Lui & Lei
Un insolita giornata al mare
di Amotuttodime
18.04.2020 |
11.523 |
2
"La mia vagina era già bagnata, e mentre io guardavo sempre quella scena, lui iniziò a chiavare..."
Era da poco iniziato il mese d'agosto e si avvicinava il tanto desiderato weekend. Due giorni da dedicare esclusivamente al nostro relax e lontani dal caos della città. Carlo ed io siamo impiegati, abbiamo due figli quasi maggiorenni e adoriamo il mare e la spiaggia. Non fa differenza che sia attrezzata o libera, l'importante è che ci possiamo svestire e abbronzare. Non vi nego che adoro l'abbronzatura integrale, quando non sono con noi i figli, però non essendo esibizionista, la faccio solo dove non ci sono occhi indiscreti. Qualche volta abbiamo fatto anche viaggi in inverno, verso paesi caldi, ma, non essendo economicamente agiati, abbiamo cercato di concentrare la nostra passione nei fine settinana estivi. Del resto siamo anche molto abitudinari, andiamo più o meno, negli stessi posti. Ma questa volta, mio marito mi propose di andare a visitare un tratto di costa, che, a detta di un suo amico, è un paradiso terrestre. Per due giorni volevamo essere da soli, perché i figli li lasciammo ai miei genitori. Così, arrivato il giorno della partenza, tutto era pronto. Duecento chilometri ci separavano dalla nostra meta. Tutto sommato il viaggio non fu noioso, cantavamo in auto, lasciando tutto lo stress e le preoccupazioni alle spalle. Il posto in cui eravamo diretti, per noi era una novità, ma da come era stata descritta: una spiaggia di sabbia bianca, che correva a perdita d'occhio, delimitata da un lato da un mare color turchese, dall'altro da una fitta boscaglia. Un paio d'ore di auto e arrivammo al parcheggio, e per essere il mese d'agosto non c'era il gran pienone. Prendemmo le nostre borse e ci incamminammo sul bagnasciuga; dovevamo, sempre secondo le indicazioni, camminare per una decina di minuti per arrivare al luogo indicato. La sabbia era veramente morbida, il mare trasparente come l'acqua da bere.Quando arrivammo sul posto, cominciai a guardarmi un po' in giro, incuriosita di vedere come gli altri si fossero sistemati. Però rimasi un po' attonita, quando notai un po' di movimento strano, e soprattutto qualche nudista appartato lungo le dune di sabbia. Devo dire che noi abbiamo sempre avuto ampie vedute, e apprezziamo la libertà di pensiero. Nel sesso abbiamo fatto molte esperienze, soprattutto in età giovanile; non sono mancati scambi di coppia, serate al privé, triangoli, ed altro. E questo non ha fatto altro che consolidare il nostro rapporto nel tempo. In questo modo abbiamo conosciuto maggiormente i nostri lati più nascosti, riuscendo così a raggiungere il massimo godimento per entrambi. Carlo ha voluto provare anche per un periodo l'esperienza cuckold, e devo dire che ha raggiunto forti emozioni nel vedermi scopata da altri uomini. E quindi, quando sulla spiaggia ho notato quelle inconsuete situazioni, ho pensato che mio marito sapesse, e mi nascondesse qualcosa. Guardando Carlo gli dissi:" ma te sapevi che era frequentata da nudisti questo tratto di spiaggia?"; lui ridendo mi rispose:" si, il mio amico mi aveva accennato qualcosa, ed io ero curioso di vedere con i miei occhi". A dire il vero, c'erano anche persone in costume, ma sembrava che nessuno facesse caso ai nudisti.
Ogni tanto qualcuno si addentrava nella boscaglia, singoli e anche coppie; ed io mi domandavo cosa potesse esserci la dentro, cosa andassero a fare quelle persone.
Intanto Carlo si era già messo in costume, ed io feci come lui, rimanendo con un completino color fucsia, che lui mi aveva regalato l'anno prima. Mi stava a pennello, anche se il sopra era un po' stretto, visto il mio seno abbondante; mentre lo slip era una brasiliana, metteva molto bene in risalto le forme del mio sedere. Mio marito ha sempre detto che ho un bel culo, infatti quando scopiamo lui preferisce mettermi alla pecorina, stringermi forte i fianchi ed iaculare così. Carlo, allora mi disse:" ci sono un sacco di nudisti, togli il reggiseno, chi vuoi che ti noti!!", così lo ascoltai e misi all'aria le mie tette. Ho sempre avuto un bel seno, una terza abbondante, ancora ben sostenuto, e con due capezzoli piccoli e turgidi. Ci stendemmo con un telo sulla sabbia, e gli chiesi di spargere un po' di crema protettiva sulla mia schiena e soprattutto sul mio culo, molto sensibile ai raggi solari. Mentre lui mi spalmava, io notai un giovane ragazzo che ci osservava, e ci guardava con insistenza.
Dopo un po', Carlo andò a farsi un tuffo, io ancora non ne avevo voglia, e rimasi lì ad abbronzarsi e ad ascoltare la musica.
Da sotto gli occhiali da sole, osservavo cosa facevano le persone vicine, e ad un tratto notai che quel giovane che ci guardava, si era spostato e si era steso piu' vicino, non più di cinque metri da noi. Era in costume, ed osservandolo meglio, vidi che non aveva più di venticinque anni, e che era ben messo: sia fisicamente che in mezzo alle gambe; anche di viso non era male, assomigliava a Di Caprio, biondo e occhi chiari. Notavo che di tanto in tanto buttava qualche occhiata, ma non poteva sapere che anche io lo osservavo da sotto gli occhiali da sole. Così per gioco lo provocavo, tirandomi a sedere, con le mie tette al vento che massaggiavo sensualmente con un po' di crema solare, per eccitarlo. Lui si toccava il membro da sopra il costume, e devo dire che il suo pacco mi piaceva.
Quando mio marito ritornò, gli chiesi se sapesse il perché di quel via vai da dentro la boscaglia; lui ridendo mi disse che andavano lì per scopare, a volte qualche singolo con coppie, a volte fra coppie. Carlo mi fece curiosa, raccontandomi che il suo amico ci era andato e aveva ricevuto un bel pompino. Così invaghita gli dissi:" perché non facciamo una passeggiata, e ci addentriamo anche noi nel boschetto?". Lui acconsentì col capo e ci alzammo. Con la coda dell'occhio osservai il comportamento del ragazzo, ma senza un secondo fine, e ci incamminammo.
Lui sicuramente interpretò diversamente la nostra azione, e il tempo di arrivare in mezzo agli alberi, lo vedo che ci seguiva a una certa distanza. Prima di arrivare alla boscaglia c'erano alcune dune che la nascondevano, e da lì si snodavano una miriade di vicoletti che sparivano tra la vegetazione. Vi posso dire che mi stavo eccitando, vista l'inconsueta situazione in cui mi trovavo. Girammo un po', quando ad un tratto, sentimmo alcuni mugolii di godimento, e dietro a un cespuglio scorgemmo del movimento. Incuriositi ci avvicinammo e vedemmo un trio: lei a pecora che faceva un pompino ad un giovane, mentre un'altro la scopava da dietro. Rimasi colpita da quella scena, mi affascino' e rimasi lì per un po' a guardare. Loro non potevano vederci, e in un attimo mio marito, anche lui evidentemente eccitato da quella visione, mi fece sentire la sua asta fra i glutei. Il suo membro era già bello duro, e aveva voglia di fottermi.
Io mi abbassai un po' e sporsi di più il mio fondoschiena; lui mi spostò il costume, si tolse il suo, e completamente nudo, mi infilò l'uccello nella fica. La mia vagina era già bagnata, e mentre io guardavo sempre quella scena, lui iniziò a chiavare. Era stupendo, immersi nella natura, sentire i colpi del suo pene che mi sconquassavano la fica.
Ma passò poco, che mi vidi il ragazzo a un paio di metri, completamente nudo, col membro in mano che si stava masturbando guardandoci.
Lo guardai bene, aveva un bel cazzo, la sua cappella era rosso fuoco e lucida per l'erezione, era massiccio e nodoso. Ci fece un segnale, per potersi avvicinare, e senza aspettare risposta me lo ritrovai davanti; il suo pene era ad una ventina di centimetri dalla mia bocca. In quel momento ero preda dell'eccitazione e senza pensarci, allungai le mani, afferrai il suo uccello ed iniziai a segarlo. Mio marito, vedendo questo mio gesto, mi sbatte piu forte e con una spinta più potente, mi fece arrivare con la faccia a toccare il pene del giovane. Il ragazzo non perse tempo, mi afferrò la testa ed iniziò a strusciare il suo membro sul mio viso: che goduria! Sentivo il suo odore, misto di sudore e umori, e in un'attimo me lo ritrovai in bocca. Era duro come il marmo, le mie labbra lo baciavano, mentre con la lingua lo leccava. Lui mi tolse le mani, con le sue pilotava la mia testa sul suo uccello, ed iniziò a scoparmi in bocca. Era in mezzo a due fuochi, da dietro Csrlo mi spaccava la fica a suon di vergate, davanti, il giovane mi portava il suo pene fino in gola, anche strozzandomi il fiato: godevo da morire! Anzi per sentire meglio le spinte da dietro di Carlo sull'uccello del ragazzo, con le mani afferrai le sue gambe, assecondandone i movimenti.
Carlo era infuocato, sfilò il membro, si chinò, ed iniziò a leccarmi il buco del culo, passando con la lingua, prima intorno poi dentro l'ano. Poi, con due dita iniziò a allargarlo. Mi è sempre piaciuta quella sensazione, e ora lo stavo aspettando; lui infatti si rialzò, infilò di nuovo l'uccello nella fica per lubrificato, e poi me lo mise in culo. Non vi posso descrivere la goduria che mi sopraggiunse; intanto io stavo abilmente giocando con il membro del giovane che apprezzava vistosamente. Il mio sfintere era abituato al cazzo di Carlo, e se volete saperlo: anche a calibri più grossi. Me lo infilava tutto dentro, fino alle palle, e come usciva io non vedevo l'ora di sentirlo rientrare. Io con la mano mi trastullavo il clitoride per avere l'ennesimo orgasmo. Dieci forse quindici colpi, ma il gonfiore del suo pene, mi fece capire che stava per esplodere. Intanto, i miei mugolii di piacere, strozzati dall'uccello in bocca del giovane, fecero si che gli altri si accorgessero di noi, e si avvicinassero, ricominciando a scopare lì, accanto a noi. Che situazione strana, due triangoli intenti a soddisfare i loro godimenti. Ma non ci fu uno scambio reciproco, ognuno rimase con il trio formato all'inizio.
Ci ritrovammo accanto due donne e quattro uomini, completamente nudi, immersi nella natura. I quattro, ad un certo punto, si dettero un cenno d'intesa, e dopo averci fatto mettere in ginocchio, a noi donne, iniziarono, uno ad uno ad eiaculare su di noi, sborrandoci in faccia e sulle tette: una bella doccia di sborra!. La cosa più bella fu, che senza nemmeno presentarci, ritornammo in spiaggia; io andai direttamente a farmi il bagno per togliermi tutta quella sborra da sopra, poi ci rimetteremo a prendere il sole come se nulla fosse accaduto.
Quando rientrammo a casa, mio marito volle scoparmi, dicendomi mille volte....ti amo!!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.