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I racconti di M parte 1


di Alegraziosi
28.08.2019    |    165    |    0 3.3
"Era completamente nuda ed esposta all'uomo..."
La ragazza era legata al letto mani e piedi allargati verso i quattro angoli del letto con fascette da elettricista che la segnavano al minimo movimento. Era completamente nuda ed esposta all'uomo. Aveva un cuscino sotto il bacino che le alzava il culo. L'uomo ne aveva approfittato per inserirle un plug dal diametro piuttosto largo. Prese una bottiglia dal collo lungo, come quella per imbottigliare il limoncello. Al sui interni c'era panna da cucina fatta scaldare di recente. L'uomo iniziò a versarla lentamente sul corpo della ragazza. Partì dalle piccole labbra e la versò a spirale lungo tutto il corpo. La panna bollente la faceva gemere, soprattutto quando lui passò sul clitoride e sui capezzoli. Quando svuotò completamente la bottiglia sul corpo della ragazza l'uomo iniziò a leccare via la panna, dall'esterno verso l'interno. Quando arrivò al clito si soffermò un po' di più. Alla ragazza mancava pochissimo per l'orgasmo. Gemeva sempre di più, si contorceva nonostante le fascette le segassero polsi e caviglie. Ma l'uomo non voleva questo. Si staccò. La ragazza rimase delusa. L'uomo estrasse anche il plug che fino a quel momento aveva contribuito parecchio al piacere della ragazza. Ne prese il fondo e con un elastico vi legò uno spolverino. Rimise il plug nell'ano della ragazza e con lo spolverino le solleticò la vulva. Ma anche questa operazione durò troppo per la ragazza. Nonostante ormai le fascette le avessero fatto sanguinare caviglie e polsi l'eccitazione non scendeva. L'uomo sorrise. Prese in mano nuovamente la bottiglia e penetrò la ragazza con quella, ma non la masturbò. Semplicemente la lasciò lì dentro. Lui invece si alzò dal letto mentre la ragazza implorava di avere il suo orgasmo. Prese una scatola da un comodino e ne estrasse un ago da cucito. Si punse un dito e guardò soddisfatto la goccia di sangue uscire. Tornò dalla ragazza. Cominciò a punzecchiarle il ventre. Lei sussultò. Il plug e la bottiglia le davano quel piacere che cercava. Ma polsi e caviglie sanguinavano sempre di più. Dal ventre scese a punzecchiarle il basso ventre, poi sempre più giù, fino al clitoride. Sussulti di dolore e piacere erano contemporanei e la ragazza era a un passo dal piangere. L'uomo si ritenne soddisfatto e mise via l'ago: d'altronde la ragazza non era ancora venuta. Prese un coltello a lama seghettata. In quel momento la ragazza si preoccupò seriamente. L'uomo però le slegò i piedi. Li unì pianta contro pianta e li legò di nuovo. Adesso era il suo turno. Prese i piedi così uniti della ragazza, vi infilò in mezzo il pene e iniziò una lenta masturbazione. Ma nemmeno lui doveva venire per il momento. Così si tolse, slegò i piedi di lei e la legò come prima. Quindi si mise in ginocchio su di lei. Si avvicinò al suo seno. E questa volta la masturbazione avvenne con le sue tette. L'uomo le stringeva i capezzoli e intanto si muoveva a un ritmo serrato. La ragazza lo implorava di metterglielo almeno in bocca. L'uomo decise di accontentarla. Glielo mise in bocca. Ma invece di farsi fare un pompino decise di divertirsi diversamente. Tentò di soffocarla con il proprio pene. Restò fermo lì a guardarla cercare ossigeno per un paio di minuti. Poi uscì. Ormai la ragazza gli era completamente assoggettata. Era dunque il momento di accontentarla definitivamente. E tolse la bottiglia dalla vagina. Se mise a leccargliela. La ragazza che aveva atteso ciò tanto a lungo ebbe un orgasmo clitorideo sconvolgente. L'uomo prese per la terza volta la bottiglia. Questa volta però la masturbò, e anche piuttosto violentemente. La ragazza che sentiva il vetro ancora tiepido dentro di lei non resistette 5 minuti: squirtò copiosamente, forse come mai era successo in vita sua. L'uomo le tolse la bottiglia, la slegò, le tolse il plug e la mise a pecorina. La scopò in entrambi i buchi alternandoli dopo qualche botta. Era forte e cattivo. Ma la sua violenza eccitava ormai sempre di più la ragazza. Quando lui le venne nell'ano lei ormai aveva già avuto altri tre orgasmi e il flusso caldo di lui dentro le sue intimità più profonde gliene procurò un altro, l'ultimo. Le emozioni erano state talmente forti che alla fine svenne. Lui la prese in braccio, la portò in bagno, la lavò, la mise a letto e le diede un bacio sulla fronte. "Buonanotte M"
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