei percepisce il mio disagio, mi si avvicina mi bacia a lungo sulla bocca masturbandomi dolcemente e mormora “dai! non fare quella faccia, hai sempre avuto fiducia in me, lo sai che non ti farei mai del male, hai sempre apprezzato i miei ‘giochi’, vedrai che anche questa volta non te ne pentirai, dopo ho in serbo un bellissimo regalo per te!” soggiogato dalle sue parole, prendo posizione, pregandola di non infilare tutta la sonda e di non somministrarmi l’intera pera. Lei riprende a riempirla promettendomi di fermarsi non appena io lo richiederò. Quando la pera è ‘carica’ mi lubrifica bene il buchino, e introduce anche delicatamente l’indice, sollecitandomi meravigliosamente la prostata, poi aggiunge il medio spiegandomi “siccome la sonda poco a poco diventa abbastanza grossa, devo dilatarti per bene, spero che non ti dispiaccia!”. Giovanna sa benissimo come accontentarmi, le sue dita sono magiche, e mi stanno stimolando la prostata in un modo divino, tant’è che spingo il sedere verso la sua mano per gustarmi la penetrazione ed il massaggio, mentre il pisello raggiunge il massimo dell’erezione, con l’altra mano lo avvolge ed inizia una lenta masturbazione “porcellone! ero sicura che ti sarebbe piaciuto, trattieniti, cerca di resistere e non venire, ancora un momento e sarai abbastanza dilatato per prendere la sonda” dopo pochi instanti mi abbandona il pisello, sfila lentamente le dita e infila la sonda. La sensazione è stranissima, i vari rigonfiamenti mi stanno stimolando da morire, mi piace sentire il muscolo anale dilatarsi per poi tornare a restringersi, inoltre, dal momento che ogni rigonfiamento è più grosso del precedente, la dilatazione è sempre più pronunciata, comunque piacevole, inoltre, lo sfregamento contro la prostata è estremamente piacevole, ad un certo punto Giovanna si ferma “rimangono solo più tre ovuli da inserire, credi di farcela?" sono stupito di aver preso quasi tutta la sonda senza troppi problemi, però l'idea che i prossimi ovuli siano decisamente grossi mi preoccupa "non so se ce la faccio, il muscolo anale è già bello stressato, ho paura che mi faccia troppo male, proviamo ma se ti dico di fermarti, ti prego fermati" lei mi fa una dolce carezza al pene ed ai testicoli “bravo! Mi piace quando sei collaborativo, sarò delicatissima e vedrai che sarà bellissimo” sento l'anello anale allargarsi in modo incredibile e faccio per allontanarmi quando Giovanna annuncia trionfante “eeee uno! il primo è entrato, rilassati che proviamo ad andare avanti" aggiunge del lubrificante e con piccoli colpetti spinge delicatamente ed il penultimo ovulo inizia a farsi strada dentro di me, la dilatazione è notevole ma sono determinato a resistere, un’ultima stilettata di dolore ed anche il secondo ovulo è dentro, Giovanna muove la pera per stimolarmi ulteriormente e si complimenta "sei proprio un bravo paziente, anche la penultima è entrata! un piccolo sforzo e avrai preso l'intera sonda! pensa al bellissimo regalo che ti aspetta, dopo che ti avrò fatto la peretta, stai andando benissimo, fai ancora uno sforzo, ci siamo quasi” il dolore si sta facendo decisamente moooolto forte ma Giovanna è sorda alle mie proteste e lamenti e continua a spingere, finché annuncia trionfante “magnifico! La sonda è entrata tutta, scusa se ti ho fatto male, ma ero certa che saresti riuscito a prenderla tutta, adesso rilassati un minuto, poi ti somministro la pera, al termine ti darò il tuo regalo” io rispondo con tono offeso e preoccupato "sei stata veramente cattiva, ho paura che questa volta tu mi abbia lacerato qualcosa in maniera permanente, ti prego, dimmi che non è così”, lei mi copre di bacini le natiche ed i testicoli mormorando "stai tranquillo, il muscolo anale è molto elastico, non ti è successo nulla, lo sai che non ti farei mai del male, è che non sei ancora abbastanza abituato alle grosse dilatazioni, per cui hai sentito più male del solito, rilassati e calmati, vedrai che il regalo che ti ho preparato ti piacerà molto!”. Cerco di riprendere fiato, in effetti il dolore poco a poco sta svanendo, sostituito da una piacevole sensazione di dilatazione, quando Giovanna percepisce che mi sono ripreso, inizia a premere lentamente la pera ed un delizioso senso di calore mi si spande nel ventre, accrescendo la mia erezione, Giovanna se ne accorge “sei bello duro, segno che la sonda e la somministrazione della pera ti piace, ho ragione? Intanto hai già preso quasi la metà del liquido, adesso aumento la pressione e finiamo la pera, d’accordo?” io borbotto un vago assenso, gustandomi il senso di pienezza che sta cominciando a farsi sentire, finalmente lei annuncia "finito! sei stato bravissimo, la pera è vuota, adesso la sfilo, poi puoi andare in bagno” sento perfettamente la sonda uscire ma, a parte i primi momenti di pena, la sensazione mi piace da morire, non appena è tutta fuori, mi fiondo in bagno e si aprono le cateratte. Dopo oltre un quarto d’ora di scariche, mi sento perfettamente libero, per cui mi do una bella lavata e mi dirigo verso lo studio ma Giovanna mi chiama da un’altra stanza “non sono in ambulatorio, ti aspetto nell’altra stanza per darti il tuo regalo di compleanno!” guidato dalla sua voce, mi dirigo verso l’altra stanza con la porta socchiusa, appena entro rimango di sale: completamente nuda, Giovanna mi aspetta sdraiata sul letto matrimoniale “hai compiuto sedici anni, è giunto il momento che tu abbia il tuo primo vero rapporto sessuale, vieni qui!” Il momento tanto sperato è giunto, finalmente farò l’amore! Rapido come un fulmine, mi avvicino, lei mi impugna il pene, divenuto flaccido "poverino! È diventato molle, bisogna fare qualcosa, vieni qui di fianco a me" come mi sono sdraiato, inizia una dolcissima e lenta fellatio massaggiandomi con la mano i testicoli ed in breve tempo sono nuovamente in erezione, da parte mia, non sono rimasto inerte ma comincio ad accarezzarla su tutto il corpo, indugiando sui punti dove sapevo che era più sensibile, strappandole dei gemiti sempre più forti. Quando Giovanna intuisce che mi sto pericolosamente avvicinando al punto di non ritorno, si ferma, si sdraia supina e mi spinge il viso verso i capezzoli, golosamente, inizio a succhiarli e stimolarli con la lingua, continuando ad accarezzarla su tutto il corpo, spingendo una mano verso la vagina, lei allarga le gambe per permettermi di penetrarla con le dita ansando di piacere “mmmmhh hai una bocca fantastica! e sai usare le mani e le dita in modo superbooooo, mi stai eccitando da morireeee!” senza altri suggerimenti e senza smettere di baciarla, scendo verso la vagina, già fradicia di umori ed inizio a dardeggiare la lingua sul clitoride alternando delicate succhiate per poi infilarle la lingua in vagina, lei solleva il bacino per facilitare il mio compito, mentre mi sposto per trovare una posizione più comoda, lei ne approfitta per passarmi una gamba sulle spalle, offrendomi così l’accesso anche all’ano. Continuo a leccarla, introducendo la lingua anche nell’ano, per poi tornare alla vagina, recupero sulle dita i suoi abbondanti umori e le infilo nell’ano l’indice ed il pollice in vagina facendola urlare di piacere e ruotare il bacino “sìììì cosìììì ooohhh sei bravissimoooo, mi piace essere penetrata davanti e dietro mentre mi succhi il clitoride, è stupendoooo” dopo parecchi minuti, durante i quali lei mi accarezza sulla schiena e stimola i capezzoli, mi ferma “aspetta, voglio baciarti anch’io, girati e metti le gambe ai lati della mi testa”, per la prima volta sperimento la posizione del sessantanove, è bellissimo, mi piace baciarla mentre lei mi succhia il pisello, ogni tanto, Giovanna smette per leccarmi l’ano e per introdurvi un dito, succhiandomi i testicoli. Andiamo avanti per un bel po’ finché Giovanna esclama “non resisto piùùùù! Ho voglia di essere scopataaaa , vieni prendimiiiiii! Prima però voglio metterti un cock-ring così da ritardare il tuo orgasmo” non me lo faccio ripetere due volte e mi inginocchio tra le sue gambe spalancate, lei impugna il pisello ed infila il cock-ring poi mi guida verso la sua apertura, con un movimento lentissimo, sprofondo in lei, è il paradiso: ho il pene avvolto in una stretta guaina calda ed umida, stimolato dai movimenti dei muscoli pelvici di Giovanna, rimango fermo qualche minuto per godermi la sensazione poi comincio a muovermi dentro-fuori molto lentamente, per poi aumentare il ritmo, mentre Giovanna spinge il bacino verso di me, per accentuare la penetrazione, mugolando di piacere “aaahhh sei bello grosso, lo sento proprio bene, mi stai riempiendo tutta, è bellissimoooo!”, ad un certo punto, prima che raggiunga il punto di non ritorno, lei mi ferma “cambiamo posizione, voglio che mi prenda alla pecorina” e mi fa uscire per mettersi a quattro zampe, la testa appoggiata al cuscino, la visione del suo sedere offerto è estremamente invitante, per cui timidamente, appoggio la punta del pisello al suo ano ed inizio a spingere dolcemente, lei, con voce arrochita dal piacere mi apostrofa “sei proprio un bel porcone! Vuoi farmi il culetto? Ti vuoi vendicare per tutte le volte che ti ho sodomizzato!”, preso in contropiede, mi allontano, ma lei mi ferma “ma nooo , cosa hai capito? La mia era una constatazione, mi piace essere sodomizzata, daiii inculami per bene!” ancor più eccitato, anche dal suo frasario volgare, riappoggio la punta del pene al suo buchino posteriore e con una spinta decisa delle anche sprofondo in lei, fino ad appoggiare il pube alle sue natiche. È meraviglioso! Inizio a muovermi lentamente mentre il muscolo anale mi stringe forte il pisello, e la frizione mi sta eccitando da morire, nel momento in cui sono entrato in lei, lancia un grido “aahh sei entrato con violenza, cattivoooo! Mi hai fatto maleeeee ma continua cosììì mi piaceeeee essere presa con violenzaaaaa oooohhh sìììì!” incitato dalle sue parole, le artiglio le anche ed inizio a muovermi rapidamente e, uscendo quasi del tutto, alterno forti spinte fino in fondo, ruotando il bacino in tutti i sensi per farglielo sentire meglio, lei non smette più di gemere di piacere, portandosi una mano al clitoride che inizia a sfregare con voluttà. Nonostante il cock-ring, sento che sto per venire, Giovanna se ne accorge e si sfila “aspetta, la prima volta voglio che tu venga davanti, fermati un attimo per calmarti, poi scopami beneeeeee” mi fermo ad ammirare il suo ano semiaperto palpitare mentre si chiude finché, riguadagnata una certa calma, mi avvicino alla sua vagina, questa volta, entro molto lentamente, un millimetro per volta mentre lei mi prega, spingendo il bacino verso di me “ooohhh ti pregoooo mettilo dentro tuttoooo ti voglioooo così piano mi fai morireeee, scopami forteeeee” io rimango sordo alle sue preghiere e continuo a muovermi lentamente, assaporando ogni minima sensazione, lo sfilo quasi completamente e ricomincio, movendo in cerchio le anche, lei continua a mugolare “perfavoreperfavoreperfavore, vai più veloceeee sto impazzendoooo voglio venireeeee daiiiiii”. Dopo parecchi minuti decido di cambiare ritmo: mi sfilo quasi totalmente poi, con un deciso colpo di reni, sprofondo fino alla radice, subito Giovanna mi ringrazia “aaahh sìììì mi piace quando entri così, con violenza, è bellissimoooo” continuo per un bel po’ di tempo, indugiando con la sola punta del pisello infilata per poi sprofondare con un colpo deciso, finché sento che sto per arrivare al limite, al quel momento, le artiglio le anche e i miei movimenti si fanno sempre più rapidi, lei mi incita a lasciarmi andare, mentre si sfrega forsennatamente il clitoride “dai dai daiiii sto per venireeeee lasciati andare vieniiiii” ancora pochi colpi e, nonostante il cock ring, un copioso fiume di sperma le inonda la vagina, i cui muscoli si contraggono spasmodicamente, praticandomi una sorta di masturbazione, entrambi urliamo il nostro piacere, lei in particolare, commenta “oooohhh ti ho sentito bene venire! Mi hai letteralmente inondata, è stato stupendooooo” quindi si lascia scivolare sul letto mentre io mi abbandono su di lei, poco a poco, sento il pisello diventare molle e scivolarle fuori, mi sollevo e vedo un rivolo di sperma colare sul lenzuolo “mamma mia! è stata un’esperienza fantastica, ti devo ringraziare, il mio battesimo è stato veramente molto appagante, grazie!”, lei si gira verso di me e mi abbraccia esplorandomi la bocca con la lingua “anche per me è stato bellissimo, hai una predisposizione naturale, hai saputo farmi godere in modo sublime! Sono io che devo ringraziare te, adesso rilassati un po’, perché, se ce la fai, vorrei che facessi il bis, questa volta nel mio culetto!”, sono al settimo cielo, l’idea di sodomizzarla mi intriga parecchio e, ricambiando i suoi baci e le sue carezze, bofonchio il mio assenso. Giovanna continua ad accarezzarmi tutto il corpo per poi portare la bocca ai miei capezzoli e scivolare ancora più in giù, fino a prendere in bocca il mio pisello flaccido. Proseguiamo con questi piacevoli giochi finché torno in erezione, lei continua ancor per un po’ a succhiarmi poi si sdraia sulla schiena e mi dice “voglio guardarti in faccia mentre mi inculi, vieni tra le mie gambe!”, mette un cuscino ripiegato sotto le reni e mi appoggia i piedi sulle spalle, in questa posizione, il suo culo è all’altezza perfetta e le natiche sono naturalmente aperte, “dai, prendimi! Ti vogliooooo” non mi faccio ripetere l’invito ed appoggio la punta del pene al suo buchino posteriore, complice il rivolo di sperma che le è colato dalla vagina, non ho bisogno di lubrificante, con una leggera spinta, la punta scivola nel suo ano, stappandole un sospiro di soddisfazione, “aaahh come sei entrato bene! adesso mettilo tutto dentro, sii solo un po’ più delicato di prima perché sono leggermente indolenzita”, millimetro per millimetro, sprofondo in lei, facendola gemere di piacere, fino ad appoggiare le anche alle sue natiche, mi fermo un po’ per permetterle di abituarsi al corpo estraneo poi inizio un lento movimento dentro-fuori, fino ad uscire quasi del tutto, “uuuhhh come sei lungo! Ti sento fino in alto, è bellissimo essere impalata così, sei anche bello grosso, mi stai aprendo tuttaaaa, mi piaceeeee!”, poco a poco accelero il ritmo, roteando contemporaneamente le anche mentre Giovanna inizia a masturbarsi con foga “mmmhhh è bellissimooooo, dimmi, ti piace incularmi?” non posso far altro che assentire “sììì mi piace, dietro sei ancora più stretta che davanti, me lo stai strizzando in modo pazzesco, anche guardare mentre ti masturbi mi eccita! Sei una gran porcona, mi stai facendo il più bel regalo di compleanno, dai godi beneeee che sto per venire di nuovoooo!”, Lei si masturba ancora più furiosamente, infilandosi anche il medio in vagina stropicciandosi con l’altra mano i capezzoli, sentirla gemere così di piacere e vederla masturbarsi sono la goccia che fa traboccare il vaso, spingo al massimo le anche contro le sue natiche ed eiaculo copiosamente con un grido inarticolato, imitato da Giovanna che si irrigidisce, raggiungendo anche lei l’orgasmo. Rimaniamo un po’ immobili per riprendere fiato poi mi sfilo ed abbatto di fianco a lei “che pomeriggio! Questa è la più bella festa di compleanno che mi sia mai stata fatta, ti ringrazio di vero cuore!” lei si volta verso di me, con gli occhi ancora appannati dalla libidine e mi bacia con trasporto sulla bocca, poi, ansante, si stacca “non credere, ma anche per me è stato un pomeriggio fantastico, come ho detto prima, sei naturalmente portato verso il sesso, sono certa che farai impazzire più di una ragazza, hai una notevole dotazione, e sai usarla molto bene, mi hai fatta godere immensamente, ma adesso si è fatto tardi, è meglio che ti rivesta e vada a casa!” A malincuore mi vesto e , dopo un ultimo abbraccio, mi dirigo verso casa, con le gambe un po’ molli ma estremamente felice. I nostri incontri sono proseguiti, ancora per un paio di anni, sempre all’insegna del sesso e del medical fetish, e quest’ultima pratica è diventata quella che più adoro.

Qui termina il racconto assolutamente veritiero ed autobiografico circa la mia passione, spero sia piaciuto
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