Lui & Lei
preda nella rete...


14.04.2025 |
110 |
12
"Nella stanza si sentono solo il mio continuo grufolare e il tuo incitarmi a non smettere e i tuoi "si, così " per me diventano musica..."
Apro il cassetto, tra le varie buste che smuovo una a una scelgo una rete a maglia larga. Adoro la rete, così intrigante con il suo gioco di intrecci che capitano a nascondere o a scoprire la pelle dorata dal sole. So che ne vai pazzo anche tu che quasi la pretendi ogni volta. Sposti, mordi, a volte arrivi perfino a strapparla, impaziente… quella rete ostacolo tra te e quella piega particolare, barriera infinitesimale per quel contatto elettrizzante che cerchi ogni volta. La indosso mentre mi specchio, sistemandola nel vano tentativo di contenere ciò che di prorompente fatica ad essere contenuto. Oggi mi va una piccola variante, i tacchi 12 sono quel tocco in più che spero gradirai. Seduta sul bordo del letto armeggio con il cinturino da stringere alla caviglia prima di una poi dell’altra scarpa alzandomi infine e sfilando sola nella luce calda dell’abat jour sul comodino. Mi troverai così pronta e impaziente, vogliosa e assetata dei nostri attimi rubati fremente di quel desiderio che cresce con le prolungate attese.Conto i minuti che sembrano non passare mai, in ginocchio all’angolo del letto, schiena rivolta alla porta con l’orecchio teso ad intercettare i tuoi passi quando finalmente ti sento ed è un brivido lungo quello che mi corre sulla pelle. Fermo ti godi lo spettacolo, sento solo il tuo respiro e il fruscio dei vestiti che vengono abbandonati a terra. Un attimo dopo le tue mani sono padrone, tastano, pizzicano, schiaffeggiano ogni punto. Le parole tra noi quasi non servono …sono i sensi a dire già tutto ed è un raccontarsi di tutto il tempo che siamo stati lontani che viene dimenticato in un solo istante. Ti appoggi senza togliere le mani dalla mia carne facendoti strada sicuro senza incontrare resistenza, tuffandoti nel lago che brami, percorrendone le rive senza sosta. Ti sento arrivarmi fino nell’anima mentre un rivolo di piacere scivola lungo l’interno della mia coscia. Sono succube dei tuoi colpi, maestro tu che li dosi con parsimonia facendomeli sospirare ed implorare sempre di più. Quel dolce dolore di cui non riesco a fare a meno e di cui non sono mai sazia, la mia voce si fa lamento per la voglia infinita e questo è ciò che ti carica sempre di più fino a che mi esplodi dentro, tra versi rochi sento i fiotti del tuo calore che mi riempie mentre, sfinito, ti lasci andare sulla mia schiena abbracciandomi.
Il letto ci accoglie e ci culla mentre prendiamo fiato entrambi, le mani si esplorano leggere, gli umori si confondono, i volti arrossati si placano. I miei occhi non riescono ad abbandonare il tuo corpo disteso al mio fianco. Con le dita percorro la tua gamba con tocco leggero, una carezza quasi soffiata salendo sempre di più. Ti sfugge un sospiro che per me è il segnale che volevo sentire. Spostandomi mi accoccolo tra le tue gambe sfiorandoti piccoli baci ovunque. Sento la pelle che freme, non ho la minima voglia di smettere, ora tu sei preda io cacciatore. A labbra socchiuse con la lingua tocco i punti che ti fanno giungere schegge di piacere. Non mi fermo per questo ed oso scendere leggera ma ferma alla base dell’asta, succhiando e mordicchiando per poi sfiorare la tua pelle sempre più in basso. Percepisco un sussulto di sorpresa quando raggiungo le piccole grinze del buchetto, giocando in punta di lingua pronta a fermarmi se solo tu lo volessi. Non dici nulla e mi lasci fare, sorrido mentre ti incalzo e mi intrufolo più che posso. Lo sento il tuo respiro che cambia mentre con le mani mi afferro maggiormente alle tue cosce e proseguo affamata di te e del tuo piacere. Con me hai scoperto una cosa nuova, mi lasci giocare con i tuoi sensi e in un attimo siamo pronti a ricominciare…
Dedicarmi totalmente a te mi piace, ricambiata e rassicurata dai mugolii che fai sotto la mia dolce insistenza. Non sai neppure dove ti trovi più, disteso sul letto o alle porte di un mondo oscuro, prigioniero di un piacere del tutto nuovo, titubante ed un po' restio all'inizio, ora sei in balia di questo calore che ti avvolge completamente mentre ti offri ancora di più a quella carezza diversa che ha il sapore del proibito. Dal canto mio esulto, padrona di dirigere quel gioco nuovo per entrambi, assaporo la tua pelle spingendomi più su fin dove riesco, osando assalire nuove mete, la mia lingua impertinente non conosce sosta, con le mani allargo il solco delle natiche e tu che non ti ritrai anzi maggiormente ti immoli con impazienza, vittima consapevole di questa tua carnefice.
Ti muovi con un ritmo lento incapace di rimanere inerte, sempre più coinvolto, sempre più sorpreso delle tue stesse sensazioni, incapace di dirmi di fermarmi, voglioso di superare i tuoi limiti, curioso di assaporare questo piacere diverso che ti senti invadere da dentro. Nella stanza si sentono solo il mio continuo grufolare e il tuo incitarmi a non smettere e i tuoi "si, così " per me diventano musica. Ascoltarli dalla tua bocca e non dalla mia per una volta mi eccita follemente e mi carica sentendomi pervadere dallo stesso tuo fuoco, umida ed accaldata ma non ancora soddisfatta. La lingua si ritira facendo spazio alla punta di un dito che con fare distratto prova a varcare il punto più proibito, lento, dolce, ansioso di farti arrivare in Paradiso o nel mio personale Inferno se preferisci. Ma ti sottrai spaventato ed allora ti rassicuro trasformando quel tentativo di penetrazione in una carezza dolcissima. Così si che riesci a rilassarti riprendendo a goderti il massaggio inusuale. Alterno carezze a baci soffiati a fior di pelle, la tua gamba piegata in alto sulla mia testa, i miei baci che toccano ogni tua fibra e si accompagnano a carezze ovunque risvegliando il tuo guerriero.
Così da quella mia posizione sei uno spettacolo che non smetterei mai di osservare e non so più resistere. La voglia di prendermi ciò che mi appartiene ha il sopravvento così ti faccio tornare a stendere e ti scavalco, gli occhi fissi nei tuoi a chiederti un muto consenso che non tardi a darmi. E sono io ora ad immolarmi con un singhiozzo, golosa di sentirti dentro di me e la danza inizia... le mie mani appoggiate al tuo petto mi aiutano a darmi una spinta maggiore... e non capiamo più nulla per non so più quanto. Ora nel mio Inferno ci siamo arrivati entrambi ed è bello perderci così, all'infinito con quel su e giù bollente alla fine umido, ognuno preda di quella bellissima rete!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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