Lui & Lei
Maddalena (prima parte)
![](https://img.annunci69.it/annunci/40/3374240/Autunno/icone/3374240.jpg?vers=1642848559)
12.03.2023 |
2.982 |
0
"Le gambe lasciate nude dall’accappatoio corto, lisce ed abbronzate, da mordere e percorrere lentamente risalendo per arrivare a succhiare il nettare caldo..."
Finalmente la casa è in ordine! E’ dalle 6 di stamattina che Maddalena traffica, pulisce, sistema, lava, ma per lei, che non sa stare ferma nemmeno sotto anestetici, la pulizia e l’ordine hanno un piacere quasi erotico.Ora però, a mattinata inoltrata, avrebbe tutta l’occasione e il desiderio di dedicarsi a se stessa, di non pensare al lavoro, alle menate, alle continue telefonate della madre. Staccare la testa e chiudere la mente almeno per due ore. Invece no! Non si può! Lei e la sua incapacità a dire no quando le chiedono un favore. Elisa la sera prima l’aveva chiamata chiedendole se avesse potuto far recapitare un pacco a casa sua perché lei sarebbe stata via per lavoro e aveva urgenza di ricevere la consegna; “certo” ha risposto Maddalena, “cosa vuoi che sia?” Cosa vuoi che sia…le ultime parole famose! Il corriere ha detto che sarebbe passato tra le 9 e le 13. “che cazzo di orario è?-borbotta- io dovrei stare ad aspettarti qua quattro ore guardando nel vuoto?”
Si lava di nuovo i denti e la faccia. Le piace l’odore del sapone sulla pelle. Si guarda allo specchio e si trova più bella che mai, eccitante, desiderabile. Si sfiora il seno gonfio, sette i capezzoli tesi. Mamma che voglia di masturbarsi! Ieri sera Antonio l’ha scopata tre volte, rude e selvaggio come piace a lei. E’ venuta ben due volte ma la cosa ultimamente non finisce di soddisfarla. Più scopa più ha voglia! Le partono fantasie sfrenate, di farlo con sconosciuti, con più uomini, di essere guardata da gente che si masturba…
Un pomeriggio in preda all’eccitazione è pure entrata in una chat per parlare di sesso cono sconosciuti ma l’esperienza non l’ha lasciata soddisfatta. Del resto non sa nemmeno lei cosa avrebbe voluto, ma sicuramente non gente che vuole masturbarsi e venire in trenta secondi come i 7-8 tizi che l’hanno contattata. E’ stata perfino ad un passo dall’installarsi Tinder; sfiorava leggera il dito sul bottone “installa” della app con la fantasia che correva (incontri con sconosciuti, in luoghi lontano da occhi indiscreti, sesso spinto dove si può essere scoperti, dio quanto la eccitava la cosa). Alla fine non ce l’ha fatta, troppa l’agitazione all’idea di fare un passo dal quale non si retrocede, non ha mai tradito il marito e l’idea di farlo da un lato la fa impazzire ma dall’altro la mette in ansia da morire. Se solo ci fosse l’uomo giusto, cazzo! “Uno come me, senza pare e con tanta voglia di trasgredire” pensa vogliosa.
Sente il clitoride pulsare, chiamarla. Il suo programma di oggi era già pronto: il suo giochino in carica la aspettava, si sarebbe guardata un filmato porno, amatoriale, immaginando di girarlo lei stessa con un amante. Avrebbe fatto salire l’eccitazione al massimo, sentendo scorrere il suo piacere tra le cosce; avrebbe atteso fino a non farcela più, fino a non trattenere la voglia e sfregarsi il clitoride gonfio. Sarebbe venuta in un istante ma avrebbe continuato ad eccitarsi guardando filmati, scopandosi, stavolta più lenta, con il suo vibratore viola tirandosi i capezzoli e chiudendo gli occhi per abbandonarsi ai suoi sogni bollenti poco prima di raggiungere l’orgasmo.
Sorseggia un caffè lungo in accappatoio seduta al tavolo della cucina. L’accappatoio sollevato, il freddo del marmo sul culo le provoca un brivido che le percorre il ventre scendendo caldo tra le cosce. Si sente colare. “Perché non suona sto cazzo di corriere?”
Ancora la mano sul seno turgido che allarga l’accappatoio fino e scorre sul ventre. Arriva alla fica, calda, vogliosa. La accarezza ed emette un gemito.
No, no, non riesce a resistere, la voglia la pervade. Si morde le labbra muovendosi svelta verso il divano; sente l’ eccitazione che divampa mentre accende la tv, ma non vuole toccarsi. Non ancora. Ogni cosa a suo tempo e il piacere va coltivato. Ormai obnubilata dal calore che le si sprigiona in tutto il corpo apre il browser, con la navigazione in incognito. Le dita digitano svelte “pornhub”. L’immagine di una ragazza che si masturba le si para davanti agli occhi: non fa per lei, non la eccitano le ragazze. “Fratellastro scopre la sorellastra masturbarsi e se la scopa forte”. Perché? Ma che cazzo di problemi c’ha la gente? La sola idea dell’incesto la disgusta, la fa perfino incazzare. Ci dovrebbero essere dei filtri per queste cose. Continua a scorrere la gallery, fino a fermarsi all’immagine una ragazza che sembra prenderlo in culo con forza mentre il tizio dietro le tiene il collo: sì questo è perfetto! E’ proprio questa la fantasia che la assilla da settimane: essere inculata con violenza, senza tanti preamboli, sentendo anche un po’ di dolore. E’ una fantasia forte, imperante, la spinge per fino a sognare scene di sesso anale, sue e altrui e svegliarsi fradicia con il bisogno di scoparsi. Quando si masturba su questo pensiero è sempre uno sconosciuto incontrato per caso a prenderla: un nuovo vicino, il postino, un negoziante sfacciato. Il piacere la avvolge e la mente vaga, senza poter fare a meno di arrivare all’idea del corriere che entra e la sbatte al muro senza nemmeno dire “buongiorno”. Cazzo sì, sarebbe stupendo! Fa partire il video e ci si immerge. Le dita scivolano senza nemmeno forzare. E’ bagnatissima, bollente, palpitante. Spingono all’insù andando a stimolarla. E’ irresistibile, ha troppa voglia. Solleva le gambe e con il medio della mano libera disegna piccoli cerchi sull’ano che inizia a dischiudersi. La ragazza nel video urla ed ansima, sembra stia godendo davvero, sembra tutto molto reale. “sei una troia! Sei una troia” grugnisce il ragazzo ad ogni colpo che le assesta secco in culo. “Sì sono una troia” mugula Maddalena mentre si infila un dito in culo. “Sono una troia vogliosa”
Din-dong
“Cazzo che tempismo sto stronzo!”
Maddalena si ferma. Ancora colante. Eccitatissima e per nulla soddisfatta.
“Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo!”
Si chiude l’accappatoio alla bell’e meglio. Spia dalle tende. E’ il corriere ovviamente. Sembrerebbe pure un bell’uomo e la sua fantasia eccitante la colpisce come un pugno caldo tra il ventre e il monte di venere. “Cazzo noooo! Perché sei arrivato adessooo?” Piagnucola quasi vergognandosi. Ma la vergogna lascia spazio al desiderio incontrollabile e non può fare a meno di immaginare il corriere che molla il pacco e la prende violento dal culo sul divano.
“C-chi è?” Balbetta Maddalena.
“Amazon!” Gli fa eco il citofono. “Deve uscire a firmare” aggiunge.
“Non posso, sono i accappatoio” Maddalena sente la sua voce andare come in un disco lontano. “Entri per favore”
Subito avvampa. Ma doveva proprio specificarlo che era seminuda?
Cerca di coprirsi il più possibile anche se l’accappatoio lascia poco spazio all’immaginazione, mentre il corriere percorre il lungo viale d’ingresso. Intanto Maddalena non può fare a meno di squadrarlo, senza poter contenere la sua voglia irrefrenabile. Non molto alto, biondo scuro con barba e capelli corti, potrebbe sembrare insignificante da lontano se Maddalena non fosse completamente inebetita dal desiderio, immersa in una fantasia che le sembra di poter toccare allungando la mano. La divisa non gli dona affatto, ma a lei interessa solo strapparla. “Ma che sto pensando? Non avrò mai il coraggio” pensa ad alta voce.
Apre la porta ed il corriere può entrare in sala. Gli occhi verdi e il piercing sul sopracciglio non si notavano da lontano e fanno aumentare il formicolio caldo tra le gambe di Maddalena.
Lui la squadra da cima a fondo. E come dargli torto? La pelle liscia ed abbronzata del collo dove vanno ad appoggiarsi i capelli scuri e scarmigliati che sembrano indicare la direzione del seno; l’accappatoio che si apre leggermente e lascia intravvedere la scollatura, due seni prosperosi e sodi che fanno capolino dalla feritoia; ogni uomo vorrebbe perdercisi. Le gambe lasciate nude dall’accappatoio corto, lisce ed abbronzate, da mordere e percorrere lentamente risalendo per arrivare a succhiare il nettare caldo che Maddalena in questo momento non riesce a trattenere.
“Mi sta spogliando con gli occhi” analizza lei, ma subito lo sguardo del corriere corre oltre e va in profondità all’interno della sala.
Maddalena ne è quasi contrariata “Cazzo guardi?!? La tappezzeria? Le mie tette sono qua” Si sente dire nella mente.
No…cazzo! Non è la tappezzeria! Non ha bisogno di voltarsi per capire che ha lasciato la tv accesa! Che figura di merda!
Sbircia di sguincio lo schermo dove campeggia il primissimo piano dettagliato di un cazzo duro che sfonda il culo di una ragazza che solleva le gambe al petto, per far vedere all’amante che la sfonda come gode.
Maddalena vorrebbe sprofondare, anche se il piacere perverso che le percorre il corpo le fa credere che quella tv accesa sia il grimaldello per realizzare le sue fantasie...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Maddalena (prima parte):
![](https://img.annunci69.it/img/ico.cuore.gif)