Quella giostra di emozioni

Quella giostra di emozioni

Si era svegliata con una voglia pazzesca di fare sesso con il suo uomo, lei non più una ragazza, ma una donna consapevole di se stessa e del suo piacere, che lo voleva soddisfare come il più potente dei capricci.
Quella mattina aveva deciso di non indossare le sue mutandine e provare la sensazione di assoluta libertà , come quella che provoca il sesso. Così senza perdere tempo e senza indugi messaggiò con lui, sapeva che non aspettava altro che incontrarla e darle quello di cui aveva bisogno, pazzo di quella donna e del suo odore di cui non poteva più fare a meno.
Si diedero appuntamento approfittando di una pausa pranzo dal lavoro cosi da prendersi quella ora di piacere, il mondo fuori non esisteva.
Tutto accadde in macchina, nulla di romantico anche se il romanticismo era dato dalla loro fortissima intesa sessuale e mentale, quell'alchimia che ti confonde le idee e ti fa sentire strano quasi inebetito, senza controllo, ma del resto in questi casi non si può controllare nulla. Ed è proprio questo il bello. Lì i loro corpi uno sull'altro, le emozioni divamparono come un fuoco cocente e bramante che si consuma lentamente. La passione prese forma con i loro baci infiniti, quegli sguardi intensi misti al sapore di lei appassionata e vogliosa sempre più; morsi e carezze e poi le spinte di quel membro voluttuoso nella vagina di lris, questo è il suo nome come il fiore, a suggellare quel piacere così forte.
È davvero strana la vita, come tutto possa accadere in un attimo e cambiare allo stesso tempo.
Lei che era sempre stata equilibrata, razionale, adesso si ritrovava in questo vortice di emozioni incontrollabili fortemente eccitanti, per cui avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Da quando lo aveva conosciuto la sua vita era completamente cambiata, sembrava di stare continuamente su di una giostra ...quella sensazione di non poter controllare tutto la faceva impazzire letteralmente.
Si cibava di tutto ciò che poteva avere, del desiderio di possedere quell'uomo alto, biondo , dalle spalle larghe e il fisico statuario, bello da star
male. Quelle sue labbra morbide e carnose, quei suoi occhi cerulei dal colore particolare, così intensi da farle distogliere lo sguardo , quasi ipnotizzata e incredula... non lo avrebbe mai detto , come era potuto succedere tutto questo proprio a lei?
Ma allo stesso tempo si sentiva una regina, pronta a godere di quell'orgasmo e fare tutto ciò che era necessario per averlo ancora e ancora.
Quando l'ora volse al termine, lris con la classe che la contraddistingueva scese dall'auto , lei e quella sua disinvoltura e con quel fare da femmina, ma prima si passò una mano tra i capelli cosicché nessuno potesse accorgersi di quello che era successo in quell'auto...quella luce che aveva negli occhi, quel fuoco, era gelosa di tutte quelle emozioni di cui aveva ancora il sapore sulle labbra, e per questo voleva tenere solo per sé.
Nessuno avrebbe capito perché una donna cosi bella, affascinante, e intelligente come Iris si comportava così, visto che poteva avere tutti gli uomini che desiderava...le sarebbe bastato uno sguardo con quegli occhi da cerbiatto che si ritrovava per infiammare chiunque avesse voluto e invece... desiderava lui ardentemente e appassionatamente, lui che era un uomo "sposato", come i più classici dei cliché, forse solo perché non potrà mai essere veramente "suo", perché in fondo Iris è felice della sua vita, della sua libertà e non ci rinuncerà mai.