bdsm
La scelta
di Francesco_s_2022
04.05.2024 |
87 |
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"I testicoli dello schiavo iniziarono a modificarsi, a deturparsi ma l’eccitazione non accennava a diminuire..."
Miss Dafnedocs.google.com
Miss Dafne sapeva dove rivolgersi per le sue particolari esigenze, già anni addietro si era recata in quel luogo magico e così fuori dagli schemi, quasi da sembrare impossibile che esistesse davvero. Certo i costi erano elevati, ma la soddisfazione era garantita.
Arrivata fuori da quell’ex macello nella periferia di una cittadina spersa nella campagna olandese, si fece riconoscere dando le sue credenziali al ragazzo che faceva la guardia al cancello. Parcheggiata l'auto a noleggio vicino all’enorme capannone, entrò dal portone e subito venne accolta da una ragazza vestita con un mini vestito di pelle e latex, ricoperta di tatuaggi, con un viso impreziosito da piercing e da un ragazzo palestrato vestito solo di aderenti pantaloni in pelle. Vennero scambiati un paio di convenevoli in inglese e poi Miss Dafne fu accompagnata al di fuori della vecchia cella frigo dalla quale usciva un binario sospeso. La ragazza prese in mano un telecomando con 2 grossi bottoni e dopo aver ricevuto un cenno di consenso azionò la catenaria.
Presto comparve il primo corpo appeso; incatenato e incelofanato, poi il secondo, sul terzo ci fu un cenno, la catenaria venne fermata e la Miss si avvicinò al corpo. Lo esaminò come si fa con un pezzo di carne, lo fece ruotare, tolse il bavaglio e fece qualche domanda secca e poi rimise il bavaglio. La ragazza fece ripartire la catenaria. Questa operazione si ripeté un paio di volte, poi la Miss riconobbe un accento italiano, chiese il nome allo schiavo che si presentò come Francy. Era uno schiavo sulla quarantina, piacente e italiano. Era un bel pezzo di carne da prendere in considerazione. Francy venne abbassato, il ragazzo muscoloso con un cutter tagliò la pellicola, venne strappato il sondino naso gastrico che alimentava lo schiavo, e, senza nessun riguardo, venne strappato anche il catetere. A quel punto si sentì la voce della Miss dire: ”Stop” e avvicinarsi, Francy dolorante e inorridito era tenuto in piedi dal ragazzo muscoloso. La Miss prese il gancio anale che fuoriusciva dall’ano di Francy, lo estrasse con un colpo secco, senza nessun riguardo…. e, ancora senza alcun riguardo, gli infilò con prepotenza un elegante plug in acciaio che prese velocemente il posto del gancio. Con eleganza si avvicinò all'orecchio dello schiavo e gli sussurrò. “ So che vi danno dei lassativi per tenervi pulito l’intestino, non vorrei mai sporcassi in giro….” Fece un sorrisetto, mentre gli spingeva il pug e lo muoveva nel suo ano. Poi si allontanò e ordinò ai due ragazzi di finire di liberare lo schiavo. Una volta tolte tutte le catene i due sollevarono di peso Francy e lo portarono alla macchina della Miss, che aprì il baule e ordinò che Francy fosse scaricato come un sacco di patate dentro il bagagliaio.
Miss Dafne, nel suo sobrio tailleur nero che le fasciava perfettamente il corpo, si diresse con eleganza verso l’ ufficio per firmare le carte per il periodo di prova di 72 ore. Le spettavano 72 ore di prova, in cui avrebbe sottoposto Francy a diverse prove, prima di decidere se comprarlo e poi marchiarlo oppure restituirlo.
Dopo un lungo viaggio finalmente arrivarono a destinazione. La Miss era riposata, mentre Francy, già dolorante di suo, aveva dolori, dovuti alla scomoda posizione tenuta troppo a lungo, ancora maggiori sparsi per tutto il corpo.
Ad aprire il baule ci pensò Giulia, sotto stretta sorveglianza di Miss Dafne e dopo aver ricevuto i suoi ordini.
Giulia era un travestito dalla voce femminile, con indosso un abitino di seta orientale e scalzo. Su ordine della Miss, aiutò Francy ad uscire dal baule e lo accompagnò nel seminterrato dove era già pronta una vasca in cemento di acqua gelida e dove il nuovo arrivato venne buttato.
Giulia lo lavò senza troppi fronzoli, con poca delicatezza ma la sua voce era dolce e ripeteva a Francy che anche lui proveniva dall ex macello ed era stato scelto da Miss Dafne anni prima. Mentre lo diceva, si voltò e alzandosi il vestito mostrò il marchio a fuoco appena sopra il gluteo destrto.
Un brivido percorse Francy lungo tutto il corpo,ma non era colpa dell'acqua gelida.
Francy era ancora disorientato e stordito ma iniziava a capire la situazione e sapeva che doveva giocarsela al meglio per essere scelto e non tornare all'ex macello. Pulito e nutrito a dovere da Giulia fu accompagnato al piano terra al cospetto di Miss Dafne. Subito gli vennero legati i polsi e venne appeso dando la schiena alla Miss. Lei si alzò dal divano dove era comodamente seduta. Nel frattempo, Giulia portò un carrello, Francy riuscì a sbirciare con la coda dell'occhio e vide una serie di fruste, paddle, cani e canne. Con rassegnazione capì cosa stava per succedere.
I colpi non attesero ad arrivare, era incredibile con che maestria la donna lo frustasse, con ritmo costante, forza calibrata e come ogni colpo si spostasse del minimo necessario per coprire ogni millimetro dei glutei di Francy che era gia avvezzo alle frustrate, ma presto dovette cedere al dolore e iniziare a mugolare e contorcersi. Incredibile come un corpo così esile minuto e aggraziato potesse colpire con tanta energia e resistenza. Le natiche erano distrutte e finalmente il martirio fini. Miss Dafne fece sentire la sua voce: “Schiavo la prima regola della casa è che voi non vi siederete mai! Siete meno di bestie, questo trattamento verrà ripetuto anche più volte al giorno finché dimenticherai di aver avuto in passato la possibilità di stare seduto.”
Con un filo di voce Francy ringraziò. Miss Dafne non lo degnò nemmeno di uno sguardo e rivolgendosi a Giulia che osservava tutto da un angolo, le ordinò di preparare lo schiavo per il prossimo trattamento visto che il suo tempo è denaro e doveva ancora capire se quello schiavo lo valesse o meno.
Francy venne fatto scendere, Giulia era rude nei modi ma a ogni occasione sussurrava parole di incoraggiamento al suo nuovo compagno: “Presto penseremo al tuo tono muscolare, non ti preoccupare, starai bene e mangerai anche cose buone e salutari….. ma sarà dura non te lo nascondo.”
Sempre con i suoi modi rudi, Giulia posizionò Francy a 4 zampe su un’asse di legno posta sul pavimento e lo immobilizzò. Francy aveva le natiche in fiamme ma cercava di impegnarsi per stare fermo e farsi muovere come una marionetta senza difficoltà sotto gli attenti occhi della Miss.
Anche questa volta solo con la coda dell'occhio poté vedere qualcosa…. gli sembrò di riconoscere una “fuck machine” ma non riuscì a vedere il fallo che gli era collegato. Capì che tutto ciò che vedeva non era una pura casualità…ma era ciò che la Miss voleva lui vedesse. era tutto magistralmente orchestrato da lei, tramite le mani di Giulia.
Quando tutto fu pronto, Francy sentì improvvisamente un bruciore fortissimo e un dolore acuto al suo ano. Non era nemmeno stato lubrificato e un dildo di dimensioni importanti iniziò a penetrarlo con violenza, ripetutamente. Nonostante il dolore, la sua eccitazione andò presto alle stelle, ma potenti frustrate gli arrivarono sulla schiena come una doccia di fuoco e la sua eccitazione vacillò. Il ritmo della penetrazione aumentava, e aumentava anche la profondità…provocando piccole lacerazioni all’ano.
Presto Giulia posizionò un contenitore sotto al pene di Francy che solo in quel momento si rese conto di aver iniziato a gocciolare.
Quando la Miss fu soddisfatta la macchina si fermò, la ciotola fu tolta e portata al suo cospetto da Giulia. Francy si accasciò esausto non notando il sorrisino compiaciuto di Miss Dafne per i risultati ottenuti.
Presto il supplizio di Francy riprese, ma questa volta venne posizionato su un lettino ginecologico.
Un nuovo attrezzo apparve alla sua vista ma questa volta non sapeva di cosa si trattasse e a cosa servisse.Francy faticava a stare sdraiato, aveva dolori ovunque.
Presto l'utilizzo gli fu chiaro…. lo strano arnese era una specie di pompa. una sorta di mungitrice. Gli venne posizionata sul suo cazzo, forse l’unica parte a non essere dolorante, e una volta azionata dopo solo un paio di secondi divenne da prima fastidioso e poi insopportabile.
Gli occhi attenti di Miss Dafne notarono come il pene di Francy stesse cedendo, quindi per la prima volta dall’arrivo alla villa si avvicinò a lui, gli prese i capezzoli con le unghie, e iniziò a stringerli forte e a tirarli a sé mentre avvicinandosi gli sospirò all’orecchio senza dire nulla. Tanto bastò a far risalire l’eccitazione di Francy al massimo, nonostante lo strazio della macchina che aspirava e pompava. Venne raccolto diverso sperma ma Francy non si rese nemmeno conto di aver eiauculato né tanto meno di aver goduto, sentiva solo una stanchezza infinita.
La Miss accompagnata dalla fedele Giulia, si allontanò con lo sperma mentre Francy tirò un attimo il fiato.
Giulia tornò da sola, lo liberò dalla macchina, poi con maestria gli legò i testicoli a cui applicò dei pesi e gli mise le clip per i capezzoli.
Giulia con tono imperativo gli disse di iniziare a gattonare per la stanza, in maniera circolare trascinando i pesi senza mai fermarsi in attesa dell'arrivo della Padrona.
Già dopo qualche giro sembrava che i testicoli dovessero staccarsi, Francy rallentò per il dolore e Giulia, sempre con tono dolce, disse: " Forza devi rimettere tono muscolare e preparare lo scroto per il prossimo trattamento"
Senza che nessuno la sentisse, entrò la Miss nella stanza, con passo felpato e aggraziato. Andò verso Giulia e senza proferire parola le mollò un sonoro ceffone, lei si accasciò a terra stupita e incredula. Con sguardo gelido, che stonava su un viso tanto delicato, disse con tono severo: “Non lo sai che i cani hanno la coda????”
Giulia capì cosa intendesse, si rialzò e corse a porgere un grosso plug a coda alla Miss che lò infilò con prepotenza nel sedere dolorante di Francy accompagnando il tutto da un paio di calci nelle palle per esortarlo a camminare più veloce.
Quando ormai le ginocchia cominciavano a rovinarsi, gli venne ordinato di fermarsi e alzarsi.Con un sorrisetto sarcastico, la Miss lo osservava mentre barcollando tentava di sdraiarsi nuovamente sul lettino ginecologico.
Giulia gli immobilizzò gli arti mentre la Miss preparava siringhe e fiale, armeggiando con le sue esili e curate mani avvolte in quanti in lattice nero.
Quando tutto fu pronto Giulia fu fatta allontanare e Miss Dafne si sedette proprio tra le gambe di Francy, avvicinandosi anche il carrellino.
Miss Dafne si piegò verso Francy e con voce ferma iniziò a spiegare: “Vedi schiavo…. prima ho svuotato le tue palle, poi ho tirato il tuo scroto, tutto questo ha uno scopo ovviamente…Lo hai capito? Sai quale sia lo scopo??? Certo che no, sei alla stregua di una capra! .... In questi 3 giorni devo valutare quanto sperma produci, quanto sei dilatato, quanto sei pronto a soffrire per me, (intanto prese la prima siringa in mano) e quanto posso gonfiarti lo scroto di fisiologica.” mentre la Miss gli praticava la prima iniezione Francy sussultò. La Miss aggiunse sempre con voce ferma. “Voglio anche vedere quanto sei sottomesso e masochista e vedo dal tuo pene che diventa duro in questa situazione che ci sono buone probabilità che tu lo sia a sufficienza”
La Miss sorrise guardandolo e poi con un silenzio assordante proseguì con le iniezioni. I testicoli dello schiavo iniziarono a modificarsi, a deturparsi ma l’eccitazione non accennava a diminuire.
Quando lo scroto era ormai un palloncino duro teso e lucido, la Miss con una soddisfazione perversa, ordinò a Giulia di portarlo in cucina per essere istruito.
Gli venne insegnato come doveva essere servita a tavola Miss Dafne, egli si muoveva a fatica con quel palloncino gonfio e tirato tra le gambe. Serviva al tavolo muovendosi goffamente, tra i dolori allo scroto enorme e il plug a coda che gli dilatava fastidiosamente l'ano. I presenti lo guardavano con indifferenza e scherno, conoscevano bene la perversione sadica di Miss Dafne.
Giulia osservava attentamente il nuovo schiavo. Si rivedeva in lui quando fu scelto anni fa, un po' eccitato e turbato.
Finita la cena, Francy e Giulia rassettarono tutto perfettamente , tutto doveva essere perfettamente pulito e in ordine. Una volta finito, il nuovo schiavo pensava di potersi godere un po' di riposo….e invece Miss Dafne ordina a Giulia di portarlo nuovamente nella sala delle torture. Con enorme sgomento, ma forse anche un pochino di eccitazione, Francy si lascia condurre in quella stanza e viene fissato a 4 zampe alla tavola di legno sul pavimento e iniziano i nuovi preparativi.
Improvvisamente sente il suo ano rilassarsi, gli viene estratto il plug senza troppa cura,ma senza neppure poter prendere fiato gli viene inserita la canula di una purga.
"Lo schiavo deve essere ben pulito…. lo sai Giulia vero?" Disse con una nota sadica Miss Dafne.
Le feci furono raccolte in una ciotola, e una volta cessati gli spasmi all'ano, a Giulia fu ordinato di lubrificarlo bene. Lo schiavo sentì la Miss prepararsi. Capiva dai rumori che udiva che stava indossando dei guanti. Ma facevano un rumore diverso rispetto ai soliti….riuscì a girare lentamente la testa senza farsi beccare e vide la Miss con guanti lunghi fino a sopra il gomito… Forse aveva capito…e iniziava ad avere paura.
Improvvisamente sentì 1 dito,poi 2, poi 3… la Miss sadicamente lo esortava a rilassarsi, che alla fine il dolore sarebbe stato tanto ma che avrebbe anche potuto godere.
Francy iniziava a sentire il suo buco aprirsi, e sentiva che la Miss gli toccava apposta anche lo scroto, era davvero sadica.
Finalmente Miss Dafne ottenne il suo risultato. La sua mano entrò dentro tutta, tra i lamenti dello schiavo. Ma non le bastava, continuò a spingere, sempre più sù. Uno schiaffo potente arrivò sullo scroto allo schiavo già dolorante. "Non osare lamentarti… Questi sono preparativi. Tu sei un pezzo di carne nelle mie mani e più ti lamenti più dolore ti infliggerò!" Disse Miss Dafne senza nessuna pietà nella voce.
Il braccio continuava a salire. Alla fine arrivò fino al gomito. Francy sentiva il suo ano e i suoi intestini pieni.
Soddisfatta di quella devastazione anale, Miss Dafne continuò con sonore sculacciate. Con estrema grazia e senza essere minimanre scomposta si alzò e ordinò a Giulia di preparare il loro pasto e di chiamarla per il dessert.
Francy rimase stupito da quelle parole ma era talmente stanco provato e dissociato dalla.realtà che non riuscì a far nessun ragionamento in merito.
Il nuovo schiavo fu slegato e condotto a 4 zampe in cucina. Sul pavimento c'erano tutti gli avanzi dell'ottima cena. Gli fu ordinato di ripulire tutto solo con la lingua e la bocca, proprio come l'animale che era. Presto Giulia si unì a lui e mangiarono insieme come animali e bevvero da una ciotola per cani.
Una volta finito, Giulia gli ordinò di alzarsi e di dirigersi nel salone.
Nella testa di Francy risuonavano mille domande, era esausto. Sperava di potersi riposare. Una volta arrivato venne nuovamente appeso, immobilizzato e attaccato alla parete. Ciò non lasciava presagire nulla di buono allo schiavo.
Entrò la Miss, che lentamente si accomodò sul divano guardando con sdegno lo schiavo. I suoi occhi verdi erano lo specchio di tutta la sua anima sadica. Ordinò a Giulia di iniziare i preparativi. Portò un grosso imbuto, con un tubo e un contenitore di acciaio chiuso. L'imbuto fu ficcato in gola a Francy e Giulia iniziò a versare il contenuto del secchio. C'era un odore nauseabondo, insopportabile. La Miss gli disse che era roba sua ed era un peccato sprecarla. Quindi gliela stava solo restituendo e lui doveva solo esserle grato. La sua voce era calma, sembrava quasi una coccola, sembrava gli stesse facendo veramente un regalo. Poi ordinò sia a Giulia che al nuovo schiavo di andare a riposare.
Mentre usciva dalla stanza si girò e guardando Francy gli disse: " Non osare vomitare, altrimenti questa sarà la tua colazione domani mattina."
La Miss si allontanò, Giulia lo liberò e lo condusse in un ingiusto sotto scale. Fetido, sporco e senza luce.
Anche Giulia vi entrò e richiuse silenziosamente la porta alle sue spalle.
Penetrava solo un barlume flebilissimo di luce. Con la coda dell'occhio Francy guardò Giulia spogliarsi. Notò un accenno di seno, ma non gli parve di vedere nessun organo genitale.
Senza che Francy dovesse trovare il coraggio di fare la domanda, sdraidati nudi su un pavimento gelido, Giulia iniziò a raccontare di come aveva iniziato la sua storia da schiavo con Miss Dafne. A lui piaceva molto il dolore ma anche essere assoggettato psicologicamente. L'umiliazione era per lui, la massima espressione del masochismo, questo gli donava una perenne eccitazione che non riusciva a trattenere, questo lo distraeva dal servire la sua Padrona. Era talmente assoggettato a Miss Dafne, così elegantemente perversa e sadica, che si decise a donarsi completamente a lei. Aveva fatto scegliere a lei quale dono volesse. La sua Padrona allora organizzò un rito di passaggio, con del pubblico pagante, che nessuno si aspettava si sarebbe concluso in quel modo. Giulia si indicò il sesso mancante. Fu chiamata una Miss Trans medico che praticava il clinical a livelli estremi. La Legò e la anestetizzò appena, Giulia doveva essere cosciente e vedere esattamente ciò che succedeva. Gli furono legati forte i testicoli, sempre più stretti, a poco a poco la miss Trans con un bisturi gli rimosse inizialmente il pene. Lo mise sul petto di Giulia, che con orrore lo osservava. Poi fu il turno dei testicoli. Vennero tagliati di netto e anche loro posizionati sul petto.
Miss Dafne con estremo piacere ed eccitazione cauterizzò la ferita di Giulia. Poi prese i resti e li lavò con cura. Sempre sotto lo sguardo rassegnato di Giulia che era allo stremo delle sue forze perché l'anestesia era finita prima che l'operazione terminasse.
Fece portare nella stanza un fornellino portatile. E un pentolino. Giulia non capiva ancora.
Miss Dafne con un sorriso inizio a cucinare i resti del suo sesso. Una volta pronti li buttò sul petto di Giulia e lei e l'altra Miss iniziarono a mangiarli. Ma non finì così. Il tutto venne fatto mangiare anche a Giulia, che non aveva le forze per opporsi.
Il suo sesso, il suo piacere, il suo mondo….erano stati completamente donati alla sua Padrona.
Finito il racconto, con quelle immagini prepotenti nella mente, entrambi presero sonno. Mentre Giulia dormi tranquilla….Francy era agitato e quasi quasi rimpiangeva il macello dove era stato appeso per lungo tempo….aveva un presagio di terrore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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