Storie di un ipotalamo felice

I racconti sono qualcosa che non m’appartiene, non mi sento brava a dire e raccontare. Questo però è una coccola che ho voglia di regalare ad una delle più belle teste con cui mi sono trovata “a fare l’amore”.
Sì. Sono una di quelle che con il corpo fa sesso e con la testa ci fa l’amore, senza sta combo il mio corpo non rimane soddisfatto. Un po’ come le Fonzies, che se non ti lecchi le dita, godi solo a metà.

Venditti dice “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”.
Qui sostituirei “amori” con “persone”!

“Quante richieste d’amicizia! Fammene eliminare un po’” penso.
Do un’occhiata a queste richieste e inizio ad eliminare i vari: bananoneXXL, cazzoduroxte, bull_(anno di nascita o cm del cazzo), sempreduro e così via. Fra tutti questi soggetti c’è un nick che mi colpisce.
Spulcio il profilo, poche foto, quasi nulla nella bio. Eppure, questo nick, ha un qualcosa che mi incuriosisce e mi attira. È scelto con cura, è mirato, non è da coglione!
Decido di scrivergli, sono troppo curiosa. E io, di curiosità ci campo.
La curiosità è il mio motore di vita, anche nelle relazioni umane.
Quando smetto di essere curiosa e di interessarmi alle persone, vuol dire che il nostro percorso di vita insieme si separa.

Insomma, tornando a noi, gli scrivo.
Mi risponde “Ciao Red! Mi ricordo di te da una vecchia conversazione sfuggente tanti anni fa. Come stai?”
Si ricorda di me? Ma com’è possibile!
Questo sicuramente sta facendo il furbacchione e tira a caso. Poi ha un profilo relativamente nuovo, io anni fa avevo un altro nick. Sicuro sta sparando cazzate per provare a parlarmi.
La conversazione va avanti un po’, dove io sono diffidente come un gatto randagio.

Esce fuori un discorso e io taglio corto “[…]non ha senso vederci”.
“A me avrebbe fatto piacere bere una cosa di persona in realtà, però se non sei interessata lo capisco, non voglio disturbare”
Mi spiazza. Rimango diffidente ma comincio un po’ a titubare “Che senso avrebbe vederci? Se[…]”. Lui continua a dirmi, a spiegarmi, a raccontarmi.
Continuano messaggi in cui sono un mix fra un’acida demmerda e il gatto che sta iniziando ad abbassare un po’ la guardia.
Alla fine, mi convince a scambiarci telegram.

Boom, ghiaccio rotto.

Su telegram mi manda la sua foto “magari ti ricordi”.
No. Non mi ricordo. La mia memoria funziona un po’ a fatti suoi (ma comunque ci siamo scritti, ne ho avuto la conferma ndr).
Vedo la sua foto e cerco di rimanere più in me possibile. Anche se “Madonna! Ma quanto cazzo è carino!!!!! E oddio, che meraviglia quelle labbra che sorridono. Gli danno quell’aria da cucciolo dolce” ok. Ormoni ciao. Partiti con UNA sola foto del viso. Dai cazzo Red, ripigliati! Dignità, gli ormoni in cristo madonna per una foto sono roba da adolescenti. Forse. Fatto è che il mio ipotalamo si sta dando un sacco da fare…che cioè, grazie ma anche meno! È solo una foto, possiamo rallentare

Gli invio la mia, ci commentiamo carinamente ed educatamente entrambi.

Continuano fitte conversazioni, dove si parla di tutto tranne che di sesso.
Esce fuori anche questo discorso e con molta nonchalance dico “Guarda, io le migliori scopate le ho fatte con chi di sesso c’ho parlato poco!”

E questo è vero! Ho notato che quando si parla poco di sesso si parla molto di altro.
In questi casi ho proprio l’immagine di due cervelli che si corteggiano, che si stimolano. Parole che eccitano. Parole normali, di discorsi, di opinioni.
Beh, che ci posso fare! Per me i pensieri, e i pensatori, hanno un alto tasso erotico. C’est la vie! Sono strana. La strana rossa, non a caso!

Amo le teerie.
Decidiamo di vederci lì.
Per una serie di (s)fortunati eventi, salta la teeria e decidiamo di trovare un altro posto.
Parcheggiamo, iniziamo a parlare. Fuori piove. Il tempo passa. Noi dimentichiamo totalmente di dover scendere e cercare un locale, dovevamo entrambi cenare.

“Mi fai baciare quelle labbra?” fra i fiumi di parole, lui tira fuori queste.
Io arrossisco. Ma un sacco. Manco c’avessi 15 anni!
Comunque con questo bacio e l’eccitamento del mio cervello per i tanti discorsi, il mio ipotalamo ricomincia a fare festa (tipo la scena di Madagascar, quando Alex, Marty e Gloria salutano tutti per andare via https://m.youtube. com/watch?v=TuVaGhdZVIQ ho messo uno spazio nel link altrimenti ho problemi con la pubblicazione).

Alterniamo baci a chiacchiere.
Il problema è che i baci sono sempre più intensi. E siamo in una strada trafficata.
Ad un certo punto ho lui addosso, mi bacia, mi morde, mi lecca il collo.
Io, in estasi che se m’avesse vista il Bernini c’avrebbe fatto l’estasi di Red, che santa Teresa scansate proprio ahahaha
Sento le sue mani addosso, che mi accarezzano, che mi toccano. Sento la sua lingua e la sua bocca che assaporano ogni centimetro della mia pelle che in quella situazione poteva assaporare. Attraverso le sue mani arriva tutta la voglia che lui ha di me. Mi stringe, mi tocca, mi vuole e me lo fa capire nella bellezza del linguaggio non verbale che, secondo me, è nettamente superiore a quello verbale.

Alla fine due pazzi, la voglia era tanta.
E…vetri appannati e cose belle che preferisco tenere per me. Sono dell’idea che negli incontri non è tanto il cosa si fa ma il come e con quale intensità.

Voglia, chimica, teste che si corteggiano e il risultato è qualcosa che non si può descrivere. Sono cose che si possono solamente vivere. E io amo vivere di questo.
Quando trovo persone di questo tipo, adoro viverle e viverci a vicenda.
La lussuria è un qualcosa che si coltiva (spero non come i funghi :P ). È quel qualcosa che, man mano che te ne occupi, cresce e fa toccare livelli di piacere immensi!

“Non v'è mostro che tu non abbia voluto accarezzare” e non vedo l’ora di continuare ad accarezzare l’altro te, quello “mostro” che adoro tanto quanto quello che mi fa vibrare la testa.

13.05.2023 - racconto del vecchio profilo! Che avevo piacere di (ri)postare