Stupro sognato

Ecco una fantasia che ho da diversi Anni, alla quale penso spesso e con mio marito padrone stiamo tentando di organizzare.

La scena si svolge in un ristorante molto di periferia nella pianura piadina, avvolto dalla nebbia.
Sono sola, mi sono rifugiata dentro perché la mia auto si è fermata.
Io di motori non capisco nulla.
Ho chiamato al telefono mio marito e dandogli la posizione mi ha detto che in un paio d’ore, ( nebbia permettendo) riuscirà a venire a prendermi.

Il ristorante è piccolo, ci sono solo pochi tavoli.
In uno una coppia anziana che seduti uno di fronte all altra non aprono bocca da quando sono entrata.
In un altro tavolo ci sono Due uomini, intorno ai 40 anni e si vede che sono persone che lavorano manualmente.
Mi guardano, ridono e credo stiano parlando di me.
Ho ordinato un secondo di carne perché nel menu c’è quello.
La coppia di anziani chiede il conto paga e esce.
Non appena la porta del locale si chiude, uno dei 2 operai, si avvicina e mi chiede una sigaretta, (che non ho)
Invece di andarsene si siete al mio tavolo ie dopo pochi secondi anche l’altro si siede al mio tavolo.
Mi parlano, mi sfiorano, sono invadenti, gli dico che non li voglio al mio tavolo e la mia mente fantastica.
I 2 uomini tra di loro sono complici. Io sono eccitata ma cerco di non farlo vedere, mi accarezzano, mi toccano i cepelli.
Finisco a malapena la cena.
Ho sempre sognato di essere violentata, una parte di me non vuole ma una parte di me si.

Con mio marito abbiamo frequentato club scambisti ma da sola non è mai successo, e senza lui non ho mai fatto nulla.

Sono le 24 35 il proprietario del ristorante inizia a farci capire che sta chiudendo il locale.
Di fronte al ristorante c’è un hotel 2 stelle dove dormono i 2
Uno dei 2 ragazzi quello più invadente mi prende per i capelli e mi trascina fuori, mi sbatte in un angolo girandomi il braccio dietro la schiena, mi da uno schiaffo deciso che mi fa perdere la capacità di Reagire.
In quel momento esce anche il suo amico.
Con una mano al collo a in braccio dietro la schiena mi fanno attraversare la strada deserta dove la nebbia si era infittita e li trascinano in uns squallida camera dell’hotel 2 stelle.
Giunti in camera mi mettono in un angolo e mi sottomettono, mi mettono a 4 zampe e alzandomi la gonna mi strappano calze e slip.
Uno dei due fa un segno all’altro di esplorarmi sento un dito entrare nella mia figa a poi me lo mettono in bocca.
il momento di prendersj, cioʻ che va preso.
Mi entrano dentro e mi infilano un cazzo in bocca.
Sono l’oggetto del loro piacere e non posso ( e non voglio) rifiutare.
Mi trascinano in una stanza e mi trasformo nell'oggetto che va usato per il loro piacere.
Le mani sulla bocca e sul collo mi ricordano che non posso gridare.