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Lui & Lei

Marika parte 2


di Andreami1312
02.11.2024    |    22    |    0 6.0
"Le mie dita si sono poi infilate nel suo solco ad accarezzare il suo buchetto posteriore già abbastanza largo, segno di avere già avuto esperienze anali..."
Il rapporto con Marika va molto bene. Tra di noi, al di là del sesso comunque con lei sempre intenso e travolgente, c’è parecchia intesa, dialogo, confronto ed aiuto nei momenti di bisogno. Anche Anna, la figlia 20enne affetta da ritardo mentale, che inizialmente mi guardava con sospetto quasi volessi rubargli la sua mamma ora con me ha un buon rapporto. Marika mi ha detto; “con te mi sembra di essere tornata a vivere. Dopo la morte di mio marito, rimasta sola con Anna, affetta dalle problematiche che ha, mi sembrava di essere arrivata al capolinea della mia vita. Invece tu mi stai dando l’energia necessaria e l’entusiasmo per affrontare di nuovo la vita”. Pur condividendo molti momenti abbiamo comunque deciso di vivere ancora ognuno nei propri appartamenti, riservandoci momenti per noi dove stare anche intimamente assieme.
Solitamente sono io che quando sono libero da impegni vado a trovare Marika. Ieri nel tardo pomeriggio, al ritorno dal lavoro, voglioso d’incontrarla e stare un po’ assieme a lei ho suonato il suo campanello di casa sua. Per tutto il giorno la sua immagine, la sua voce e la sua gentilezza sono stati nei miei pensieri. E’ venuta ad aprirmi Anna, con un immenso sorriso. Quando le ho chiesto se la mamma era in casa mi ha detto che stava facendo il bagno. Aperto la porta della stanza da bagno ho visto Marika stesa con appena la testa fuori e gli occhi socchiusi nella vasca da bagno. L’ambiente profumava tutto di menta. Marika, stupita della mia presenza, mi ha detto che stare stesa così nella vasca con acqua calda e Sali aromatizzanti è da sempre stata una sua passione: l’aiutava a rilassarsi sia fisicamente che mentalmente. In quel momento è stato più forte di me. Volendo gustare quel dolce momento con Marika mi sono spogliato e completamente nudo le ho chiesto di farmi spazio. Mi sono messo sotto di lei facendola sedere in mezzo alle mie gambe. Ho cominciato a stringerla tutta a me baciando il suo collo, stuzzicando e mordicchiando i lobi delle sue orecchie, baciando il suo viso. Le mie mani si sono allungate sui suoi seni. Era bellissimo stuzzicare i suoi capezzoli turgidi gustando il piacere che tutto il suo corpo cominciava ad esprimere. Le mie mani non si sono fermate li: sono scese ad accarezzarle il suo ventre sino ad arrivare in mezzo alle sue gambe per accarezzare e gustare la sua intimità. Il suo clitoride era già completamente gonfio: le mie dita le passavano tutto intorno per poi accarezzarlo mentre sentivo il suo piacere a crescere sempre si più. Il suo corpo cominciava a reagire e muoversi sopra di me. Anche la mia eccitazione era alle stelle ed il mio membro sotto di lei completamente eretto e duro. Sono sceso con le mani più in basso accarezzando le sue grandi labbra e l’ingresso della sua vagina. Non contento ho infilato nella sua vagina due dita. Il suo corpo ha avuto un sussulto. Girando il suo viso verso di me ha cominciato a baciarmi. Sentivo la sua lingua nella mia bocca che cercava la mia e le nostre due salive si scambiavano a vicenda, Ho rivolto l polpastrelli delle dita verso l’alto cercando di stimolare il punto del suo massimo piacere, cosa che, vista la reazione di Marika, sia perfettamente riuscita. Le mie dita hanno cominciato ad andare avanti e indietro con una frequenza sempre maggiore fin quando non ho sentito Marika in un orgasmo stupendo. Successivamente lei ha impugnato il mio membro cominciando a far scivolare avanti e indietro la pelle che ricopre il mio glande ricambiando il piacere che io gli ho fatto provare fintanto che tutto il mio sperma non si è disperso nell’acqua dello sperma.
Avevo inavvertitamente lasciato socchiusa la porta del bagno. Sull’uscio della porta c’era Anna che gustava la nostra scena mentre e che, infilata la mano nelle mutandine, si stava accarezzando anche lei.
Usciti dalla vasca da bagno ci siamo asciugati. Ancora nudi abbiamo verificato che Anna si fosse allontanata dall’uscio per poterla chiudere. Completamente nuda ho cominciato ad accarezzare i glutei di Marika non più così sodi e con la presenza di un po’ di cellulite dandogli anche delle piccole sculacciate. Le mie dita si sono poi infilate nel suo solco ad accarezzare il suo buchetto posteriore già abbastanza largo, segno di avere già avuto esperienze anali. Le ho fatto appoggiare le mani al lavandino e fatta inchinare a 90 gradi. Era una visione stupenda: apparivano entrambe le sue entrate. Mentre la vagina l’avevo già più volte esplorata adesso volevo fare conoscenza del suo lato posteriore. Marika ha capito la mia intenzione e mi ha detto: “pur non essendo più vergine li dietro ogni volta che entra provo un certo fastidio e a volte dolore. Ti prego fai piano”. Ho preso da un armadietto sopra il lavandino una specie di olio lubrificante che ho trovato li mettendolo sia sul mio membro, sia, tramite le mie dita, nel suo ano al fine di rendere il tutto più lubrificato. Prendendola inizialmente per i fianchi e poi per i seni ho appoggiato il mio membro duro al suo ano cominciandolo lentamente a spingere. Ho notato segni di dolore sul volto di Marika che si sono poi trasformati in senali di piacere mentre pompavo con determinazione nel suo ano al punto che Marika ha cominciato a dire: “continua… che bello… non smettere…. scopami tutta…sborrami dentro.”, cosa che ho fatto riempiendola tutta con la mia sborra.
Marika esausta mi ha detto: “è una vita che non venivo più presa analmente. Quasi non ricordavo il piacere che si prova. Solo grazie a te sto rivivendo momenti così belli ed intensi. Per questo la tua presenza per me è importante. Mi sta facendo sentire ancora una donna viva capace di provare ancora queste sensazioni. Il mio corpo non è certo più quello di quando ero più giovane, ma il piacere che provo è sempre lo stesso, anzi più intenso di allora”.
Ci siamo rivestiti entrambi: io sono andato in sala seduto accanto ad Anna che stava guardando la televisione mentre Marika in cucina si accingeva a preparare la cena.
…………….
E’ passata poco più di una settimana da quando io e Marika abbiamo avuto il rapporto sessuale sopra descritto. Parlando una sera con lei abbracciati sul divano di casa sua mi ha detto che non riusciva a togliersi dalla mente il volto raggiante della figlia che gustava il nostro stare assieme e il nostro godere nella vasca da bagno portandola ad accarezzarsi la propria intimità. Già in altre occasioni, sentendo i rumori in arrivo dalla camera dove io e Marika abbiamo i nostri amplessi sessuali, Anna le ha chiesto cosa stesse succedendo. Marika ha sempre risposto a queste domande in modo evasivo. Chissà in quante altre occasioni ha provato piacere da sola toccandosi le proprie parti intime. Questo sta significare una cosa importante: nonostante la sua condizione mentale che la fa sembrare ancora bambina anche lei prova desiderio sessuale.
Nella testa di Marika girava l’idea che anche Anna, avendo ormai venti anni, potesse sperimentare il piacere di un rapporto sessuale perdendo di fatto la sua verginità. Mi ha detto: “Del resto solo con noi può provare questa esperienza: certamente con la sua condizione di ritardo mentale sarà ben difficile abbia l’occasione di trovare un ragazzo, innamorarsi ed avere una relazione, anche a livello sessuale. L’intenzione di Marika è quello che, dopo aver fatto assumere alla figlia la pillola, al fine di evitare una maternità indesiderata, lei potesse partecipare ad un nostro incontro nel quale io proceda a farle provare quanto è bello avere un membro maschile dentro di sé, togliendole di fatto la verginità. Ho chiesto a Marika se veramente ritenesse opportuna questa soluzione e se ne fosse veramente convinta. Lei mi ha detto di ritenere tutto questo una opportunità nei confronti della figlia per farla sentire più grande e soprattutto “donna”. “Io – mi ha detto -i ho perso la verginità a sedici anni in campagna da mio nonno nel fienile da parte di un operaio trentenne che lavorava per lui. Era un bell’uomo ma soprattutto parecchio esperto. Pur avendo inevitabilmente sofferto un po’ di dolore quando è entrato per la prima volta ho vissuto quel momento come una cosa bellissima ed indimenticabile. Il piacere che mi ha fatto provare è stato stupendo. Non essere più vergine mi ha fatto sentire a tutti gli effetti “donna”. Mentre le mie amiche che hanno avuto la loro prima volta con ragazzi coetanei inesperti la descrivevano come “evento traumatico” io dicevo loro di aver avuto una sensazione straordinaria Non avendo lui il preservativo mi è solo spiaciuto che non sia potuto venire dentro di me per non ingravidarmi, ma sulla sua pancia. Vorrei che anche la figlia provi un’esperienza del genere.
E arrivata la sera in cui procedere all’iniziazione sessuale di Anna. Tutti e tre siamo entrati nella stanza di Marika. Anna non riusciva ben capire cosa stesse per succedergli. Era molto sospetta e un po’ impaurita. Marika l’ha assicurata dicendole che non c’era assolutamente motivo di avere paura. Quella che stava per fare è una bella esperienza e certamente alla fine sarebbe stata contenta.
Marika ha cominciato lentamente a spogliare la figlia. Tolta la maglietta e il reggiseno sono subito apparse due belle tettine non esageratamente grandi (solo una seconda) ma sode con dei bei capezzolini rosa tutti da gustare. Le ha tolto infine i pantaloni lasciandola solo in mutandine dalle quali si vedeva la sua rada peluria. Anch’io e Marika ci siamo spogliati restando in mutandine dopo di che ci siamo infilati nel letto. Mentre Marika accarezza i capelli ed il viso della figlia io le ho dato un primo bacio sulle labbra. La prima reazione di Anna è stata quella di sorpresa nel sentire delle labbra che baciavano altre labbra. La mamma le ha ricordato come questa cosa avviene normalmente nei film in cui due persone si amano. Anna si è convinta a riprovare. Ha delle labbra umide e più dolci del miele che non smetterei più di baciare. Anche lei sta ricambiando i miei baci dimostrando quanto questa cosa le piaccia. Ho cominciato ad accarezzare le sue labbra con la punta della mia lingua schiudendole. Dopo un timido rifiuto di fare incontrare la mia lingua con la sua, ha cominciato a piacergli dimostrando di non volere più smettere. Mentre le nostre lingue si ricercano e le nostre salive si scambiano le mie mani hanno accarezzano ii suoi piccoli seni e stuzzicano ii suoi capezzoli diventati ormai turgidi. E’ più che mai evidente come stia provando piacere. Dopo aver stuzzicato con la lingua i suoi capezzoli, baciati e succhiati la mia bocca ha cominciato a scendere lungo il suo corpo mentre le mie mani e quelle della mamma non smettono di accarezzarla. Arrivato al pube ho infilato le mie dita nell’elastico delle mutandine ormai umide sfilandogliele. Quello che mi è apparsa è una stupenda bellezza. Una bella fighettina con pochi peli pubici tutta da gustare. Marika l’ha invitata a spalancare le gambe. Io con il mio viso mi sono infilato li in mezzo cominciando a stuzzicare con la lingua il suo clitoride ormai gonfio e ben visibile. Ad ogni passaggio della mia lingua sentivo il suo corpo inarcarsi e fremere segno del piacere che stava provando. “Mamma è bellissimo quello che mi sta succedendo” ha detto Anna a Marika. Lei le ha risposto. “Vedrai dopo è più bello ancora”. Sono sceso con la lingua tra le sue labbra mentre è Marika che ora le sta stuzzicando i capezzolini. La sua fighetta è già tutta bagnata dai suoi umori vaginali. Li raccolgo con la mia lingua: sono molto più buoni di quelli della mamma. Spingo all’interno un dito. Dallo sguardo di Anna capisco stia provando un po’ di fastidio. E’ strettissima. Cerco di allargarla un po’ per non farle molto male quando la penetrerò. Continuo a giocare con la sua passerina. Nel frattempo sia io che Marika abbiamo tolto le nostre mutande. Marika invita Anna a prendere in mano il mio membro e a massaggiarlo. Anna non ne ha mai visto uno. E’ completamente stupita di quell’arnese duro che ha tra le mani con la punta violacea ormai gonfia. La mamma le dice di baciare la mia asta e la punta ed accarezzarla con la sua lingua. Anna ubbidisce dicendo che è una cosa molto bella. Avvicinandomi a lei comincio strusciare il mio pene sulle labbra della sua fighetta. Dopo un primo momento di stupore vedo quanto la cosa le piaccia chiedendomi di continuare a farlo. Di tanto in tanto comincio a spingerlo un po’ dentro. Quando lo faccio leggo negli occhi e nel viso di Anna smorfie di disagio e forse di dolore. Più lo struscio più lo spingo dentro fin quando mi rendo conto di essere arrivato a contatto della sua verginità. Steso sopra di lei mentre la bacio e l’accarezzo do un colpo secco lacerando il suo imene. Nel suo viso chiaramente il segno del dolore provato. Ora sono tutto dentro di lei, Anna non è più vergine. Ho esaudito il desiderio di sua mamma. Ho cominciato a muovermi dentro di lei mentre il suo piacere cominciava a manifestarsi e man mano a crescere. Il suo corpo è tutto un fremito e il suo respiro è ansimante, i suoi occhi luminosi e stravolti dal piacere mentre continuo a muovermi dentro di lei. Sto cercando di trattenermi nel venire in quanto vorrei farlo nel momento in cui anche lei raggiunge il culmine del suo primo orgasmo. Quando mi accorgo che anche lei sta per venire mi lascio andare riempiendola tutta con il mio sperma. Prendendo lei la pillola non ci sono problemi di ingravidamento. Steso sul letto a fianco a lei ho visto uscire dalla sua fighetta deflorata parte del mio sperma con delle tracce di rosso segno del sangue relativo allo sverginamento. Marika ha chiesto ad Anna se gli era piaciuto. Lei gli ha detto che all’inizio ha provato un po’ di dolore ma poi è stato bello.
Marika seguendo tutta la scena si è eccitata più che mai. Contenta perché la figlia sessualmente è diventata “donna” sente il bisogno di soddisfarsi anche lei sessualmente. Comincia ad accarezzare il mio membro che ben presto riprende a diventare duro. La sua intimità è già bagnata dall’eccitazione provata nel vedere la figlia scopata da me. Ora vuole anche lei la sua parte. Viene cavalcioni sopra di me indirizzando il mio pene nella sua vagina. Mi chiede di abbracciarla e baciarla mentre con il suo bacino comincia a cavalcarmi tutto. Man mano si muove dai suoi gemiti e dal suo respiro capisco quanto anche lei stia provando piacere. Pur avendo già eiaculato nella figa di Anna la sensazione di piacere è forte anche per me. Ad ogni suo movimento provo una sensazione che mi coinvolge tutto. Assieme arriviamo a trovare l’apice del piacere riempiendo anche la sua intimità di sperma.
Esausti ci siamo stesi sul letto abbracciandoci a vicenda. Il tenere stretto a me il corpo liscio e tenero di Anna, poter accarezzare la sua pelle morbida e velutata, gustarne il suo profumo è una cosa meravigliosa.
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