due coccole...

Sono sveglia da poco manca la voglia di alzarsi quando il telefono sul comodino inizia a tremare…allungo la mano per afferrarlo e strizzo gli occhi prima di riuscire a leggere il contenuto del messaggio. È breve e conciso… ti vanno due coccole?...il sorriso è spontaneo rispondendo in modo altrettanto conciso…quando?...ora!... la risposta è stata immediata e il sorriso si fa più marcato… dammi 5 minuti, puoi?

Mi alzo per prendere la maglietta che ieri sera è volata sulla poltroncina me la infilo e scalza vado in bagno, lo sguardo nello specchio mi rende l’immagine dei capelli un po’ arruffati e con la mano faccio finta di sistemarli alla meglio.
Di nuovo il tremolio del telefono…sono qui!
Quei 5 minuti devi proprio averli divorati. Poco mi importa di recuperare le ciabatte e così come sono vengo ad aprirti il cancello. Un bacio rapido ma non per questo meno caloroso e ti precedo in casa.

Hai preso il caffè?...domando andando senza aspettare risposta alla macchinetta per prepararlo quando la tua mano mi prende per il braccio tirandomi con se docile verso la camera.
Il caffè può aspettare ..io no!... dalla tua voce traspare il desiderio che ti scoppia dentro. In un colpo solo camicia e maglione vengono buttati a terra, armeggi con le scarpe rimanendo in equilibrio mentre slacci la cintura e slacci i pantaloni che raggiungono nel mucchio il resto. Ti avvicini e mi togli la maglietta facendomi alzare le braccia… mmmmh mi piaci già nuda…sussurri mentre le tue mani febbrili iniziano a stringermi i seni, le tue labbra li percorrono assetate fermandosi a giocare coi capezzoli turgidi.
Mi spingi sul letto e in un attimo mi sei sopra, impaziente, dolcemente arrogante… ti voglio…il fiato è già corto mentre ti sento pronto e la tua mano ti guida imperiosa facendosi spazio tra le mie gambe.
Ho un sussulto quando con un colpo solo sei dentro ed inizi a muoverti, con quel ritmo che pare musica tra i nostri respiri, ora veloce poi lenta poi ancora veloce. Le gambe avvinghiate ai tuoi fianchi, le unghie che ti entrano quasi nella pelle nell’attimo mio più intenso gli occhi che non si staccano gli uni dagli altri e i nostri sorrisi sinceri. Un guizzo e sei fuori lasciandomi orfana…oggi voglio la tua bocca… è quasi un comando il tuo desiderio e riprendi la tua danza tra le mie labbra dischiuse. Assecondo a fatica i tuoi movimenti, mi impedisci quasi il respiro con il tuo turgore ed alla fine esplodi di piacere intimandomi di non perdere neppure una goccia del tuo piacere.

Ti alzi barcollando quasi strappandomi una smorfia di soddisfazione.. sfinirti mi piace. Mentre vai in bagno e poi ti rivesti ho già raccolto la maglia e mi incammino per preparare finalmente il caffè che beviamo veloci. Ancora un bacio sfiorato io ancora scalza al cancello ti guardo salire in macchina.

In ufficio sorridi, il lavoro pare essere più leggero, il mio pensiero ti accompagna fino al prossimo incontro…