Prepara la telecamera amore

Prepara la telecamera amore, stasera ho voglia di esibirmi per te.
Non chiedere, dai lasciami provare a provocarti po,i quando te lo dirò io, potrai venire anche tu.
Voglio che tu mi riprenda, voglio vedere come vuoi ritrarre il tuo uomo che fa la puttana per te.
Ecco mettiti li seduta la camera la puoi appoggiare sul ripiano o prenderla in mano per seguire le mie azioni, certo che se ti va ti puoi toccare, puoi fare quello che vuoi ma sempre guardandomi ci conto.
Ecco, vedi, ho acceso la musica una serie di brani selezionati di Tina Turner, mi eccita sempre molto.
Ora silenzio accendi la camera e guardami.
Mi giro. Attendo la musica come se fosse una guida per la mia mente, mi svuoto dentro e comincio ho voglia di tubarti spero di esserne capace.
Comincio a spogliarmi la schiena rivolta a te e alla videocamera. Lentamente mi giro un po’ di profilo in modo che si veda l’azione, ma non tutto.
I bottoni della camicia si aprono allargandosi fino a che i lembi sono liberi come i miei pensieri. Appoggio un piede sulla sedia slaccio la scarpa sfilandola, mentre la camicia si muove ora con me e fa vela ad ogni passo.
Sfilo la scarpa e poi cambio piede.
Ora mi giro verso di te e comincio ad aprire i miei pantaloni.
Il mio cazzo è già duro e ti osservo. Spinge e punta negli slip formando una presenza che emerge dai calzoni oramai quasi aperti.
Faccio scendere i pantaloni, me li sfilo e li allontano di poco sul pavimento.
Vengo poi vicino a te, ma non abbastanza per farmi toccare, alzo i piedi fino a quasi il tuo volto e comincio a sfilare i calzini, uno prima e poi l’altro.
Poi torno sui miei passi, mentre la musica continua a suonare senza più far parte del mio mondo, se non per i tempi e i ritmi che mi ispira.
Ora mi sfilo la camicia lentamente prima una spalla poi l’altra e mi metto di profilo per mostrarti la mia erezione esibirsi all’interno delle mie mutande.
Prendo l’elastico degli slip e lo muovo, lo porto lentamente ad allargarsi, lo tiro in modo che tutta la struttura si restringa e si adagi sul mio corpo infilandosi nello spacco del culo e intorno ai miei testicoli raccolti nel pacco. La punta del cazzo ora funziona da asta e spinge l’elastico in avanti mostrando parte di se come un indumento a vita molto bassa.
Mi giro e faccio scendere lo slip mostrando piano piano tutto il mio culo e facendo fare capolino ai testicoli grazie ad un movimento in avanti con le gambe divaricate.
Sfilo lo slip fino a terra lasciandolo cadere da solo, dalle ginocchia in giù, per poi piegarmi ancora in avanti, ora completamente nudo, e con le dita spingo la punta del mio cazzo verso il basso in modo che tu da dietro lo possa vedere in una prospettiva inversa dai coglioni fino alla punta, ma dall’alto verso il basso.
Poi mi giro lentamente accarezzandolo e mimando una masturbazione in fronte a te e alla tua faccia.
No non muoverti aspetta. Frena il desiderio non ho finito.
Mi giro nuovamente e prendo in mano lo strap-on che avevo preparato e celato sotto una sedia, lo ungo ben bene di olio lubrificante e porto parte del mio dito pieno di liquido sul mio culo, mentre mi piego in avanti e comincio a massaggiarlo e ad ungerlo infilando più volte prima una e poi entrambe le dita, dilatando sempre più il mio buco.
Poi vi porto lo strap-on e lentamente comincio a poggiarne le punta sul mio buco e a spingerlo dentro.
La videocamera continua a riprendere.
Non ti guardo, spero tu ti stia masturbando, e continuo.
Lentamente il cazzo finto entra nel mio culo fino a che giunge all’altezza dell’attaccatura
Così ora mi giro, mi poggio sulla sedia e mi siedo infilandolo in modo totale nel culo davanti a te che osservi, con la musica e la videocamera che ha ripreso la mia sodomizzazione.
Poi ti chiedo di venire e di metterti il cazzo alla vita.
Mi giro, ti sento arrivare ti allacci le cinghie e ora sei tu che mi inculi andando avanti e indietro, ti sento spingere divaricarmi lo sfintere, incularmi.
La videocamere continua a riprendere te che mi sodomizzi.
Non so quanto continuiamo lascio a te la scelta.
Ad un certo punto però ti chiedo di sfilarti.
Lo fai e ti inginocchi a prendere il mio cazzo in bocca. Te lo lascio gonfiare in modo da fartelo scorrere tutto fino in gola e sentire la tua saliva che mi cola fra i coglioni e arriva sul mio buco del culo ancora aperto e completamente dilatato.
Poi ti alzo, ti faccio piegare sul tavolo, in avanti, ti apro le cosce e scendo con la bocca a leccarti dal culo fino alla figa mentre ti slaccio lo strap-on.
Ora prendo il cazzo finto in mano e lo ungo ancora con l’olio lubrificante e ne porto un po’ dentro nel tuo culo per aprirlo unto alle mie dita.
Ora sei unta e scivolosa e poggio la punta del cazzo finto sul tuo buco per spingere lentamente dentro di te il cazzo che prima inculava me.
Ti dilato, ti apro, spingo e affondo, ti inculo.
Ora l’ho infilato dentro tutto e continuo a fartelo andare avanti e indietro lasciandolo per qualche momento in te per allargarti ancora di più il buco.
La videocamera continua a riprendere.
Poi, dopo un po’, mi siedo e ti porto a cavallo del mio cazzo mentre con una mano tengo il cazzo finto nel tuo culo per evitare che sfugga.
Ora alzo la punta del mio cazzo e te lo faccio infilare in figa mentre l’altro cazzo resta teso in te e scorre accanto al mio fino in fondo.
La camera ti riprende da dietro con due cazzi dentro in te e te che ti muovi e ti fai sbattere da me fino a farti venire.
Mentre il mio fiotto di sperma si diffonde tolgo il cazzo finto e spostandoti il bacino lo infilo nel tuo culo divaricato raccogliendo così sul mio pube l’uscita e la colata di tutti i nostri sperma che ora sono liberi di evadere dalla tua figa calda.