Una splendida domenica innevata

05/02/23

Era una fredda domenica di febbraio, io e 2 miei amici decidemmo di dirigerci verso la Sila (come di consueto in inverno) per trascorrere una giornata tra la neve con gli sci ai piedi!
Appena giunti, trovato parcheggio non lontano dall’impianto di risalita, vidi una giovane mamma perdere dalla tasca un guanto. Mi precipitai a raccoglierlo e a raggiungerla per restituirlo, voltatasi riconobbi nei suoi occhi uno sguardo a me ben noto… La donna doveva aspettare il marito e così ne approfittati per vedere quanto la mia esperienza ci avesse azzeccato, fu subito intesa!
Dalla sua voce traspariva il fuoco e l’ardente desiderio che un marito impegnato nel suo lavoro (come da lei riferito) non poteva soddisfare. Purtroppo, tutto svanì in breve tempo, il povero uomo stava ritornando.
Ma noi eravamo riusciti a scambiare i nostri contatti!
Durante l’attesa per salire in vetta, i miei pensieri erano rivolti a quella moglie insoddisfatta, non ne potevo fare a meno… Lo stesso assillante pensiero si presentava nella mia mente durante la discesa.
Ora di pranzo: io e i miei compagni di avventura eravamo alla ricerca di un ristorante libero, non avevamo fatto i conti con le tante persone giunte. Finalmente, dopo diversi “non c’è posto” trovammo dove soddisfare i nostri palati.
Sedutomi, scoprii che il tavolo davanti al mio era occupato dalla splendida creatura incontrata al mattino. La guardai, mi stava fissando. Decisi di mandarle un messaggio e con una scusa mi allontanai dal tavolo dirigendomi alla mia auto… Appena fuori dal locale, mi voltai, lei mi stava seguendo. Aveva detto che sarebbe andata in macchina a prendere il cambio…
Erano già trascorsi 20 minuti, il suo cellulare squillava, i miei amici cercavano di rintracciarmi, noi eravamo troppo indaffarati, la sua bocca era calda e accogliente a dispetto dei sedili gelidi, i suoi seni un approdo sicuro.
All’improvviso un “toc-toc” distolse la nostra attenzione, dal finestrino appannato si riconoscevano delle ombre. Lei allora si apprestò a spremermi per bene e con la lingua continuò a stimolarmi.
Non resistetti più! Le riempii la bocca e il volto. Ingoiò!
Ripulito il viso angelico e messo a posto ogni cosa, scendemmo.
Fuori ci aspettavano i nostri spettatori. Incuranti ci dirigemmo verso il ristorante.

Una volta dentro, il marito chiese spiegazioni, allora io intervenni inventando che la povera donna fosse scivolata.
I miei amici mi guardavano increduli, qualcosa era rimasto tra i suoi capelli e guardando attentamente, contro luce, si potevano notare le prove del mio soccorso.


Il suo numero è ancora nella mia rubrica, non mancherò di ricontattarla!

Wild_Eros, Storia vera