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La donna della mia vita


di cercosoloc
03.01.2025    |    10    |    0 8.0
"Ad un certo punto si é alzata, ha sfilato il laccio di una delle scarpe e mi ha legato i testicoli; una volta rimessasi a cavalcioni sul mio volto, tirava il..."
Ci tengo a precisare che quanto scritto di seguito è un'episodio avvenuto nella realtà e non un racconto di fantasia.

Un giorno, poco prima dell'arrivo del Covid, un po' per noia e un po' per curiosità, girovagavo su A69 cercando qualcosa di diverso; mi imbatto nell'annuncio di una bellissima ragazza dai capelli buondi ed occhi azzurri che cercava schiavi; le foto erano pazzesche, la descrizione perfetta, mi sembrava un sogno: una bellissima ragazza con i miei stessi interessi!
Ma non sapevo se fosse vera...e se lo fosse e non le piacessi?
Mi feci coraggio e dopo mille pensieri le mando un messaggio; passano 10min e non ricevo risposta; passano 30min e ancora niente; quando sto per staccare, mi compare la notifica dei messaggi; preso dalla paura della risposta(mi é capitato di ricevere risposte brutte a messaggi gentili) clicco sull'icona e vedo che è lei che mi risponde con un ciao nella preview. Con una mano avanti agli occhi per paura della continuazione del messaggio e con l'altra sul mouse, vado ad aprire la mail e leggo:
Ciao, hai suscitato il mio interesse, presentati per bene.

Alla lettura di questo messaggio salto in piedi sulla sedia, inizio ad emozionarmi, a scrivere di getto, poi rileggo e cancello, poi riscrivo, poi cancello, poi riscrivo....questo per quasi un'ora, perché sapevo che se la risposta non fosse stata perfetta, avrei perso la mia occasione.
Dopo un'ora di frenesia, invio il messaggio, e vedo che lei è ancora online.
Attendo una sua risposta che non tarda ad arrivare e mi da appuntamento al giorno dopo.
Ancora incredulo continuo a guardare il suo profilo e a leggere l'annuncio, e non capisco se è vero o un imbroglio.
Tanta l'emozione, la notte non riesco a dormire e mi faccio mille film luce su cosa sarebbe accaduto il giorno dopo.
Inizia la mia giornata e penso per tutto il tempo a quando la incontrerò.

Finalmente arriva l'ora X e mi presento al posto concordato; ci teniamo in contatto tramite il sito; mi dice che sta arrivando, che è vicino, ed io scruta tutti gli angoli della piazza in cerca della Dea che mi aveva accettato.
Ad un certo punto mi si avvicina alla macchina una ragazza bionda, con gli occhi azzurri, ma qualche ekg in più rispetto alle foto,ma riconosoc che è lei. La faccio salire in macchina, facciamo un giro per conoscerci e poi mi indica dove andare: un'affittacamere amico suo nei pressi del luogo dell'appuntamento.

Parcheggio la macchina, saliamo in camera(lei rigorosamente 2 passi avanti a me), apriamo la porta e mi dice di sedermi sulla sedia di fronte al letto, lei si mette di fronte a me e, mettendo il piede con la sneaker sulla punta della sedia, mi ordina di slanciata; sfilandogliela mi ordina di posarla a terra e mente mi abbasso mi mette il piede, sudato e puzzolente, sotto al naso; mi chiede de nmi piace, avendole tenute dalla mattina ed avendoci fatto almeno una ventina di lm per tutti gli impegni della giornata; al mio "si", mi fa sfilare il calzino e mi dice di aprire la bocca, per poi infilare la punta del piede dentro e farmi leccare le dita. Dopo averlo "pulito" per bene mi ordina di alzarmi, girarmi e abbassare pantaloni e slip, poi di mettermi a 4 zampe; ad un certo punto sento accarezzaemi i testicoli con qualcosa di freddo e morbido, poi ricevere un colpetto, poi uno più forte, poi un terzo ancora piuiforte, e continua fin quando non perdo la forza nelle braccia e cado a faccia a terra; mi ordina di girarmi e vedo che, mentre ero di spalle, aveva indossato un paio di stivaletti di pelle con il tacco a spillo, lo stesso tacco con cui,una volta con la schiena per terra, mi ha penetrato schiacciandomi, con il plateau della scarpa, i testicoli.
Una volta soddisfatta del lavoro, mi ordina di sedermi e mettere la testa appoggiata al letto; a questo punto si gira di spalle e, aprendo bene le grandi natiche, si siede sulla mia faccia e mi ordina di leccarle lo sfintere, mentre il naso sprofondava in una bagnata e profumata vulva.
Non so quanto tempo abbia passato lì sotto, ma nel mentre ha fumato una sigaretta e ha fatto una telefonata di lavoro; quando ha ritenuto fosse abbastanza si é alzata e mi ha fatto sdraiare, nudo, sul letto, per po andare in bagno; al suo ritorno si é seduta sulla mia faccia pretendendo le asciugassi la vulva e le cosce bagnate di pipí; più asciugavo e più si bagnava. Ad un certo punto si é alzata, ha sfilato il laccio di una delle scarpe e mi ha legato i testicoli; una volta rimessasi a cavalcioni sul mio volto, tirava il laccio quando sbagliavo o quando rallentavo il ritmo.
All'inizio sembrava non le facessi effetto, tanto che si é accesa una sigaretta, come se stesse semplicemente seduta sul letto; poi ha iniziato a genere piano, ma quello che faceva capire di più che le piaceva era quanto spingesse sulla mia bocca; ad un certo punto, quando stava per venire, ha lanciato uno strillo di piacere, tirando il laccio dei miei testicoli, così da farmi male e farmi aprire la bocca ed inondarmi con il suo squirt; é rimasta seduta, con tutto il suo peso, fin quando non ho ingoiato tutto.
Alla fine si é alzata, si é distesa sul letto, si é accesa una sigaretta e mi ha ordinato di masturbarmi fino a venirle sui piedi e leccare via tutto.
Alla fine di tutto mi sono pulito, rivestito e ho pulito e rivestito lei, ma prima di completare mi ha ordinato di ficcare la testa tra le sue gambe e strofinare la faccia sulla sua vulva ancora umida, perché le piaceva che io odorosi dei suoi umori.

Usciti dalla stanza rientriamo.in macchina e andiamo a mangiare una cosa, per poi riaccompagnarla al punto d'incontro, dove mi prende per i capelli e mi baciare con la lingua.
Io torno a casa tutto sconvolto e felice; le scrivo una mail di ringraziamento, ma non mi legge per una settimana; io mi do dello stupido mi maledico per aver rovinato una cosa tanto bella, ma poi compare una notifica di ricezione ed è lei che mi risponde in maniera molto dolce proponendomi un altro incontro; ma questa é 'altra storia.
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