bdsm
Il mio padrone
di subire101
20.12.2016 |
18.924 |
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"Lo prende in mano e mi ordina:
"Apri la bocca adesso, da brava puttanella..."
Ricevo un sms mentre sono al bar con amici: "Ciao Valentina, arrivo tra 4 ore, fatti trovare vestita cosi' (mi manda una foto di una nota marca di lingerie, con completo intimo nero) e prepara da mangiare per il tuo padrone . Aspettami in ginocchio dietro la porta.Ho il cuore in gola, saluto i miei amici e mi precipito al negozio di intimi piu' vicino per comprare cio' che il mio padrone desidera...La commessa mi guarda un po strano, vede che sono molto impacciato mentre mi avvicino alla cassa.
Buona serata, mi dice, mentre si lascia scappare un sorriso...
Passo dal supermercato piu' vicino e compro una bottiglia di vino pregiato, oltre a del buon pesce che cucinero' da brava femminuccia per il mio padrone...
Arrivo a casa e comincio a prepararmi, facio una doccia lavandomi per bene, sopratttutto il mio culetto, che il mio padrone vuole trovare sempre ben profumato.
Poi inizio a scartare i pacchettini ed ad indossare i vestiti che ho comprato. Per completare il tutto, prendo un po' di profumo dimenticato anni prima dalla mia ex, ed una parruca, purtroppo di bassa qualita, utilizzata ad un party in maschera lo scorso anno.
Mi guardo allo specchio, e mi piaccio, c'e ancora tanto da lavorare ma spero che il mio padrone possa avere pazienza...
E' gia' ora, infilo le scarpe con il tacco e mi metto in ginochhio davanti alla porta, ad aspettare Lui, il mio padrone...
Passa piu' di mezz'ora, i pensieri si rincorrono nella testa, sono quasi rassegnata che non verra' piu', quando sento la porta, che avevo lasciato socchiusa aprirsi.
Abbasso lo sguardo, in segno di sottomissione. Lo sento fermarsi a pochi metri da me; sicuramente mi sta ispezionando, vuole essere sicuro che abbia eseguito i suoi ordini alla lettera.
Si allontana, panico.
Sente i suoi passi andare verso la sala da pranzo, il rumore di un tappo...ha appena aperto la bottiglia di vino e versa un calice, che avevo lasciato preparato nella tavola apparecchiata, da vera femminuccia.
Ora i passi si avvicinano, nuovamente, viene dietro di me, mentre io rimango in ginocchio, come una geisha d'altri tempi. Le sue mani mi scrutano il culetto attraverso il vestito, e mentre un dito mi forza il buchettino si avvicina con la bocca alle mie orecchie e dice "Brava Valentina, ti sei agghindata da vera troietta".
Non rispondo per paura, ma lui si indispettisce ed urla "Ti ho appena fatto un complimento cagna! Ringrazia!"
"Grazie Signore e Padrone", rispondo io, con voce sottomessa ed impaurita".
si mette in piedi davanti a me, mi prende la testa e me la avvicina alla patta dei suoi pantaloni " Annusa lo scettro che presto adorerai cagna schifosa!" Io annuso a pieni polmoni e ringrazio, come Lui mi ha insegnato, finche mi sbatte a terra e mi dice ma prima "Baciami le scarpe Cagna", "Ed alza bene quel culo da troia che hai!"
Abbasso la testa ed alzo il culetto, come mi ha appena ordinato, e comincio a baciare le scarpe del mio superbo padrone.
Lui, intanto comincia a toccarmi il culo, prima le chiappe allargandole come si cinfa' ad una vera troia da monta, e poi, successivamente, inizia a giocare con il mio forellino, che avevo accuratamente lavato, per compiacere il mio Re.sento un dito forzarmi,e' legermente umido, forse il mio padrone la umidificato un pochino con la sua saliva, e forza il mio buchetto. Io sospiro, sento un po' di dolore, lui se ne accorge e mi dice..."Non preoccuparti puttanella, lo allargheremo bene, vedrai che mi supplicherai di sfondarti questo culetto che hai...." Io ringrazio il padrone e continuo ad adorare le sue scarpe mentre le sue dita si fanno strada verso di me...Le toglie tutto ad un tratto facendomi sussultare, e prendendomi per i capelli me le infila in gola..senza complimenti "Succhia queste dita troia, che hai gia' il culo bagnato, rimuovi tutta la puzza di culo da vacca che hai lasciato".
Comincio a spompinare con passione, come se fosse un vero cazzo...sento il mio padrone che si eccita, il su respiro e' piu' forte adesso...Con la mano libera si toglie la cintura e me la lega intorno al collo, come se fosse un guinzaglio, mentre i suoi pantaloni cadono sul pavimento, ed il suo scettro appare gia' svettante all'interno delle mutande. Lo prende in mano e mi ordina:
"Apri la bocca adesso, da brava puttanella..."
...Obbedisco ed apro la bocca, come ha odinato il mio padrone.Lui soddidfatto infila il suo cazzo nella mia bocca ed ordina, "addesso succhialo bene troietta".
Io lo avvolgo tra le mie labbra, remissiva, e comincio a pompare, cercando di soddisfare il mio Re come posso. Il suo scettro e' gia duro, ma lo sento gonfiarsi nella mia bocca, e pian piano il suo bacino comincia a ondeggiare, finche non mi scopa letterelamente la gola. Ip ho qualche conato, ma Lui mi redarguisce: "cosa c'e' cagnetta, non ti piace il cazzo del padrone?"
Ricordandomi la reazione precedente ho appena il tempo di dire "Sono onorata padrone" che Lui mi prende per le guance, mi sputa in gola e mi dice"e allora succhia".
Riprendo a ciucciare lo scettro dominante come merita, Lui comincia a respirare affanosamente, e a volte lo tira fuori dalle mie labbra schiaffeggiandomi con il glande ed insultandomi, finche non lo tira fuori e dice"Adorami le palle adesso, puttana!
Io abbassando la mia lingua da vacca cominico a leccare le palle del mio re, e lo sento mugolare di piacere, ogni tanto mi sputa in faccia e mi umilia chiamandami troia o puttana. Finche' quando sta quasi per venire, prende i guinzaglio, mi strattona e dice "andiamo in cucina adesso, cagna" .
Rimango in ginocchio, e mentre gattono trascinata da lui, lui mi redarguisce "ondeggia bene quel culo da vacca che hai!" e mi sculaccia. Arriviamo in cucina, lui apre un cassetto trova un grembiule e me lo lancia addosso. "Metttit questo e servimi femminuccia., Ora puoi alzarti in piedi, ma solo per servirmi!"
Mi alzo e mi accingo a servire il mio padrone,
spero che la spigola al sale sia ben riuscita. Preparo la porzione, la servo a tavola e dico "Ecco a lei mio Re", tenendo sempre glio occhi abbassati, in segno di rispetto.
Lui prima di guardare il piatto, comincia a palparmi le natiche, e mi dice "sei proprio una cagna in calore!, Adesso, mentre mi gusto questa spigola tu mettiti in ginocchio tra le mie gambe, e baciami le palle ed il cazzo."
Io ringrazioe e mi posiziono proprio tra le sue gambe, cominciando a leccare, Lui si incazza ed urla "Puttana! Ho detto baciare non leccare!", e mi tira una pedata. Io mi prostro a baciare i suoi piedi e chied "Perdono padrone,sono sotlato una umile puttana" ."Non ti permettere mai piu' a prendere iniziativa cagnetta! baciami il cazzo ora". Riprendo a baciare appassionatamente il suo scettro, mentre lo sento mangiare con gusto, alternado a bei sorsi del vino da me scelto.
Bacio cazzo e palle almeno per almeno 20 minuti, finche una volta terminato lui mi dice, "Brava cagnetta, hai cucinato bene, adesso, come premio, avrai il prvilegio di poter pulire il mio culo con la tua lurida lingua",e cosi dicendo mi porge il suo culo appoggiando i piedi sulla mia schiena...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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